ABA : pro e contro

Alcune famiglie che scrivono nei consulti fanno seguire i loro bambini con il metodo ABA. Può essere interessante raccogliere esperienze su questo metodo che sembra essersi imposto recentemente in Italia, accanto o soppiantando altri metodi di intervento nell'autismo come Teacch , Denver, DIR, DAN, ecc.

Lo spunto è venuto da questo post:
Inserito da amoredimamma il Mar, 24/09/2013 - 15:23.

Gentile dottore, ho appena finito di leggere una sua risposta ad una mamma tanto angosciata per sua figlia e sono rimasta un po’ perplessa su queste parole: Con le tecniche opportune si possono addestrare anche le pulci, mi risulta. Temo che sia quello che fanno, a volte, i metodi comportamentistici che oggi vanno per la maggiore e che forse danno solo l'illusione di 'fare qualcosa'. Mi sembra un chiaro riferimento alle terapie oggi tanto di moda ( vedi ABA) alle quali anche noi abbiamo deciso di affidarci per poter aiutare nostro figlio. E’ chiaro che non credo ciecamente che il bimbo recupererà solo grazie all’ABA ( anche se è quello che in pratica ci è stato promesso), però di fronte all’ignoto che ho davanti, una prospettiva di lavoro e delle persone disponibilissime ad aiutare mio figlio, mi sembrano degli appoggi importanti. Diciamo che in questa esperienza cercherò di “trattenere ciò che vale”.
Tanto per aggiornarla, la scorsa settimana abbiamo portato il piccolo di 30 mesi presso il Centro Autismo della ns regione. La dottoressa, a mio avviso molto preparata e piena di esperienza, alla fine dell’incontro ci ha subito detto che il bimbo presenta alcuni ( e ha sottolineato più volte - solo alcuni-) aspetti che rientrano nello Spettro. Nello specifico il bambino ha molte stereotipie ( motorie ma anche di gioco se così si può dire…). Durante la visita – che peraltro non è stata una vera e propria valutazione ma solo un colloquio con noi e l’osservazione del bimbo nella stanza – G. diverse volte si è messo a giocare in modo adeguato ( col telefono, col trenino ecc) ma altre volte al suo solito modo ( ovvero senza apparente senso). La dottoressa comunque ci ha anche detto che ci sono molte aperture, lo sguardo c’è, l’interazione non è assente ( anche se non continuativa), il linguaggio non è assente( anche se prevalentemente ecoico) e il bambino è sveglio ( quindi non dovrebbe avere ritardo mentale?). Inoltre è stata molto contenta che il bambino conoscesse le lettere e i numeri – cosa che pensavo rientrasse nelle stranezze - ma che lei invece ha valutato come potenzialità.
Insomma, facendola breve, la dottoressa ci ha detto più volte, che in base alla sua esperienza, un bambino come il nostro, facendo ABA, ha ottime possibilità di recupero ( inizieremo a dicembre).
Non so che pensare, non ho la stessa certezza di quella dottoressa, però mi dico che è meglio tentare una strada piuttosto che starsene fermi… E’ questa l’illusione di cui lei parla? Speriamo di non essere solo un illusa…
Concludo ringraziandola per tutto il contributo che lei dà attraverso questo sito…Sono certa che se non fosse stato per le parole che lei spende ogni giorno con tutti noi genitori preoccupati, non avrei preso così serenamente la diagnosi data a mio figlio e forse non sarei altrettanto serena e convinta che “ci sono più cose tra cielo e terra di quante ne sogni le nostre filosofie….” Cordialmente.
»

Inserito da gianmaria.benedetti il Mar, 24/09/2013 - 18:12.

