Nuovo aggiornamento "autismo che ritorna"

Buonasera Dr. De Benedetti,

le scrivo dopo qualche mese in cui abbiamo finalmente accantonato la paura dell'autismo da cui il titolo del mio primo consulto. La bambina ora ha tre anni e un mese.
Per molte cose è migliorata, parla sempre meglio pur mantenendo dei problemi fonetici (la logopedista però ci ha congedato dicendo che secondo lei la bambina non ha bisogno di logopedia, che con lei ha interagito, che ci risentiremo magari qualche mese dopo l'inizio della scuola materna di settembre per vedere come procede la situazione). La bambina adesso canta le canzoncine, esprime dei concetti, fa frasi anche complesse "però io non vorrei che tu andassi via" anche se alcune volte la capiamo soltanto noi (a volte neanche il padre, ma soltanto io). Gioca con il fratello e ha concluso l'esperienza del nido bene, si era fatta anche un'amica più cara delle altre, che veniva a prenderla per mano e la invitava a giocare "io voglio tanto bene a..." era la riflessione della mia bambina. Esprime concetti tipo "è mia amica" "è mio fratello" e altri. Però continua con il suo mutismo altalenante nei confronti delle altre persone, soprattutto adulti, a cui solo a volte, sempre sollecitata, risponde almeno al saluto, con voce "scocciata" però. A volte invece "ringhia" e si gira dall'altra parte, anche con persone che il giorno prima aveva salutato. Insomma, è inconstante. Ugualmente inconstante è nel gioco con gli altri bambini, c'è qualche bambina che preferisce alle altre, ma se sono già in gruppo non si inserisce a meno che io le faccia da tramite. Si offende mortalmente se qualcuno le dice "cosa?" quando parla o se qualche bambino dice a me "non ho capito quello che ha detto". Una sera la bambina di amici, circa cinque anni, mi ha chiesto se fa apposta a parlare così e se ha imparato a parlare, cosa che ha offeso la mia bambina molto. Si offende anche quando qualche bambino le dice che è piccola, allora a gran voce risponde "io non sono piccola, io sono grande!". Con gli adulti praticamente nessuna interazione. Annuisce, nega, ma parole davvero rare. Vuole sempre fare le cose per prima, aprire per prima la porta quando usciamo, salire prima del fratello le scale, dice proprio "prima io!". Ha imparato ad andare in bicicletta e la adora. Adora anche andare al parco, soprattutto se non ci sono altri bambini però. Continua ad avere un attaccamento quasi morboso al biberon, abbiamo provato a toglierlo, ma lei ha reagito piangendo anche cinque ore di notte (!!!) Quando ha il biberon (che cerca a mo' di ciuccio nei momenti di stanchezza) ho notato che si isola. Non lo portiamo mai fuori di casa però, non lo usava al nido. Ha tolto il pannolino anche di notte e solo ogni tanto capita qualche incidente. Gioca "poco" in senso classico, con i giochi, non si mette a giocare con le bambole a meno che non lo faccia io per prima. Non saprei dire davvero qual è il suo gioco preferito, forse la bicicletta, che però gioco non è. Disegna solo soli a cui fa stentati sorrisi. Prende i libretti, dice "leggo io!" e inizia a descrivere la scena che vede, condendola con "alla fine" "e poi". Spesso prende un foglio e se vede che è scritto mi chiede cosa c'è scritto. Ha iniziato lei a fare i test a me, tipo indicando il letto "cos'è questo? Il le-le-le..." e io devo finire la parola (!!!) come forse vedeva fare noi. E' stata vista dal foniatra, come da protocollo dopo qualche seduta logopedica, non ha collaborato assolutamente con lui che l'ha sentita parlare solo con me e dire "Andiamo a casa?". Stessa scena con la pediatra, ha collaborato benissimo al controllo periodico di peso altezza ecc. ma non ha voluto dire una parola. Ora, tra le mie molte ricerche sull'autismo mi ero imbattuta anche sul mutismo selettivo (ora lei penserà: una nuova auto diagnosi?) però le confesso che non ho cuore di sottoporre di nuovo la bambina a visite e contro visite, conto di valutare dopo l'inserimento alla materna, sperando in un miracolo. Volevo chiederle consigli su quale sia l'atteggiamento giusto per aiutare la bambina a far uscire la gioia di vivere che ha dentro, la sua dolcissima voce, che purtroppo riserva quasi solo a noi.

Grazie per la sua risposta

Che in fondo conferma un po' quello che a mente fredda inizio a pensare anche io. Se solo non fosse stata pronunciata la parola "autismo" dagli specialisti quando la bambina aveva neanche un anno, mi chiedo come avrebbe potuto evolversi la situazione, quanto questi tre anni avrebbero potuto essere più sereni. Perché è una parola che un genitore non dimentica mai, che riaffiora ad ogni comportamento bizzarro, parola fuori posto, momento di solitudine del bambino. Le faro' sapere come andrà alla materna, intanto le auguro buone vacanze.

Per carità non suggerisca

Per carità non suggerisca nuove diagnosi e non le faccia fare altre valutazioni! la bimba ha diritto di crescere meno disturbata, come dico in un altro consulto gli animali sono più protetti dei bambini, temo. Già vi sta mostrando che percezione ha del mondo: adulti che la sottopongono a test, e bambini ipercritici che assomigliano agli adulti. Per forza non ci si rivolge: si aspetta solo critiche e correzioni. basta, rassicuratela che va tutto bene e che non si può sapere tutto di colpo, si impara un po' alla volta, e lei sta dimostrando di riuscirci tranquillamente. La pronuncia non conta un fico secco, migliora da sè con l'esercizio, senza correggerla, in gran parte dei casi. E' il linguaggio e il pensiero che contano, e la bimba dimostra di possederlo ampiamente. Gli interventi rischia che fanno più danni che benefici.
Meno male che la logopedista ha detto che non c'è bisogno di intervento: dev'essere una mosca bianca, aspettate l'asilo e poi si vedrà.

