nel trip del "rischio spettro autismo"

Gentile Dott. Benedetti,
in primo luogo, mi sento di ringraziarLa per l'umanità, la serietà e l'acutezza intellettiva che dimostra di avere nei consigli dispensati a tanti genitori, troppo spesso disperati e terrorizzati dal “gioco delle tre carte” che alcuni medici (anche in buona fede) sembrano fare con il futuro dei nostri figli. Molti medici dovrebbero soppesare attentamente le parole che dicono, credo fermamente che occorra molta cautela e delicatezza prima di mettere una ipoteca sul futuro di un bambino, distruggendo la serenità e la gioia del presente di una famiglia! I momenti del presente sono preziosissimi e non torneranno mai più! Attenti a non distruggerli solo per mere congetture ed ipotesi che molto spesso si reggono su test visti in rete! Le scrivo in relazione ad una situazione che da tre settimane sta minando enormemente la serenità famigliare, grazie a quell'ipotetico e non etico “rischio spettro autistico” che troppo facilmente viene pseudo-diagnosticato in “quattro e quattr'otto”. Le spiego come è iniziato il nostro incubo: La mia bambina di 27 mesi (che per noi fino a quel momento era solare, gioiosa, sanissima ed intelligentissima) aveva un banale mal di gola e quindi con mio marito l'abbiamo portata dal pediatra per escludere una eventuale bronchite. Premetto che la bimba non aveva dormito quasi per niente in quanto aveva tossito tutta la notte, quindi era molto nervosa. Il pediatra senza salutarla e senza un sorriso le ha guardato le tonsille e le ha oscultato i polmoni. La bimba era molto agitata e piangeva e rifiutava più volte l'interazione oculare con lui, non ha risposto al suo nome e si è messa a fare capricci perchè era più interessata al computer ed al cellulare sulla scrivania del dottore piuttosto che ad uno strumento che lui aveva in mano con il quale cercava di attirare la sua attenzione. Poi le ha domandato “dov'è la luce?” ma la bambina ha continuato a fare capricci. A dir la verità non avrei saputo rispondere neanch' io visto che la stanza era tutta illuminata e la luce proveniva anche dalle finestre, inoltre la luce artificiale era spenta. E' da sottolineare che questo quesito non le è stato mai posto in questo modo da noi e/o dai nonni se non nella forma “vai ad accendere la luce”, cosa che spesso la bambina ha fatto. A questo punto dopo tre osservazioni senza uno “straccio” di anamnesi della bimba nel contesto famigliare ecco che arriva la sentenza: “ ragazzi non va bene, la bambina ha un ritardo nel linguaggio, forse con una terapia riabilitativa potrebbe recuperare, si potrebbe trattare di un lieve autismo, vi consiglio di portarla subito dal neuropsichiatra infantile!” Un treno a forte velocità si è abbattuto su di noi e ci ha lasciati inermi senza parole e senza reazioni. In un attimo ho dimenticato tutta la vivacità, l'intelligenza, la simpatia, l'empatia della mia bimba per far posto a dubbi, incertezze, angoscie e autosuggestioni di ogni tipo. Ci sono entrata con tutte le scarpe nel trip diabolico del “rischio lieve autismo”; ho pensato: “forse è vero, qualche volta non mi guarda, non sempre mi ascolta, non sempre si gira quando la chiamo, dice diverse paroline ma non fa' veri e propri discorsi, non saluta le persone estranee! E' colpa mia! avrei dovuto mandarla al nido, le maestre se ne sarebbero accorte, così non avremmo perso tempo prezioso! ”. E' una ipotesi di realtà difficile da accettare per un genitore, sono tanti i meccanismi psicologici che entrano in gioco anche il senso di colpa per non esseresene accorti, pensando che alcuni attegiamenti potessero essere semplice espressione di una età molto complessa come quella che va dai 2 ai 3 anni. Ripensandoci, mi sono detta che forse la bimba che il pediatra credeva di aver visto non è quella che conosciamo noi, in fondo lui non la conosce affatto, perchè a parte il primo anno di vita nel quale abbiamo effettuato tutti i controlli della crescita, la bimba è stata sempre benissimo e non si è reso necessario portarla spesso dal medico. Ho sempre avuto paura dei test e questa non è che la conferma di una mia antica convinzione e cioè che vuoi o non vuoi quando ti fanno un test qualcosa che non va si trova sempre! Non voglio nascondere la testa sotto la sabbia, ma ci voglio andare cauta! Temo che andare adesso da uno specialista sia controproducente e sottoporre la bimba a stress di varia natura come visite, esami e test di dubbia validità potrebbero indurre un effetto di chiusura e di sfiducia nei nostri confronti. Forse converrebbe mandare per qualche mese la bimba al nido e vedere se vi sono progressi nel linguaggio e nella relazione con gli estranei. Inoltre, abbiamo deciso (di nostra iniziativa) di eliminare quasi del tutto i vari input di natura elettronica, come TV, cellulari, computer ecc.. che potevano distoglierla dalla relazione con le persone ed abbiamo notato da subito una maggiore empatia, attenzione ed ubbidienza della bimba nei nostri confronti ed un piccolo miglioramento nel linguaggio.
