Ritardo psicomotorio

Caro Dott. Benedetti, sono una collega ...., che vive e lavora in ...

Leggo da tempo il suo blog con interesse, da quando anche su di noi si è abbattuta la scure del ritardo psicomotorio. Le vado a raccontare, brevemente, la nostra storia. Noi siamo 2 genitori dei tempi moderni, quindi abbastanza “maturi”. Alla nascita di ..., ora 27 mesi, io avevo 40 anni ed il papà 44. La mia gravidanza è stata assolutamente perfetta, una passeggiata, tanto che ho lavorato fino a 15gg dal parto. Parto indotto a termine (Osp...), tutto bene fino al giorno della dimissione, puntura sul tallone per esami di screening neonatale e ... ha un episodio di cianosi su probabile rigurgito (dicono), scoprono che ha un po’ di febbre ed è anche lievemente ipoglicemica, io avevo detto al pediatra del reparto che ... non si attaccava al seno, che secondo me non stava bene, mi venne data una rispostaccia dal medico. Detto fatto il 3°gg ci ritroviamo, invece che a casa con la nostra piccolina, al TIN dell’Ospedale, dove ... viene rivoltata come un calzino per ben 12gg. Viene fuori che ha una palatoschisi posteriore, 2 vizi cardiaci che, fortunatamente si risolveranno spontaneamente nei controlli successivi ed ha una strana macchia rossastra sulla coscia sinistra, per cui viene sospettata un’infezione herpetica (io non ho mai avuto il virus!!). Sierologia fortunatamente negativa su tutti i prelievi, liquor, sangue, urine, tampone faringeo. Visita neurologica in TIN tutto bene, dicono...
Finalmente a casa prendiamo contatto con l’Ospedale ...di ... per la chiusura del palato, che avviene al 6° mese. ... cresce molto poco in peso, ma nella media in altezza, è il palato, dicono...con lo svezzamento dopo la chiusura stessa cosa, crescita ponderale scarsa. Ora a 27 mesi ha un'età ossea pari a 15 mesi, ma altezza nel percentile. ... è ipotonica dalla nascita, rimane ferma a pancia in su, mai prona, non rotola, non gattona, sostiene il capo al 5-6° mese, sta seduta all’8°mese. Molto spronata/aiutata da noi comincia a sollevarsi al 13° mese, è autonoma nella marcia al 15°.
A 4 mesi gorgheggiava a 12 cominciava con le prime poche paroline (mamma, papa, nonna...) a 27mesi il vocabolario si è ampliato di pochissimo (una 15ina di parole).
Nel frattempo ... è stata vista da 3 NPI (2 a ... ed una a ..., da dove io provengo, amico di famiglia) tutti concordi, tranne l’amico, nella diagnosi di ritardo; il “NPI amico” mi dice “la ... va stimolata, deve fare esperienze”.
Cominciamo con le esperienze: per un anno, dall’ 8° al 20° mese, la facciamo seguire a ..., centro dell'età evolutiva con il metodo Perfetti (ETC, esperienza terapeutica cognitiva), dove le diagnosi delle terapiste sono sempre funeste, non saprà parlare e se parlerà non sappiamo con quale livello cognitivo...dicono; cammina autonoma ma ha una base di appoggio troppo allargata, è ancora incerta, non sappiamo se potrà avere una vita autonoma.
Poi ci trasferiamo a vivere definitivamente in ..., per cui ... inizia a fare la classica psicomotricità e da pochissimo ha iniziato anche la logopedia.
Da due mesi frequenta con allegria un pre-asilo integrato (con bambini disabili e non), vive tra 2 città ed ha gia’ cambiato senza problemi 4 baby-sitter...i genitori, purtroppo, lavorano tutto il giorno.
..., ora, è una bimba serena e felice, ama i bambini (li abbraccia e li bacia) e gli animali. Ha ritmi sonno veglia normali, mangia con scarso appetito, è una bimba magrissima. Le piace tanto la musica ed il ballo e va matta per l’Ipad, lo usa con destrezza da quando aveva 18 mesi. Ha una buona manipolazione, coordinazione sguardo e triangolazione, indicazione degli oggetti l’ha sempre avuta.
Capisce tutto cio’ che noi diciamo nelle azioni quotidiane, anche se come dicevo le paroline sono rimaste poche; ha detto anche paroline difficili (exe mamma creacker), ma sono una tantum, Paganini non ripete. Fino ad un anno fa aveva un movimento stereotipato delle mani, le ruotava in continuazione, ora non lo fa piu’, ma ad exe. quando è attenta su qualcosa tiene i polsi in iperflessione, allora noi le diciamo di posare le manine, lei lo fa, ma poi, pian piano, le risolleva.
Il motorio è conquistato, ma è insicuro, la corsa è breve e sbilenca, le scale hanno bisogno del doppio sostegno muro-mano adulta, il sollevarsi da sola da terra è una fatica come anche l’arrampicarsi sul divano. Ogni tanto si mette da sola a fare dei discorsi strani, parla a suo modo (non si capisce cosa dice), ma è come se raccontasse delle storie o eventi, perché si mette le mani in testa, come disperata, dice “noooo”, ma tutto come un suo gioco-privato. Gioca attenta con i suoi oggetti, le piace “fare la pappa” e dare da mangiare a tutti, pulisce con i suoi scopettini, non le piace comporre i puzzle e giocare con i lego, ascolta attenta la lettura delle favole.
Ora io mi sono fatta una mia idea personale, che non è concordante con quella degli schematismi classici (ho una amica esperta di PNL che mi esorta a guardare oltre gli schemi convenzionali) e mi sono fatta delle riflessioni personali. Io da bambina ho avuto una sviluppo psicomotorio impressionante, a 9 mesi cammino autonomo a 12 parola fluente, a 15 guidavo le minimoto; il papa’ tutto il contrario, cammino a 18 mesi e parola dopo i due anni...alla fine entrambi siamo laureati (medicina io ed ... il papa’), io con test di intelligenza intuitiva mediocre, nonostante la mia partenza sfavillante!!!!
Un compagno di studi che ho avuto al liceo ed all’universita’, un genio assoluto, motoriamente, anche ora da adulto, è un goffo scimmione, che parla con la mano davanti alla bocca perché ancora sbava saliva...questo per dire che non trovo questa correlazione assoluta tra motorio/cognitivo ed intelligenza.

