bimbo insonne e difficoltà di linguaggio

Mi scrive la mamma di un bimbo con difficoltà di linguaggio che però chiede di non pubblicare il suo messaggio. Devo quindi riassumerlo, ricordando che le mie risposte ai consulti per internet, anche per email, sono di norma pubbliche, sul sito, in quanto fanno parte di questa iniziativa. Capisco che le persone abbiano l'esigenza di salvaguardare la privacy, però i casi sono spesso molto simili e il rischio mi pare improbabile.

In questa situazione ci sono due gemelli e , come spesso succede, uno ha qualche difficoltà specie nel linguaggio. Da un anno su consiglio del pediatra va da una logopedista in vista della prossima prima elementare, e ci sono stati progressi più che soddisfacenti. La preoccupazione è data però dai frequenti risvegli notturni, quasi con aspetti di sonnambulismo, se capisco bene, accentuati negli ultimi tempi e associati con ansie in vista della scuola, dei cambiamenti connessi, e con la paura di non essere bravo.
E' un bambino molto abile fisicamente, in una quantità di sport, capace di allenarsi molto per raggiungere gli obiettivi che si propone, ma che vive male la situazione determinata dalla difficoltà ad esprimersi e patisce di essere preso in giro o quasi alla scuola materna. Sono stati prescritti dei 'test'...

Difficile dare un parere,

Difficile dare un parere, apparentemente sembra trattarsi di una bimba nella norma come sviluppo psicomotorio ( ma avrei bisogno deelle informazioni secondo questo schema ), alle prese con sensi di inferiorità per la sua difficoltà di linguaggio ( su cui vorrei qualche specificazione in più problemi di pronuncia, di costruzione della frase, difficoltà a capire e farsi capire, a casa?, solo a scuola?).
A volte gli interventi logopedici possono avere come effetto collaterale negativo, in bambini piccoli, il fatto che inducono nei bambini pensieri tipo " io parlo male " e quindi " non sono bravo"... Per questo io sono contrario, se non ci sono reali motivi di tipo fisico (palatoschisi, ecc) che richiedono una vera e propria riabilitazione, perchè i problemi di pronuncia per lo più passano da soli, anche se spesso attirano l'attenzione delle maestre. Che compromettano i futuri apprendimenti è una leggenda non verificata.
Credo che il bambino debba essere rassicurato e tranquillizzato. Mi sembra una cosa positiva che ha espresso i suoi timori alla mamma, aprendosi.
La situazione mi sembrerebbe sufficiente a giustificare i risvegli notturni ( solo parziali?, quasi momenti di sonnambulismo?) e più che 'test' ( quali?) al bambino riterrei opportuno valutare la situazione globale per cercare se vi sono punti dolenti, aspetti che ostacolano anche all'interno della famiglia, dove la rivalità e il confronto coi fratelli può pesare. Ormai siamo alle porte con la scuola. Speriamo che abbia fortuna come maestre, che siano accoglienti e tranquille, che non vogliano correre con i 'programmi' e che non vadano in ansia se dei bambini non seguono il ritmo. Purtroppo l'eccessiva psicopedagogizzazione della scuola materna fa sì che alcuni bambini si sentono non abbastanza bravi prima ancora di aver cominciato la scuola. Questo di solito è un riflesso di ansie e timori degli adulti. Consiglierei alla famiglia una consulenza periodica sullo sviluppo globale del bambino, non finalizzata ai soli aspetti linguistici e scolastici, che rischiano spesso di far perdere di vista tutto il resto.
Cordialmente
dr GBenedetti

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