Poi, per avere un quadro completo della situazione, ho messo nero su bianco le cose che possono essere importanti ai fini di una anamnesi seria ed obiettiva.
PAROLE: Sì, no, Papà, mamma, papy, mammy, zio, zia, nonna, nonno, nanna, gatto, micia, acqua, cosa, latte, lavoro, allora, dammi, via, vola, pizza, puzza, così, pronto, grazie, sola, alzi(alzati), sù, presto, perchè, popò, barbie, kitty, ciao, otto(biscotto), kaluù (nome orsacchiotto), cucù, uno, due, cinque, cacca, questo, bimbo, bimba, bimbi, bello,tutto, fame, frutta, mela, salta, scotta, bere, apute cioè salute (quando ci vede starnutire), apetta (per dire aspetta), palla, basta, aiuto, rosso, notte, eccola, uffa, doccia, apri, aprite, cappello, ballare, succo, auguri, giorno, cacae (cantare).
Quindi 66-67 parole e anche qualcuna in più che adesso non ricordo.
FRASI: mamma popò casa (quando vuole tornare a casa); ciao a presto; a casa ciao ciao; pronto ciao cosa? (quando prende il telefonino); ho fame; uh bello! (se vede una cosa che le piace); uh buono!; notte notte; eccoci qua; bon giorno; fattoria ia, ia, o.
C'è da dire che se le diciamo di ripetere una cosa non sempre la ripete e non sempre usa le parole per farsi capire, a me sembra talvolta un pò pigra nell'esprimersi a parole, anche perchè ha sempre avuto tutto servito su un piatto d'argento da noi genitori e dai nonni.
INFORMAZIONI GENERALI
Gravidanza perfetta senza alcun problema.
Parto naturale 3 giorni prima del termine, molto veloce (3 ore di travaglio) senza alcun problema;
peso alla nascita 3,2 Kg;
Crescita perfetta secondo gli standards, peso normale, circonferenza cranica nella norma, altezza sopra la norma;
Ambiente famigliare in cui la bimba vive: casa di mamma e papà; casa dei nonni materni, zio materno
No: fratelli, cuginetti, amichetti nel palazzo
No: asilo nido
ALIMENTAZIONE E RITMO SONNO VEGLIA
Allattamento materno + artificiale fino a 2 mesi di vita; poi latte artificiale; svezzamento senza alcun problema a 4 mesi; mangia di tutto e mastica molto bene, infatti preferisce la pasta dei grandi a quella adatta alla sua età. Molte cose le mangia con le mani, è capace di usare forchetta e cucchiaio ma dopo un pò vuole essere imboccata, beve acqua e succhi di frutta nel bicchiere, ma il latte lo preferisce ancora nel biberon. Ciuccio fino a due anni ora non più.
Sonno: da sempre regolare, dorme 1 ora e trenta o 2h durante il giorno e 9-10 h di notte quasi sempre senza interruzioni.
EVOLUZIONE MOTORIA:
seduta a 4-5 mesi; in piedi con appoggio a 6-7 mesi;
cammina da sola dall'età di 11 mesi; corre e salta senza esitazioni dall'età di 12 mesi;
molto agile, elevato tono muscolare, equilibrio straordinario anche su superfici ridotte, sale e scende dalle sedie senza esitazioni dall'età di 13-14 mesi; vuole mangiare seduta o in ginocchio sulla sedia e non più sul seggiolino, sposta sedie e si arrampica per prendere le cose che le interessano; rimane in piedi sulle sedie senza problemi, tuttavia possiede il senso del pericolo; prova a fare la verticale, la spaccata, la capovolta in quanto vuole imitare le ginnaste che vede in TV; balla e saltella a tempo seguendo la musica.
COMPORTAMENTO IN FAMIGLIA
E' difficile descrivere tutto quello che la bambina è in grado di fare perchè per me è un vulcano di idee e di azioni in piena attività.
Descriverò le cose routinarie che mi vengono in mente.
Curiosa per tutto ciò che la circonda e per tutte le novità; ama tantissimo uscire ed andare al parco spesso dice “usci” e prende le scarpe per farmi capire che desidera uscire; si fa capire quando ha fame se prefersice un alimento rispetto ad un altro, però è pigra nel chiedere a parole, a volte dice “acqua, biscotto, pizza, merenda, ...” a volte indica a gesti o ci prende per mano e ci porta davanti al frigo o alla dispensa ci guarda e saltella dicendo “apri”. E' sempre molto interessata a quello che cuciniamo e vuole sempre vedere cosa c'è sui fornelli. Capisce tutto quello che le si chiede di fare e quasi sempre lo fa anche se a volte bisogna insistere: ad es. non ti mettere con le scarpe sul letto (lei scende subito); dammi il libro di orso bimbo o dell'ochetta ecc..