ritardo motorio o altro?

Buongiorno, avrei piacere di avere un parere in merito alla situazione di mio figlio di 19 mesi.
Dalla nascita ha un lievissimo nistagmo che è stato diagnosticato, come nistagmo, a luglio 2012. L'oculista dice che è molto lieve e non ha bisogno di correzioni, passerà da solo.
Il bimbo ha anche un problema alle vie urinarie, con un reflusso di IV, V grado che ha provocato 3 episodi di infezione (importantanti) dai 3 ai 9 mesi.
Ultima cosa...non cammina ancora.
Ad agosto ha cominciato ad alzarsi in piedi senza appoggi, settembre i primi passi e ora a volte fa una decina di metri, a volte in 1 m cade perchè perde l'equilibrio. È molto traballante nella deambulazione, come se non avesse equilibrio.
Durante i ricoveri e nel post ricovero è stato visto da una neuropsichiatra che a luglio (ultima visita) ci ha detto che non c'erano particolari problemi e non era necessario rivederlo. Il bambino ha una lassità sopra la media e anche questo non facilita la camminata.
È piuttosto grande come bimbo perchè pesa poco meno di 14 kg e ha una struttura corporea (anche in altezza) di certo non esile e leggera.
Ieri siamo stati dal fisiatra che ci ha illustrato due possibilità: la prima è un ritardo motorio. Che si risolverà con il tempo di cui ha necessità il bambino.
L'altra ipotesi è che ci sia una causa comune tra il ritardo motorio e il nistagmo e sia un qualcosa di genetico e di tipo neurologico. Non rilevabile dalla risonanza all'encefalo. Fatta (e risultata negativa) dopo l'ultimo ricovero di febbraio.
Anche il fisiatra ha riscontrato una notevole lassità. Dicendo che non è certamente la causa di ritardo ma che, essendo superiore alla media, lo rende di certo meno stabile.

Ringrazio in anticipo e saluto cordialmente
Elisa

La risposta del fisiatra è

La risposta del fisiatra è condivisibile.
Il nistagmo è talvolta un sintomo collegabile alle difficoltà di equilibrio e coordinamento e di pronuncia (disartria),e anche alla lassità legamentosa, non so se anche ai problemi urinari, nell'ambito di sindromi disgenetiche neurologiche.
Distinguerle dal semplice ritardo di maturazione può essere difficile. Se la situazione non si chiarisce, andranno fatti accertamenti medici in centri di riferimento per quelle malattie. Ma consiglierei di aspettare almeno il terzo anno di vita, pur comprendendo l'incertezza e l'ansia dei genitori.
drGBenedetti

stabilità

Buongiornoe scusi se non ho risposto ma non è arrivata la notifica per mail.
Quindi grazie della sua risposta. Davvero.
Il fatto è che vorremmo quantomeno avere qualche linea da seguire e invece nessuno ci dice nulla.
Purtroppo tutto e il contrario di tutto.
Siamo stati da un altro fisiatra che ha escluso una lassità superiore alla media...diagnosticata invece da un primo fisiatra. Inoltre quest'ultimo ipotizza un'eventuale lesione al cervelletto ma per ora ci ha consigliato solo di fare molta attività fisica di vario genere (nuoto, psicomotricità, ecc). Ci è stato anche detto che problemi al cervelletto con la risonanza si dovrebbero vedere... Ecco insomma che ci prospettano tutto e nulla.
Il bambino continua a migliorare. Sta imparando molte parole, e l'equilibrio migliora. Ora riesce a mantenerlo anche da fermo, ma non per lungo tempo, e le distanze sono ancora relativamente brevi. Dicono tutti che ha un'iniziativa motoria molto buona: si arrampica, apre porte, salta. È molto bravo con i palloni, nel senso che (se leggeri) riesce a rilanciarli al volo con forza e precisione.
L'ultima visita oculistica (gennaio) rileva un buon miglioramento del nistagmo.
È molto socievole e cerca sempre di richiamare le attenzioni dei presenti per mostrare quello che sa fare...
Per noi ovviamente la cosa più fastidiosa è vederlo così intrarprendente ma instabile. La cosa positiva è il miglioramento che notiamo costantemente.
La sua instabilità migliora parecchio se è attivo da un pò mentre se si è appena svegliato o è particolarmente stanco peggiora.
Per la sua esperienza (l'oculista ritiene di no) ma può il nistagmo influenzare l'equilibrio e quindi andare di pari passo nel miglioramento?
E una'ltra cosa che le chiedo è se i piedi piatti (sebastiano ha il piede abbastanza piatto e la caviglia è orientata verso l'interno) possono rappresentare un fattore che influenza la stabilità?
Grazie ancora della disponibilità e delle informazioni che si possono ottenere da questo sito
Elisa