Sono d'accordo con Lei riguardo a Amleto, un po' meno per il resto...
Nelle precedenti risposte ho già detto ampiamente quanto penso. Ovviamente la scelta è dei genitori.
Cordialmente

in precedenza
Inserito da amoredimamma il Mer, 28/08/2013 - 14:48.
...
Qualche giorno fa ci è capitato di parlare con dei genitori di un bambino a cui hanno diagnosticato lo spettro autistico all’età di 3 anni. Ora ne ha sette e i progressi sono stati tanti grazie alla terapia ABA. Ci hanno caldamente consigliato di rivolgerci al Centro Autismo a cui si sono rivolti loro anche perché, nella ns regione, è possibile usufruire di questa terapia in convenzione con la USL( quindi a costo zero) A detta loro, l’ABA è l’unica terapia che, pur non guarendo dall’autismo, ha permesso a loro figlio di raggiungere una certa autonomia e di apprendere i “comportamenti buoni” andando così a diminuire i cosidetti “comportamenti problema”. Siamo usciti da quell’incontro convinti di far fare a nostro figlio la stessa esperienza ma ora, col passare dei giorni ci prendono i dubbi più atroci…qualcosa non ci convince fino in fondo…. Lei cosa ne pensa? Conviene aspettare ancora un altro anno ( così che, come ha detto la dottoressa, il quadro sarà più chiaro) oppure partire sin da subito anche con questa terapia? A proposito, Lei che giudizio ha di questo metodo? La ringrazio e la saluto cordialmente.

Inserito da gianmaria.benedetti il Gio, 29/08/2013 - 09:42.
....
A mio avviso non è importante una 'diagnosi', perchè non si tratta di malattie mediche ( a meno che non ci siano sospetti per cui vanno fatte indagini mediche, genetiche, radiologiche, ecc, non 'test' comportamentali). E' importante vedere le varie funzioni e abilità e il loro sviluppo, che avviene come dicevo entro margini di tempo e di caratteristiche molto variabili.

E' proprio perchè invece spesso vengono fatte 'diagnosi' solo sulle caratteristiche al momento della visita, e non in varie fasi dello sviluppo, che poi si verificano tante 'guarigioni' e miglioramenti a seguito degli interventi propagandati come 'specifici' per l'autismo, o altre anomalie. Semplicemente la diagnosi era sbagliata e i miglioramenti sono dovuti al normale sviluppo, e l'intervento era inutile ed è stato spesso inutilmente costoso ( sia se privato che se pubblico, visto che comunque qualcuno deve pagarlo...)
L'ABA, cioè Analisi Applicata del Comportamento (in inglese), è uno di questi, e spesso propagandato e imposto in modo fanatico e assolutista.
Ovvio che vantino tanti successi, se le diagnosi iniziali sono fatte come dicevo, e spesso sbagliate.
Altrettanto ovvio che se l'ambiente di un bambino presenta ostacoli al suo sviluppo, per come è organizzato, per le caratteristiche e le abitudini, spesso un intervento esterno, qualsiasi sia, provoca modifiche che spesso rimuovono o diminuiscono gli ostacoli e liberano lo sviluppo.
Si vede con bambini con problemi di udito o di vista non compresi, in cui l'intervento che migliora quegli aspetti permette una ripresa dello sviluppo spesso interrotto e che in quei casi mostra aspetti simili all'autismo. Ma era solo un'impossibilità di vedere e sentire ed entrare quindi in contatto con l'ambiente.
»

Inserito da amoredimamma il Gio, 29/08/2013 - 11:33.

