SOGNO STRANO

Buongiorno, ho fatto un sogno strano. Di solito non ci faccio caso ma questo mi ha lasciata perplessa e in ansia.
Stavo dormendo con la porta socchiusa della camera. Ad un certo punto apro gli occhi e la porta è aperta e c'e' un fantasma trasparente che fluttua e mi guarda. Non aveva faccia sembrava come acqua sospesa in aria. Si spaventa e scappa con un piccolo grido. Mi alzo e lo rincorro. So che è entrato nella stanza dove dorme il mio bambino di 4 anni. Quella notte dormiva nel letto con me. Nonostante sappia che la figura strana è andata in quella stanza corro lungo il corridoio e prima della scale c'e' un gatto nero e bianco che dorme raggomitolato. Lo prendo a calci perche non si sposta ma lui continua a dormire. Di lato vedo il mio bambino passare correndo e dirigersi verso la parte di casa che ancora dobbiamo ristrutturare e svanisce oltre la porta chiusa. Spalanco gli occhi e la porta è socchiusa come quando mi sono addormentata.
La cosa strana è che mi sembra un sogno reale. Il fantasma non mi aveva creato angoscia e nemmeno la situzione del sogno ma quando mi sono svegliata ero agitata per il fatto che forse quella presenza ci fosse vermente in casa. Sono stata in ansia per qualche giorno per questo sogno e ora, chissa' perche', mi viene da chiudere la porta per bene non lasciandola socchiusa.
Mi sapete dire che interpretazione dare a questo sogno? Grazie e buon lavoro

Il suo sogno potrebbe essere

Il suo sogno potrebbe essere collegato alle cose emerse nel consulto quasi contemporaneo, come un altro elemento dello stesso consulto( per questo forse lo sente "reale", si riferisce alla stessa 'realtà', di quello che si smuove dentro di lei): il suo bambino nè è sempre protagonista ( ma non aveva 3 anni e 8 mesi?). Nel sogno "passa di lato" correndo e "svanisce" oltre la porta chiusa, verso la parte della casa ancora non a posto ("non ristrutturata"). Ma questa è la seconda parte del sogno, e lei si sveglia e la porta della camera è socchiusa, come l'aveva lasciata addormentandosi... (col bambino, quella notte: il padre non c'era?)
Nella prima parte del sogno invece lei apre gli occhi e la porta è aperta e c'è "un fantasma" ... come "acqua sospesa in aria" che si spaventa e scappa. Nel sogno non compare più. C'è lei invece che si alza e lo rincorre, perchè "sa" che è entrato nella stanza di suo figlio ( non è chiaro se dormiva nella stanza o con lei, un po' forse come nella realtà, in cui il suo posto a dormire non è ancora ben definito, e forse anche il suo posto di giorno, se all'asilo, nel mondo esterno piuttosto temuto, o no...).
Nella parte centrale del sogno lei corre nel corridoio (non quindi verso la stanza del figlio dove lei "sa" che è andato il fantasma) e compare un altro personaggio, il gatto "bianco e nero", prima delle scale, che dorme e sembra ostruire la strada e non si sposta neanche a calciarlo... E a questo punto c'è la parte col bambino.

Era agitata al risveglio ed è rimasta in ansia e perplessa per qualche giorno
E' possibile che scrivere per il consulto e ripensare a cose della vostra storia abbia smosso "fantasmi", preoccupazioni, paure - nel consulto accenno a un possibile momento di depressione (intendo il sentimento, lo stato d'animo, non la malattia che oggi si intende con quel nome), di paura di non farcela.
Credo che nel sogno ci siano rimescolate tante cose e la paura si condensa forse alla fine nel veder svanire suo figlio.
Si fa cenno a una parte di casa non ristrutturata, come qualcosa che si deve rimettere a posto, così come c'è l'ostacolo del gatto bianco e nero: se fosse solo nero sarebbe un personaggio temuto, evidente, come sappiamo, ma è bianco e nero, come per dubbi se è buono o cattivo, non si può decidere.
Mi pare che lei sia un po' turbata in questo momento, dai pensieri delle difficoltà, vere o presunte, di cui si è parlato, e mi sembra che ci sia il bisogno di far entrare in gioco anche suo marito, il babbo del bambino, che deve condividere la "ristrutturazione della casa", cioè mi sembra, il consolidamento della situazione, per renderla per così dire più sicura solida, per affrontare le difficoltà e i "fantasmi", cioè le paure, forse, che possono esserci. E' questa 'presenza' forse che lei sente in casa, che le mette ansia, di preoccupazioni e paure che sente come una minaccia ( che magari vorrebbe scacciare e chiudere fuori di casa).
Anche qui mi sembra quindi bene concludere invitandola a chiamare suo marito ad aiutarla e condividere le ansie e le preoccupazioni di questo momento, nell'occuparsi del bambino Può darsi sia un momento in cui ha bisogno di più aiuto ad affrontare la situazione. Come si diceva ci sono alti e bassi e in certi momenti uno può avere bisogno di una 'spinta'.
Cordialmente
dr GBenedetti

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