La notizia più importante è

La notizia più importante è che i progressi continuano. Sia nistagmo che equilibrio scarso e fluttante possono essere collegati con un ritardo di maturazione neurologica a livello delle vie cerebellari (cervelletto). Il piede piatto ha più a che fare con la lassità legamentosa.
Viato che la Risonanza non ha mostrato alterazioni, per ora aspetterei l'evoluzione del bambino senza altri interventi, salvo un controllo medico periodico della sua evoluzione.
Cordialmente
drGBenedetti

Sonno troppo improvviso?

Buongiorno, sono nuovamente a chiederle un parere su mio figlio. Tra meno di un mese compirà due anni. Come le avevo spiegato i progressi continuano e cammina sempre meglio nonostante sia ancora instabile. L'ultima visita fisiatrica (siamo stati da una dottoressa specializzata in problemi della marcia) ci ha detto che il bambino ha schemi motori molto buoni e non si muove in modo problematico quindi lei ritiene sia un problema dovuto a "maturazione" e "occhi". Cioè è un bambino che deve fare esperienza (camminare su vari terreni e ogni volta che ne ha voglia e occasione, fare psicomotricità e giocare con il corpo il più possibile) e il nistagmo di cui soffre dalla nascita secondo lei contribuisce a rendere il bambino instabile. Con il migliorare del nistagmo a suo avviso migliorerà anche la stabilità.
Sono a chiederle un parere su un "comportamento" che abbiamo notato in tutto 4/5 volte ma qualche giorno fa è successo due volte in un giorno.
Al bambino viene sonno improvviso. Ma un sonno eccessivo. Improvvisamente vuole venire in braccio , gli occhi si socchiudono, e vuole fare le nanne. Qualunque cosa stia succedendo intorno vuole solo appoggiare la testa e dormire.
Nei due episodi dell'altro giorno in un caso poco dopo era in macchina...e ha dormito un'oretta, mentre nell'altro caso era appena uscito dalla vasca e con questi occhi poco presenti e la voglia di fare la nanna (il tutto è durato 1 minuto e qualcosa) poi pian piano si è ripreso e ha mangiato e giocato.
Avrei piacere di avere un suo parere su questo strano comportamento.
Le preciso solo che il bambino oltre a questa instabilità di base non ha altri sintomi evidenti. Ripete quasi tutte le parole, costruisce torri, riconosce animali/oggetti/situazioni, ricorda cose e persone a distanza di tempo. Mangia da solo, dorme serenamente. E frequenta il nido da settembre.
Grazie
Elisa

Non saprei. Se proseguono

Non saprei. Se proseguono questi accessi di sonno, eventualmente farei un elettroencefalogramma di controllo, sentendo comunque il pediatra di riferimento.
Cordialmente
drGBenedetti

Buongiorno, intanto grazie

Buongiorno,
intanto grazie delle risposte. Le chiedo un parere dopo gli ultimi accertamenti ospedalieri.
Le "crisi di sonno" che le avevo descritto erano il post di crisi di assenza che si manifestano a cadenza non regolare (una decina di giorni) e si ripetono un paio di volte al giorno. Difficilmente è una sola nell'arco della giornata.
Il bambino migliora sul fronte della deambulazione ma è ancora parecchio instabile. Abbiamo fatto un ricovero di due giorni per accertamenti e dal quale non abbiamo avuto risposte chiare. È ancora presto. Nella lunga lettera di dimissione (prof. BErnardo dalla Bernardina),che purtroppo non posso scrivere qui perchè troppo lunga, si legge: crisi polimorfe, crisi a tipo di assenze atipiche e crisi parziali in benessere.
Sul piano cognitivo (a tal proposito mi piacerebbe sapere la scala Griffith che range ha): quotazione generale pari a 100.
Le chiedo: le analisi genetiche in corso sono SCN1A e GLUT 1. Ho visto cosa significa deficit da Glut1 e ci sono alcune cose che in effetti...tornano (alcuni giorni o momenti della giornata sono migliori di altri - sul fronte deambulazione) ma mi chiedo che ventaglio di sintomi si possono riscontrare visto che ho letto di bambini che a 12 mesi non stavano ancora seduti e di adulti che sono ignari di avere la malattia.
La ringrazio, come sempre, della disponibilità