Gentile dottore,
la ringrazio per la sua risposta molto esaustiva. Mi è molto chiaro quello che lei dice a proposito dell’apprendimento attraverso la scoperta e la curiosità… Purtroppo, però, pensando a mio figlio, mi viene proprio da dire che lui questa curiosità non ce l’ha…o forse non è quello che intendo io…. Alla sua stessa età, sua sorella passava gran parte della giornata in piedi sopra la sedia, a guardare qualsiasi cosa io facessi che naturalmente voleva fare anche lei ( lavare le verdure, tagliarle con il suo coltellino giocattolo, accendere la lavatrice, mettere il detersivo, lavare i panni ecc ecc…). Mio figlio, a me sembra, non è interessato alle cose che facciamo noi…. Se fosse per lui, come le dicevo, starebbe ore con le mani dentro la terra dei vasi o nell’acqua…O a raccogliere sassi che poi potrebbe tenere per ore nella mano. Se ha imparato qualcosa o a fare dei giochi ( tipo giocare con le macchinine / trenino / costruzioni / suonare lo xilofono ecc ) è grazie ai nostri interventi o a quelli della neuropsicomotricista . Gli unici suoi interessi “normali” per i quali smetterebbe di fare qualsiasi cosa stia facendo, sono la musica e le canzoncine mimate, giocare sul lettone con me a saltare, fare le capriole, il solletico e le coccole… Fare il bagno al mare, l’altalena e poco altro…. .Anch’io sono generalmente contraria ad “insegnare” ai bambini ( infatti, mia figlia, che ritengo di un’intelligenza nella media, tutte le cose che ha imparato le ha imparate da sola, osservando – anche per chè di carattere odia gli insegnamenti ) ma con lui è diverso--- se lo lasciassimo a sé stesso, potrebbe stare per molto tempo sotto la sedia a farsi gli affari suoi – a proposito da qualche settimana sono ritornati quei movimenti che ricordano una masturbazione…..Soprattutto nell’ultima settimana delle mie ferie che ho passato sempre dentro casa, con lui e l’altra figlia che aveva 39 di febbre.
Per questo mi sto chiedendo se un intervento tipo ABA possa essere uno strumento per allargare i suoi interessi e magari far scattare in lui il desiderio di conoscere…
Il bimbo che abbiamo visto ( che a detta dei genitori rimane e rimarrà per sempre autistico) era un bimbo a mio avviso forse un po’ iperattivo in certi momenti ( ma credo anche che il suo comportamento era giustificato dal fatto che da due ore suo padre stava parlando di lui, delle sue diversità, dei suoi problemi ecce cc con persone a lui estranee…) …Ma era un bimbo molto allegro, che giocava con la sorellina, ma che soprattutto aveva una luce particolare negli occhi quando ci ha mostrato la stanza dove giornalmente “lavora” ,i suoi giochi ecc. Insomma mai avrei pensato che fosse un bambino autistico, anche se ogni tanto parlava tra sé ripetendo le frasi di un cartone animato….Anche mia figlia più grande qualche volta lo fa ( ripetere le frasi dei cartoni ) ma non lo trovo così grave…

Inviato da giovannino il Ven, 06/09/2013 - 18:42
Gentile Dr. Benedetti,
Mio figlio ha 3 anni e ½ ed a luglio gli è stato diagnosticato il disturbo dello spettro autistico.
Da un anno frequenta un corso di ABA con discreti risultati. Allo stato attuale non parla, controlla gli sfinteri e non ha stereotipie.
Ho sentito parlare della terapia DAN ed ho letto di alcuni genitori che avevano ottenuto benefici miracolosi sui loro figli, ....

Inviato da Rosabianca76 il Lun, 23/09/2013 - 19:31
è passato un anno e mezzo e nessuno l'ha più osservata...grazie a Dio adesso mia figlia parla, certo non benissino non fa dei discorsi; io le sto facendo fare terapia ABA e lei ripete tutto ,dice delle frasi anke lunghe,a volte fa dei minestroni, perkè secondo me, il vero problena e la sua vivacità....non sta mai ferma, è molto intelligente, si ricorda tutto, ma non riesce a stare seduta per molto tempo, pensa tante cose contemporaneamente, è sempre attenta a ciò che faccio io,

inviato da 'mamma in difficoltà'
.Possibile che non
funzioni nulla? Con le strategie per l'autismo non abbiamo ottenuto nulla, anzi
peggiorava e si innervosiva( teech, aba), cercando di lasciarlo più tranquillo
con noi va meglio, ma il mondo fuori? Quando e come inserirlo.Mi dicevano di
affiancarlo ad un educatore ed è quello che facciamo, ma credo ci sia
dipendenza come con me e di autonomia non se ne parla...

