possibile ritardo psicomotorio

Ho tanti dubbi che mi assalgono. La mia bellissima bambina non si muove bene. ha 3 anni e 7 mesi, ha cominciato a camminare da sola a 14 mesi ma ha sempre preferito starmi in braccio, attaccarsi alle mie gambe e piangere per farsi prendere in braccio...è sempre stata grande come bambina, ad un anno pesava 13 kg, ora che ne ha 3 e mezzo ne pesa 21, l'altezza anche quella supera la media di un bel po', è sopra al 97 percentile sia come peso che come altezza ed è davvero bellissima. Tanto bella che nessuno attorno a me osa azzardare l'ipotesi che qualcosa non vada. A vedere la sua faccia da angelo,quei due occhioni neri ed intensi nessuno penserebbe mai che possa avere qualche problema. Nessuno a scuola ha mai accennato a nulla, tranne una maestra del nido che quando lei aveva 16 mesi mi ha detto che non era normale per una bambina della sua età non sapere impugnare bene la forchetta. Ho una bimba più piccola che ora ha 15 mesi e che impugna maestralmente la forchetta da quando di mesi ne aveva 10. E così il primo confronto. E poi i problemi, i pavor nocturnus che l'hanno colpita qundo aveva 20 mesi e la mia seconda gravidanza iniziava a farsi sentire. Il rifuto del nido. Ho pensato ad una semplice gelosia ma poi da maggio dell'anno scorso mi sono accorta che mia figlia non riesce a giocare con gli altri bambini. L'anno scorso ha frequentato la materna come anticipataria, quest'anno è invece nel gruppo dei tre anni ma vedo che anche rispetto a loro è più rallentata nei movimenti. A volte la guardo di nascosto quando la porto a scuola e la vedo nel salone che cammina lentamente in mezzo agli altri osservandoli con la coda dell'occhio e quando le si avvicinano lei guarda altrove quasi aspettando che se ne vadino. E così fanno.Da un lato sembra più matura degli altri quasi le mancasse quella parte di bambina necessaria alla sua età; dall'altro è indiscutibile che lei tenti di fare le cose che fanno gli altri ma senza riuscirci come saltare,correre, arrampicarsi, afferrare e lanciare la palla. la vedo molto più goffa nei movimenti rispetto agli altri..o meglio sembra che faccia tutto con un estrema cautela, come se percepisse il pericolo molto più chiaramente degli altri. Si è fatta male solo una volta nella sua vita ed è stato per colpa mia perchè l'ho fatta volare tendendola per le mani ma a causa del suo peso mi è scivolata. Io ho sempre cercato di spronarla a giocare, non le sono mai stata addosso anzi la mia autoaccusa può essere quella opposta ovvero che io l'abbia fatta sentire sola nel mondo e quindi più insicura. Quando si trova in una situazione che lei avverte di pericolo non valgono niente i miei tentativi di calmarla è come se lei si fidasse solo di se stessa.Ecomunque sia per convincerla di qualcosa necessita di spiegazioni molto razionali e coerenti. E' molto diffficile riuscire a valutare obiettivamente i propri figli, io sono un'insegnante di sostegno di scuola primaria e di bambini con problemi ne ho visti tanti e di una sola cosa mi sento piuttosto sicura e cioè che non si tratti di autismo. . Ho visto anche tanti genitori che non accettanno le diffcoltà dei figli e che le nascondone o prima a se stessi e dopo agli altri. Io temo che si tratti di ritardo psicomotorio e di riuscire ad ammetterlo solo quando sia troppo tardi.Da segnalare è anche un riatrdo nel linguaggio, ha cominciato a parlare abbastanza presto e ha sempre detto cose molto sensate, quasi come una piccola adulta, ma pronuncia male i singoli fonemi, in particolare quelli tradizionalmente più difficili, F, V, S, T...però mi fa una tenerezza enorme quando dice ripetutamente "il papà è andato fuori a FFFumare" si esercita poverina, perchè sa che la parola non le esce come dovrebbe. Cosa devo fare? Devo fare qualcosa?
Vorrei ribadire solo questo per definire ancora meglio ciò che io percepisco come un problema, si muove poco, quando lo fa sta sempre molto attenta a non farsi male, procuncia male le singole letterine (anche la pronuncia è strana, fa ridere molte persone, a volte a anche me, tiene la e aperta la dove noi emiliani la teniamo chiusa e viceversa; mio marito è di milano ed i suoi sono napoletani ma quel suo modo di parlare è davvero strano anche considerndo questo fatto), studia ed osserva gli altri bambini, mi dice di voler giocare con loro ed invece quando le vanno vicino è chiaramente lei che li rifiuta, quasi non considerandoli alla sua altezza ( e purtroppo in questo mi assomiglia tanto ed è vero anche che mi imita in gran parte di ciò che faccio;ha sempre giocato a fare la mmamma dei suoi bambolotti, la moglie del suo papà,e forse imita anche il mio modo di rapportarmi agli altri che io però so essere causa di molti miei dispiaceri)...Quindi da un lato registro un abbastanza evidente rallentamento motorio dall'altro un atteggiamento sociale poco positivo di cui io mi ritengo diretta responsabile...forse non c'è nulla, forse quella malata sono solo io! Spero solo di non fare ammalare lei della mia stessa malattia!

Gentile signora.Mi sembra

Gentile signora.
Mi sembra che siano da distinguere i due piani, quello motorio e quello psicologico comportamentale. Lei ha il dubbio che qualcosa non sia a posto nelle capacità motorie di sua figlia, la vede più goffa e rallentata rispetto agli altri. Questo dubbio può essere risolto solo da una valutazione diretta di un pediatra esperto o di uno specialista neuropsichiatra infantile esperto nella motricità. Ache una fisioterapista ovviamente può cogliere se ci sono problemi motori. Le maestre hanno notato qualcosa (nell'ultimo anno). Comunque i bambini con difficoltà motorie di solito hanno problemi a fare le scale, a correre, ad alzarsi da terra, ecc., in gradi diversi.
Ci può però essere un'immaturità motoria, cioè una capacità inferiore alla media, che tende a migliorare nel tempo. Sul 'ritardo psicomotorio' (che spesso non è allarmante come lo vive lei) può vedere il mio articolo indicato nella colonna qui accanto (a destra).
Va di moda oggi una pretesa malattia, o disturbo, che viene chiamata 'disprassia', che viene tirata in ballo e pubblicizzata specialmente come possibile causa di difficoltà di linguaggio. Può vedere su questa pagina la mia opinione in proposito.
La difficoltà di pronunciare alcune consonanti, che si chiamano per intenderci 'dislalie', o più pomposamente 'disturbi fonetici e/o fonologici', sono presenti in moltissimi bambini all'inizio dello sviluppo e poi via via spariscono. In qualche bambino durano un po' di più e spariscono più tardi, di solito spontaneamente. Non è minimamente dimostrato che abbiano conseguenze sull'apprendimento, come molti temono.
Può completare le notizie sequendo questo schema, per dare un parere più informato sulla situazione psicologica relazionale.
Cordialmente
drGBenedetti

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