Buongiorno dr. Benedetti

La riaggiorno ad un mese dall'inizio della materna. La bambina e' partita bene, solo qualche pianto e resistenza alla mattina, ma già da primi giorni la trovavo circondata da altre bambine. In particolare si è fatta un'amichetta che però ha un anno in più ed è' nell'altra classe (questa bambina e' figlia di amici e quindi la conosceva già bene). Ora si cercano e lei vorrebbe sempre stare con la sua amichetta, tanto che le maestre fin dai primo giorni esprimevano preoccupazione (!!!) per un attaccamento eccessivo (ma non è normale che una bambina in un ambiente nuovo prenda a riferimento l'unica persona che conosce già?). In ogni caso questa bambina l'ha inserita nel suo gruppetto, adesso come arriva a scuola mia figlia viene presa per mano da una di queste bambine e va dentro tranquillamente. Ho segnalato alle maestre che non ha difficoltà nel mangiare (mi hanno riferito che mangia tutto, perfino l'insalata che gli altri tendono a lasciare nel piatto) ne' motorie ma che ancora non si esprime benissimo e tende ad evitare di parlare (ci avevano proposto un questionario d'ingresso a domande guidate). Le maestre già dopo qualche giorno mi hanno riferito che qualche parola la diceva anche a loro, pur non essendo certo una chiacchierona. Poi però una di loro mi ha consigliato la psicomotricità se vogliamo stare più tranquilli (!!!) e a me e' tornata l'angoscia. In più in questi giorni che la bambina ha iniziato a dormire a scuola, si sono lamentate che i primi due giorni non voleva saperne di dormire, piagnucolava senza parlare, si alzava di continuo ecc. Dal terzo giorno ha iniziato a dormire tranquilla (ma cosa pretendono di più, mi chiedo). Però lei a casa ha manifestato disagio, appena fuori da scolla vuole scappare e non vorrebbe neanche aspettare il fratello che esce dalla primaria accanto circa un quarto d'ora dopo di lei. È piagnucolosa, infastidita, muta anche con me, arriviamo a casa e si lancia sul biberon (che la ricordo usava come ciuccio per addormentarsi ma a scuola non può usare). Così passa anche le mezz'ora coccolandosi sul divano con il biberon e accarezzandosi i capelli, senza che io riesca a coinvolgerla in qualche gioco. Oppure inizia a giocare e dopo cinque minuti cerca di nuovo il biberon. Ha anche degli atteggiamenti "strani", sembra essere un po' in una fase di regressione. Il linguaggio procede ad alti e bassi, ha iniziato a balbettare e soffre quando qualche bambino glielo fa notare. Non mi racconta quello che fa a scuola, mentre sento gli amichetti di pari età raccontare le cose per filo e per segno. Mi dice solo: ho fatto un gioco. Abbiamo l'abitudine a cena di raccontare ognuno la propria giornata, lei non vuole (o non riesce?) perché a volte mi sembra che non capisca ancora bene le domande. L'asilo e' lo stesso che frequentava il fratello, ha anche la stessa maestra, sono certa che non succeda nulla di "brutto". Infatti la trovo sorridente. Ora ha 3 anni e 3 mesi, mi sembra che a quest'eta' i bambini sappiano esprimere bene concetti e ragionamenti (così era per il fratello, così sento anche da bambini anche più piccoli). Lei no. Il rimandare della maestra alla psicomotricità mi ha fatto pensare che forse la bambina abbia dei problemi evidenti, al nido nessuno dava peso perché era "piccola", ma ora forse sono preoccupanti? Non potrebbero essere disagi legati ad un normale adattamento? In fondo e' solo un mese che frequenta la nuova scuola...

L'andata alla scuola materna

L'andata alla scuola materna è di per sè uno scalino importante e delicato, se in più ci si mette l'ansia degli adulti, sia genitori che maestre, e qualcuna di queste sconfina a fare la specialista e dare indicazioni 'riabilitative', non c'è da meravigliarsi che anche la bimba vada un po' in tilt.
Mi sembra giusto aspettare che passi la fase di adattamento, cercando di non far gravare troppo sulla bimba le ansie degli adulti, e lasciandola ritrovare a casa il suo mondo di prima, conosciuto, per 'fare rifornimento' e prendere coraggio per avventurarsi nel nuovo mondo.

AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.
_____________________________
ATTENZIONE : si chiede gentilmente a tutti gli utenti del sito di mandare un breve aggiornamento sul consulto effettuato. In questo modo sarà possibile avere un riscontro a distanza della correttezza delle risposte date. I risultati verranno pubblicati sul sito. Grazie Vedi

P.IVA : 01496010537
dr Gianmaria Benedetti - Firenze, via S Reparata,69 - Ordine dei medici (FI) n.4739

NB questo sito recepisce le linee di indirizzo dell' Ordine dei medici di Firenze sulle consulenze mediche on line.
Si dichiara sotto la propria responsabilità che il messaggio informativo è diramato nel rispetto della linea guida approvata dallo stesso Ordine.

Questo sito non costituisce una testata giornalistica poichè viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può quindi essere considerato un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. -

LEGGE SUI COOKIE
Questo sito fa uso di cookie tecnici. INFORMATIVA ESTESA

Risoluazione online delle controversie (Unione Europea)