una ragazza chiusa in casa?

Su un altro sito viene descritto un caso di una ragazza che da molti anni non parla più con nessuno e praticamente non esce quasi mai di casa.

La persona che scrive vorrebbe " sapere se esistono altri casi del genere che si sono risolti o strade che si potrebbero tentare. cercando nella rete ho letto di molte storie di bambini, di mutismo selettivo, ma cose che si sono risolte con il tempo, nell'età adolescenziale. Qui ormai ha 25 anni e non parla da qualche anno neanche più con mia zia, l'unica a cui rispondeva ancora quando erano da sole. peraltro ha spesso opposto resistenza all'idea di farsi curare e i miei zii sembrano essersi arresi. vorrei solo ridargli speranza, fargli vedere che non tutto è perduto!"

Vedi qui l'originale

Ecco la mia risposta (sempre

Ecco la mia risposta (sempre da Medicitalia:

Oltre al fatto di non parlare più con nessuno o quasi (mi pare di capire che parlava con la madre, quando erano sole), può darci qualche altra notizia sullo stato di sua cugina?. Se è in grado di accudire se stessa (lavarsi, vestirsi, mangiare, ecc), se è stata a scuola e fino a quando, come si comporta in casa o le poche volte che esce. Ha comportamenti particolari o abitudini fisse e più o meno insolite, e ogni altro 'sintomo' o caratteristica che possa venirle in mente, peso, aspetto fisico, ecc... Cosa intende "ha spesso opposto resistenza all'idea di farsi curare"?: come lo manifestava?
Non è dal singolo 'sintomo', per lo più, che si può tentare di capire una situazione, ma da un insieme di informazioni sia sullo stato attuale che sull'evoluzione.
Nella città in cui abita (se è la stessa in cui abita lei) non dovrebbe essere difficile trovare un aiuto adeguato, ma a volte si possono creare delle situazioni di vera e propria 'clausura'...
I suoi zii comunque dovrebbero rivolgersi ai servizi psichiatrici dell'asl di residenza, per indicazioni sul da farsi, anche se a volte non è facile.
Cordialmente

Aggiunge la richiedente

Aggiunge la richiedente (sempre da medicitalia) che " lei è perfettamente in grado di accudire se stessa, si lava, si veste, cucina, ... scende anche dal giornalaio da sola a volte (ma è l'unica cosa che fa da sola fuori casa), vede la tv e usa il pc. ... è molto viziata sul cibo, mangia spesso le stesse cose, anche in famiglia capita che dobbiamo cucinare a parte per lei alle feste o in occasioni simili. E andata a scuola fino alle superiori ma è stata bocciata all'esame di maturità e poi non ha più ripreso gli studi l'anno successivo.
... fino a qualche anno fa se qualcuno diceva una cosa divertente lei rideva, in silenzio, ma lo faceva. ora invece si nasconde girandosi dall'altra parte per non farsi vedere neanche se sorride.
qualche anno fa i familiari "avevano contattato una giovane psicologa e l'avevano fatta entrare in casa con una scusa, cioè che avrebbe aiutato mia cugina con il pc. appena lei ha scoperto "l'inganno" si è chiusa in bagno e non voleva più uscire."

Hikikomori?

Aggiungo:
Assomiglia un po' ai ragazzi cosiddetti Hikikomori, parola giapponese, che vuol dire " che si chiudono in casa", addirittura in camera loro e si isolano completamente dal resto del mondo, mantenendo a volte un contatto virtuale tramite internet. Apparentemente è una scelta per così dire 'libera', non hanno altri sintomi di grossolani disturbi psichiatrici.
E' più frequente nei maschi di solito, (che spesso sono anche violenti se costretti...) forse con la più o meno 'complicità' inconsapevole di genitori o madri...... Mi sembra di capire che anche sua cugina usa il computer.
L'inganno della psicologa era a fin di bene, ovviamente, ma queste cose non funzionano, di solito.
Si potrebbe tentare di entrare in contatto appunto tramite internet, oppure lei stessa potrebbe provare per email, facebook, chissà, forse sua cugina li usa. Ma potrebbe funzionare anche per posta normale, provando a contattarla per iscritto...
Avevo provato tempo fa ad aprire uno spazio per queste persone sul mio sito, ma finora non ha funzionato.

Un intervento che a volte si tenta, specie nei più giovani, è con un'educatrice che vada in casa - senza bugie - per tentare di iniziare un rapporto di confidenza (non una psicoterapia!) e provare un po' alla volta a rompere l'isolamento e uscire insieme. Un lavoro lungo e lento ma che qualche volta funziona. Ovviamente all'inizio deve essere un po' "imposto". Rispettando ovviamente lo spazio privato della ragazza, la sua stanza, ma facendola entrare nello spazio comune di casa, che è della famiglia, e non solo della ragazza. Ci vorrebbe anche la supervisione di una persona esperta.

Cordialmente,
dr GBenedetti

Originale in medicitalia

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)