fobia scolare
Buonasera, sono la madre di un bambino di 11 anni che, all'ingresso della prima media inferiore, ha cominciato a rifiutarsi di andare a scuola. Il neuropsichiatra della ASL ha posto diagnosi di ansia da separazione, fobia scolare. Lo ha affidato prima ad una psicologa che, dopo alcune sedute, non è riuscita ad instaurare una relazione con lui e non ha proseguito con la terapia. Adesso è affidato alle cure del neuropsichiatra il quale riesce a verderlo solo ogni 10 giorni, per ora senza alcun risultato ( purtroppo non ha tempo di vederlo più spesso). Per adesso nessun supporto alla famiglia. Siamo di ; vorrei affrontare immediatamente il problema come si deve per risolverlo al meglio. Mi può dare informazioni? Dove rivolgersi, a chi rivolgersi.
Grazie
- gianmaria.benedetti's blog
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Posso dirvi che in genere
Posso dirvi che in genere ritengo più utile i un approccio a tutta la famiglia, perchè spesso la difficoltà che blocca il ragazzo in questi casi riguarda l'assetto familiare e si può affrontare meglio vedendo tutto il contesto.
Spesso per facilitare un rapido rientro a scuola viene coinvolto all'inizio un familiare o un educatore che rimangono presenti nella scuola, in classe o nelle immediate vicinanze, con l'accordo della scuola stessa. Contemporaneamente occorre un lavoro psicologico che forse è quello che sta tentando di fare il neuropsichiatra. Ma come dicevo è essenziale - come anche voi sottolineate - lavorare anche con i genitori.
Se credete potete accennarmi alla storia del ragazzo e della famiglia, alle eventuali difficoltà, cambiamenti, ecc. Spesso ho trovato in situzioni simili la presenza di qualche familiare con una malattia più o meno grave ma prolungata, che può 'preoccupare' il ragazzo, che può restare a casa per 'fare la guardia' temendo che in sua assenza possa capitare qualcosa. Questo senza dirlo, ovviamente.
Occorre anche valutare se può esserci stato qualche episodio di bullismo a scuola.
Cordialmente
drGBenedetti