richiesta parere per bambina di 4 anni che non dorme più

Buongiorno Dottore, ho da poco tempo scoperto il suo sito e mi è piaciuto moltissimo, per la professionalità, umanità e vivo interesse con cui risponde a tutti. Vorrei chiederle un parere su mia figlia, premettendo che mi rendo conto non essere "serio" come quello espresso dai tanti genitori che le scrivono ma che mi sta dando comunque qualche preoccupazione.
Le faccio alcune premesse: la bimba che mi preoccupa si chiama A., ha da poco compiuto 4 anni e ha una sorella gemella, A.m. e un fratello più piccolo, N.di 25 mesi.
Le gemelle sono nate a termine, con un cesareo, erano grandi e forti, ottimo punteggio apgar, e non ci sono stati problemi. A. ha sofferto quasi da subito però di reflusso, curato a partire dai due mesi con antiacido e devo dire che quel periodo e' stato sicuramente difficile, lei piangeva tutto il giorno, io ero quasi sempre sola (come tutte le mamme per carità'..), poi, sistemato quello, le cose sono andate molto meglio. Il sonno si è regolarizzato solo verso i diciotto mesi, prima non aveva problemi ad addormentarsi ma si svegliava sudata e agitatissima più volte ogni notte. Più che normale lo sviluppo intellettivo e motorio, parla bene, ha un vocabolario ricco e una capacità' di inventarsi discorsi misto reali- fantastici che spesso ci lasciano senza parole e una memoria impressionante: a volte ricorda eventi accaduti l'anno prima o cose fatte o posti visti molto lontani nel tempo (paragonati alla sua età, ovviamente). A. però', rispetto alla sorella prima e al fratello poi, e' rimasta sempre un po' ombrosa...spesso capricciosa, noiosa, alterna periodi in cui è serena e tranquilla e periodi in cui entra in crisi e sembra regredire a una bambina di due anni.
Questo è uno di questi.
Tutto è cominciato circa due settimane fa, Alice ha cominciato a svegliarsi urlando nel cuore della notte, piangendo e dicendo di voler stare con la mamma o il papà. Dopo qualche giorno ha iniziato ad avere paura anche solo di andare a letto, per cui a turno io o mio marito dobbiamo fermarci con lei e accarezzarla, la sola presenza non le basta, finché non si addormenta. Poi dopo due - tre ore comincia a avere dei semi risvegli in cui sembra non del tutto presente, tutta sudata, e non trovandoci li si alza immediatamente e viene a cercarci. A quel punto dobbiamo riportarla a letto e accarezzarla finché non si riaddormenta o metterla nel lettone. Questo tran tran si può ripetere anche sei sette volte per notte.
Più passano i giorni più e' stanca, e più e stanca più diventa ansiosa, più e' ansiosa più si sveglia.
Abbiamo provato a chiederle di cosa avesse paura, ma la mia impressione e' che ci risponda qualcosa così tanto per fare, o di cui magari ci ha sentito parlare.
Ho provato a parlare con le maestre dell'asilo ma mi hanno detto che la' è molto serena e credo sia vero perché quando la vado a prendere mi da la sensazione di essere effettivamente molto serena. Quando arriva a casa invece mi sembra molto tesa, non vuole mai stare in una stanza da sola, se io sto in cucina le vuole stare con me, se stiro idem, se vado in bagno a cambiare il piccolo mi sta attaccata una gamba. Mi deve sempre stare appiccicata.
Ovviamente siamo tutti progressivamente più stanchi e la stanchezza porta nervosismo e quindi non sempre siamo pazienti come dovremmo ma cerchiamo di non stressarla ulteriormente facendole troppe domande e di lasciarla libera di fare quello che la tranquillizza di più (venire nel lettone, rimaner e nel suo lettino etc).
Però mi chiedo cosa possa avere scatenato una reazione così e che perdura così a lungo.
Solo come ulteriore informazione le scrivo che l'anno scorso Alice ha avuto un altro periodo di crisi in cui si rifiutava di fare la cacca, durato circa un mesetto, in cui ci ha fatto diventare matti per capricci, crisi di pianto e nervosismo continuo, che si è risolto con l'assunzione di lattosio ma dopo parecchio tempo.
All' età di due anni ha avuto un episodio di anemia, per il quale ha assunto ferro per un anno.
Altro non mi viene in mente.
Le chiedo un consiglio su come gestire la situazione e come eventualmente poter capire cosa sia successo che l'ha turbata così, se è' successo qualcosa, e come aiutarla a ritrovare la serenità.
La ringrazio una anticipo per la sua attenzione e per i consigli che mi vorrà dare.

