ossessioni e vergogna

Una ragazza di 20 anni scrive di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo da dieci anni, confermato da 3 psichiatri e una psicologa. Ha sempre sofferto di ossessioni aggressive, negli ultimi anni quella del cannibalismo. Quando guarda una persona le sembra di aver desideri che non riesce neanche a tradurre in parole, se non nel termine suddetto. Prova in contemporanea anche le sensazioni fisiche a livello della bocca,con aumento spropositato della salivazione. Ha vergogna a parlarne persino con sè stessa

Sembra evidente che questa

Sembra evidente che questa giovane ragazza è in preda a un conflitto fra un desiderio inaccettabile che si unisce a percezioni e reazioni che le vengono dal corpo, che sfuggono al suo controllo e il giudizio su questi sentimenti che le fa provare la vergogna e tutte le paure di cui parla. Teme chiaramente di perdere il controllo delle sua azioni, della sua mente, di impazzire ed essere rinchiusa. E la vergogna sembra il sentimento più forte, dopo la paura.

E' particolare che non dice niente di sè, della sua situazione attuale, della sua storia, tranne che "è da dieci anni..."

Sia l'età che vari elementi della descrizione delle proprie reazioni sentimenti, ecc farebbero pensare che questa ragazza sta parlando di un 'normale' conflitto fra desideri del suo corpo e proibizioni della sua mente, come piuttosto frequente, ma 'spostato' su temi insoliti ed estremizzato: se al posto dell'idea 'cannibalismo' mettiamo un'idea più compabile con l'età, ma a volte fonte di gravi conflitti, ancor oggi, cioè quella dei desideri sessuali, forse la situazione diventa di colpo più comprensibile e normale. Qualche domanda sul contorno e su aspetti relativi alla sessualità potrebbe confermare l'ipotesi e darebbe l'indicazione di un aiuto psicologico a orientarsi fra desideri e proibizioni - magari con riferimento a possibili fatti traumatici all'inizio dei disturbi, guarda caso l'età di dieci anni, cioè di solito l'inizio della pubertà...
In tal caso la ragazza avrebbe bisogno di un aiuto psicologico a guardare dentro se stessa e orientarsi meglio nella confusione che sembra avere, più che di farmaci per soffocare i suoi impulsi...

Sottolineerei che la ragazza parla di ossessioni, ma questo non significa automaticamente che siano un sintomo ossessivo, come dice le è stato diagnosticato. Un altro medico aveva parlato di aspetti dissociativi, cioè isterici, che potrebbero forse essere in gioco più probabilmente.

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