aggiornamenti

Gent.mo dott.,
le scrivo per aggiornarla sulla situazione di mia figlia, nella speranza di conoscere la sua opinione.
Le premetto, in primo luogo, che con il passare del tempo, il mio atteggiamento verso la bambina è cambiato, la mia unica vera preoccupazione è la sua serenità e, guardando mia figlia la vedo come una bimba felice. E questo basta. Non mi preoccupa la sua “normalità”, né tantomeno di avere una diagnosi, mi preoccupa vivere la quotidianità con lei in piacevolezza. E così facciamo. Ho letto in un suo consulto che la vita non è una corsa, in cui vince chi arriva prima, ma una passeggiata in cui si gode il panorama e io voglio far scoprire e godere del panorama alla mia bambina. Di avere modificato la mia prospettiva le sono grata.
Fermo quanto sopra, la aggiorno sulla situazione, penso che sia doveroso fornirle notizie sulle evoluzioni, avendola disturbata, in passato, per una opinione.
La mia bambina oggi ha 4 anni e 6 mesi, ed un ritardo del linguaggio. Le sue condizioni sono certamente e visibilmente migliorate, rispetto alla situazione che le descrivevo nei miei precedenti post, anche se è ancora lontana dall’essere al pari dei coetanei. Ad oggi la bambina è in grado di manifestare correttamente i propri bisogni (es. mamma, ho sonno, andiamo a letto, dormi con me….. andiamo a casa a giocare con le bambole ….. dove è papà? In ufficio? A “comprare” i soldini”) formula frasi (grammaticalmente più o meno corrette) di 6, 7, 8, 9 parole, è in grado di reggere brevi conversazioni con gli interlocutori, anche telefoniche, risponde compiutamente alle domande che le vengono formulate, anche se con monosillabi. Ha completamente smesso con l’ecoliachia e soltanto molto accasionalmente ripete frasi di cartoni (normalmente quando sta giocando da sola, ma ormai raramente). Ha grandissime difficoltà a raccontare eventi. E come se nel racconto andasse in black out, cominciando a farfugliare parole, che hanno attinenza alla situazione da raccontare, ma che non sono collegate tra loro nel rispetto delle regole grammaticali e lessicali, risultando, di fatto, incomprensibile.
Ha finalmente imparato l’uso corretto di “io”, “tu”, “mio” e “tuo”, anche se occasionalmente sbaglia.
La bambina, da appena un mese, ha cambiato senza traumi scuola (per comodità di orari e ubicazione, si tratta di una piccola scuola privata, con circa 15 bambini, di età varia dai 2 e mezzo anni ai 4, di cui lei, comunque, è la più grande. Questa circostanza ci aveva indotto a valutare l’idea di un altro cambiamento di istituto, ma la bambina frequenta la scuola con serenità, e abbiamo temuto di scombussolarla troppo. Inoltre, speriamo che la frequentazione con i bimbi un po’ più piccoli (tutti, comunque, molto avanti nel parlare, che la considerano un po’ un leader), possa esserle di aiuto nell’autostima, considerato che il suo ritardo nel linguaggio può essere oggetto di scherno tra i sui coetanei. Mi riferiscono che, a scuola, la bimba partecipa alle attività, colora abbastanza bene (nei margini e con utilizzo dei colori corrispondente alla realtà), disegna l’uomo, in modo corretto (viso, braccia, gambe, piedi, mani, occhi, naso, bocca, ecc…) e a volte lo personalizza, trasformandolo solo con l’aggiunta di un particolare, in una principessa, in hello kitty, ecc… disegna alberi, prati, cielo, sole…. Ha cominciato a riconoscere le vocali e a scrivere paroline, ricalcando i puntini, anche se questa attività la stanca e la esegue di mala voglia.
Nel pomeriggio frequenta un corso di pre - danza (un piccolo gruppo di 5 bambine tutte coetanee), a cui partecipa con allegria e con apprezzabili risultati, a cui abbiamo aggiunto, saltuariamente, l’equitazione. Anch’essa praticata con entusiasmo. La bambina, in tali contesti, esegue, compiutamente, le direttive che le vengono impartite e segue con attenzione l’intera sessione, senza distrarsi.
Su indicazione della pediatra di famiglia (una dottoressa con tendenza estremamente cautelativa), inoltre, abbiamo eseguito una serie di accertamenti sulla bambina, e precisamente:
EEG da sonno, con il seguente referto “ attività di base nella banda di frequenza Theta – delta, modulata, simmetrica, di media ampiezza. Nel corso della prime fasi della registrazione di addormentamento, bouffees generalizzata di onda aguzza, frammiste ad attività di punta, della durata di 2 – 3 secondi: rappresentate le figure delle prime fasi del sonno REM. Conclusioni: attività generalizzata di onda aguzza a punta, all’addormentamento.”
Valutazione logopedia: Rustioni protocollo 4: classe di merito medio
Valutazione psicologica: QI di 91 con una capacità di ragionamento fluido di 88, livello cognitivo nella norma, lieve deficit nella sequenzialità logica. Nella norma l’area visuo – spaziale e il ritmo.
Considerati i risultati ambigui dell’EEG, ci è stato suggerito di ripetere lo stesso all’inizio del nuovo anno.
Sulla base di quanto sopra, le chiedo, se vorrà, la sua personale opinione sulla situazione di mia figlia, in particolare sul valore da dare all’EEG e se a suo parere, considerato che ancora mancano 2 anni per la scuola elementare, possiamo sperare, per tale data, in un recupero totale.
Grazie sempre per la sua disponibilità

Mi sembra che l'evoluzione

Mi sembra che l'evoluzione del linguaggio proceda e non mi sembra che emergano preoccupazioni su altri piani comportamrntali o psicologici. Io la lascerei fare le esperienze normali che ha a disposizione, scuola, danza, equitazione, e anche nel gioco e disegno la lascerei sperimentare a piacimento.
Non ho mai capito che serve colorare entro i margini e conoscere i colori, fissazione di tanti... Molto meglio non limitare le sue potenzialità entro schemi precostituiti, ci sarà tempo per essere 'inquadrata' negli schematismi omogeneizzanti della scuola. Non vedo perchè cominciare già attività scolastiche o quasi, salvo adattarsi a richieste scolastiche sempre più 'giapponesi' (sembra che nel Giappone fin dai primissimi anni i bambini vengano selezionati con una concorrenza disumana, ma può darsi che abbia informazioni sbagliate, nel qual caso mi scuso con il Giappone...).
Penso che la miglior cosa sia lasciarla ancora libera di fare e imparare dalle esperienze spontanee, con i limiti e le regole delle necessità di convivenza, che mi semrano sufficientemente stimolanti.

L'eeg mostra delle alterazioni all'addormentamento, che è utile ricontrollare a distanza di tempo, come vi hanno consigliato. L'addormentamento è una specie di attivazione per eventuali anomalie di tipo epilettico, che possono esistere anche senza manifestazioni cliniche patologiche. Se restano così non hanno particolare significato clinico e non richiedono farmaci.
Se il tracciato nelle altre fasi del sonno è senza anomalie simili non dovrebbe esserci rapporto col ritardo del linguaggio, come raramente invece succede nella sindrome di Landau Kleffner dove vi è spesso blocco e regressione, invece la sua bambina è in buona evoluzione spontanea.
E' comunque opportuno controllare l'eeg e seguire lo sviluppo.
Cordialmente
drGBenedetti

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