Sembrerebbe trattarsi di un

Sembrerebbe trattarsi di un momento critico nell'evoluzione, come quelli che ha già avuto, a quanto dite, ad esempio con la cacca un anno fa. E' probabile che sia in uno 'scalino' evolutivo in cui qualcosa le complica o le ostacola il passo. A quanto accenna può darsi che la bimba abbia un atteggiamento esterno 'senza problemi', che però in parte nasconde l'esistenza di questi problemi evolutivi, verosimilmente emotivi ed affettivi, di sicurezza e fiducia in se stessa e negli altri che, nascosti di giorno, vengono fuori di notte, o comunque in casa rispetto a fuori.
Bisognerebbe quindi avere un quadro osservativo e descrittivo più ampio della situazione, sia storicamente che nella fase attuale, allargato a tutta la famiglia e alla sua organizzazione e funzionamento, alle interazioni fra i vari membri, ecc, per vedere se, sotto la facciata, che bene o male, poco o tanto, ciascuno abbiamo, si riesce a mettere a fuoco alcuni possibili ostacoli o intoppi che complicano questa fase della bimba, per poterli affrontare meglio.

Sembra aver colto i miei

Sembra aver colto i miei pensieri più profondi.
Anche intorno ai 14 mesi, a. Aveva avuto un periodo di crisi di questo genere, in cui non voleva mai staccarsi da me.
In questi giorni, in coincidenza con i problemi di sonno, ha iniziato a storpiare volutamente tutte le parole, fare "vocina" e versetti da bambina piccola, come proprio se volesse tornare piccola, o essere trattata da piccola..
Il contesto certo non è semplice, per lei: gemella, ha dovuto da sempre dividere la mamma con un altro essere che aveva le sue stesse e contemporanee esigenze, si è poi aggiunto a sorpresa anche il terzo fratello, che forse ai suoi occhi (proprio perché piccolo...) viene accudito maggiormente.
Inoltre quest'anno è mezzana alla materna e a detta delle maestre questo e' l'anno più difficile, per il confronto con i piccoli nuovi arrivati, e la perdita di quelle attenzioni privilegiate a cui erano abituate l'anno precedente.
E la famiglia?
Si, e' il cuore dei suoi nodi. Mi sono messa in discussione, conoscendo i miei limiti e le mie peculiarità e so di non essere una madre molto "fisica" (non sono una che li riempie di coccole o che se li terrebbe sempre attaccati, per dirla tutta...) ho forse cercato per sopravvivenza di mantenere, se mi passa il termine senza fucilarmi..., un filo di "distanza" emotiva perché, soprattuto nei primi mesi, a volte avevo la sensazione di essere "risucchiata" dalle loro esigenze...
Forse A. patisce il fatto di non avermi avuta tutta per se, o che io non sia "tutta per loro".. E pensa che se tornasse piccola la mamma le vorrebbe più bene, che ne pensa? Comunque è' vero, e' un nodo. E ogni volta che si trova di fronte a uno scatto, va in crisi. Come aiutarla professore?

Credo che Lei soffra di sensi

Credo che Lei soffra di sensi di colpa, come ogni genitore consapevole del divario fra i bisogni dei bambini e i limiti umani dei genitori... Bisognerà che impari a sopportarli.
La bimba probabilmente è in una situazione un po' troppo stressata, bisogna cercare di diminuire i motivi di stress e sopportarla senza drammatizzare troppo per le sue reazioni o le sue regressioni, senza chiederle di portare pesi troppo pesanti per la sua età e le sue forze.
Probabilmente le sgridate le confermano la sua paura di essere 'cattiva' o non abbastanza brava, che per i bambini è lo stesso e per questo la mandano in crisi.
Pazienza e resistenza e sdrammatizzazione forse possono bastare a superare anche questo momento critico. Inoltre potrebbe essere da stare attenti a non pretendere troppo dai bambini, nel senso che crescano troppo in fretta e siano troppo bravi, autonomi, ecc, e invece sobbarcarsi voi genitori dei compiti e dei pesi che spettano ai genitori, di cui fa parte anche il sopportare i sensi di colpa e di insufficienza...
Buon lavoro,
(ps: non ho incarichi di insegnamento, per cui non mi spetta il titolo di 'professore', basta quello di dottore)

Beh..stasera una lezione me

Beh..stasera una lezione me l'ha comunque data (non in senso di rimprovero..) e di spunti per riflettere ancora di più.
Mi permetta di ringraziarla e salutarla caramente.

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