disturbo oppositivo provocatorio
Gentile Dottore
sono mamma di Francesco che oggi ha 11 anni ed ha da poco iniziato la 1 media.
Lo scorso anno una psicologa gli ha diagnosticato il disturbo oppositivo provocatorio, purtroppo non avendomi detto di consegnare alla scuola tale diagnosi e non avendo io capito la gravità della cosa ho riposto in un cassetto la diagnosi.
Pochi giorni fa una prof.ssa mi ha detto che sospetta che Francesco abbia il deficit dell'attenzione.
Leggendo su internet di cosa si trattasse, mi si è accesa una lampadina, andando a riprendere la diagnosi del febbraio scorso di disturbo oppositivo provocatorio mi sono resa conto che una malattia non esclude l'altra.
Il problema è che Francesco a scuola si è fatto odiare e non avendo sbadatamente io detto di questo problema alle insegnanti per colpa mia malgrado i suoi sforzi da ottobre ad oggi nel impegno per lo studio lui e giudicato come un fannullone.
I rapporti con una insegnante in particolare sono ormai definitivamente compromessi, tantè che stò cercando una altra scuola anche se a metà anno.
Lei mi può aiutare con un consiglio sul da farsi?
Spero in lei, sono molto demoralizzata.
Grazie
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Lei dice "una malattia non
Lei dice "una malattia non esclude l'altra"... ma probabilmente non esiste nè l'una malattia nè l'altra. Si tratta di comportamenti che possono disturbare l'ambiente e che molto più spesso hanno alla base problemi di altro genere e che sono da affrontare dagli adulti riprendendo le redini di un cavallino che si è un po' imbizzarrito, se mi permette il paragone. Può leggere in questo articolo e altri quello che penso della situazione e dei modi di affrontarla.
Se vuole qualche 'consiglio' più specifico deve darmi maggiori informazioni sulla situazione generale, familiare, ambientale e sulla storia del bambino.
Cordialmente
drGBenedetti