controllo degli sfinteri

Gent.le Dott. Benedetti,
mio figlio di tre anni e mezzo ha raggiunto il controllo degli sfinteri per quanto riguarda la pipì quindi è ormai da un mese senza pannolino contemporaneamente però ha smesso di fare la cacca; il pediatra mi ha detto che sicuramente ha paura di spingere perchè in qualche evacuazione avrà provato dolore e quindi mi invitava ad usare giornalmente od ogni due giorni un microclisma per far vedere al bambino che fare la cacca non era più doloroso. Ora però mio figlio senza microclisma non evacua più, in pratica ha una vera e propria dipendenza; gli facciamo il microclisma e spinge tranquillamente ed evacua, senza non ne vuole sapere. Lei sostiene giustamente che mangiare ed evacuare sono due attività istintuali per gli esseri viventi, però se io lasciassi piena libertà a mio figlio sul cibo mangerebbe solo biscotti al cioccolato, craker, olive, caramelle, pizza, patatine, succhi di frutta, gelati quindi devo per forza di cose intervenire; potrei anche fargli saltare la cena qualora volesse solo mangiare schifezze, però il problema è che a pancia vuota non dorme e quindi mi ritrovo costretta a dargli un biberon di latte per farlo dormire dopo che magari ha spizzicato quello che io definisco cibo spazzatura tra virgolette. Come uno si impone sulla qualità del cibo da dare ai propri figli, si impone sull'orario di andare a dormire si può ugualmente imporre sulla frequenza delle evacuazioni?
Posso addestrare mio figlio ad andare al bagno tutte le sere ed a spingere come suggerisce il mio pediatra, dicendo che alla fine l'organismo si abitua?
Lei che ne pensa?
La ringrazio.

A volte aspettare e vedere è

A volte aspettare e vedere è meglio che darsi delle spiegazioni più o meno plausibili e intervenire subito...
Direi di fare un passo indietro e lasciare che il bimbo riprenda un normale rapporto con le sue funzioni sfinteriche e con la sua possibilità di gestirle.
Credo che la cosa che conta di più forse sia, se mi posso permettere, la vostra possibile ansia al riguardo, che forse le fa porre anche le altre questioni sul come controllare il comportamento del bambino in tutta la sfera del canale alimentare. Temo che le 'imposizioni' in questa sfera, come anche nel resto, ovviamente, siano pericolose. Un conto è assumersi le responsabilità genitoriali di guidare (e-ducare) il bambino nel suo sviluppo prevalentemente per gli aspetti di convivenza sociale, un altro invece è di instaurare scontri di potere sul controlle delle funzioni corporee e su bisogni e desideri in generale. Il discorso può essere molto complesso...
Vediamo intanto come va per la cacca...
Cordialmente
drGBenedetti

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