due articoli italiani sull'e-therapy

In http://www.psycommunity.it/bibliografia/archivio/libro0008.asp si trova una presentazione del volume a cura di
Petrini P. - Zucconi A. 'La relazione che cura', in cui Simonetta Putti (che " ha contribuito con il capitolo 22, "Relazioni terapeutiche e web", in collaborazione con Tonino Cantelmi) scrive
"....
Nel capitolo vengono sinteticamente riassunti i momenti più significativi, le provvisorie conclusioni e le possibili linee di sviluppo dell’avventura tecnologica iniziata nel 1999 insieme ai colleghi del gruppo Psychoinside.
La ricerca sperimentale, della quale, nel corso del tempo, abbiamo ampiamente dato conto, ha dimostrato la fattibilità e la fruibilità di un aiuto psicologico on line. Benché la posizione avversa assunta dall’Ordine Psicologi del Lazio abbia di fatto reso inattuabile detto aiuto, sono tuttavia proseguite le riflessioni e gli approfondimenti sul tema delle relazioni terapeutiche attuate via web.
Si è man mano reso evidente che – nonostante la distanza e forse proprio a cagione di questa – è possibile istituire in rete un dialogo tra paziente e terapeuta. Un dialogo ancorato sulla affidabilità che deriva da un contratto condiviso e rispettato.
Sono stati evidenziati vantaggi e svantaggi, e focalizzati alcuni parametri tipici della relazione on line.
Centrale è apparso il fattore distanza che, unitamente alla sensazione di immersività,caratterizza le comunicazioni attuabili in rete e quindi anche le relazioni tecno-mediate, consentendo l’instaurarsi di una intimità dialogica
......
Noi pensiamo - cercando di evitare i rischi della tecnofilia e della tecnofobia - che il World Wide Web costituisca uno spazio potenziale per la crescita delle relazioni e anche delle relazioni terapeutiche.

AAVV, La relazione che cura (a c Petrini P. e Zucconi A.), ALPES ITALIA srl Editrice, Roma, 2007

Per maggiori dettagli: http://www.alpesitalia.it

Mi domando, a margine, come un Ordine professionale, ente privato deputato a questioni amministrative e non scientifiche - per lo meno è così in tutti gli altri Ordini, credo (non è l'ordine che autorizza alla professione, ma lo Stato, o no? e non è certo l'Ordine dei Medici o degli Avvocati che stabilisce se una certa linea di intervento è fattibile o no....), può entrare nel merito appunto di nuove iniziative come queste. Se si afferma una nuova scuola di psicoterapia, deve essere avvallata dall'OP???!!!

Paolo Migone, direttore della rivista Psicoterapia e Scienze Umane, in un ampio articolo del 2003, La psicoterapia con internet, http://www.psychomedia.it/pm/modther/probpsiter/pst-rete.htm
scrive, con l'abituale erudizione e con la massa solita di informazioni che a volte appesantiscono la lettura...

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Si può dire che la psicoterapia in rete faccia parte del capitolo più generale della telepsichiatria o della telemedicina (telemedicine), sperimentata da anni soprattutto in Nord America e in Australia per ridurre i costi dovuti alle grandi distanze geografiche (Dongier, 1986; Preston et al., 1992; Baer et al., 1995; Kaplan, 1997; Brown, 1998; Gammon et al., 1998; Gelber, 1999; Zaylor, 1999; ecc.).
... "
E ancora, dopo una doviziosa discussione di ipotesi tesi e antitesi,

"Ritengo quindi che la psicoterapia in rete possa avere una sua dignità come tecnica, proprio allo stesso modo con cui altre tecniche terapeutiche hanno una loro dignità, quali la terapia di gruppo, la terapia familiare, ecc.... (l'ottica del ragionamento è psicoanalitica, NdR)
...
La psicoterapia con Internet potrebbe essere considerata, per certi versi, una "nuova frontiera" così come, nella storia della psicoanalisi, di volta in volta si sono dovuti affrontare nuovi problemi tecnici che hanno costretto ad una salutare messa a punto della teoria.
..."
E conclude infine; "La realtà "virtuale" e quella "reale" (ammesso che quest'ultima possa mai essere conosciuta in quanto tale - non è possibile in questa sede entrare nella questione filosofica della natura della realtà) non sono l'una superiore o inferiore all'altra, ma due diversi tipi di esperienza, ciascuna rispettabile e meritevole di essere indagata, e ciascuna capace di fornirci preziose informazioni sulla natura umana."

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