14 mesi e disturbi del sonno

Salve,

il nostro piccolo, di 14 mesi, ci sta veramente sfiancando.

Dopo i primi 9 mesi diciamo difficili..con 5-6 risvegli notturni, generalmente per il latte, ma talvolta con risvegli definitivi alle 4-5 di notte..si erano, dopo il trasferimento in nuova casa in maggio, miracolosamente cambiati i suoi ritmi notturni. Per la prima settimana andava a dormire (per la prima volta nella sua camera) stanco e dormiva con una-due pause solo per latte, dopo le quali si addormentava subito. Andava anche a dormire prima delle 22, mentre per i primi 9 mesi mai siamo riusciti ad addormentarlo prima delle 23-24, nonostante si svegliasse alle 6-7 di mattina e di giorno fosse molto attivo e non certo un dormiglione.
Poi dopo un ritorno in Italia (abitiamo all'estero), si e' riassestato su 2 pause notturne..non era piu' cosi facile metterlo a dormire (lo culliamo in genere..perche' in genere non e' mai stanco e se lo mettiamo a letto tende a rialzarsi e giocare). Tutto sommato accettabile.

Ora, dopo una visita di ospiti, che ci ha fatto tornare a dormire nella sua camera per una settimana, nella quale ha ricominciato a voler tornare nel nostro letto..adesso che stiamo cercando di tornare alla situazione precedente, ognuno in camera propria..si sveglia 4-5 volte per notte, piange fortissimo, beve il suo latte e poi continua a piangere, si vede che vuole dormire, ma nel suo letto piange..finche' non lo riprendiamo nel nostro letto..e li dorme di sasso..e dorme veramente bene a mattino presto, anche con una colazione intermedia..perche' tende a svegliarsi alle 8 di mattina e voler giorcare..fa colazione e poi ricade a dormire..

Di giorno in genere dorme due orette la mattina (9-11), di pomeriggio un oretta e un oretta anche tra le 18 e le 19 prima di cena..anche se non ha mai avuto una vera e propria routine..e anche se salta il sonnellino vicino a cena tende ad andare a dormire tardi perche' e' veramente attivo..

Che possiamo fare?

Innanzitutto grazie per la

Innanzitutto grazie per la veloce risposta.
Per quanto riguarda il comportamento diurno, anche quello ultimamente e' sembrato "peggiorare". Da circa due settimana si rifiuta di mangiare spontaneamente (ne' le solite pappe, ne' quello che mangiamo noi,che a volte lo incuriosisce, ma che alla fine rifiuta dopo due o tre cucchiai), quindi dobbiamo insistere e forzarlo. Intendiamoci, non e' mai stato un gran mangione.. l'impressione e' quella che non gli piaccia stare seduto nel seggiolone e sia troppo preso dalla voglia di muoversi e giocare. Ora pero', forse a causa della nostra insistenza, sembra non voler nemmeno assaggiare quello che ha davanti, il che' rende piu' difficili pranzo e cena. La cosa che mangia volentieri,senza capricci sono gli yogurt, la frutta e il latte. Per il resto preferisce mangiare grissini,crackers, cose che puo' mangiare da solo e poco "impegnative" (se gli mettiamo davanti piatto e cucchiaino per farlo mangiare da solo, li butta a terra).

Sinceramente durante il giorno non sembra ossessionato dal distacco, a casa gioca spesso anche da solo e quando siamo al parco o in citta' sembra ricercare indipendenza. Cammina da quando aveva 10 mesi e da quel momento ha sempre cercato di "esercitarsi" da solo (non vuole essere tenuto per mano e spesso se ne va in direzione opposta a quella di noi genitori, guardandoci mentre si allontana).

Ultimamente pero' sembra molto frustrato dalle limitazioni che poniamo alla sua ricerca di indipendenza o dai suoi stessi limiti. Trascina il triciclo in giro per la casa e se trova un ostacolo inizia a gridare, cercando di attirare la nostra attenzione e di ottenere un aiuto da noi. Distrugge la lavatrice e ad ogni NO si irrita. Il mio sospetto e' che le visite che abbiamo avuto e la normale attenzione che gli ospiti gli hanno dato possano in qualche modo essere una concausa dei suoi capricci.
Noi siamo italiani, ma viviamo all'estero e percio' il bimbo non riceve le classiche attenzioni di nonni e parenti vari. Ci siamo principalmente io e il papa' (che lavora su turni di 12 ore per meta' settimana e quindi in quei giorni il bimbo e' solo con me, la mamma), quindi ogni visita gli e' molto gradita, perche' lo riempie di nuovi stimoli e attenzioni.
Insomma, lui e' un bambino che e' sempre stato molto,molto attivo probabilmente alla ricerca d'indipendenza e frustrato dai limiti che ora gli poniamo. Quello che ci distrugge e'appunto la mancanza di sonno. Quattro o cinque risvegli a notte talvolta anche ravvicinati, con urla difficili da calmare, dopo che siamo andati a dormire verso le 23, ovviamente si fanno sentire durante il giorno e rendono piu' difficile la routine quotidiana.

