Al di là degli sproloqui sgrammaticali in linguaggio pseudo-scientifico ("desensibilizzarlo dalla affettività di tipo infantile rispetto all'età"!!!!: neanche fosse un'allergia primaverile...) si vede qui un altro aspetto della progressiva terrorizzazione dei genitori che sta venendo attuata diffusamente. Le scorrettezze che si vedono sono al limite, o probabilmente al di là del limite dell'illegalità: abuso di professione medica e pubblicità nascosta. La logopedista della scuola ha visto il bambino, con o senza l'avviso ai e l'autorizzazione dei genitori? . Chi ha dato il nome della psicomotricista che ha fatto la 'diagnosi' suddetta e naturalmente ha indicato un periodo di 'psicomotricità'? Chi ha organizzato il tutto? C'è odore di organizzazione commerciale per procacciare clienti...

Un consiglio: i genitori si rivolgano al pediatra del bambino prima di accettare qualsiasi consiglio di insegnanti o altri. E in caso di dubbi sullo sviluppo il pediatra invierà dallo specialista, che è il neuropsichiatra infantile. Sarà questo a fare la diagnosi eventuale e a indicare gli interventi consiglibili, fra cui possono forse esserci la logopedia e la psicomotricità. Come i tecnici dentari rispetto ai dentisti, logopediste, psicomotriciste, ecc non dovrebbero poter intervenire autonomamente, senza prescrizione medica. Tenendo anche conto che non ci sono prove documentate, come sono richieste per le medicine, ad esempio, che quelle tecniche hanno un effetto più che 'placebo', cioè basato sulla rassicurazione dei genitori che altrimenti si sentono in colpa. E spesso invece, di fronte a possibili problemi del bambino, andare dal logopedista o dallo psicomotricista, o dal pedagogista ecc ecc, può ritardare una valutazione medica necessaria.

Sta aumentando la pubblicità per interventi parasanitari non necessari e di cui non è dimostrata l'utilità. Per i genitori è sempre più difficile barcamenarsi e sfuggire a quelle che rischiano di essere vere e proprie truffe organizzate, basandosi sul richiamo del motto "per il bene del bambino".
Quale genitore non vorrebbe il bene del proprio bambino? I meno avvertiti e i più deboli rischiano di cascarci.