valutazione npi 2

Egregio Dottore, mi ha colpito molto la celerità della risposta e la ringrazio veramente per l'attenzione. Come mi ha consigliato provo a fornirle maggiori dettagli.
Come già riferito precedentemente ci siamo rivolti ad uno specialista privatamente, per evitare i lunghissimi tempi d'attesa del pubblico. Abbiamo deciso di chiedere aiuto dopo lunghe riflessioni sul comportamento di nostra figlia, dopo segnalazioni della scuola materna ed indicazione della pediatra che nello svolgimento dello screening oculistico ha riscontrato una difficoltà di concentrazione della bambina ed ha dovuto rinunciare alla visita perchè la piccola non collaborava.
E. è secondogenita. Nata con parto naturale alla 39 settimana, da gravidanza senza alcuna difficoltà. Pesava 3340 gr alla nascita ed era lunga 50 cm. - indice apgar 9/9.
Dopo la nascita non ha presentato alcuna difficoltà (solo un eritema cutaneo, scomparso in pochi giorni). E' stata allattata subito al seno dalla mamma.
E. è cresciuta molto velocemente, con allattamento esclusivo fino al 6° mese (raggiungendo un percentile di lunghezza e peso di 90). Al sesto mese ha iniziato lo svezzamento, senza alcuna difficoltà. Continuando però ad assumere latte materno a richiesta durante la giornata.
L'allattamento si è protratto molto a lungo con una difficoltà della madre ad interromperlo a seguito del rientro al lavoro. Per mamma e bimba sembrava importante il momento della coccola serale, al rientro dal lavoro...con un po' di latte. L'allattamento è terminato a 2 anni e 4 mesi. E. è stata una bimba molto tranquilla fino all'anno. Rimaneva volentieri coricata in culla. L'abbiamo abituata ad addormertarsi da sola, anche per la faticosa esperienza vissuta con la sorella più grande (2 anni in + e non dormiva mai!). Si è sempre coricata volentieri nel suo lettino, richiedendo un pupazzo e (purtroppo) succhiando il pollice. Il ritmo nel sonno è rimasto regolare fino ai 3 anni, quando ha iniziato con risvegli notturni (ogni due ore circa) e con pianti e richieste di attenzione (dichiarando recentemente di avere paura del buio e della notte). ATtualmente dorme nella camera con la sorella maggiore (si sveglia un paio di volte e dobbiamo andare nella sua stanza a consolarla).
E. ha iniziato a stare seduta da sola a circa 6 mesi. A fare i primi passi a 10 mesi e camminare speditamente da sola a 11 mesi. Dal punto di vista motorio è molto abile. Si arrampica facilmente, non ha paura dell'altezza. Corre e salta. Va in bici senza rotelle da circa un anno. E' particolarmente agile...Il problema è che è sempre in movimento: non si ferma nemmeno per mangiare... Corre e si agita continuamente. La maestra mi dice che però nel laboratorio di psicomotricità dimostra di avere poca consapevolezza del suo corpo e che il movimento è spesso stereotipato ed utilizzato per riempire uno spazio (come riferito dalla psicomotricista della scuola). Il controllo sfinterico lo ha raggiunto a due anni (sia di giorno che di notte - senza più nessun incidente). A casa è molto allega e simpatica e litiga molto con la sorella. Condividono molti spazi e giochi, ma hanno due caratteri molto diversi (la sorella è calma e riflessiva e molto abile delle attività di motricità fine e di disegno- frequenta la prima elementare con entusiasmo e buoni risultati). All'esterno appare più inibita, però con parenti ed amici che conosce bene e frequentiamo è molto rilassata e mantiene lo stesso atteggiamento spigliato di casa.
Nel corso della valutazione con la NPI si è dimostrata molto inibita ed evitante. Ci è stata descritta come una bambina particolarmente timida e con un blocco emotivo, che fatica a relazionarsi con l'adulto. A noi appare così diversa (per farle un esempio l'altra sera in una pizzeria è salita sullo schienale della sedia di un commensale del tavolo accanto, secondo noi senza rendersi bene conto di cosa faceva!)
A casa gioca prevalentemente con la sorella, con bambole, barbi, e soprattutto giochi di imitazione: cucinare, fare la parrucchiera, la maestra...
Difficilmente prende l'iniziativa e si lascia guidare dalla sorella. Quando è sola in casa fatica a strutturare un gioco e passa velocemente da un'attività ad un'altra. Il gioco appare disorganizzato. Non parliamo del disegno: rispetto allo scorso anno scolastico sembra esserci stata un'involuzione. Disegna solo l'uomo testone, con un unico colore, senza occhi nè bocca, nè gambe. Lo scorso anno almeno cambiava colore e metteva qualche piccolo dettaglio in più. Colora abbastanza bene le immagini pre-stampate.
Ha iniziato a parlare abbastanza tardi. Intorno all'anno e mezzo. Ora parla bene, utilizza anche termini complessi. Ha iniziato la scuola materna lo scorso anno. Prima era accudita dai nonni quando noi eravamo al lavoro. Lo scorso anno c'era anche la sorella nella stessa scuola. Non ha avuto difficoltà ad inserirsi, ha fatto subito amicizia, anche se anche lì le maestre lamentavano la sua difficoltà a fermarsi (doveva scoprire e vedere tutto - è anche caduta diverse volte a scuola). Quest'anno non ha mostrato difficoltà nemmeno in assenza della sorella. E' molto legata a due amichette (le maestre descrivono questo rapporto come un po' eccessivo). Le nostre grandi preoccupazioni erano legate alla sua incapacità di fermarsi, di ascoltare, di rispettare le regole e le consegne della scuola...alla sua fretta ed eccessiva motricità. Si contrappongono a questa sua energia incontenibile dei momenti di chiusura (sembra stanca, si corica sul divano, si succhia il dito e non risponde più a nessuno - sembra che stacchi la spina - talvolta la sorprendiamo mentre si succhia il dito e si dondola sulle gambe). Si comporta come una bambina più piccola della sua età, anche se abbiamo sempre pensato che fosse sveglia dal punto di vista cognitivo. Si offende molto facilmente e se combina qualche marachella e la si sgrida si rifugia in camera a piangere! Questo aspetto è difficile da gestire perchè di marachelle ne combina davvero tante e siamo quasi in imbarazzo a sgridarla per le sue reazioni di chiusura...
Ora la valutazione che abbiamo ricevuto ci ha aperto questa voragine di dubbio... I suoi risultati dei test sono stati tutti inferiori alla sua età effettiva. Ovviamente non ci ha lasciati molto tranquilli vedere questi risultati e sentirci dire che tutto dipende da un suo blocco emotivo-relazionale! Cosa significa? noi volevamo capire se ha un ritardo vero e proprio e se ci dobbiamo attrezzare in qualche modo per affrontare il futuro...e soprattutto se sia opportuno aiutarla in qualche modo!
Spero di essere stato chiaro e la ringrazio molto.

