timore di autismo e difficoltà di accesso ai servizi

Credo utile riportare un breve scambio di email:

Buonasera Dottore. Si, sono un'italiana perplessa, sull'orlo della vergogna per il nostro servizio sanitario. Vorrei capire se la mia é solo sfortuna o se é davvero così scarso, disorganizzato e disumanizzato.
In breve: sono la mamma di uno splendido bimbo di tre anni. E sono amica di una bravissima ragazza immigrata che ha un figlio della stessa età del mio. Da qualche mese però, quando li incontriamo, sono sempre più evidenti grosse differenze fra i due bimbi. Il mio parla, interagisce, é curioso e impara, il suo invece sembra "involvere": già diceva solo poche parole (e noi inizialmente incolpavamo il bilinguismo dei genitori), ma ora non dice più nemmeno quelle poche; fino a poco fa sembrava un bimbo timido e solitario, ma l'ultima volta che é venuto a casa nostra stava solo dietro al nostro cane, e sopratutto faceva cose strane, tipo leccare il pelo del cane o lo schermo della tv, girare per la casa da solo, urlare se si accendeva la musica... Non risponde se chiamato, nemmeno si gira se sente suoni forti... Ci siamo tutti allarmati e purtroppo stiamo seriamente pensando che stia manifestando sintomi di autismo... In altre due settimane, poi, é ancora peggiorato, ora si osserva le mani a tre cm dagli occhi, ruotandole in modo ripetitivo, e fa degli strani versi e schiocchi con le labbra continuamente...
Per aiutare questa mia povera amica preoccupata e confusa sto cercando di capire come farlo visitare ed iniziare un percorso terapeutico... E qui mi sto scontrando con una burocrazia stupida e dolorosa fatta di incompetenza, numeri sbagliati e risposte contraddittorie... Sinceramente mi sto abbastanza vergognando della nostra pietosa sanità... E menomale che sto cercando di aiutarla io... Figuriamoci se chiamava lei, con il suo italiano stentato...
In sostanza, il pediatra della Asl le ha dato una richiesta di visita neuropsichiatrica infantile e se n'è lavato le mani. Al cup praticamente danno i numeri a caso (e sbagliati!): una volta mi hanno detto che dovevo chiamare "il territorio" e quindi giù una fila di telefonate inutili alle Asl di x, y, e altre zone, dove nessuno aveva idea di niente... Un'altra volta mi hanno detto che le visite neuropsichiatriche ognuno le fa dove vuole, e devo essere io a dire al cup dove voglio andare... Ma io cosa ne so? Cosa faccio, cerco una struttura a caso? Da dove inizio questo percorso? L'ultima signorina del cup era così contrita che mi ha cercato l'impossibile... Trovandomi anche un servizio sperimentale part time di help desk neuropsichiatrico che chiamerò domani... Ma lei stessa non aveva molta fiducia, come potrei averne io?
Se può e vuole, la mia domanda é questa: da dove si comincia? Chi si deve chiamare? Come funziona questo mondo?
Grazie in anticipo per la risposta,
Buona serata.

Capisco la sua perplessità.

Capisco la sua perplessità. Indubbiamente il comportamento del bambino sembra preoccupante e da vedere rapidamente. Questo dovrebbe poter essere fatto, oltre che alla ASL - chiedendo un appuntamento al servizio di npi di zona, che io sappia - anche al Meyer o a Careggi. Non so quali siano i tempi di attesa.
Cordialmente
drGBenedetti

Grazie dottore, sia per la

Grazie dottore,
sia per la sua opinione, che condivido assolutamente, che per i consigli...
Purtroppo ho già tentato via ASL: la zona di residenza di x risponde alla ASL di y dove il neuropsichiatra attualmente risulta in ferie (e comunque al telefono sono stati approssimativi e dubitativi... fanno davvero passare la voglia di rivolgersi al "territorio").
Ho anche avuto una risposta sconcertante dal Meyer: con molto imbarazzo mi è stato detto, sia telefonicamente che di persona, che la neuropsichiatra infantile è andata in pensione e che per il momento non è ancora stato trovato il sostituto....
Per quanto riguarda Careggi, al CUP dicono che risulta solo un laboratorio di ricerca sulle malattie neuropsichiatriche, ma non un servizio "visite"....
Ora provero' a richiamare.... sono davvero basita.
Non credevo fosse possibile nell'Italia del 2011 un simile disservizio....
Ho i nominativi di un sacco di dottori ma non so che farmene, perche' pare che, appunto, ci si debba rivolgere alla ASL di competenza, dove pero' non c'e' nessuno disponibile.
E poi, anche ammesso che alla fine la ASL di competenza lo visiti, chi lo cura? ho parlato con l'associazione di volontariato, dicono che loro prendono solo bimbi oltre gli otto anni... e uno di tre, chi lo segue? solo il maestro di sostegno all'asilo? (forse, oltretutto, ringraziando la Gelmini!).
Mi hanno parlato di un centro molto buono a Pisa (stellamaris): lei cosa ne pensa? puo' avere senso portarlo laggiù?
Grazie ancora per il suo tempo e per la sua disponibilità.

La cosa più importante è che

La cosa più importante è che il bimbo venga visto da un neuropsichiatra, e la cosa più semplice è o dovrebbe essere rivolgersi al servizio di zona. Penso che comunque anche in altri centri non la vedrebbero prima del suo ritorno. E' comunque importante che sia la mamma in prima persona a rivolgersi per aiuto. Il servizio npi di Careggi è attualmente trasferito, che io sappia, alla 'villa Ulivella', vicino al CTO: dal centralino di Careggi dovrebbero poter passare la chiamata telefonica al reparto, per avere indicazioni.
Aggiungo un commento: sembra che siamo in molti npi ad essere andati in pensione, recentemente, e sembra che non ci sia molta fretta di assumerne altri. E' un problema di politica sanitaria, ovviamente, di soldi ma non solo... Purtroppo rischiano di pagarne le spese le persone, specialmente le più deboli.
cordialmente

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