aggiornamenti

Buongiorno
sono ancora qui a parlarle del mio cucciolo più piccolo che è per me fonte di grande apprensione per la situazione che le ho precedentemente descritto.
Il piccolo fa dei piccolissimi passi in avanti.
Noto che ha maggiore varietà nel giocare, indica ormai abbastanza bene, sa fare si e no con la testa ma talvolta fa confusione tra i due (perchè?), con fatica riesco a fargli fare un ciao ciao con la mano ma non sempre e cmq con il mio supporto, in alcuni giochi comincia una sorta di imitazione della sorella o di noi genitori (ma di solito dura poco),...
la strada mi sembra giusta ma questa assenza del linguaggio verbale è frustrante e limitante.
Anche l'unica parola MAMMA che sa dire non la dice appropriatamente. Vorrei cercare di insegnargli a chiamarmi come gli ho insegnato a indicare, ma non trovo il modo. Ho provato a dirgli di dire MAMMA quando viene a cercarmi e mi vorrebbe prendere la mano per portarmi da qualche parte (ad es quando vuole i giochi sulle mensole)....ma si arrabbia e dopo un po' cedo...ha qualche consiglio??
Dalla prox settimana vorrei togliergli il pannolino e sarà un altro passo difficile, ma in vista della scuola materna non ho scelta...abbiamo l'estate davanti e spero di riuscirci.
Anche il fatto che non mastichi mi preoccupa per la scuola, dice che prima o poi si sbloccherà?
Rimane sembre la sua tendenza all'isolamento, meno accentuata che in passato, mi chiedo quando e se verrà da me dicendo "mamma guarda..." non so se può immaginare quanto sarebbero importanti queste due parole per me...
Spesso fa ricorso all'autostimolazione visiva...così me l'hanno chiamata.
Ossia guarda gli oggetti da angolazioni diverse chiudendo un occhio, fa muovere le mani o oggetti davanti ai suoi occhi, etc e anche questo a detta degli specialista non è un buon segno, è un atteggiamento che non va bene.
Non so se anche le corsette accompagnate da urletti, dove non si riesce a interagire con lui fanno parte delle stereotipie.
Ma sono atteggiamenti tipici dell'autismo? o possono esserci anche in bambini normali?

grazie babi

non voglio rubarle ancora

non voglio rubarle ancora tempo ma solo ringraziarla per le sue parole.
Credo che le recenti aperture di mio figlio siano in effetti dovute ad alcuni importanti cambiamenti nel ns modo di stare con lui, direi che giorno per giorno stiamo crescendo nel rapporto con ns figlio e spero che i miglioramenti crescano di pari passo.
Sono anche ottimista che troverà positivo l'ambiente della materna (la stessa scuola della figlia maggiore)dove le maestre sono brave e di esperienza e sono già preparate al suo arrivo e il loro modo di fare mi tranquillizza nell'affrontare questo importante passo.
Trovo questo blog molto ben fatto e utile perchè in questo campo dove verità assolute non si possono pretendere ogni suggerimento o aiuto a dei genitori in difficoltà è un tassello in più utile per la crescità dei ns figli.
Approfitterò di questo spazio per aggiornarla e per chiederle ancora qualche consiglio (posso?).
Grazie e buon lavoro
Babi da Torino

Grazie per le gentili parole,

Grazie per le gentili parole, a sua disposizione.
drGBenedetti

memo

dato che temo di aver fatto confusione conl'inserimento del mio intervento "aggiornamenti"
insieme a un ulteriore commento temo che non abbia letto la mia lettera...aggiungo questa MEMO nell'attesa di una sua cortese risposta.
grazie di cuore babi

guarigione?

ma se dall'autismo non si guarisce, ma solo migliorare
come posso affrontare con speranza questa diagnosi che hanno dato a mio figlio di soli 3 anni...
babi

Non sempre i comportamenti

Non sempre i comportamenti cosiddetti 'autistici' significano 'autismo': io preferisco parlare di autismo quando questi comportamenti occupano tutto e non lasciano posto per lo sviluppo mentale.Questi altri invece sono 'sintomi', cattive abitudini, che si possono perdere cambiando la situazione che ha permesso il loro manifestarsi. Se non sbaglio ci sono stati un paio di anni difficili forse di disagio non riconosciuto.
Aggiungo per chiarire una cosa che capisco dolorosa, per l'accostamento, ma spero non offensiva: spesso si osservano quadri sintomatici di tipo autistico - completi o quasi, indistinguibili dalle sindromi autistiche 'vere' - in bambini che provengono da istituti od orfanatrofi dove hanno vissuto esperienze negative per lo sviluppo. Quasi sempre, se presi per tempo, quando sono adottati e trovano ambienti familiari sufficientemente buoni (non occorre perfetti), questi bambini rifioriscono e ripartono con lo sviluppo. E' la dimostrazione che da situazioni simil-autistiche su base ambientale si può uscire. E' anche il segno che talvolta, senza accorgersi, l'ambiente del bambino non era abbastanza buono. Senza per questo dare la colpa ai genitori, che fanno il possibile, ma a volte sono presi da cose più grandi e difficili. Importante è che si può uscire.
In suo figlio sembrano esserci aspetti positivi e altri negativi: per così dire esperienze positive, interesse, di apprendimento e comunicazione, che favoriscono lo sviluppo ( e sono i piccoli passi avanti che lei segnala), ed esperienza 'negative' che non servono allo sviluppo ma solo allo scarico di tensione o all'auto-contenimento (che sono le autostimolazioni visive o motorie, che lei descrive chiaramente). Bisognerà progressivamente favorire l'aumento delle prime e la diminuzione delle seconde. In particolare per queste ultime cercare di intervenire per 'distrarlo', se durano troppo a lungo, con l'obiettivo che scompaiano del tutto, ma gradualmente. Occorre tenere conto che il bambino si è abituato, per lui sono a volte importanti e irrinunciabili, quindi bisogna andare gradualmente per fargli perdere queste 'cattive abitudini'.
Le abitudini buone invece non si possono 'forzare', ma solo favorire, in modo che il bambino sia sempre più attratto da queste: non va frustrato con la richiesta di prestazioni, parole, ecc, per cui giustamente si arrabbia. Bensì va risposto alle sue richieste, magari traducendole a parole, anche per sincerarsi che sia quello che chiede, e così favorire l'interesse, l'interazione, il contatto affettivo. Conta di più il contenuto che la forma, cioè il che cosa, che il come. Si accontenti per ora dei passi avanti, anche se piccoli, e non caricate il bambino di richieste eccessive.
Cordialmente
dr GBenedetti

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