mamma in ansia per bimbo che non parla

Buongiorno,
sono la mamma di un bimbo di 2 anni e 7 mesi che non parla e ha difficoltà a comunicare anche con i gesti...siamo in ballo da novembre con visite di ogni tipo..siamo partiti con gli esami x l'udito ( TUTTI NELLA NORMA )e ora siamo in osservazione presso il centro Uonpia del Niguarda per una valutazione legata ai disturbi pervasivi dello sviluppo....ma non abbiamo ricevuto ancora diagnosi, i medici non si sbilanciano quindi siamo in attesa....
Il mio bambino ha avuto un periodo di chiusura totale verso i 2 anni....in quel periodo ci sono stati diversi cambiamenti...io a giugno sono rientrata al lavoro a 5 giorni la settimana ( ho ripreso con un part time 3 giorni la settimana quando il bambino aveva 8 mesi, facevo un giorno si e un giorno no e il bimbo stava con i nonni ), a luglio abbiamo tentato di togliergli il ciuccio in modo drastico lasciandoglielo solo x la nanna( lo teneva in bocca tutto il giorno ) , a settembre ha cominciato il nido.Tutti questi cambiamenti sono stati vissuti malissimo dal bambino che manifestava le sue insofferenze con pianti isterici. La chiusura è emersa in modo pesante proprio dopo l'inserimento al nido.....il bambino ha cominciato a non guardare + in faccia, quando lo si chiamava non si girava , ha smesso di dire paroline ( nel periodo estivo aveva cominciato a dire qualcosa che si avvicinava molto a mamma e papà però non era ancora chiaro e il + delle volte non intenzionale ),e anche la gestualità ha subito un regresso.....all'inizio pensavamo potesse essere una reazione ai cambiamenti di cui sopra ma portandolo da vari neurospichiatri ci siamo sentiti dire che questi episodi non creano traumi così forti ai bambini da determira chiusure così nette......
oggi il bambino è migliorato molto ma non sta seguendo nessuna terapia......ha ripreso il contatto oculare...al nido va abbastanza volentieri...la gestualità è tornata anche se non a richiesta....purtroppo continua a non parlare e non sempre si riesce a comunicare con lui...quando gli chiediamo di fare qualcosa ( tipo salutare, battere le mani..) non sempre lo fa....poi magari quando non gli chiedi niente lo fa lui spontaneamente e ti guarda sorridendo....l'altro giorno addirittura l'ho sgridato e lui di tutta risposta è voluto venire in braccio e mi ha fatto in seguenza il saluto, l'applauso e il gesto del buono con il ditino sulla guancia...quasi a voler dire se faccio le cose che mi chiedi sempre non sei + arrabbiata?
lui guarda molto i cartoni animati ma non va in fissa...anzi interagisce con loro imitando alcune scene e richiamando spesso anche la nostra attenzione su momenti divertenti o viceversa momenti in cui lui ha un pò di paura ( tipo quando vede la regina di biancaneve )
... è un bambino che gioca tanto, ama correre, ama farsi rincorrere, ama arrampicarsi , ama fare le costruzioni, ama farsi fare i grattini sulla pancia, non è un bambino che si isola anche se non interagisce molto con gli altri bambini....è legato morbosamente a me e quando ci sono io e siamo in giro mi stà attaccato e non vuole nessun'altro..
indica poco con il ditino quando vuole qualcosa ci prende per mano e ci porta dove c'è la cosa che vuole ma se la cosa che gli interessa è a portata di mano sua se la prende da solo.....ogni tanto rannicchia una manina e fa con gli occhietti dei movimenti strani tipo portare le pupille in alto quasi a farle sparire.....di notte si sveglia x venire a dormire con noi nel lettone e cerca il contatto o prendendo la tua mano o mettendoti addosso un suo piedino oppure ti chiede di avvolgerlo con il braccio quasi sentisse il bisogno di essere protetto...è un pò diffidente nel mangiare nel senso che se una cosa non lo convince visivamente a fatica riesci a fargliela assaggiare..però se poi gli piace mangia....( questo vale x il cibo sano...i pasticci li mangia senza fare troppo lo schizzinoso )ha smesso di bere latte quando aveva 6/7 mesi ma fortunatamente mangia con gusto gli Yougurt....ogni tanto si mette a girare ma non in modo "maniacale" infatti è sufficente richiamare la sua attenzione con un gioco che gli piace o accendendo il video dei cartoni che smette, a volte ride mentre gira se cerchi di distrarlo lanciandogli le palline addosso.....ma non è un rituale quotidiano....
sto cercando di descrivere il mio bambino nel modo più dettagliato possibile....ma credo che ora sia meglio lasciare a Lei la parola....
La ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedicherà

