Aggiornamento su ritardo psicomotorio

Buonasera, le scrivo per avere ulteriormente un suo parere a proposito dell'evoluzione della situazione di mio figlio. Quest'estate il bambino terminato l'asilo ha interrotto temporaneamente cioè per tutte le vacanze anche logopedia e psicomotricità.Dopo poche settimane il bambino ha cominciato a parlare di più nel senso che ha cominciato a ripetere molte più parole e ad unire due parole insieme in alcuni casi....ora corre disinvolto anche se non è veloce come i coetanei non riesce ancora a scendere le scale alternando i piedi.Da settembre a ripreso tutto asilo, logopedia e psicomotricità.Quest'anno per il primo anno riesce a frequentare l'asilo(prima era sempre malato ed era più quello che stava a casa) e la maestra dice che si vedono i miglioramenti gioca con i bambini ecc... ma dice anche che il bambino va a
giornate: se è girato bene fa tutto colora segue (anche se ancora nell'ora di motricità si rifiuta di fare i giochi di gruppo) e a volte dice che fa delle cose che la stupiscono perché non lo crede in grado di farle.Nelle giornate no non c'è niente da fare...non prende in mano il pennarello non fa niente e fa capricci tipo se vanno tutti in bagno lui sta li gioca con l'acqua e non vuole più andare a mangiare oppure si toglie le ciabatte perché vuole le scarpe insomma sembra un altro bambino....e questo comportamento lo ripete anche a casa dove a qualsiasi proposta risponde no e continua con un atteggiamento oppositivo e provocatorio tanto che a volte dice ...faccio pipì qui per terra.Lo stesso scenario per logopedia e psicomotricità. Ora il bambino a cinque anni e mezzo e dicono che ha la maturità visto anche gli atteggiamenti di un bambino di 3 anni e mezzo.La logopedista è convinta si tratti di disprassia in quanto oltre all'impaccio motorio sopratutto verbale non è nemmeno in grado di disegnare, di unire due punti su un foglio, di costruire un ponte con dei cubi in legno ed inoltre la RM è stata fatta vedere ad un fisioterapista che ha detto che le lesioni sono tipiche della disprassia.Ora ci hanno chiesto di fargli ritardare la prima elementare di un anno e di chiedere l'insegnante di sostegno.Noi genitori non vediamo il bambino così in ritardo certo ha delle difficoltà ma spesso è lui che assume un atteggiamento negativo a non volere fare ciò che gli viene richiesto....io ho provato a farlo colorare in un momento a cui lui interessava farlo e lo ha fatto abbastanza bene così come e riuscito a fare il ponte con i cubi anche se prima ho dovuto fargli vedere io come fare.Insomma io credo che delle difficoltà indubbiamente ci siano ma spesso è il bambino che se in quel momento non ha voglia o non è interessato non fa niente perché quando invece ha voglia fa e magari stupisce (come dice la maestra).Lei cosa ne pensa? Cordiali saluti.

La risonanza magnetica è un

La risonanza magnetica è un esame medico è la risposta e l'interpretazione del significato patogenetico sono di pertinenza medica specialistica (neuroradiologo, neuropsichiatra). Altri operatori sanitari (psicologi, fisioterapisti, logopedisti), anche se ora laureati, non hanno titolo per esprimere un parere simile. La 'disprassia' è un sintomo, non è corretto considerarlo una 'malattia', tantomeno la 'causa' di una difficoltà cognitiva. Semmai entrambi i sintomi, motori e cognitivi, possono essere dovuti a una lesione o anomalia cerebrale sottostante, di cui anche la riduzione del corpo calloso è un possibile segno, eventualmente. Ma non ne sappiamo di più, in base ai dati riferiti. E talvolta come dicevo si ritrovano casualmente lesioni macroscopiche cerebrali senza particolari manifestazioni sintomatiche. Spesso la maturazione è un po' o tanto ritardata, ma l'evoluzione può proseguire, seppure con qualche ritardo

E' utile posticipare l'ingresso in prima elementare solo se si pensa che il bambino non sia pronto, non abbia i 'prerequisiti', ma che possa recuperare abbastanza in un anno. Altrimenti comunque avrà bisogno del sostegno e di un programma differenziato.

Nel vostro caso il problema principale mi sembra l'oppositività e la scarsa abitudine all'ambiente e alle regole scolastiche. Il rischio nel 'bombardarlo' di attività riabilitative e didattiche è di fargli odiare le attività scolastiche e fargliele rifiutare, che è il modo migliore per predisporlo a una difficoltà di apprendimento futura.
Riterrei più utile una consulenza psicologica ambientale per guidarvi a favorire il miglior ambiente possibile per lo sviluppo delle capacità del bambino, che in linea di mssima a mio avviso si basa su: 1-.'libertà di esplorazione del disegno gioco figure, ecc', con stimolo degli adulti ma partendo dall'interesse del bambino) 2- regole ben chiare sul comportamento e i limiti. Non si può costringere a fare (si rimedia solo l'oppositività) ma si può invece impedire di fare le cose vietate dalle regole, su orari, abitudini, chi comanda, ecc.
Utile anche cercare degli ambiti in cui il bambino possa essere gratificato e avere successo, rispetto alle esperienze frustranti di fronte a cui sembra trovarsi, per cui spesso evita di aderire alle proposte, specie se di gruppo. Indubbiamente consigliabili per questo attività individuali, ma opportunamente dosate e gradevoli al bambino.
Cordialmente
drGBenedetti

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