strani movimenti ripetitivi

Gentile dottore,
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Le scrivo per sottoporle un problema di mia figlia, che ha 33 mesi. Fin da quando era piccola, guardando un cartone interessante o un libro interessante, esprimeva la sua gioia agitando le braccia, aprendo la bocca e ruotando i piedini. Però non capitava spesso e devo dire che una sua cuginetta, ora 15enne, faceva altrettanto quando era piccola (anche fino a sei anni). Da un mese però questo lo fa sempre più spesso, soprattutto quando è a casa. A volta si ferma nella sua attività che sta facendo, fissa come un punto ai suoi piedi e comincia ad agitarsi in questa maniera, per un paio di minuti poi riprende normalmente e sorridente la sua attività. Se la distraiamo (ad esempio lanciandole una pallina) la smette senza problemi, se la tocco leggermente mi allontana la mano e vuole continuare a fare questo movimento. È come se pensasse a qualcosa che la eccita particolarmente o se rivivesse qualcosa (non è assolutamente assente rispetto al contesto). Spesso lo fa anche a letto. Dorme con noi nel lettone. Appena spegniamo la luce, si mette seduta e fa questi strani movimenti, poi arriva da me e mi riempie di baci.
Ho chiesto se fa così al nido. Mi hanno detto che molto più raramente di prima e quando lo fa le maestre cercano di dire: sei contenta? Cosa stai pensando? e lei smette subito. Nei giorni feriali del nido lo fa molto meno anche a casa, quando è a casa tutto il giorno molto di più.
Ho chiesto il parere della pediatra e lei mi ha detto che a volte i bambini, soprattutto quelli molto emotivi, hanno questa maniera di sfogarsi.
Per il resto in effetti mi sembra che mia figlia non abbia particolari problemi. Anzi negli ultimi due mesi (come mi hanno confermato anche al nido) ha registrato uno straordinario sviluppo sul piano linguistico e relazionale. Ama andare al nido, è un po’ timida, cerca soprattutto il contatto con gli adulti (è abituata così nel contesto familiare molto adulto), ma entra in relazione anche con gli altri bimbi.
Non mi pare che questi movimenti siano qualcosa di patologico (come ho pensato in un primo momento) ma vorrei stare tranquilla e soprattutto sapere come comportarmi: lasciarla fare? Distrarla? Il mio problema è che non vorrei che andando avanti con il tempo diventasse una modalità consolidata che riprendesse a fare in esterno e che fosse oggetto di “attenzione” da parte di altri bimbi (ci ho pensato ieri quando le cuginette di 12 e 15 anni scherzosamente e ridendo lo facevano anche loro).
Un’altra cosa: la bimba si mangia anche le unghie delle mani e dei piedi, a volte anche un po’ “rabbiosamente”, soprattutto la sera. Può essere correlato? Può essere un problema di emozioni represse? In questo caso cosa mi consiglia?
Io sono una mamma non più giovane, ho avuto Anna a 41 anni. Cerco di essere attenta alle sue esigenze: gioco con lei sul tappetone, le parlo molto, leggiamo insieme tante cose… Ma sto cercando anche di abituarla alla autonomia. Lei è molto attaccata a me sto cercando un po’ il distacco… L’ho allattata con gioia fino ai due anni e due mesi, poi l’ho dovuta staccare perché non ce la facevo più, ogni momento era buono per attaccarsi. Mi domando se questo allattamento prolungato sia stato un bene o meno….
Aspettando allora un suo parere cordialmente la saluto