Mamma in ansia da mesi

Purtroppo i "vari

Purtroppo i "vari neuropsichiatri" farebbero bene a pensarci dieci volte prima di rispondere... Oggi domina una concezione 'medica' dell'autismo, come malattia genetica (indimostrata) e allora i neuropsichiatri - specie quelli formati recentemente alle teorie moderne - vedono in ogni disturbo una forma di autismo, e non fanno più attenzione alla situazione ambientale, agli avvenimenti potenzialmente traumatici. Non è infrequente trovare reazioni come quelle del suo bambino a situazioni per lui traumatiche, a volte anche piccoli traumi, ripetuti, che messi insieme possono far crollare la sicurezza del bambino nel suo mondo. Non sono disturbi autistici, sono disturbi di attaccamento e di sicurezza appunto del bambino nel suo mondo, necessaria per andare avanti.
Per fortuna le notizie che dà sono rassicuranti sulla ripresa dello sviluppo, per cui il bambino sembra aver recuperato un discreto rapporto con l'ambiente e restare solo un ritardo nel linguaggio. Mi sembra quindi, pur con i limiti di un parere a distanza, che si possa essere ragionevolmente fiduciosi ed attendere di vedere la prossima evoluzione del bambino. Mi sembra importante mantenere un ambiente sicuro per lui, a livello di persone primarie, che devono dargli una presenza adeguata e sufficiente, senza pressioni a parlare, ovviamente con le regole 'giuste' per il suo livello. Per comunicare ci vogliono orecchi, e menti, in grado di ricevere - esattamente come quando si telefona: non basta il nostro telefono in funzione, deve esserci anche quello dell'altro, perchè la comunicazione abbia luogo. Più spesso di quanto non si creda l'apparecchio ricevente è occupato o non risponde ( o c'è una specie di segreteria automatica), e i bambini sono indotti a rinunciare a usare le comunicazioni.

Comunque oltre che escludere problemi di udito, è utile eseguire un elettroencefalogramma nel sonno per escludere problemi di epilessia, che a volte si manifestano in bambini piccoli con perdita del linguaggio e difficoltà di comunicazione (sindrome di Landau Kleffner) e vanno in questo caso curati per l'epilessia.

Egregio Dott.

Egregio Dott. Benedetti
grazie per la risposta. Ci vorrebbero più dottori come lei per noi mamme con bambini in difficoltà....io sono mesi che convivo con questo dubbio e questa paura, mi sono un pò esaurita e ho perso la spontabeità nel rapporto con il mio bambino che è tutta la mia vita......l'ho messo sotto un microscopio e analizzo tutto quello che fa pensando sempre che è negativo o strano..cerco di non far arrivare quest'ansia al bambino ma mi rendo conto che lui percepisce tutto.....fortunatamente il papà è più ottimista ed è un papà meraviglioso...è molto presente e forse è proprio grazie alla sua costanza che il bambino ha fatto tanti miglioramenti.....seguirò il Suo consiglio e farò un elettroencefalogramma al piccolo e la terrò informata.
Grazie davvero dell'aiuto che da a noi tutti.
Buon lavoro
Elena mamma un pochino meno in ansia.....

Grazie per le gentili

Grazie per le gentili parole.
In bocca al lupo

dr GBenedetti

Egregio Dott.