nviato da vincenzo66 il Ven, 05/08/2011 - 08:56

Carissimo Dottore,
chi Le scrive è un papà di un bellissimo bimbo, F. di 26 mesi, al quale è stato diagnosticato un disturbo Multisistemico dello sviluppo a 2 anni esatti, oggi il bimbo ha 2 anni e 2 mesi. Le descrivo i sintomi al momento della visita dal NPI il quale ha diagnosticato il disturbo (soltanto su una visita diretta di 20 minuti senza alcun tipo di test), e ci ha consigliato ABA 20 ore settimana.
......Dopo 2 mesi da questa terribile condanna, noi genitori che lavoriamo entrambi abbiamo portato molta più attenzione e stimolato il bambino a casa, che è sempre stato con la nonna (con molta TV) e da circa 2 mesi è stato mandato all'asilo nido su consiglio NPI. Al nido dopo qualche giorno di disagio adesso è contentissimo di andarci senza problemi. Le dico ora come vanno le cose: il bambino ha ritrovato il contatto oculare, indica tutto ciò che vede, è riuscito anche a fare delle richieste spontanee es. "cacacà" per l'acqua indicandola, dire uva e qualche altra parolina, anche se questi progressi verbali non sono costanti e non sempre si conservano.
....

Dopo tre mesi:

Inserito da vincenzo66 il Ven, 25/11/2011 - 10:52.

Gent.mo Dott.Benedetti,
vorrei aggiornarLe la situazione a oggi che F. ha 2 anni e quasi 6 mesi.
Il bambino in data 3 e 4 novembre u.s. ha fatto un'altra visita all'ospedale pediatrico con test per DGS. La diagnosi iniziale di disturbo multisistemico dello sviluppo è stata, come da Lei ampiamente anticipato e previsto, sconfermata in quanto il bambino ha mostrato un alto livello cognitivo (media di 101, avendo il linguaggio a 52), assenze di stereotipie, positivo gioco simbolico, e ottenendo (so che a Lei non piacciono i test e nemmeno a noi) un punteggio ADOS pari a 6, fuori dallao spettro autistico.
Al consulto della restituzione del bambino, ci hanno per l'appunto confermato che il bambino ha fatto dei progressi di sviluppo, che in due tre mesi sono solo determinati da una sua evoluzione spontanea, sebbene con il nostro aiuto a stimolarlo. Ci hanno detto che l'ABA oviamente non serve per un bambino che apprende coì velocemente, e che l'asilo nido è la cosa migliore per un bimbo che ha un ritardo nel linguaggio ed una "certa immaturità" qulitativa" della comunicazione.

Utilità dell'ABA

Trovo in questo link una 'review' del 2012 sull'utilità degli interventi basati sul metodo ABA, da parte della Cochrane Library, una fonte di analisi delle pubblicazioni mediche considerata molto attendibile perchè indipendente da interessi conflittuali.
Le conclusioni dell'analisi di 5 pubblicazioni reperite su diversi database sono: "C'è qualche evidenza che l'EIBI (intervento comportamentale intensivo, un trattamento basato sui principi dell'ABA) sia un trattamento efficace per qualche bambino con Disturbi dello Spettro Autistico. Comunque l'attuale evidenza è limitata perchè basata su dati derivanti da studi non randomizzati. Per arrivare a conclusioni più sicure sull'efficacia del trattamento sarà necessario attendere studi basati sul controllo randomizzato. ("There is some evidence that EIBI ( intensive behavioral intervention, a treatment based on the principles of applied behavior analysis) is an effective behavioral treatment for some children with ASD. However, the current state of the evidence is limited because of the reliance on data from non-randomized studies (CCTs) due to the lack of RCTs. Additional studies using RCT research designs are needed to make stronger conclusions about the effects of EIBI for children with ASD.") Inoltre si legge nel commento" ...c'è un alto rischio di influenze di distorsione pregiudiziale e la qualità media di evidenza è valutata come 'bassa' secondo il sistema GRADE, usato per decidere se raccomandarne l'uso pratico." (...there is a high risk of bias and the overall quality of evidence was rated as 'low' using the GRADE system, which rates the quality of evidence from meta-analyses to determine recommendations for practice.)

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