Elisa

Se crede può scannerizzare la

Se crede può scannerizzare la lettera di dimissione e inviarmela in allegato per email. Forse potrò rendermi conto meglio della situazione...
drGBenedetti

Ho visto la lettera. Le

Ho visto la lettera. Le conclusioni mi sembrano chiare e condivisibili. Parlano di una situazione complessa, non ancora ben compresa.
A completamento degli esami potrebbe essere utile indagare la situazione neuromuscolare periferica, facendo alcuni esami ematici ulteriori, alla prossima occasione,cioè LDH, CPK e inoltre un'ElettroMioGrafia (EMG). Quest'ultimo è un esame un po' doloroso, perchè devono essere messi dei piccoli aghi nei muscoli e nei nervi (di solito al polpaccio e all'avambraccio) per registrare l'attività muscolare e la Velocità di conduzione motoria e sensitiva. Un'altro esame da fare, questo non doloroso, è quello dei Potenziali Evocati Visivi (PEV) e uditivi (BAEPS o altra sigla) per studiare la conduzione nervosa centrale.Solo dopo aver fatto tutti gli esami si potrà valutare se opportuno fare una pccola biopsia di muscolo e nervo periferico per fare un'analisi istologica. E' un piccolo prelievo di un pezzetto di muscolo e di nervo sensitivo, fatto di solito al cavo popliteo, dietro il ginocchio, in anestesia locale, che lascia una piccola cicatrice e nessun altro disturbo. Questi esami possono essere fatti anche più in là nel tempo, dopo la risposta degli esami in corso, ma possono essere utili a livello diagnostico, per capire bene le cause dei diversi sintomi e segni neurologici che il bambino presenta.
La situazione appare un po' complessa, come dice la lettera, e bisogna farsi forza e sopportare l'incertezza. Per fortuna lo sviluppo del bambino è comunque entro limiti normali.
La scala Griffith dovrebbe dare alla fine un 'età di sviluppo nelle varie funzioni indagate da confrontare con l'età cronologica del bambino. Come gli altri test, si limita a 'fotografare' una data situazione. Il rapporto con la realtà poi è paragonabile a guardare un panorama in fotografia o veramente con i propri occhi.
Cordialmente
drGBenedetti

Capisco. Mi rendo conto che

Capisco. Mi rendo conto che una diagnosi è difficile, anche affrontare l'incertezza. Non solo per una questione psicologica ma per la paura che eventuali terapie possano aiutare ed essere più efficaci se intraprese il prima possibile. Ma è anche vero che il bambino fa continui progressi e questo, credo, dovrebbe rasserenarci. Vedremo nei prossimi mesi se avremo qualche risposta.
Per quanto riguarda la scala di Griffith il paragone del panorama calza a pennello. Ma essendo tutto nei limiti era anche per curiosità. Sono punteggi a cui non so attribuire una valutazione.
Per l'aspetto oculistico lunedì avremo una visita con il professor Nucci (non so se lo conosce) e speriamo ci chiarisca almeno qualcuno dei dubbi che abbiamo.
Grazie ancora
Elisa

Buongiorno, sono qui per

Buongiorno, sono qui per chiederle un paio di chiarimenti su un ultima visita. Siamo stati da un oculista di cui tutti ci hanno parlato per capire il problema degli occhi (nistagmo e posizione anomala del capo): il prof Nucci.
Ha escluso patologie oculari (nistagmo compreso) ma ha spostato l'attenzione sull'apparato vestibolare. Sostenendo che il tipo di oscillazione (dell'occhio e della deambulazione) potrebbero avere origine da un'immaturità dell'apparato vestibolare. Sicuramente non visivo. Ci vede e ci vedrà bene. Il fatto che il bambimo continui a migliorare è perchè i "sistemi funzionanti" che si stanno sviluppando vanno a compensare il deficit. Anche il tipo di camminata e il miglioramento della stabilità con un punto di riferimento visivo a lui fanno propendere per questa diagnosi.
Inoltre ci ha detto di riferire al neuropsichiatra una ulteriore considerazione: che le crisi di assenza possano essere crisi oculogire, delle quali ho cercato una definizione, ma non mi pare ci sia molto su questo tipo di manifestazioni. Il 90 % delle crisi sono sempre con gli occhi rivolti in alto e a destra. Vorrei capire se, in effetti, il tipo di crisi corrisponde a quelle che notiamo noi. E le chiedo anche un parere sull'aspetto..."vestibolare".

