consulto neuropsichiatria

Gent.mo dottore, le scrivo da X per mia secondogenita nata il 30/06/2006. Prima del compimento dei 3 anni notammo un ritardo nella parola, la bimba riusciva solo a dire "mamma e papà". Parlatone con il pediatra, ci rassicurò dicendoci di non preoccuparci più di tanto ma dia aspettare i 3 anni. Ma alle nostre insistenze ci consigliò la visita di uno specialista, per l'appunto un neuropsichiatra infantile. La diagnosi, fatta nel dicembre 2008 fu la seguente: "ritardo del linguaggio, con connotazione del tipo ritardo semplice del linguaggio, emergenza dell'imitazione differita e del gioco simbolico, per cui la bambina sta acquisendo la capacità di rappresentazione mentale". Fatta la diagnosi il Professore ci rassicurò sostenendo che al momento non era necessario fare nulla ma se volevamo dalle una marcia in più (ma non vedela la necessità), la bimba avrebbe dovuto cominciate sedute di psicomotricità. Detto fatto non ce lo facemmo dire 2 volte. la bimba cominciò a gennaio 2009 e non ha ancora smesso. I miglioramento ci sono stati eccome adesso parla, gioca e segue ma abbiamo notato che non è capace di fare un filo logico in un discorso. Mi spiego meglio, se le facciamo una domanda lei risponde, ma se deve spiegare cosa ha fatto nella giornata o peggio cosa ha fatto quest'estate comincia con un monologo mischiando persone, cose ed eventi che non ci azzeccano un bel nulla oltre poi ad aggiungere parole senza senso!!! A volte noto che si confonde con i contrari tipo se la luce è già accesa mi chiede di accenderla, intendendo di spegnerla, confonde caldo/freddo e a volte mi chiama mamma e alla mamma la chiama papà ma poi quando le chiedo di correggersi lo fa subito. All'asilo dicono che è tutto OK, e lo stesso ci dice la psicomotricista asserendo che x lei va tutto bene e che siamo noi a preoccuparci troppo. A giugno 2009 a controllo con il professore ci disse che la bimba avrebbe dovuto cominciare anche la logopedia, cosa che poi non le hanno fatto fate più. Il 27/09/2010, l'altro ieri abbiamo fatto una nuova visita con il Professore manifestando nuovamente le nostre perplessità, questa volta però ci ha da dato ragione stilando la seguente diagnosi: "La b presenta una tendenza alla confabulazione, non determinata da stressors, e talora di tipo invasivo e tale da configurare un possibile disturbo pervasivo, a basso impatto. Appare opportuno un trattamento psicomotorio che incida soprattutto sul versante relazionale per un periodo di 6 mesi per verificare la possibilità di un miglioramento del livello relazionale". poi ci ha prescritto un elettroencefalogramma da fare tra veglia e sonno, prenotato x il 14/10/2010.
In parole povere la psicomotricista che la segue avrebbe finito il suo lavoro poichè adesso la bimba ha bisogno di uno psicomotricista specifico, per l'appunto relazionale. Cosa ne pensa? Sinceramente siamo molto confusi e vorremmo far visitare la bimba in un centro di eccellenza.
La ringrazio in anticipo.

Gentile signore,normalmente

Gentile signore,
normalmente i problemi relazionali e 'pervasivi' (cioè sul versante autistico) sono molto evidente all'asilo. Se la bambina va bene con compagni e maestre non dovrebbero esserci grossi problemi. La 'psicomotricità' non è una professione riconosciuta, tanto meno eventuali specializzazioni, ma un intervento di stimolo che secondo me è raramente indispensabile.
Di solito i normali stimoli familiari e dell'asilo - se non ci sono ostacoli specifici - sono sufficienti. Anche la 'confabulazione', a 4 anni, non mi convince molto, spesso i bambini parlano fra sè nel gioco, ecc, e per raccontare una storia o un evento, specie su richiesta, ce ne vuole.... .
Ho il dubbio che la bambina sia nella norma, ma con un'eccessiva ansia circostante che induce eccessiva attenzione, interventi non necessari e forse stressa la bambina con richieste eccessive. Solo un'impressione, a distanza non potrei dire di più. In ogni caso non ci sono interventi 'risolutivi': lo sviluppo può avere alti e bassi, va seguito nel tempo, e ogni bambino ha i suoi ritmi. Forzarlo può avere effetti contrari.
Com'è la storia della bimba?: gravidanza, nascita, Indice di Apgar (I.A.) peso alla nascita, primo anno di vita, organizzazione familiare, primi passi, prime parole, educazione sfinterica, mangiare, dormire, rapporti con gli altri, ecc?

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