Comunque per ricapitolare la situazione sembra che anche durante il giorno il bambino sia piu' infastidito (anche probabilmente per la mancanza di adeguato riposo durante la notte, infatti sia ieri che oggi ha fatto un pisolino durante il giorno piu' lungo del solito)e capriccioso. Durante la notte abbiamo sempre fatto i turni per i risvegli del bambino, ma a volte dobbiamo alzarci entrambi, magari perche' il bambino si calma piu' facilmente con me,la mamma o perche' uno di noi perde la pazienza.
Insomma,dobbiamo solo persistere, cullarlo e rimetterlo nel suo lettino ad ogni risveglio o dobbiamo fare qualcos'altro?

Un'ultima informazione, che non so se possa essere attinente: io prendo da anni farmaci antiepilettici (monoterapia: Lamotrigina)e ovviamente li ho assunti anche durante la gravidanza. Non ho crisi da circa 7 anni, fortunatamente la mia e' una forma leggera e i farmaci tengono in perfetto controllo le crisi. Non possono essere correlati a possibili disturbi del sonno del piccolo? Immagino di no. Un'altra cosa e'che il bambino ha contratto quando aveva 1 settimana un'infezione urinaria ed ha per questo assunto antibiotici preventivi a basso dosaggio per 9 mesi (Monotrim 10mg/ml). Non so se tali informazioni possano essere inerenti al fatto che ha sempre dormito poco e con frequenti risvegli notturni.

Grazie mille per il suo aiuto.

La descrizione della vostra

La descrizione della vostra situazione di vita mi fa propendere per un problema solo ambientale: primo figlio, forse difficile e lento passaggio a un'organizzazione ambientale centrata sul bambino, perchè spesso le esigenze della coppia e degli adulti contrastano con quelle del bambino. Si crea pertanto una specie di scontro più o meno sotterraneo, in cui i genitori si innervosiscono, il bambino reagisce,ecc. Niente di straordinariamente grave, ma fatica e stress sì. Per questo resistere ed avere pazienza e non demordere nel fissare abitudini utili e facili per andare avanti è la ricetta migliore per 'passare 'a nuttata'. Non spaventarsi alle rimostranze e alle bizze e alle pretese del piccolo, ma mantenere la guida adulta, se possibile con fermezza ma morbidamente. La regola fondamentale è che si fa come dicono i grandi.
Non so se chiede implicitamente se ci sono farmaci per il sonno da dare ai bambini. Io propenderei per il no, ma non mi scandalizzo se qualcuno li usa (quelli per bambini, ovviamente, che dovete chiedere al pediatra), saltuariamente, prima di buttare il bambino dalla finestra... Sono comunque un intervento in favore del sonno degli adulti, solo secondariamente per il bambino. E' probabile che cominciare a frequentare un asilo nido, anche poche ore al giorno, potrebbe aiutare la situazione, dando un po' di respiro alla mamma e aiutando a dare delle regole al bambino. ma dipende anche dal tipo di nido.
Cordialmente e auguri di 'resistenza'

ora ne ha 19

ah scusi dimenticavo di dirle che generalmente il bimbo dorme un oretta e mezza tra le 12 e le 13.30 e un'altra oretta e mezza tra le 17 e le 18.30 (anche se non ha un'ora precisa).

ora ne ha

Salve di nuovo.

Il bimbo ha ora 19 mesi.

Da settembre frequenta un asilo nido full time, gli piace andarci e da quanto ci dicono le maestre. e' molto bravo e collaborativo, certamente molto attivo e indipendente rispetto agli altri bambini. Insomma a detta loro un bambino modello, e questo ci fa piacere.

L'asilo ha tolto una buona parte della pressione che avevamo ai tempi della precedente corrispondenza e la mamma (sono il papa') e' riuscita anche a comuniciare un corso universitario (l'asilo e' all'interno dell'universita').

Detto cio', ci sono ancora comportamenti che non riusciamo a capire. Il bimbo certamente dorme di notte con meno pause. Generalmente siamo riusciti a fargli accettare di buon grado di andare a dormire (verso le 22/23), anche se dobbiamo ancora cullarlo in quanto se proviamo a lasciarlo addormentare sul suo lettino si rialza e piange. Siamo riusciti a dormire per addirittura 6 ore di seguito! Con una sola pausa notturna o due.

Detto cio', recentemente ricomincia a gridare con pianti incredibili quando si risveglia, dopo due orette che dorme e poi verso le 7 di mattina, anche se dorme con noi dopo il primo risveglio (perche' con gli urli isterici che fa sveglia tutto il condominio).

A volte le cose possono essere giustificate da dentini o infezioni auricolari, ma francamente sembra che solo il nostro bambino faccia cosi' ogni santa notte.