Mi scuso, ma non ho mantenuto la parola sulla capacità di sintetizzare, mi sono lasciata prendere dal fascino dell’argomento che per tanti mesi mi ha terrorizzato, mi farebbe piacere un suo commento, pubblico o privato, in quanto apprezzo molto la ponderazione delle sue considerazioni e la sua grande esperienza.

Le auguro buona notte.

Gentile Collega, La ringrazio

Gentile Collega,
La ringrazio di aver condiviso la sua difficile e faticosa esperienza, che può essere utile ad altri. Per fortuna sembra che la bimba, dopo un inizio difficile, si stia mettendo in carreggiata, a modo suo, ma con buone intenzioni, con tutti gli aiuti ( o nonostante tutti gli aiuti...) che ha ricevuto e sta ricevendo. Le sue considerazioni sono giuste, a mio avviso e ci ricordano che in Medicina le previsioni sono sempre da prendere con beneficio di inventario. Mi viene sempre in mente il caso di Stephen Hawking, il noto fisico affetto da SLA, che 40 anni fa fu dato per spacciato dai medici e ha fatto in tempo a sposarsi due volte e diventare lo scienziato forse più conosciuto dei nostri tempi.
Lo sviluppo dei bambini non sempre segue le strade e i tempi della media, ma questo non vuol dire che non debba andare avanti e magari permettere esperienze interessanti e utili anche quando sembra un po' diverso e rallentato. Inoltre i tempi sono lunghi e spesso l'evoluzione poi contraddice molte diagnosi e prognosi negative dei primi tempi. A mio avviso l'importante è che lo sviluppo continui, vada avanti e che si presti attenzione a che non ci siano ostacoli inutili nell'ambiente che spesso sono quelli che compromettono poi le cose.
Un esempio che credo valga per tutti è quello delle persone con trisomia XXI. Un tempo finivano quasi tutti negli istituti fin da piccoli e si vedevano passare il tempo dondolandosi su se stessi sempre seduti a gambe incrociate. Il loro sviluppo era compromesso. Si parlava di 'autismo sovrammesso', come oggi si parla di 'autismo istituzionale' per i bambini provenienti dagli orfanatrofi dell'est. Negli ultimi decenni i bambini trisomici sono cresciuti in famiglia e nelle scuole normali, alcuni di loro sono diventati famosi, attori di film, si sono laureati. Questo ci ricorda che la Genetica non è tutto, anche se oggi ha fatto tanti progressi nella conoscenza del genoma umano, e che la strada dello sviluppo è influenzata da una quantità di fattori ambientali, che ci sono noti solo parzialmente.
Vale la pena quindi sicuramente di essere informati e conoscere le cose conoscibili, senza traumatizzare pero ulteriormente i bambini con un eccesso di esami e di interventi, ma che molti fattori dello sviluppo sono di natura ambientale e possono essere valutati e eventualmente modificati.
Cordialmente
drGBenedetti