(porta quello giusto), prendi la bambolina il cucchiaio e la pentolina; accendi la luce; prendi scarpe rosse, nere, pantofoline rosa, (viene con quelle del giusto colore); prendi la giacca che dobbiamo uscire e subito corre a prenderla; cambiamo il pannolino (si posiziona sul letto per farsi cambiare), si lava i denti volentieri con lo spazzolino, si lava le manine molto volentieri; se è in un'altra stanza e le dico è pronto da mangiare, lei corre e si siede al suo posto e aspetta; conosce le strade nelle vicinanze di casa nostra e dei nonni, ci guida con la manina senza esitazioni sui vari marciapiedi, sà dove si può attraversare la strada e ci guida spedita verso i giochi, ha un grande senso dell'orientamento. Batte il cinque senza esitazioni e lo fa con un grande sorriso; piange quando vede andare via il papà o la mamma, ma sembra aver capito che il papà va a lavoro, infatti , se le si chiede del papà qualche volta dice “lavoro”. Corre incontro al papà, alla mamma, allo zio ed ai nonni quando sente girare il chiavistello della porta o il suono del citofono; spesso mi pettina e mi accarezza i capelli cercando il mio sguardo e sorridendo. Spesso si avvicina per farsi dare un bacino. Ama cantare e sembra essere intonata, spesso pronuncia esattamente le parole (una o due) del ritornello di alcune canzoni. E' però molto capricciosa, mette in atto delle vere e proprie sceneggiate per ottenere quello che vuole soprattutto con il papà, infatti la sera pretende di essere portata in braccio per tutta la casa per osservare e prendere le cose che sono più in alto. Inoltre, spesso se non vince il capriccio butta le cose che si trova sotto mano per terra specie se si tratta di una cosa che ci appartiene (tipo borsa, cellulare etc...) sembra farlo come un dispetto personale.
GIOCO
Gioca a dar da mangiare e bere alle bambole con cucchiaio, forchetta, piattino e bicchierino; pettina le bambole e se stessa; gioca a pulire con la scopa e con la moppa e prende anche la paletta;gioca a palla passandola sia con i piedi che con le mani; ama tantissimo i giochi musicali canta e balla seguendo il ritmo; si mette sul quod e lo aziona con il pedale; prepara caffè per finta e mi porge la tazzina; carica la papera e la fa camminare; gioca a stendere la pizza con un pugnetto di impasto imitando i movimenti che faccio; imita il rumore del caffè quando esce dalla moka; gioca a preparare dolci col frustino dentro la terrina; porta spessissimo il libro delle favole per farcele leggere; sfoglia libri e giornali adatti alla sua età e guarda con interesse le illustrazioni; devo dire però che spesso le piace buttare i giochi specie quelli piccoli per terra e creare un bel caos; è molto attratta dalle cose che ci sono in bagno: bagnoschiuma, shampoo, profumi vari, saponette, creme, trucchi, campioncini e se ne và in giro per la casa con questi oggetti. Qualche giorno fa, mi ha sfilato dalle mani la matita per gli occhi per passarsela sugli occhietti. E' attratta dal computer usa la tastiera ed il mouse; usa il ditino sul display dello smartphone dello zio e sembra saper trovare l'opzione immagine e video; sul mio cellulare che non è uno smartphone usa i tasti e capisce quando c'è il blocca tasti chiedendomi a modo suo di sbloccarlo; ha una vera e propria passione per la macchinetta fotografica e si scatta numerose foto aspettando il flash prima di muoversi; si diverte tantissimo a riguardare i suoi video sul cellulare.
RAPPORTO CON GLI ALTRI BAMBINI
A volte si avvicina subito, altre volte ci mette un pò di tempo, si relaziona bene, è molto dolce e delicata soprattutto con quelli più piccoli, non è affatto manesca, a volte li accarezza e/o cerca il loro sguardo. E' attratta dai giochi degli altri e li vuole ma poi li restituisce quasi subito se le viene ordinato. Non è affatto gelosa dei suoi giochi anzi li fa usare senza reclamarli. Ho notato che si avvicina più volentieri ai maschietti che alle femminucce.
RAPPORTO CON PERSONE NON DI FAMIGLIA
La bimba non a tutti gli adulti estranei volge lo sguardo e/o l'attenzione, ho notato però che li osserva quando pensa di non essere guardata, poi spesso dopo un periodo di latenza più o meno lungo si avvicina, guarda negli occhi e sorride, ma difficilemente rivolge direttamente la parola a persone che non conosce e/o vede poco. Questa cosa l'ho sempre vista come una forma di timidezza anche perchè concosco tanti bimbi che non guardano negli occhi e che non rispondono alle domande e non per questo sono autistici.
RAPPORTO CON ANIMALI
Ha una grande passione per i cagnolini specie quelli molto piccoli, li accarezza con tanto affetto e delicatezza.
Sorride, chiama con la vocina e accarezza delicatamente la gatta dei miei genitori, molto spesso quando sente la gatta miagolare corre a prendere la scatola dei crostini per darle da mangiare.

