Ancora paure...

Buongiorno dottore,
Sono il genitore del bimbo di 4 anni ed 1 mese ora. Scrivo su un nuovo intervento per avere più spazio. Segue quindi da consulto "aggiornamento su ex "spettro autistico"".
Le scrivo senza sapere se leggerà questa richiesta,visto che avevo capito si sarebbe assentato per un po' dal sito.
Vorrei aggiungere qualche considerazione, alla luce di quanto è successo nelle ultime settimane. Ho sempre avuto l'impressione che va poco volentieri alla scuola materna, ma questo non è una cosa così strana. 
Oggi ho scambiato qualche parola con una delle due maestre. Solo un brevissimo scambio di battute, neanche un minuto. Ma mi è bastato per confermare i miei sospetti. Pare che giochi in modo quasi esclusivo con un bimbo (che cerca non appena entra a scuola) e che senza di lui tende un po' ad isolarsi e perdersi. Non sempre, a volte gioca con qualcuno (per esempio questa mattina si era unito ad un gruppo di due bimbi intorno ad un gioco), ma mi sembra di capire raramente. Probabilmente, aggiungo, anche io a quell'età ero così. 
Ho chiesto se partecipa anche alle attività di gruppo, mi ha detto: si, dipende...
A volte non ha voglia di fare qualcosa che viene proposto al gruppo e tende e farlo svogliato, solo perché costretto. Sembra preferire le attività motorie. Poi ha aggiunto "deve ancora maturare un po' ". 
Tutto qui. Non ho potuto approfondire. 
A casa sembra di nuovo sfuggente con me.  Riesco a parlare con lui solo se gli interessa l'argomento. Ė impossibile chiederti cosa ha fatto a scuola. O non risponde o vuole liquidarti presto: "smettila, non parlare", oppure "ho giocato". Ed io: con cosa?" "con le macchinine". Stop. Impossibile sapere altro. 
Mia moglie non vede grossi problemi ed è più tranquilla, io sto cadendo di nuovo nel panico.
A me sembra più indietro rispetto agli altri bimbi. Non so, sto cadendo forse in paranoia, ma qualcosa non va. Ho di nuovo paura ed il pensiero corre all'anno di prima elementare, quando sarà a tutti richiesto un adeguato livello di attenzione e maturità. So che a lei da fastidio pensare alla situazione fra due anni, perché imprevedibile.. E che vanno affrontati i problemi giorno per giorno, che ogni giorno ha il suo affanno...
Ma è istintivo per un genitore proiettare il suo sguardo anche al futuro e voler capire quali sono i margini di recupero. Sono stanco delle atipie, di questo sviluppo diverso dagli altri nel modo di comunicare e socializzare.
Le chiedo un suo parere. 
Aggiungo anche che ho l'impressione che la scuola, invece di aiutare la sua crescita, la rallenti. I miglioramenti più grandi ci sono stati nei periodi di interruzione della scuola (estate, natale, Etc). Ho l'impressione che senza lamentarsi troppo, patisca la scuola e si chiude in una bolla in modo da evitare di interagire in un gruppo. Se non riesce in un intento, a casa si arrabbia, a scuola è come auto-contenuto e la sua reazione è di isolamento.
Queste sono solo mie supposizioni, ma credo di non essere lontano dal vero. 
È forse meglio fargli smettere la scuola per un po'? O questo non farebbe altro che nascondere il problema e rimandarlo a dopo? 
Non abbiamo più fatto vedere il bimbo dalla NPI dallo scorso maggio ormai, visti i progressi e la perdita di fiducia in lei. So che mia moglie neanche vuole sentirne parlare. Io non so che pensare. O meglio, continuo a pensare ed ad angosciarmi, ma mi sento impotente. vorrei solo sapere che mio figlio un giorno potrà essere indipendente, senza l'aiuto di assistenti a scuola o altrove. Questo è il mio incubo. 
Scusi ancora un nuovo sfogo, mi rendo conti che lei non saprà più che dire di nuovo...
Cordiali saluti 