Ci siamo conosciuti nel suo

Ci siamo conosciuti nel suo studio a Firenze in Settembre ...

La disturbo ancora per un suo prezioso consiglio.
A ha iniziato la scuola dell’Infanzia in Novembre, ormai è autonoma nel mangiare, va in bagno da sola, motoria mente autonoma, anche se sempre con “discrezione”, non ne vuole sapere di biciclette e monopattini.
Anche il linguaggio è, se possiamo dire “partito” rispetto a quando ci siamo visti, anche se sicuramente non in linea con la sua età (attualmente 40 mesi).
Ora canta canzoncine brevi, conta fino a 10, capisce ed interagisce con tutto, le frasette ci sono con poche parole (soggetto, verbo, sostantivo).
L’ecolalia è sicuramente più sviluppata della produzione spontanea.
Sul disegno siamo molto indietro, oltre a grandi scarabocchi non c’è niente di figurativo, mentre è diventata brava con la plastilina, i cubetti, i lego.

Vengo alla questione: l’attuale scuola, anche se privata, non mi da’ nessuna fiducia, per cui sono alla ricerca di un posto nuovo e magari vicino alla mia sede lavorativa. Ho trovato una scuola in lingua straniera, con docente che parla SOLO in quella lingua, classi divise per età, spazi gioco molto belli.
L’idea mi piacerebbe molto, anche se penso che per ... potrebbe essere troppo difficile, visto che non ha ancora la padronanza della sua lingua madre.
La direttrice dice, ovviamente, che per i bimbi così piccoli è una grossa opportunità, perché imparano senza “studiare” ma in maniera spontanea.
Lei cosa pensa a riguardo? Mi hanno proposto di fare una prova di 2 mesi in estate

L'evoluzione della bimba

L'evoluzione della bimba quindi sta proseguendo, anche se mantendendo
un certo ritardo dai coetanei, ma solo nel linguaggio, mi sembra di
capire, e forse nella produzione grafico simbolica. Ma è ancora
presto.
Sulla questione della scuola non saprei cosa dire. Sarebbe
come in condizioni di bilinguismo fra casa e scuola.
I bambini bilingui non sono di solito particolarmente svantaggiati,
tranne a volte che hanno un certo ritardo linguistico iniziale che poi
sparisce, ma crearlo artificialmente lascia un po' perplessi. Se però la bimba
si trovasse bene nell'ambiente forse il possibile svantaggio sarebbe
compensato. Se poteste fare i due mesi di prova prima di decidere
potrebbe non essere male...
C'è da tener presente però anche il 'trauma' che, anche se piccolo, è comunque il cambiamento di scuola, dall'ambiente conosciuto a uno nuovo, sconosciuto...
Chi lascia la via vecchia per la nuova... Bisogna valutare bene quindi i vantaggi e gli svantaggi.

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