Come sempre la ringrazio
Elisa

Novità!!

Buongiorno, le scrivo perchè pare che si sia arrivati a un punto più chiaro di questo quadro confuso e complesso. Ieri Sebastiano ha avuto una brutta giornata, era assonnatissimo fin dalla mattina presto e nel pomeriggio le brevi assenze che ogni tanto fa erano piuttosto frequenti. Inoltre ne ha fatte due un pò più lunghe. Era circa un mese che non aveva nulla. Così ho chiamato il reparto di neuropsichiatria per chiedere se non fosse il caso di fare un eeg visto che il loro obiettivo era avere informazioni più dettagliate su queste crisi. Fino ad ora avevano registrato solo quelle molto brevi e non avevano avuto sufficienti informazioni.
È stato registrato per circa un'ora e mezza. Hanno localizzato il focolaio (il professor Dalla Bernardina non ha dubbi): è la parte posteriore in basso a sinistra (occipitale?!) ed è probabilmente la causa dei movimenti oculari un pò anomali e forse dell'instabilità. Ci spiegava il professore che a livello di occhi il problema si riperquote sul quadrante in basso a destra ed è per quello che la posizione "preferita" di sguardo è quella opposta.
Ha iniziato ieri sera con il Kepra.
Nel complesso hanno visto bene il bambino, a livello motorio sempre in progressivo miglioramento e anche a livello linguistico.
Ora faranno un altro eeg a fine mese e poi a settembre il professore vuole ripetere una risonanza ma specifica per quella parte quindi più dettagliata. Ma non c'è fretta.

Ecco.
L'entusiasmo per aver dato un "nome" al problema è stato molto (anche da parte dei medici) ma ora, a freddo, mi chiedo...è una "buona" notizia?
Il kepra è un farmaco "brutto"?

Ora vogliono vedere cosa e come migliorerà la situiazione con la terapia perchè se non ho capito male si aspetterebbero un miglioramento non solo delle crisi ma forse anche della questione equilibrio.
Quando ha voglia e tempo le chiederei un parere!
Grazie
Elisa

Bisognerà vedere i prossimi

Bisognerà vedere i prossimi tempi. Meglio non entusiasmarsi e non deprimersi, ma proseguire con prudenza e attenzione per valutare gli effetti positivi e quelli eventuali negativi. Altri esami potranno forse far capire meglio la situazione. Che lo sviluppo continui a procedere bene mi sembra l'aspetto più positivo.
Cordialmente
drGBenedetti

Gentile dott Benedetti

Gentile dott Benedetti buongiorno,
sono a scriverle dei "progressi" di Sebastiano e a chiederle un parere-consiglio.
Dall'ultima volta che le ho scritto (inizio terappia con Keppra per assenze atipiche) non ha più avuto tali episodi (solamente uno durante una febbre) e per questo i neuropsichiatri sono decisamente soddisfatti. Abbiamo fatto un'ilteriore risonanza un mese fa che è negativa. La fisiatra che segue il bambino ci ha paventato l'ipotesi che una diagnosi non sia così scontata e che sebastiano potrebbe essere uno dei tanti bambini cuii si siagnostica un "impaccio motorio" "ritardo motorio" "camminata atassica" (ci sono molte definizioni) che in sostanza vogliono dire tutto e nulla.
La logopedista che lo vede ogni 3 mesi lo trova molto bravo e anche la psicomotricista/fisioterapista (dalla quale fa delle sedute individuali settimanali) ha visto miglioramenti sui livelli di attenzione e sul rispetto delle regolole.
Ieri ho avuto un colloqui con la maestra dell'asilo. Tutto bene, il linguagggio è buono. Adesso fa frasi di 7/8 parole e impara quotidianamente vocaboli nuovi. Ha molta memoria, ricnosce tutte le lettere dell'alfabeto e le parole con cui iniziano (nomi dei compagni, oggetti). La cosa che mi lascia perplessa è questa: tende ad avere una ripetizione nei giochi: adora fare i travasi con pasta/fagioli o cose simili, adora tagliare con la forbice, e questi sono giochi che, al ritorno dal nido, vuole fare (mi hanno detto che probabilmente è un suo modo di "ritrovarsi/rilassarsi") ma non mette in moto meccanismi id gioco simbolico. Non fa finta di... e tende a rifugiarsi in frasi o contesti sempre uguali (per esempio adora le betoniere e ripete spesso la storia della betoniera che fa il cemento con la sabbia la ghiaia e l'acqua anche quando non è un contesto appropriato). Inostre quando non sa rispondere a una domanda ripete la domanda stessa. Questo non capita a domande in cui gli viene chiesta una riposta "secca" (ad esempio quale colore vuoi, cosa vuoi mangiare, come si chiama la maestra, come ti chiami, quanti anni hai) ma si nota molto nel "perchè".
Quando gli viene chiesto perchè non vuoi fare la pipì in bagno o perchè hai paura di quel cartone animato lui tende a ripetere la domanda (premetto che le domande con il perchè da parte sua sono iniziate da una ventina di giorni).
Magari risponde "ho paura" ma non va oltre. Altra cosa che abbiamo notato è che nonostante avesse un linguaggio abbastanza ricco su alcune cose sbagliava i pronomi. Io con tu! Questo da un mese a questa parte è un aspetto quasi del tutto scomparso. Usa correttamente i pronomi a parte in alcune situazioni. Tipo se deve fare l'aerosl (che fa da solo guardando il tablet che adora) dice "cosa vuoi vedere?" perchè sa che ogni volta gli chiedo cosa vuole vedere.
Dal punto di vista relazionale è sempre stato molto socievole ma come ci diceva la maestra principalemnte con l'adulto (probabilmente anche perchè ha 4 nonni praticamente a completa disposizione e due genitori abbastanza presenti). Quando è un pò in difficoltà cerca subito un adulto e tende a "intessere" più facilmente e volentieri relazioni con l'adulto piuttosto che con i bambini. Non è aggressivo anzi molto delicato ed educato e questo ha fatto in modo che anche i bambini tendenzialmente lo siano con lui.
La ringrazio in anticipo del suo consiglio/parere