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
Può essere utile per la richiesta di consulto su bambini piccoli e non ( questioni di sviluppo psicomotorio, linguaggio, comportamento, relazionalità, problemi scolastici, ecc), dopo aver illustrato i motivi della richiesta, allegare le seguenti informazioni, rispondendo se possibile a tutte le domande. Si prega di descrivere con le proprie parole dando tutte le informazioni possibili :
problemi in gravidanza.: nessuno
nascita a che settimana (due settimane prima del termine)
Parto: naturale
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica 3.050 ; 48 cm
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)
indice di Apgar 9 / ……….. durata del ricovero in ospedale……..2 giorni- la bimba fino a che ho allattato è stata un 95 percentile, poi a due anni e anche in coincidenza con una maggiore dinamica di movimento ha rallentato; ora pesa 13 chili ed è un 25 percentile.
Primi mesi
allattamento: materno : sì (l’allattamento si è protratto fino a 2 anni e due mesi, interrotto con mia decisione)
svezzamento a che età cinque e mezzo
Facile: sì
ritmo sonno veglia, orari: sempre molto regolare
persone che lo accudivano: quasi esclusivamente mamma (sono stata in maternità per un anno)
epoca successiva
alimentazione: regolare, mangia abbastanza (non mangia però frutta), adora soprattutto la pasta, la pizza, il pane…..
sonno e modalità: si addormenta tardi verso le 22.30 anche perché aspetta sveglia mio marito pendolare che arriva verso le 9 e poi le fa il bagnetto (un momento tutto loro che adora); durante la settimana quando va al nido la sveglio alle 7; al nido dorme ancora dalle 12.30 alle 15. Il sonno è regolare(dove dorme: nel lettone)
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc): non ha mai preso né ciuccio né biberon… Non ha copertine, né oggetti particolari
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età: credo cinque mesi
primi passi da solo: 16/17, ha cominciato a camminare speditamente a 18 mesi
capacità motorie attuali....
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età..... porta ancora il pannolino, avverte quando fa pipì e popò
interesse e curiosità verso le persone: è molto curiosa, quando passeggiamo e vede persone nuove chiede sempre con interesse: chi è?
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: è un po’ timida, ma passato il primo momento, in genere, si lascia poi andare
figure principali cui è attaccato: mamma (a volte penso un attaccamento quasi morboso)e papà nonno
reazioni alla separazione dai genitori: quando la porto al nido (frequenta il nido da quando aveva un anno) non si sono problemi, anzi. Per la separazione in altri contesti, devo dire chele occasioni di separazione sono state poche. Se io esco a fare una commissione protesta un po’ ma poi sta volentieri con il nonno o la baby sitter
comprensione delle cose e delle richieste: capisce bene cosa le si chiede, a volte le fa a volte no….

comunicazione dei suoi bisogni e desideri: anche in questo caso comunica bene i suoi desideri, sia in tono “imperativo” che con più dolcezza (voglio cioccolata ok? Mi dai cioccolata per piacere?)
sviluppo simbolico
linguaggio:
prime parole a nove mesi (mamma, papà)
due parole insieme: a diciotto mesi
uso del no e del sì: sì
frase minima (verbo e sostantivo ).: sì
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale. SI ..imitativo SI ..rappresentativo SI
disegno spontaneo
scarabocchio SI molti cerchi e linee adora disegnare, al nido ma anche a casa
NESSUNA RAPPRESENTAZIONE DI FIGURE (omino, casetta ).
linee SI cerchi..SI . omino-testone NO figureNO , casetta NO ecc
attenzione nelle varie attività e interessi: breve . . lunga .... Solitamente questa attenzione dipende dal gioco. Con gli animaletti cha adora gioca anche mezza ora da sola, con altri giochi un po’ meno. Questo quando è a casa, nel senso che cambia un po’ più spesso attenzione e vuole spesso giocare con noi, al nido, ci dicono, sta anche mezze ore (nel periodo dopo il sonnellino e prima del ritiro) a giocare con un solo gioco. In casa, adora soprattutto giocare a nascondino e a rincorrerci per i corridoi, in questo non si smetterebbe mai.
comportamento
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc): solitamente è piuttosto tranquilla, ma anche molto determinata. I capricci li fa ora in occasioni ben determinate:
adesione a regole, orari, limiti: gli orari li rispetta abbastanza, sui limiti protesta un po’.
obbedienza agli adulti ..... abbastanza
reazione a divieti ....
capricci, bizze: i capricci li fa in occasioni particolari: quando si tratta di cambiare abito durante il giorno(il togliere una maglietta viene vista come una violazione forte, grida è mia è mia), non di sera con il cambio pigiama; quando andiamo a passeggio e si mette in testa di prendere una particolare direzione.
paure, fissazioni....: ha il vizio di mangiarsi le unghie dei piedi e delle mani.
scolarizzazione
asilo nido SI ………. A che età ……12 MESI ………. Reazioni eventuali . devo dire che si è inserita subito bene al nido e ci va davvero volentieri. Al mattino parte ben motivata e si vede che entra felice. Tra l’altro ci sta dalle 7.30 alle 16.00. Quando la vado a prendere è altrettanto felice di vedermi ma è serena. Spesso ho l’occasione di parlare con le maestre del nido, che vedo essere molto attente. La mia bimba cerca soprattutto il contatto e il confronto con loro, con la persona adulta, ma entra in relazione anche con gli altri bimbi. Partecipa alle attività, ma ama anche, quando c’è il gioco libero, stare tranquilla in un angolino a leggere. Adora i libri, li sfoglia e riconosce tanti oggetti.

Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche........ non ha ancora una rete di amicizie oltre al nido; adora le cuginette che hanno 12 e 15 anni. Purtroppo non abbiamo amici con bimbi così piccoli, così la sua frequentazione di bimbi si limita al nido.
Composizione familiare …………….. MAMMA PAPA
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …………NO

Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby sitter, ecc),.......
La sveglio io alle 7. Sta al nido dalle 7.30 alle 16. Poi sta con me dalle 16 fino alle 20.30/21 quando arriva il padre pendolare. Quotidianamente passa il nonno una mezz’oretta. Durante i fine settimana sta con tutti e due i genitori e poi andiamo spesso dai nonni (anche in campagna, ambiente che adora)
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....).........,
Forse siamo stati un po’ permissivi. Ora però stiamo mettendo un po’ di paletti perché ci siamo resi conto che altrimenti arriva sempre il suo comando. Ci stiamo sforzando molto di cambiare atteggiamento: non essere sempre al suo servizio, lasciarla anche un po’ sola, lasciarla piangere con i capricci, deve imparare a lasciarci finire di mangiare e devo dire che questo sforzo intrapreso da alcuni mesi sta dando lentamente i suoi frutti.

Eventi particolari, cambiamenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....: no.
Visite mediche, ospedale, altro...... è stata ricoverata due mesi fa un paio di giorni di per un episodio di laringospasmo.
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)
Altre osservazioni ……….: tutto nella norma, esame vista deve ancora farlo. Però ci sembra che veda e senta bene.
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Scusa se mi intrometto, mi

Scusa se mi intrometto, mi piacerebbe sapere se con il tempo questi comportamenti sono spariti o evoluti.Visto che anche la mia bimba li sta avendo...(fissa un punto e inizia a girare le manine).
Grazie

Globalmente sembra tutto a

Globalmente sembra tutto a posto, però alcuni spunti fanno pensare a abitudini non ottimali, a partire forse dall'allattamento protratto che stava diventando mi sembra un possesso assoluto del seno da parte della bimba, cui la mamma a un certo punto si è sottratta, esausta da un rapporto che stava diventando 'morboso'. Anche il bagno sempre con il babbo è un'abitudine che mi suona male e mi domando se Lei mamma non l'ha favorita forse per staccare la bimba da sé, fornendole un'esperienza sensoriale e corporea sostitutiva con il padre. La bimba potrebbe aver trovato in quelle esperienze una fonte di eccitazione che riproduce in fantasia in quei momenti che potrebbero essere di auto-stimolazione e di scarico di sentimenti ed emozioni forti collegate con un eccesso di stimolazione sensoriale. Anche il condividere il lettone potrebbe essere non del tutto positivo. Apparentemente lo sviluppo non sembrerebbe disturbato, ma credo che sarebbe utile diminuire le abitudini potenzialmente troppo eccitanti e confondenti e calmare un po' le interazioni stabilendo più chiaramente ruoli e funzioni genitoriali, e chiari limiti e regole fra spazi adulti e spazi della bambina. Con questo potrebbe essere più facile probabilmente ritrovare un rapporto madre-figlia ugualmente intenso ma meno sensoriale e più 'mentale', comunicativo, emotivo, essenziale per lo sviluppo.
Cordialmente
drGBenedetti

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