Gentile signor Lavochkin, mi

Gentile signor Lavochkin, mi sembra che Lei si immagina già la mia risposta. Aggiungo che lo sviluppo il più delle volte non segue una linea retta, ma ha alti e bassi. Suo figlio può avere le sue preferenze ed essere magari un po' difficile o timido, o semplicemente 'immaturo' come ha detto la maestra. Ma sta continuando un'evoluzione che sembra 'nei limiti della norma'. Pensare ora alla prima elementare mi sembra proprio prematuro e inutile, oltre che fonte di ansia che le impedisce di godersi il bambino. Rischia che il suo approccio sia troppo teso e ansioso e che lui si difenda evitando il rapporto con lei. Inoltre io consiglio sempre di non fare domande ai bambini specie se domande, assillanti, su quello che fanno a scuola, ecc, perchè spesso non hanno voglia di parlare in quelle condizioni, e magari pensano ad altro. Invece spesso, quando uno non se lo aspetta, escono con racconti e riferimeni. In quei momenti è utile se uno può ascoltarli, e loro sono contenti di essere ascoltati ( non "interrogati"). Bisogna trovare il modo e il tempo e la lunghezza d'onda giusta, e lasciare che le cose maturino, senza disturbarle troppo... Pensare troppo al futuro, e al passato, impedisce di vivere il presente...
Cordialmente
drGBenedetti

condivido il pensiero di babi

... Caro dolce papa', siamo in una situazione molto simile alla vostra: il nostro gnometto biondo di quattro anni e mezzo ci sta facendo attraversare momenti di alti e bassi... da nn capirci piu' nulla! Ora si aveva fiducia ora no, qs. dottore ci piaceva, l'altro no.. fino a quando abbiamo capito di dover fermarci un attimo e capire meglio NOSTRO figlio... Come dice il dott.Benedetti "i medici e gli operatori cambiano, i genitori restano!" Cosi abbiamo fatto: abbiamo deciso di essere genitori di un bimbo con le sue diversita' (come tutti i bimbi, x fortuna). Anche noi nn abbiamo pretese che sia il genio della lampada o il futuro premio nobel... Semplicemente, come dice Lei, negli anni a venire cresca,abbia la sua dignita' di uomo (magari unico e particolare) ma felice!!! Adesso siamo qui con lui, nn sta fermo un attimo. Ti salta addosso, ti abbraccia, vuole dirci un sacco di cose, in primis che ci ama e ci vuole cosi come siamo, (pur con i nostri limiti) cosi come noi lo amiamo alla follia x come e': il nostro diavoletto biondo. Tanti auguri x tutto, siamo su una strada in salita, ma dobbiamo avere fiducia in loro e andra' tutto per il meglio. Teniamoci aggiornati! B.notte e b.weekend. R.

caro papà mi permetto solo un

caro papà mi permetto solo un consiglio.
Ho un bambino della stessa età del tuo ma con problemi molto più evidenti, non sono qui a minimizzare i tuoi, perchè per un genitore è normale volere il meglio per i propri figli, ti invito solo a seguire il tuo cucciolo ma anche ad accettarlo il più possibile con le sue diversità.
Mi sono accorta che questo è un passo fondamentale per cercare di capire come sono fatti i ns bambini e aiutarli. Sforzati di intercettare cosa gli interessa e punta su quello.
Tieni presente che anche i canali di apprendimento di ciascuna persona possono essere diversi.
...mi sono permessa
in bocca al lupo babi

Buongiorno, capisco cosa vuoi

Buongiorno,
capisco cosa vuoi dire.
Non vorrei essere frainteso, non sono uno di quelli che pretende molto dal figlio.
Benvengano tutte le diversità che caratterizzano ciascuno di noi, ma come un qualsiasi genitore vorrei eliminare quelle che possono portarlo a vivere male. Tutto qui.
Mi sforzo di capirlo, non solo di osservarlo e spesso mi ritrovo in lui... Purtroppo spesso non riesco a controllare le paure.
Grazie del tuo intervento comunque ed in bocca al lupo anche a te ed al tuo cucciolo.

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