Bene, sono notizie positive,

Bene, sono notizie positive, direi. L'epilessia sembra ben controllata e lo sviluppo sta proseguendo. Quindi le cose vanno bene. Bisognerà seguire nel tempo la situazione e l'evoluzione, come vi avranno detto a NPI. Lascerei che prosegua con le sue esperienze a casa e all'asilo, dove sta imparando un po' alla volta, senza nessun intervento extra. Le cose che segnala sono probabilmente aspetti transitori del suo procedere per tentativi ed errori: come in un viaggio in macchina l'importante è che la direzione sia giusta, e che non si esca dalla carreggiata, ovviamente. Cosa che per ora non mi pare succedere.
Cordialmente

dalla maestra...

Dottore buongiorno. Sono qui per farle una domanda un po specifica su un comportamento segnalato dalla maestra, senza particolari allarmi. Sebastiano (3 anni tra 3 mesi) ha un linguaggio chiaro e comprensibile anche se spesso tende a usarlo come ripetizione e non per formulare pensieri propri. La domanda è questa: tende ad aver bisogno di porre la stessa domanda 5-10 volte. O a ripetere un concetto con la medesima frequenza. Come se la risposta (sempre la stessa) lo tranquillizzasse. Esempio: la maestra a pranzo mette sempre in tavola una patata americana e Sebastiano chiede 5-6 volte: quelle sono le radici? Ogni giorno o quasi. E attende il si della maestra. Questo un comportamento che ha su molti argomenti. Quando passiamo davanti alla betoniera che c'é vicino casa lui ripete: la betoniera ferma non funziona. Lo ripete molte volte e se non lo assecondi la pone come domanda. Mi piacerebbe capire cosa può scattare e cosa può provocare questa "esigenza".
La ringrazio molto

Elisa

Difficile capire esattamente

Difficile capire esattamente cosa può significare ogni manifestazione più o meno atipica, al di là di quanto voi stessi notate (che avere la risposta sembra tranquillizzarlo...)
Direi che è bene aspettare e vedere se la 'fissa',( come le paure, le piccole manie, ecc. ) si attenua e passa col tempo, non organizzandosi quindi come un 'sintomo' vero e proprio che segnala qualcosa che interferisce con lo sviluppo. Altrimenti bisogno un po' approfondire. Con la sua storia, comunque, che il bambino abbia bisogno di essere rassicurato e tranquillizzato ogni tanto, non stupisce, anche se magari le paure reali riguardano altre cose, medici, ospedali, ecc...

Si spero che la strada

Si spero che la strada intrapresa sia quella corretta, il mezzo che sceglie Sebastiano non importa. La ringrazio per la sua paziente disponibilità.