Egregio Dott. Benedetti
volevo sapere da Lei un parere sul metodo Doman.
Ho contatti con una mamma a cui avevano diagnosticato per il figlio di 3 anni quanto segue:
"L'analisi dei dati osservati emersi nei vari contesti e l'elaborazione dei risultati dei test specifici somministrati permettono di formulare una diagnosi di ritardo mentale lieve si sviluppa un'eta' globale di 20 mesi a fronte di un'eta' cronologica di 36 con quoziente stimato a 55 . I risultati ai test ADOS e ADI-R confermano l'ipotesi diagnostica d'invio in quanto i punteggi raggiungono il cut off per autismo....."
dopo 1 anno di terapia hanno riformulato la diagnosi come segue:
"eta' di sviluppo globale 32 mesi a fronte di un eta' di 45 mesi al momento il quoziente
di sviluppo e' stimato intorno al valore di 71 (era 55 un anno prima)
Nell'area specifica del disturbo pervasivo si evidenzia un importante riduzione dei punteggi ottenuti sia dall'ADI-R che all'ADOS che comporta il NON raggiungimento del cut off diagnostico per autismo e o disturbi di spettro autistico la componente piu' compromessa appare essere la funzione linguistica quindi continuare logopedia etc etc"
Questa mamma dopo la prima diagnosi ha modificato alimentazione al bambino togliendo lattosio e glutine, ha iniziato un trattamento per disintossicare dai metalli dei vaccini il bambino e ha iniziato con il metodo Doman...Lei dice che è grazie a tutto questo oltre naturalmente alle terapie osdpedaliere che il suo bambino è uscito dall'autismo.
La mia domanda è:
é possibile uscire dall'autismo?? o in realtà il bambino non è mai stato autistico??
tutto quanto fatto dalla mamma ( cambio alimentazione-disintossicazione-Doman ) è stato veramente utili al bambino ??
Grazie e buon lavoro
Elena

Gentile signora, preferisco

Gentile signora, preferisco non pronunciarmi su metodi come quello da lei citato, nè su opinioni riferite di genitori che li hanno adottati.

Per sua fortuna il suo bimbo non è autistico, (tralasciando lo "spettro autistico" che non vuol dire niente) sembrerebbe, e forse dovrebbe poter evitare il calvario di tante situazioni.
Cordialmente

dr GBenedetti

Buongiorno Dottore ieri

Buongiorno Dottore
ieri abbiamo finalmente terminato con le visite di valutazione e adesso aspettiamo di ricevere la diagnosi. I medici ci hanno detto che il bimbo ha molte potenzialità e aspetti positivi su cui lavorare ma hanno voluto aggiungere che comunque qualsiasi cosa ci diranno è una supposizione di diagnosi essendo il bambino ancora piccolo.....ho avuto l'impressione che mi stessere avvertendo che la diagnosi sarà tendente + al negativo che al positivo ma che comunque loro hanno riscontrato molte cose positive quindi di non spaventarci.....mi hanno anche detto che cominceremo subito una terapia....L'aggiornerò sul tutto appena mi diranno.
Devo dire comunque che in questi ultimi giorni il bambino ha fatto una evoluzione in positivo nell'aspetto della comunicazione....continua a non parlare ma è meno difficile ottenere riscotri alle nostre richieste ....sembra + sereno e + tranquillo....continua ad essere morboso con me sopratutto quando siamo fuori casa ma il distacco lo vive in maniera meno critica...forse stà recuperando un pò di fiducia e di sicurezza e quindi ha capito che la mamma a volte deve andare via ma poi torna sempre...la cosa bella è che quando mi rivede mi corre incontro con le braccia aperte e un sorriso "luminoso"....
ora essendo vicini al periodo estivo e avendo noi la possibilità di mandare via il bambino al mare con i nonni ho una domanda da sottoporLe....
inizieremo una terapia quindi il bambino durante la settimana dovrà stare a casa con noi ma potrebbe fare dei week end lunghi ( giovedì pomeriggio-lunedì pomeriggio ) con i nonni al mare e noi genitori potremmo raggiungerLi il venerdì' sera per poi lascirli la domenica pomeriggio....secondo Lei il fatto di stare con i nonni senza di noi potrebbe far scattare nel bambino nuovamente un senso di "abbandono" e quindi di insicurezza?? e questo andare e venire mare-casa potrebbe destabilizzarlo??
Ho paura di sbagliare....
Grazie in anticipo per la risposta e Buona Pasqua
Elena