Tra l'altro quando torna dall'asilo, dove dicevo sembra perfetto, cambia il suo modo d'essere con noi. Se a volte e' incredibilmente docile e mansueto, spesso piange per qualunque cosa e ingnorarlo non funziona, perche' urla tranquillamente per un ora se non lo si accontenta. Tale comportamento, dura per tutta la serata, esige di venire in braccio mentre mangiamo noi, lancia i suoi giochi, e in questa settimana e' dura anche vederlo stanco, o se lo e' cerca di resistere. Se prima io riuscivo ad addormetarlo, sia la sera che al risveglio notturno, ora, finito il latte, vuole solo la mamma e urla se non arriva lei. Tra l'altro nei suoi risvegli urlanti e' sveglio ma sembra come in uno stato di dormiveglia, in cui urla, e a volte reagisce al nostro tentativo di calmarlo con delle sberle (sue intendo!).

Leggevamo di un disturbo chiamato se non ricordo paura del sonno, diverso dal sonnambulismo, in cui il bambino si risveglia nella notte urlando come se avesse degli incubi, ma puo' essere che succeda ogni notte?

Immagino che, gentile dottore, ci fara' notare che con l'introduzione dell'asilo, il bimbo voglia piu' attenzione. Ed e' probabile che sia cosi' dai suoi comportamenti durante la sera. Sono i comportamenti notturni che ci preoccupano di piu' in quanto cmq vediamo una continuita' con tutto quello che abbiamo visto dalla nascita e non capiamo questi attacchi isterici ai risvegli anche in nostra presenza, che vengono domati solo dopo un bel po' con un biberon o yoghurt, dopo il quale il bimbo si riaddormenta.

Mi scuso per la lunghezza della lettera.

Saluti

Il comportamento adeguato

Il comportamento adeguato all'asilo fa pensare che sia questione di criteri 'educativi'. probabilmente voi genitori non siete abbastanza convinti e quindi determinati a mettere le regole fondamentali . La sottolineatura, in alcuni post, della 'frustrazione' del bambino ad avere limiti alla sua 'libertà' fa pensare che in parte vi sentiate solidali con lui e non siate quindi abbastanza convinti a porre i limi e le regole fondamentali. Come si sa, la libertà di ciascuno trova un limite in quella dell'altro, e i bambini devono impararlo, non a parole , ma nei fatti. E l'unico modo è la sicurezza tranquillità e determinazione dei genitori nel gestire gli spazi familiari, con i limiti, le regole, i tempi necessari alla sopravvivenza di tutti. Unico modo di imparare a stare con gli altri.
Certo, se gli impegni dei genitori occupano troppo la loro attenzione, possono esserci difficoltà nel fare queste cose. Anche i genitori devono imparare a mettere gli spazi e i tempi giusti per tutto, altrimenti si fa confusione.
Coraggio e determinazione e scelte adeguate di tempi e spazi.
In bocca al lupo!

drGBenedetti

Beh, intanto direi che vi

Beh, intanto direi che vi meritate la solidarietà di tutti, visto che contribuite positivamente al tasso di natalità nazionale ( oops, forse non siete italiani, ma non importa...), con le fatiche connesse, non indifferenti. Beno o male, più o meno, ci passano quasi tutti i genitori, finchè a un certo punto i bambini cominciano a dormire.... e ci saranno altri problemi, ma si spera sempre affrontabii.
Questo, intanto, che può portare i genitori a livelli di stanchezza estremi, si affronta solitamente con la collaborazione fra i genitori, facendo i turni e resistendo senza cedere e mantenendo le buone abitudini, anche dopo le eccezioni dovute a viaggi, ospiti, ecc. Ovviamente se sono tante è un po' più faticoso, sia per il bambino che per i genitori.
Visto che non sembrano esserci motivi medici sembra più una questione appunto di abitudini, e rientra nei compiti educativi e civilizzatori dei genitori. L'articolo che ho scritto tempo fa dovrebbe andar bene ancora, e vi rimando a quello. Aggiungo che probabilmente i problemi di sonno si risolvono facendo attenzione agli aspetti comportamentali diurni, che riguardano l'organizzazione familiare e di vita del bambino, l'accudimento, le modalità di separazione, ecc. Dalle cose che avete descritto quello del bambino è una sensibilità alla separazione e una difficoltà ad abituarsi alla solitudine temporanea, fidandosi della presenza dei genitori anche se non è a contatto fisico diretto. Lo sviluppo psichico dovrebbe fornirgli progressivamente gli strumenti comunicativi e mentali per gestire queste normali ansie in modo evolutivo, ma
l'ambiente familiare è indubbiamente importante per aiutarlo e talvolta, involontariamente si fanno degli errori che complicano le cose.
In effetti avete parlato solo della situazione 'notturna'. com'è quella diurna?

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)