disturbi di attenzione

Salve,
nostra figlia ha 12 anni ed è dislessica (lievemente)e iperattiva. Nel crescere si evidenzia in lei un serio problema nell'organizzare e gestire il suo tempo e i suoi oggetti. Arriva sempre tardi ad ognbi appuntamento nonostante le nostre continue e stressanti pressioni; lascia ovunque e perde ogni oggetto in suo possesso: giacconi, telefono, occhiali, libri, scarpe, orecchini, reegali appena ricevuti... . E' faticoso (oltre che costoso) starle dietro e vorremmo poterla aiutare. Pensiamo che questo problema dipenda dal suo essere così vulcanica e ipercinetica,atteggiamento che la porta a non prestare la giusta attenzione a quello che sta facendo. Cosa possiamo fare per abituarla ad essere affidabile e responsabile senza alterarci e mortificarla? Purtroppo questo continua pressione sta inquinando il nostro rapporto rendendolo un po' conflittuale

Non so se usa 'dislessica e

Non so se usa 'dislessica e iperattiva' in senso descrittivo o diagnostico. Se descrittivo va bene, rende l'idea, se diagnostico è invece incongruo, in quanto una diagnosi (iperattività) esclude l'altra (dislessia), che di per sè necessita della mancanza di qualsiasi altro fattore che possa interferire con l'apprendimento. Non si tratta comunque di 'malattie' in senso medico, poichè non vi è alcuna base finora conosciuta a livello cerebrale, organico.
Può essere utile comunque per farsi un'idea più completa, avere altre informazioni sulla bimba e sulla situazione familiare, seguendo questa falsariga
Cordialmente
drGBenedetti

questionario

Dottor Benedetti buongiorno,
la ringraziamo molto per la Sua risposta e Le specifichiamo che per quanto riguarda la dislessia nostra figlia V.è stata diagnosticata e certificata come DSA dalla ASL; per quanto invece riguarda la definizione di iperattività, si tratta di una nostra identificazione del suo essere, da sempre, in continuo movimento (persino la notte) e delle sue difficoltà di concentrazione e rilassamento (con conseguenti problemi del sonno)
Come da Suo suggerimento, Le inviamo di seguito il questionario completato:
Nata 10gg dopo il termine della gravidanza; peso:3050 gr.; lunghezza: 50 cm..;
APGAR > 1^ minuto: +, 5^minuto: 8; 10^minuto: 9
Gravidanza normale.
Parto cesareo d’urgenza per sofferenza fetale (decelerazioni al tracciato). Le è è stata aspirato dalle prime vie aerre liquido amniotico denso e ricco di mecomio; respirazione autonoma dopo circa 1’
Ricovero di 4 giorni
Allattamento materno fino al 7^ mese. Spesso la bimba si staccava dal seno urlando nonostante ci fosse latte in abbondanza.
Svezzamento a 6 mesi . Facile
Ha subito acquisito un buon ritmo sonno veglia ma ha sempre avuto un rapporto conflittuale con il sonno: dopo il periodo delle coliche d’aria e quello della dentizione (questa era la giustificazione che davamo ai suoi problemi di sonno) ha continuato ad avere difficoltà a prendere sonno come se non volesse cedere ad esso. Faticava tantissimo ad addormentarsi e si svegliava molto spesso e facilmente. Una volta toltole il ciuccio, che fungeva su di lei da interruttore di spegnimento, ha sofferto di …”crisi di astinenza da ciuccio”. All’età di 9 anni ha passato un periodo di crisi del sonno che è durato circa un anno; aveva l’ansia di non riuscire ad addormentarsi al punto di arrivare ad avere anche qualche lieve attacco di panico. Adesso la fase sembra essere stata superata infatti V. ha ripreso a dormire anche fuori casa da nonni o dalle amiche. Il suo sonno è stato sempre irrequieto e tuttora continua a parlare mentre dorme.
Il suo sviluppo psico-motorio è stato eccellente e precoce (seduta a 5 mesi, ha iniziato a gattonare a 6 mesi e primi passi a 10 mesi) e le sue capacità motorie attuali sono ottime, eccelle in quasi tutti gli sports .
Tolto il pannolino a due anni e mezzo
E’ sempre stata molto socievole ed è sempre stata volentieri con tutti senza soffrire il distacco dai genitori anche perché ha iniziato a frequentare l’asilo nido all’età di 6 mesi.
E' attaccato a me ma nello stesso tempo ha con me un rapporto molto conflittuale. E’ molto oppositiva e permalosa e non tollera frustrazioni quindi non accetta la critica o il rimprovero. Si pone con me in un rapporto alla pari e definisce i miei NO come delle mie “ripicche”.
E' sempre stata attratta e interessata alle persone e ai bambini con i quali ha sempre instaurato la relazione anche se spesso entrandoci in conflitto in quanto prevaricante e da piccola anche aggressiva. Ha una forte leadership che la porta ad essere molto ricercata ma spesso anche allontanata. Tende a scegliersi amiche un po’ remissive perché la seguano in tutto e per tutto e questo è uno dei miei motivi di critica nei suoi confronti
Ha iniziato a parlare a 12 mesi , ha sempre avuto una buona proprietà di linguaggio e un lessico ricco e appropriato
I suoi giochi sono sempre stati motori e mai sedentari o riflessivi come ad esempio fare un puzzle o un disegno .
Ha una personalità molto forte e ribelle e ha sempre avuto difficoltà ad accettare le regole e soprattutto ha sempre fatto resistenza ai divieti. E’ capricciosa e insistente. Da piccola,di fronte ad un NO era capace di inscenare un dramma plateale che durava fino a che le sue energie (inesauribili, tra l’altro) glielo consentivano. Questo ci ha portato in seguito a dirle talvolta di SI nostro malgrado affinchè la situazione non degenerasse. Adesso la sua reazione al NO è quella di insistere fino allo sfinimento o fino alla mia arrabbiatura che la porta poi a contenersi.
Ama essere al centro dell’attenzione .
E’ molto espansiva, affettuosa e intelligente ( nella diagnosi dell’ASL viene indicato un QI di 136)e questo la fa essere avanti , troppo avanti, in tante riflessioni e intuizioni che, a mio avviso, le hanno sempre dato un carico non idoneo alla sua età
Ha molte fissazioni soprattutto inerenti l’estetica, forse anche per l’età ormai adolescenziale: tende a mettersi sempre gli stessi indumenti, nonostante voglia cambiarli ogni giorno, e soprattutto gli stessi abbinamenti; ogni sera e ogni mattina deve mettersi la crema per i brufoli e quella idratante per la dermatite atopica proprio come fosse un rituale obbligato sempre e comunque . Dimentica però di fare tutto il resto come ad esempio mettersi i plantari o prendere il giacchetto .
Ha iniziato il suo percorso scolastico a 6 mesi all’asilo nido dove ha riportato una scarsa frequenza per motivi di salute (broncospasmo, tonsilliti…) fino a che non ha tolto tonsille e adenoidi. Non ha avuto problemi di socializzazione e inserimento né al nido né alla scuola dell’infanzia, le sue uniche difficoltà è stata relativa al momento del sonno.
Alla scuola primaria ha avuto difficoltà a controllare la sua iperattività, non riusciva a stare ferma nel banco e le insegnanti mi riferivano che non riusciva a fare una sola cosa alla volta. I profitti sono sempre stati molto buoni ma ha da subito evidenziato delle difficoltà negli automatismi come la lettura. Dalla classe 5^ ha dimostrato un miglioramento nell’autocontrollo della sua “iperattività”
E’ figlia unica e questo rapporto triangolare non ha giovato al suo carattere così egocentrico
la ringraziamo molto per la Sua attenzione e disponibilità
Cordiali Saluti
I genitori di V

