Eccessiva sudorazione, Iperidrosi

Una persona di quasi trent'anni mi scrive per il forte disagio che gli dà 'eccessiva sudorazione, in particolare sotto le ascelle, iniziata un anno fa circa, dopo aver messo un apparecchio fisso per i denti. Dopo un po' ha iniziato ad avere sempre una forte sensazione di caldo, in particolare nei luoghi chiusi e in presenza di molta gente. Poi "Ho iniziato a sudare sotto le ascelle, non in grandi quantità ma quel tanto da bagnarmi la maglietta.E dato che questo problema sotto le ascelle non lo ho mai avuto mi sono preoccupato e da li ho fatto fare le prove del sangue, pensando che fosse magari qualche problema "fisico".Invece niente,il dottore mi ha detto che sto anche troppo bene. ...Entrando in bar o pizzerie mi facevo sempre il pensiero "speriamo che non sia troppo caldo" e ogni tanto mi andava bene e invece altre volte dovevo alzarmi e fare un salto in bagno per rinfrescarmi.
Qualche giorno fa su internet ho trovato un sito dove veniva descritto un metodo per non sudare più.Da come era descritto il tutto sembrava che parlassero di me, perchè parlavano dei miei stessi sintomi. Però sul sito per avere a disposizione questa cura bisognava pagare. Il tipo di questo sito si chiama Anthony Blanc. È un autore che ha scritto un Ebook. il sito solo che è per tedesco: www.stoppensietranspiration.com

Le posso dire,dopo che avevo letto il tutto e pensando che questa fosse la soluzione o almeno un aiuto che riguardava esattamente i miei problemi, da quella sera ho iniziato a sudare sotto le ascelle molto meno.
Poi con il passare dei giorni,riflettendo su tutto,sono arrivato a una supposizione che il mio problema sia solo un fatto psichico.
Il fatto di avere troppo caldo in ambienti chiusi o in presenza di molte persone o amici è rimasto ma sotto le ascelle è migliorato,non so come.
Il mio pensiero è caduto a quando avevo messo l'apparecchio per i denti.All'inizio facevo fatica a mangiare e a parlare e avendo un lavoro dove ogni tanto devo andare all'estero,forse da li ho perso la mia autostima o la mia sicurezza,e forse questo è il mio problema!Avevo sempre la paura di mostrare l'apparecchio o meglio dire che qualcuno lo vedesse.Cmq gli ultimi mesi che lo portavo non avevo nessun problema di mostrarlo,forse li il mio problema si era rivolto più al problema del sudore.

Mi saprebbe dire cosa posso fare?Lo so che per email è una brutta cosa dare consigli e che dovrei andare da un dottore o psicologo.. Cmq da un dermatologo ci sono stato 2 volte,da 2 diversi. Uno non ha fatto tante storie e mi ha prescritto medicinali,ma non hanno portato a nulla,il secondo invece ha dato colpa sia all'estate calda... Cioè pensando sempre al problema il problema rimane... Non posso uscire la mattina e non pensarci perchè il problema e la paura sono sempre con me...

Non so più cosa fare,mi dica Lei!
Ho sempre in mente quel sito che le ho detto,e mi spinge tanto a provare ma non mi fido tanto.

Spero in una sua risposta e magari qualche buon consiglio!!!!

Cordiali saluti

Conosco l'iperidrosi - così

Conosco l'iperidrosi - così si chiamo questo disturbo - solo indirettamente. In casi estremi so che viene curata con infiltrazioni di tossina botulinica per bloccare le ghiandole sudoripare delle mani o dei piedi, non so se anche nelle ascelle. Il risultato dura per vari mesi e poi deve essere riiniettata la tossina.
Ma la sua lettera mostra aspetti simili a quello che succede a volte nelle situazioni di ansia, con aspetti fobici, in cui si sviluppa la paura di determinate situazioni che cominciano ad essere evitate e la persona comincia ad utilizzare parte del loro tempo ad anticipare il momento in cui sarà nella situazione temuta e così via, creando dei circoli viziosi. Può darsi che l'iperidrosi, che è spesso collegata con situazioni di ansia e di stress, rappresenti una risposta fisica simile ad altre situazioni d'ansia in cui magari la risposta somatica è a carico del cuore (palpitazioni, ecc), o del respiro, o dell'intestino, come nelle cosiddette coliti 'spastiche', ecc.
Se crede può illustrare brevemente la sua situazione di vita attuale e un po' della sua storia, per esplorare se si trovano aspetti che possono suggerire uno stato di tensione psichica o difficoltà di attraversare questa fase della sua vita, che possono confermare il sospetto che il suo disturbo abbia un'origine prevalentemente psichica, come Lei sospetta.
PS, il sito linkato sembra fatto molto bene, per quel poco di tedesco che capisco, da un punto di vista commerciale: non so se a questo corrisponda un analogo valore sostanziale.
Cordialmente
dr GBenedetti

aggiunte e commenti

Salve!!

Allora, la mia vita attuale penso sia normale come quella di ogni altra persona,almenpo credo!!
Lavoro le mie 9 ore al giorno,stress sul lavoro si c'è, ma penso che su ogni posto di lavoro ci sia!Cambiamenti nell'ultimo anno sono stati l'apparecchio per i denti e basta.Poi da li sono nati forse i miei problemi,non hi idea.
Non saprei dirle senò perchè!!
Vivo assieme alla mia compagna da 4 anni circa e stiamo bene.Siamo una coppia da 10 anni e problemi non ne abbiamo.Ho perso mio padre all' età di 2 anni ma non ricordo nulla e con mia madre il rapporto è cosi cosi!Cioè litighiamo spesso ma questo è sempre stato.
Non penso che il mio problema ricada cosi nel passato,bensi un cambiamento nel presente.
Non so esattamente cosa dirle su di me.
Avrei più facilità a rispondere a delle sue domande per arrivare al punto!

Spero che mi capisca!!

Saluti!!!!

RISPOSTA
Non c'entra la normalità o meno della vita e dello stress. La proposta è di esplorare brevemente, attraverso la descrizione, il racconto della sua situazione attuale e di un breve racconto della sua evoluzione, come lei la ricorda e la vive, il contenuto attuale della sua mente. Potremmo vedere così vedere se emergono aspetti utili a capire le sue difficoltà attuali e potremmo valutare se l'indicazione di rivolgersi a uno specialista per l'approfondimento psicologico era plausibile.
Il racconto che ha fatto finora è estremamente sintetico. Come uno che descrivesse un viaggio in America dicendo quando è partito, quando è tornato e quasi nient'altro. L'esperienza di un viaggio è molto di più e i suoi effetti magari si vedono a distanza...
Lo consideri appunto come il racconto di un viaggio, sia del momento attuale del viaggio, sia del come è arrivato a questo punto. Uno può scrivere un romanzo di 1000 pagine o un comunicato telegrafico, o una quantità di resoconti intermedi.
Se il disturbo ha aspetti 'psicologici', la "revisione psicologica" che così si fa può modificare qualcosa e ottenere un effetto 'terapeutico', come a volte ripulendo un meccanismo inceppato e sistemando alcune cose, questo riprende a funzionare....

Cordialmente

dr GBenedetti

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