Bene, aspettiamo le

Bene, aspettiamo le conclusioni. Quello che descrive del bambino mi fa pensare ancor più che si sia trattato di una reazione post-traumatica e che ora sia in via di recupero e resti solo il ritardo del linguaggio. Per questo non ci sono 'terapie' (nonstante quello che molti dicono), al massimo interventi di stimolo alla comunicazione e alla relazione. Ma più importante è evitare ulteriori ostacoli e traumi. Quanto dice dei weekend lunghi al mare con i nonni: fa bene a pensarci, in effetti. Credo che sia bene valutare se il bambino possa risentire della mancanza della mamma o dei genitori in un momento che da poco tempo sta uscendo da un periodo di stress post-traumatico inerente la separazione dalle figure e dall'ambiente di casa. Per prudenza rinvierei e starei il più possibile con lui.
Anche sulle eventuali 'terapie' che comportino esperienze nuove con persone e ambienti sconosciuti rinvierei a dopo l'estate per vedere l'evoluzione spontanea del bambino.
Cordialmente

dr GBenedetti

Buongiorno Dottore finalmente

Buongiorno Dottore
finalmente abbiamo ricvuto esito dall'Uompia.
Loro hanno diagnostico Autismo Infantile con lieve ritardo psicomotorio.
Si riservano però di rifarLe tutti i test tra 6 mesi x riconfermare o sconfermare la diagnosi.
Loro dicono che il bambino è molto piccolo quindi c'è speranza e che comunque la situazione non è drastica....non stiamo parlando dell'Autismo in senso stretto ma di spettro autistico.
Che dire comincieremo presto con una terapia bisettimanale a cui parteciperemo attivamente anche noi genitori quindi speriamo che il bambino la viva serenamente visto che sarà tuto improntato sul gioco....noi siamo fiduciosi e sopratutto diamo fiducia al nostro piccolo che continua con i suoi progressi giornalieri...se è riuscita fino ad oggi a "migliorare" speriamo che con l'aiuto di esperti e di una terapia specifica possa sbloccarsi e chissà magari tra 6 mesi stupirci sconfermando questa diagnosi.
Grazie del suo supporto e buon lavoro
Mamma

Il mio parere ve l'ho detto

Il mio parere ve l'ho detto sopra, ma ovviamente solo sulla base delle vostre descrizioni. Sarei contrario, a poco più di due anni e mezzo, a una 'terapia' individuale, in cui il bambino viene separato da voi per andare con sconosciuti. Più favorevole a un lavoro con tutta la famiglia, per favorire le interazioni e le comunicazioni. Anche il ritmo, bisettimanale, mi sembra piuttosto intenso e forse tale da sovraccaricarvi tutti. Se sarà così magari potrete chiedere di ridurlo un po'.
Che metodologia viene usata per la terapia?
Comunque vi auguro in bocca al lupo e aspettiamo vostre notizie.
Cordialmente

dr GBenedetti

Gentile Dottore devo dire che

Gentile Dottore
devo dire che sinceramente anche all'Uompia non erano tutti d'accordo sulla diagnosi proprio perchè il bambino è piccolo e proprio perchè ci sono un sacco di aspetti positivi che non vanno sottovalutati....
noi siamo sereni comunque, vediamo il nostro piccolo fare passi avanti ogni giorno ma siamo consapevoli che un problema c'è perchè il linguaggio non si sviluppa....c'è lallazione ma spesso escono solo gridolini o versi senza senso quindi pensiamo che l'intervento di esperti possa aiutarci....
la terapia ci hanno detto che è basata tutta sul gioco e verrà fatta sempre in presenza di un genitore proprio perchè loro vogliono che il bambino sia sereno e la nostra presenza lo aiuterà a "lavorare" meglio.....cominceremo subito, la prima seduta è fissata per il 31/05.....Le scriverò raccontandoLe in cosa consiste la terapia così mi dirà la Sua opienione che per me è molto importante Dottore....
non so se stiamo facendo le scelte giuste ma nonostante il nostro impegno sul bambino e i progressi ci sono delle cose che non ci convincono e la paura di non intervenire subito rischiando un peggioramento ci porta a iniziare questo percorso....
la ringrazio come sempre dei Suoi interevnti e "crepi il lupo"
buon lavoro

bene, aspettiamo le prossime

bene, aspettiamo le prossime notizie: forse in un nuovo consulto, perchè questo si sta 'restringendo' troppo... (potete collegarlo con un link al primo, altrimenti lo farò io)
Cordialmente
GB

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