Temo che sia la

Temo che sia la certificazione di una malattia inesistente. Almeno c'è chi la pensa così (vedi questo articolo e seguenti ).
Saltano agli occhi invece le caratteristiche comportamentali. In America ( e sempre più anche qui da noi) temo che una diagnosi di adhd e relative pasticche di amfetaminosimili non gliele toglierebbe nessuno. Ma io sconsiglierei.
Sembra essere sempre stata una bambina 'agitata', nella veglia e nel sonno, per così dire sempre con l'accelleratore schacciato a tavoletta. Frenetica e scatenata, e ogni tanto emergono aspetti di inquietudine interiore in sintomi come quelli verso i nove anni con disturbi del sonno e ansie e paure, apparentemente poi passate. Gli aspetti di 'carattere' ( in realtà con questo termine si parla di qualcosa di sconosciuto, indimostrabile...) irascibile capriccioso tirannico esigente completano il quadro e in più ora si aggiungono i primi segni dell'adolescenza, che a volte può essere un periodo di ulteriori squilibri e conflitti.

I cenni nel primo post ( E' faticoso (oltre che costoso) starle dietro ...Cosa possiamo fare per abituarla ad essere affidabile e responsabile senza alterarci e mortificarla? Purtroppo questo continua pressione sta inquinando il nostro rapporto rendendolo un po' conflittuale")
fanno pensare che potrebbero esserci degli aspetti nelle modalità familiari di organizzazione, gestione e interazione un po' 'disfunzionali' che forse meriterebbero un approfondimento. Magari niente di particolarmente 'anormale', ma a volte anche un 'granellino' può ostacolare il funzionamento di certi 'ingranaggi'. Può darsi che il comportamento della 'bimba' in parte sia espressioni di difficoltà a questo livello. Potrebbe essere utile quindi una consultazione familiare per eventualmente trovare questi possibili inceppi e magari toglierli.

Cordialmente
drGBenedetti

La ringraziamo molto per la

La ringraziamo molto per la Sua attenzione e per i Suoi suggerimenti dei quali faremo senz'altro tesoro
Cordiali saluti

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