rifiuto cibo solido

Buongiorno Dott Benedetti
le vorrei chiedere un consiglio su mia figlia che ha sette anni, è da alcuni giorni che si rifiuta di mangiare cibi solidi, che deve masticare ed inghiottire.
Le premetto che io e suo padre siamo separati ..., ma fino ad oggi ha reagito abbastanza bene, nella settimana che era col papà "improvvisamente" ha cominciato a rifiutare e sputare quello che mangiava, si è messa a piangere e non sapeva cosa dire sul perché, da allora "mangia" solo latte succhi di frutta, frullati senza grumi, nei primi giorni anche il gelato ora lo rifiuta (ed il gelato è sempre stato uno dei suoi piatti preferiti).
Nei giorni scorsi è stata visitata prima da una dottoressa che le ha trovato la gola un po' rossa ...(non ha febbre, vomito, diarrea, non è apatica), poi giovedì scorso dalla pediatra che ha rilevato un leggero rossore e forse una sospetta esofagite ..., ma nulla. Venerdì sera siamo andati al pronto soccorso pedriatico dove ci è stato detto che la bambina non ha nulla alla gola, sarebbe un blocco psicologico dovuto a qualcosa che le è andato di traverso che l'ha spaventata.
bisogna rieducarla al cibo, ma non ne vuol proprio sapere: ieri sera ci abbiamo messo due ore per mangiare mezzo cucchiaino di budino.
Siamo molto preoccupati e comincio a far fatica ad essere paziente nel somministrarle qualunque cosa, cerco di non insistere ma non è sempre facile.
cosa dobbiamo fare?
grazie e cordiali saluti

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Vi direi per un periodo di

Vi direi per un periodo di lasciarle prendere cibi liquidi e semiliquidi, magari con integratori nutrizionali indicati da pediatra e o dietista fino a che si chiarisce meglio la situazione. Mangiare non è qualcosa che si 'rieduca', è una cosa spontanea e automatica: forzare non ha senso, si rischia di peggiorare le cose. Cercate di rinforzare la vostra pazienza. Andrà anche controllato il peso, ogni tanto, magari dal pediatra, senza fargli avere però troppa importanza.
La bambina non dà 'spiegazioni' dà del suo improvviso cambiamento? Ovviamente non bisogna chiederglielo direttamente, a mo' di interrogatorio, con impazienza ed ansia. Se si fa attenzione a quello che fa, che dic, fra sè o nel gioco, magari può trapelare qualcosa.
E' stato un fulmine a ciel sereno o c'erano state delle avvisaglie?
Credo di sì che sia un 'blocco psicologico', una specie di 'fobia', ma da 'qualcosa andato di traverso' non tanto a livello di gola o esofago ma di organizzazione familiare o eventi e vissuti collegati forse alla situazione.
Mi dia più informazioni sia seguendo la falsariga in questa pagina sia sulla vostra organizzazione e funzionamento familiare dopo la separazione.
Cordialmente
drGBenedetti

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