Spero tanto che abbia il tempo di leggere questa lunga lettera e di darmi un prezioso consiglio.
La ringrazio tantissimo dell'attenzione.
A presto

Che tipetto!Mi sembra una

Che tipetto!

Mi sembra una classica 'portatrice sana' di autismo: diagnosi ancora inesistente ma da suggerire agli inventori di diagnosi perchè non si sa mai, l'autismo in effetti è dentro ognuno di noi, quando non vogliamo stare con gli altri, per qualche motivo...

Ovviamente scherzo, mi sembra che la sua bimba non abbia alcun problema.
Provi a fare leggere la sua lettera anche al pediatra per sentire quello che dice.

Un consiglio: non faccia fare test sulla bimba...
Un medico o psicologo esperto non ha bisogno di test, non è come con gli esami radiologici, ecc, che possono trovare cose che non si vedono dall'esterno.
I test si limitano a 'quantizzare' i comportamenti visibili (limitandosi all'individuo e senza badare alla situazione ambientale, in modo unidimensionale) e poi gli 'specialisti' si occupano dei risultati, dei 'numeri' e non più degli esseri umani (che sono a più dimensioni, come la realtà), pensando così di essere più 'scientifici'...
Se non fosse a volte tragico, sarebbe solo ridicolo.

Cordialmente
drGBenedetti

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