diagnosi di disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato
Ricevo: "Mio figlio e' stato DIAGNOSTICATO con disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato F84.8 con compromissione del linguaggio espressivo. La dottoressa mi ha detto che la sua patologia e' grave ma non e' autistico
Che differenza esiste tra autismo e la diagnosi di mio figlio?
grazie b. "
- gianmaria.benedetti's blog
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Quella formula è usata per indicare una difficoltà globale nello sviluppo psicologico, sia cognitivo che relazionale che sociale, di linguaggio, ecc.
La diagnosi a suo figlio è stata fatta con una osservazione clinica approfondita? o con test e questionari, come va di moda oggi!
In quest'ultimo caso c'è a mio parere il rischio di molti 'falsi positivi'. Ho visto famiglie gettate nella disperazione per niente, e bambini evolvere poi senza tutti i problemi previsti.
Come vede in un consulto qui sotto, il 'trucco' è poi di cambiare 'diagnosi' se c'è un evoluzione, noncuranti di aver gettato nella disperazione una famiglia per nulla.
Quel tipo di diagnosi nella classificazione nota come DSM (Manuale Diagnostico Statistico) inizialmente dovevano servire solo a scopo statistico e burocratico ma in realtà hanno deformato il modo di procedere della psichiatria.
L'autismo è la forma più grave di psicopatologia infantile, in cui c'è un isolamento totale dagli altri, un mancato interesse a cose e persone, assenza o quasi di comunicazioni e movimenti e interessi molto particolari ripetitivi e senza senso condiviso. E un arresto dello sviluppo psichico globale. Si parla oggi di 'spettro autistico' per raccogliere tutti i disturbi che condividono più o meno sintomi simili, ma mettendo insieme capre e cavoli. Come se si parlasse di 'spettro polmonitico' per tutte le malattie che condividono tosse raffreddore e poco più.
Molto più utile valutare il bambino e il suo ambiente per scoprire eventuali fattori di ostacolo allo sviluppo, sia medici che ambientali, e lavorare su questi. Ho visto bambini così diagnosticati evolvere in modo positivo, opportunamente seguiti. E' importante mettere a fuoco eventuali ostacoli ambientali, sia in famiglia che a scuola ecc, per ridurli e facilitare lo sviluppo. Ci vuole una consulenza esperta alla famiglia e spesso anche alla scuola. Molto dipende da questo, vanno comunque fatti esami per escludere cause mediche, malattie cromosomiche, dismetaboliche, neurologiche, sordità, ecc., che a volte possono essere alla base di disturbi dello sviluppo.
Cordialmente
dr GBenedetti
replica: "mio figlio ha fatto
replica: "mio figlio ha fatto tutte le visite all'ospedale di .... in neuropsichiatria infantile e infatti la dottoressa nel colloquio ha detto che le tabelle americane sono standard e di non tenerne conto a livello globale in quanto il bimbo ha buone aperture e i bimbi autistici sono diversi dal mio per questo ha fatto le sue valutazioni in maniera diversa dalle tabelle."
Non voglio assolutamente
Non voglio assolutamente metterle dubbi sulla sua dottoressa, che non conosco.
Quanto dice mi conferma solo dell'inutilità delle tabelle per il lavoro clinico. Questo è comunque un aspetto che riguarda divergenze fra addetti ai lavori, ma che poi ricadono sui pazienti e genitori.
Per quanto riguarda i singoli casi, quello che ho scritto nella prima risposta rappresenta il mio modo di vedere e di lavorare.
In questo campo ci si può appellare poco alla 'scienza' per la mancanza di reperti oggettivi. I proclami 'scientifici' sono più che altro accordi fra chi detiene il potere in questo campo. Nulla a che vedere con la scienza. (ovviamente, a mio parere)
Mi scuso del tono polemico, che non riguarda ovviamente i pazienti, tanto meno chi mi scrive, ma il momento particolare che passa la psichiatria e la neuropsichiatria infantile, che è d'altronde motivo importante dell'esistenza di questo sito, come scritto in homepage.
Cordialmente e con i migliori auguri
dr GBenedetti