Ansie in figlio di genitori divorziati e risposati

Gentilissimo Dottore,

mio figlio 11 enne da circa un anno e ha problemi nella fase dell’addormentamento: tremori, sudorazione, ansia che non gli consentono di addormentarsi.
Ha iniziato quando gli è stato posizionato un apparecchio per i denti lamentandosi per il fastidio e poi si sono aggiunte altre motivazioni, dalla maestra “poco comprensiva”, alle difficoltà con il rapportarsi con i compagni ecc. .... Inoltre ha cambiato scuola in ... elementare e ha impiegato qualche mese per inserirsi nel nuovo contesto ma le maestre non segnalano particolari problemi di apprendimento o di relazione con i compagni.
Ho parlato in primavera con la pediatra che non ha ritenuto necessario l'intervento di uno psicologo ma pensa che bisogna aspettare e vedere l'evolversi della situazione.
Mio figlio ora per addormentarsi si mette sul divano insieme a noi e poi quando dorme lo portiamo a letto dove dorme poi tramquillo ma se per qualche motivo non è possibile eseguire il rituale torna a tremare, sudare e ansimare come prima.
Lui è molto preoccupato per questo problema e chiede spesso di essere portarlo da qualche medico per farsi aiutare.
Cosa ne pensa? Ritiene sia meglio portarlo da uno psicologo?

... le illustro l'organizzazione della nostra famiglia.
Siamo una coppia di divorziati ... io, da un matrimonio precedente ho avuto 2 figli, (alcuni anni fa) abbiamo deciso di andare a vivere fuori città...

X è andato all'asilo nido a 7 mesi dove si è inserito tranquillamente, ha un carattere molto calmo, ed è stato il "coccolo" delle educatrici per tutti i tre anni. Stessa esperienza alla scuola materna dove veniva anche preso ad esempio per i suoi disegni sempre accurati e la partecipazione molto attiva a tutte le attività comunitarie. Durante il periodo della scuola materna sono emerse problematiche...( legate ad alcune difficoltà di ordine medico).
X è passato alla scuola elementare regolarmente con gran parte dei compagni della scuola materna in quanto era nello stesso plesso e ha frequentato la prima e la seconda classe senza problemi tranne qualche segnalazione delle maestre di momenti di ansia, in cui lui si mostrava molto preoccupato soprattutto per eventi futuri, ...Il quel periodo io ed il mio compagno eravamo in un periodo di forte tensione per la scelta della casa dove ora abitiamo ora perchè io avevo delle perplessità legate allorganizzazione con i miei figli più grandi: ..., inoltre X doveva cambiare scuola ma speravamo che, vista la sua giovane età, probabilmente non avrebbe avuto problemi d'inserimento anzi pensavamo che lo spostamento in un paese lasciando l'ambiente caotico della città, fosse stato per lui migliore da un punto di vista "umano". Due anni fa abbiamo traslocato e le preoccupazioni riguardanti i miei 2 figli grandi si sono risolte positivamente mentre l'ambiente che abbiamo trovato si è rivelato molto chiuso e poco disponibile ai "nuovi inserimenti".
X ... ha impiegato un anno ad inserirsi, le maestre non sono proprio un "esempio di educatrici" (es. entrano in classe assegnano le pagine da leggere e vanno a prendersi il caffè) ed ha cambiato l'insegnante di .. ogni anno mentre quella di.. è molto severa e poco disposta alla comprensione dei bambini.... Vorrei anche segnalarle che io ed il mio compagno abbiamo avuto dei momenti di crisi che al momento stanno migliorando avendo scelto entrambi la strade della psicoanalisi:........
Mi sento inoltre di darle una visione personale su quello che è il carattere di X: è un bambino molto dolce e sensibile a tutto quello che gli accade intorno, dai visi delle persone e dalle loro espressioni coglie lo stato d'animo, si preoccupa molto quando viene ripreso e si offende mentre si preoccupa molto di non dare fastidio ai genitori soprattutto quando non riesce a dormire anche se gli spieghiamo che per noi non è un fastidio ma è normale per noi occuparci dei suoi problemi, cerca in tutti i modi di "piacere" ai suoi compagni anche "scimmiottando" o sottomettendosi, sta molto volentieri da solo e si diverte molto col Lego ma è anche molto contento quando invitiamo qualche suo amico, gli piace anche molto parlare e la sera racconta tutto quello che succede a scuola con molti particolari ed esprimendo in modo molto accurato le sue impressioni infatti le maestre rilevano questo comportamento anche con loro e sottolineano che il bambino si trova molto bene a relazionarsi con gli adulti ma un pò meno con i coetanei, termino segnalando che è un grande "mangione", mangia di tutto e senza problemi e lo fa essere un pò "cicciottello".
Gentilissimo Dottore so di averle esposto delle problematiche famigliari abbastanza significative che sicuramente influiscono sulla crescita di X ma le dico anche che siamo una famiglia "movimentata" ma molto unita soprattutto a X che forse è "troppo" seguito e infatti a volte si lamenta che gli stiamo "troppo addosso".
La ringrazio nuovamente per l'interessamento e la saluto cordialmente.

Ho l'impressione, dalla

Ho l'impressione, dalla storia dei vari eventi, e dalla descrizione del bambino, che il bimbo abbia cercato di 'resistere' a tutte le difficoltà o comunque a tutti gli aspetti stressanti che ha trovato sul suo cammino, finchè con gli ultimi non ce l'ha fatta più e ha cominciato a mostrare segni di difficoltà perchè il carico era troppo gravoso - anche perchè forse i genitori erano occupati da altri problemi.
Occorre quindi provare a diminuirgli il carico aiutandolo a reggerlo e magari riprendendosi dei pesi che forse competono ai genitori ma sono stati lasciati a lui, senza accorgersi. Può darsi che vada un po' ripensata l'organizzazione familiare che forse non ha tenuto conto abbastanza delle sue esigenze, fidandosi probabilmente troppo delle sue capacità. C'è quindi da guardare se ci sono aspetti particolarmente stressanti da diminuire nella situazione attuale, in modo da recuperare le forze e riprendere più tranquillamente. Non so se sarà possibile senza una consulenza ai genitori (magari insieme ai figli, tutta la famiglia), per valutare quali possano essere gli aspetti critici. Se è possibile ottenere ciò mi sembra che si potrebbe rimandare eventualmente un approccio diretto al bambino, anche se è da tenere conto della sua richiesta, di parlare con qualcuno che sappia aiutarlo.
Cordialmente

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