Gli ultimi mesi

Gentilissimo dott. Benedetti le scrivo per raccontare brevemente gli ultimi mesi di sebastiano.
Per quanto riguarda le assenze e la terapia intrapresa tutto procede per il meglio. Il farmaco ha completamente (a parte un paio di episodi con febbre) eliminato le assenze anche con un dosaggio inferiore al necessario.
Siamo andati da un ulteriore neuropsichiatra che ci hanno consigliato in molti e che ha fatto intraprendere a Sebastiano un percorso di psicomotricità mirata, soprattutto per l'aspetto relazionale e simbolico. Dalle prime lezioni è emerso che il bambino ha un gioco simbolico molto ricco, la roduzione del linguaggio è nella norma ma non è ancora pronto a sperimentare di sua iniziativa. La psicomotricista è rimasta piacevolmente stupita da sebastiano. Per ora ha fatto 4 lezioni e ora proseguirà per l'intero anno scolastico (inizierà la materna a settembre). Una delle cose che la psicomotricista ha notato con più evidenza è: l'insicurezza.
Quindi si dovrà lavorare parecchio su questo fronte.
Dalle visite logopediche che ha fatto ogni 3 mesi nell'ultimo anno è emerso che ha un linguaggio non così comune per la sua età. Soprattutto nella produzione.
A mio avviso sempre tenente alla ripetizione più che al ragionamento proprio.

Per quanto riguarda le nostre preoccupazioni sulle continue ripetizioni di sebastiano il medico ci ha detto che potrebbe trattarsi di una fase temporanea o del sintomo di un lieve ritardo cognitivo. Spesso sebastiano è un pò fuori contesto e probabilmente ascolta solo in parte quello che gli viene chiesto. Ma ci vorrà almeno un anno per inquadrare il problema.
La sua instabilità motoria e maldestrezza invece secondo il medico è manifestazione di una leggera lesione non visibile da risonanza. Sostiene che il bambino faccia dei movimenti molto bene (saltare a piedi uniti e correre) e che quindi riuscirà pian piano a trovare le strategie per essere piu stabile e consapevole dei movimenti.
Una cosa emersa recentemente e da noi assolutamente non compresa è che nell'arco di un paio di mesi ha avuto un grandissimo miglioramento motorio seguito (dopo una fortissima gastroenterite con ricovero) da un drastico peggioramento. Sono passate 3 settimane ma non è tornato come prima e la cosa strana è che ha avuto un paio di episodi (durati circa 10/15 minuti) in cui quasi non riusciva a camminare. Come se avesse una difficoltà enorme a mettere le gambe una davanti all'altra e continuava a cadere. Dopo di che...è tornato a camminare come prima. Durante l'episodio ha accusato mal di schiena, ovviamente non so se per le leggere cadute (a cui è abituato) o ad altre cause.

Le sarei grata se avesse voglia di darmi un suo parere.
La saluto cordialmente
Elisa

Su quello che vi hanno detto

Su quello che vi hanno detto ho pochi elementi per pronunciarmi, trattandosi di pareri di persone che non conosco. Invece la regressione motoria dopo gastroenterite e ricovero con i due episodi descritti se non si risolve rapidamente direi che richiede una valutazione di chi lo sta già seguendo per l’epilessia.
Cordialmente
drGBenedetti

Grazie

Grazie della cortese risposta.
Valuteremo cosa fare, le chiedo un ulteriore consiglio. Sebastiano non usa più il pannolino per fare la pipì anche se abbiamo impiegato molto tempo per convincerlo a farla anche con i nonni. Probabilmente gli esami legati ai problemi urinari (cistografia) gli hanno creato qualche blocco. Ora il problema è con la cacca, che lui vuole rigorosamente fare solo con il pannolino e non riusciamo a convincerlo a farla nel vasino. È come se fosse intimorito dalla cacca. La mia domanda è: in questi casi conviene insistere fino a obbligarlo a farla nel vasino e assecondare la richiesta di mettere il pannolino?

Grazie ancora
Elisa

Direi di cercare di avere

Direi di cercare di avere pazienza e buon senso e un po' alla volta andare avanti, senza fretta, senza fare troppe pressioni e magari per un po' non occuparsi del 'problema': spesso sdrammatizzare, 'sproblematizzare' aiuta a superare l'ostacolo.

Perfetto. Credo che "non

Perfetto. Credo che "non occuparsi del problema" per un pò sia un'ottima cosa.
La ringrazio ancora della sua preziosa disponibilità.

Elisa

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