12 anni improvvisamente non vuole più andare a scuola

Gent.mo Dott. Benedetti,
ho una figlia di 12 anni, che frequenta la seconda media e che da
alcuni giorni non vuole piu' andare a scuola e non ci sta andando. Il
tutto è nato dal cambio del prof. di X, che forse in una
interrogazione alla lavagna le ha fatto fare una brutta figura. Da quel
giorno, circa una ventina di giorni or sono, mia figlia si assenta tutti
i giorni in cui c'è il prof di ... ed adesso ha manifestato il
desiderio di non voler andare più a scuola e comincia a rimanere a casa
abbastanza spesso. Mia moglie ieri ha parlato con la prof. di Y del problema e la prof. ha detto di combinare un incontro con il prof di X e noi genitori. Cosa ci consiglia di fare? anche perché la bambina ha fatto un buon primo semestre ed adesso si sta perdendo in un
bicchiere d'acqua, non si confida con noi, non ci dice nulla e non vuole
più andare a scuola? La ringrazio per la Sua cortese risposta il Padre
della Bambina

Quello che vi succede non è

Quello che vi succede non è una cosa così rara come sembra. Ci sono ragazzi che, più o meno all'età di sua figlia, ma anche più piccoli, non vogliono più andare a scuola e mettono nello scompiglio famiglia scuola e operatori sanitari. Il più delle volte l'evento scolastico, come una brutta interrogazione o qualcos'altro, è solo l'ultima goccia che fa traboccare il vaso. Bisogna quindi cercare di 'svuotare' il vaso per permettere che le cose ritornino a procedere regolarmente. A volte sono episodi che durano poco tempo, altre volte si prolungano. Si parla di 'fobia scolare' o di 'rifiuto della scuola'.
Va comunque anche escluso che ci siano stati atti di bullismo, o simili...

Direi che è urgente consultare degli specialisti, se possibile quelli dell'ASL che forse già collaborano con la scuola per altre situazioni, che cercheranno di capire le cause della situazione e di vedere come affrontarla. E' molto importante che non si prolunghi l'assenza, ma che riprenda la frequenza, trovando magari gli accorgimenti che permettano alla ragazzina di sentirsi protetta: garanzia di non essere interrogata per un periodo, ecc. La sola cosa che spesso funziona è la presenza di un familiare a scuola, nell'ingresso, nel corridoio, o addirittura in classe. Col tempo, e con l'aiuto di uno specialista che approfondisca la situazione, spesso le cose si riequilibrano.
Nel frattempo vi inviterei a descrivermi un po' la situazione della ragazza, non limitandosi alla scuola ma globalmente. E' anche importante la situazione familiare.
Servono a poco rimproveri punizioni o altro, perchè spesso il ragazzino va incontro a un vero e proprio terrore, se costretto. E' anche vero che se gli adulti sanno come fare possono contenere questa paura e affrontare meglio la situazione. Per questo motivo spesso c'è bisogno anche di consigli e indicazioni alle insegnanti.
Cordialmente
dr GBenedetti

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