Non occorreva aprire un nuovo

Non occorreva aprire un nuovo consulto, poteva continuare su quello vecchio cliccando il tasto 'rispondi'. Comunque non è un problema.

La sua descrizione mi sembra molto chiara e mi sembra quella di una bimba senza alcun 'disturbo' medico o psicologico. Una bimba forse a modo suo e con i suoi aspetti particolari più o meno facili o difficili, che magari dipenderanno anche dalle esperienze che ha fatto in questi primi anni. Ma niente di 'patologico' -a quanto capisco dalla sua descrizione- e niente da dover intervenire con 'terapie' o rimedi vari. Purtroppo oggi le maestre sono indottrinate anche troppo sui disturbi dei bambini e c'è una quantità di persone a loro volta indottrinate, ma solo su test e liste di 'sintomi', che a mio avviso non capiscono niente di bambini e famiglie e sviluppo e fanno solo danni...
A mio avviso c'è solo da metterle dei limiti e delle regole per contenerla, come argini di un fiume, non troppo larghi e non troppo stretti, in modo che non si disperda ma neanche venga soffocata. E andare avanti semplicemente, senza pensare a malattie o alcunchè, limitandosi ad affrontare gli inevitabili (per tutti) intoppi e problemi quando si presenteranno con un occhio magari anche alla vostra organizzazione e funzionamento familiare, che inevitabilmente sono in gioco. Date un'occhiata a questo scritto che forse può ancora essere utile, se ricordo bene.
Cordialmente
drGBenedetti

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