ansia depressione somatizzzione a 76 anni

Dopo un intervento di ernia inguinale destra, sono in cura da circa due anni per una forma di ansia con qualche sintomo di depressione che si manifesta con una specie di morsa allo stomaco..
Il mio psichiatra di fiducia ha provato diversi medicinali( zarelis, daparox con associazione di una pillola pro die di Sulamid ed una pillola di Valdoxan da 25 mg da prendere la sera) ma ho dovuto sempre sospendere zarelis e daparox perchè aumentavano lo stato d'ansia.
Allo stato attuale sono in cura con una pillola di sulamid prima di pranzo , 8 gocce di elopran alle ore 18.00 e una pillola di Valdoxan alle ore 22.00
La cura va bene nel senso che dopo pranzo fino a sera sto abbastanza bene, mentre al mattino persiste ancora uno stato d'ansia che cerco di mitigare con l'assunzione di due pillole di tavor oro da 1 mg(prese a distanza di circa 4 ore).
Per completare il quadro dei miei medicinali comunico che assumo 1/2 pillola di stilnox per un risveglio notturno alle tre di notte e due pillole di ritmo-norm da 150mg(alle08 e alle !6) date dal cardiologo per una forma di aritmia sopraventricolare in soggetto bradicardico.
Comunico infine di avere 76 anni di non aver avuto in passato particolari malattie eccetto l' intervento di ernia inguinale destra di cui ho già detto.

La domanda che intendo porre all'esperto è la seguente.:cercandodi ridurre i medicinali assunti in conseguenza del miglioramento delle condizioni d'ansia ho eliminato il Valdoxan dal 1 marzo senza conseguenze e il Sulamid dall'8 marzo,ma dopo una settimana dall'eliminazine del sulamid l'ansia mi è ritornata anche nelle ore pomeridiane(lo psichiatra a cui ho telefonato mi da detto di riprendere subito il sulamid). La domanda, allora, è questa: si può continuare ad assumere il sulamid con continuità visto che l'elopran gocce che assumo dal luglio 2012 non fa effetto? Aggiungo che il sulamid non mi provoca alcunchè se non una diminuzione della libido giustificabile anche in funzione dell'età.
Mi potrà dire perchè non ha posto la domanda al suo psichiatra? L'ho fatto, la risposta mi è parsa rassicurante ma io non ne sono del tutto convinto. ,
Chiedo scusa di aver scritto così tanto ma non sono riuscito a sintetizzare meglio.
Ringrazio di cuore delle cortesi spiegazioni che vorrà darmi.
Cordiali saluti
...

Gentile signore, la sua

Gentile signore,
la sua descrizione provoca anche a me molti pensieri e molte domande. Sembra che l'ansia e gli altri disturbi siano venuti dopo l'intervento per l'ernia. Chissà come mai? Cosa è successo? E' cambiato qualcosa?
Chissà che cos'è che le mette ansia?... quali pensieri o situazioni sono associati all'ansia?
Quanto alla depressione, che cosa intende esattamente con questa parola, che pensieri le vengono?
Quando ho letto la sua età, a metà post, sono rimasto sorpreso...

Vedo che la sua attenzione è concentrata sulle medicine, e anche la sua domanda. Avrà forse visto però in altre pagine di questo sito (se è qui che ha trovato il mio indirizzo) che non parlo molto di farmaci, anzi sono piuttosto critico sul loro uso, e forse abuso.
Ne nomina veramente una quantità, come se ogni singolo disturbo avesse la sua pillola per rimediarlo.
Come capirà quindi non potrei rispondere alla sua domanda, e a questo proposito la invito a fare riferimento al suo psichatra.
Però visto che mi ha scritto, Le proporrei di allargare un po' l'ottica delle sue domande per esplorare un po' la situazione in cui si trova, per vedere se troviamo dei motivi per il suo malessere che forse si possono affrontare in altro modo.
Restando a disposizione
Cordialmente

drGBenedetti

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