Buongiorno. Mi scusi il disturbo, sono uno studente di medicina prossimo laureando ed ho la tesi in neuropsichiatria infantile. Navigando su internet mi sono imbattuto per caso nel suo sito, che ho trovato parecchio interessante, soprattutto al riguardo l'utilizzo di psicofarmaci in età pediatrica, verso cui io sono assolutamente contrario, se non in casi gravi e dopo fallimento di precedenti terapie non farmacologiche. Il mio prof. è di tutt'altro avviso, purtroppo. Io sono interno a ..., adesso la situazione è cambiata, ma il reparto è mal gestito, si fanno solo diagnosi e non terapie (mi riferisco alla psicoterapia) e a me questo aspetto sembra estremamente riduttivo per un medico che ha deciso di fare questa professione per aiutare gli altri. Io credo la diagnosi sia solo il punto di partenza di un progetto terapeutico e che sia svilente per un medico fare solo diagnosi e nessuna terapia, se non si vedono i frutti del proprio lavoro, in termini di miglioramenti di questi bimbi, cosa può spingere un medico a svegliarsi ogni giorno ed andare al lavoro? Io ho fatto un tirocinio in XXX in un centro per bambini disabili, in cui si facevano tante terapie di tipo psicopedagogico, sia singolarmente che in gruppo ed è stata una esperienza forte per un certo senso ma meravigliosa per un altro. Al ritorno ovviamente il mio prof mi ha detto che non avevo fatto nulla ..... Io penso che invece sia stata un'esperienza che mi ha arricchito sia umanamente che professionalmente. Detto questo (credo di essermi dilungato troppo, e mi scuso) volevo un parere da parte Sua su dove provare il concorso di Specializzazione. Io sono disposto a trasferirmi ovunque, l'importante è che possa avere una formazione adeguata a quelle che sono le mie idee, ma purtroppo nel mio reparto non c'è nessuno con cui posso condividerle. La ringrazio per l'attenzione e mi scuso ancora per il disturbo, in attesa di una Sua risposta, Le porgo i miei più cordiali saluti.