capire se siamo sulla buona strada..

salve dottore, a distanza di mesi torno a disturbarla, per fare un pò il punto della situazione di mio figlio..
Comincio con il dirle che per quanto riguarda il momento del distacco,le cose vanno meglio.All'asilo non piange più quando lo lasciamo ( quando lo lasciamo dai nonni ancora si ma solo per pochi minuti).La maestra dice che alcuni giorni è tranquillo, altri vaga inutilmente per la classe.Se all'inizio non guardava neppure gli altri bambini, adesso gli si avvicina per curiosare quello che stanno facendo, anche se non interagisce con loro, tranne che con due bambine, una molto sveglia che se lo trascina in giro e che gli fa fare alcune cose(su indicazione della maestra) che se gli chiede la maestra non fa, un'altra un pò più piccola a cui lui si avvicina spesso baciandola e abbracciandola.Alcuni giorni non partecipa alle attività, altri invece lavora tranquillamente, anche se seguito dalla maestra, se deve farlo da solo dopo un pò lascia perdere. nonostante i progressi la maestra continua a dirci che c'è una enorme disparità tra lui e i suoi compagni e vhe lui sembra avere la metà dei suoi anni.
Intanto abbiamo svolto la terapia che ci era stata suggerita dalla asl, che è appena terminata, perchè finiti i fondi hanno interrotto il progetto, non si sa se riprenderà più avanti. La terapeuta ha notato molti miglioramenti dall'inizio ad ora: il contatto oculare che era sfuggente è diventato intenso e prolungato, ascolta quello che lei propone, la imita, appena arriviamo si toglie il giubbotto, si toglie le scarpe e si fionda sul tappetino contento di cominciare la seduta.A volte si oppone alle richieste, quando qualcosa non gli piace, ma con insistenza e molta pazienza la terapeuta lo porta a fare comunque quelle cose che non gli piacciono e lui dopo qualche capriccio si lascia convincere.
A casa anche notiamo dei miglioramenti. Ha iniziato da pochi mesi ad indicare, cosa che sino ad ora non ha mai fatto. dice biscotti, pane acqua, fetta al latte, brioscina... quando li vuole ma non sempre, spesso continua a portarci li vicino senza dire nulla.l'altra sera gli ho dato un bicotto a forma di orsetto. lo stesso biscotto lo avevo preso più di un mese fa dicendo "guarda i biscotti con le formine" e lui a distanza di un mese si è ricordato e mi ha detto
"biscotti con formiche". da qualche settimana mi porta un libro e mi chiede "storia" e presta più attenzione quando gliela leggo, mentre prima voleva solo sfogliare le pagine. siamo passati dallo scarabocchio ai cerchi e se gli chiedi di disegnare il sole fa un bel cerchio e prova a fare i raggi. ascolta un pò di più ed esegue più comandi anche se sembra sempre che molte cose noin le capisca, come se non conoscesse il significato delle parole, infatti se insisto e chiedo la cosa con parole diverse guidandolo, a volte ottengo qualcosa. Da qualche giorno mette spesso le mani in bocca e porla alla bocca alcuni oggetti (non lo ha mai fatto neanche da neonato) ma sono sicura che non sia un problema di denti, perchè ha completato la dentizione più di un anno fa.
Se però vedo dei miglioramenti, ci sono anche delle cose che mi preoccupano. All'inizio di febbraio ha avuto la febbre ed era comprensibilmente capriccioso e desideroso di coccole. la settimana successiva è stata un incubo. era ingestibile, capriccioso, non voleva essere lavato, cambiato, non voleva fare pipì(con noi, perchè con la bidella a scuola la faceva tranquillamente), poi piano piano siamo tornati alla normalità, tranne il fatto che ha il terrore della doccia,(cosa cha adorava), sono costretta a lavarlo in piedi nel lavandino. Da quei giorni non vuole mangiare quasi niente, passa giorna te a biscotti e frutta, spesso non vuole neanche il latte, ma temo che si tratti ancora di un qualche virus intestinale che sta decimando la sua classe. Continua a ripetere le frasi dei cartoni animati,che ormai non vede più da settembre e a queste si sono aggiunte alcune pubblicità o frasi di trasmissioni televisive che vedono i nonni (a casa nostra ormai la tv è abolita). Ha delle fissazioni, tipo le ultime sono gesti ripetitivi con i piedi quando sale le scale( cerchiamo di distrarlo prendendolo per mano e dicendo di salire velocemente e quando non ci fa caso, non fa quel gesto con i piedi), quando apre le porte, gioca con lo scivolo della maniglia, e da qualche giorno si guarda spesso la mano. ho notato che le sue "fisse" si verificano quando si annoia e non sa che fare, anche le ripetizioni di frasi, mentre quando viene distratto ed impegnato in qualcosa non le fa. Il gioco non è funzionale, tranne quando viene stimolato, ma quando gioca da solo non sempre usa i giochi in modo corretto.
e' sempre molto affettuoso e coccolone, cerca di richiamare la nostra attenzione continuamente, vuole essere guardato mentre fa qualcosa e a volte dice"gioca con me", ma se gli facciamo una domanda non risponde(tranne quando non vuole e la risposta e no, quello sa dirlo benissimo), ma ci guarda stralunato o ci ignora facendo altro.
Il mese prossimo abbiamo un altro appuntamento con il neuropsichiatra che lo ha visto a novembre, ma intanto vorrei sapere secondo lei se siamo sulla buona strada o no. lo so che ci sono moltissimi miglioramenti, ma queste sue "fisse" o le reazioni esagerate del post febbre mi preoccupano. so che il percorso è lungo e difficile e la pazienza non ci manca, ma michiedo se stiamo trascurando qualcosa, se possiamo fare qualcosa di più per aiutare il bambino a superare queste difficoltà.
la ringrazio ancora della sua pazienza e dei suoi sempre preziosi consigli. buona giornata

Mi sembra che il bambino sia

Mi sembra che il bambino sia in evoluzione positiva, lo sviluppo sembra continuare e non essere fermo. Come ha notato nella terapista, dovete armarvi anche voi di pazienza e resistenza e non farvi 'vincere' dal bambino, cercando di insistere pazientemente nelle cose da fare, nelle regole e nei limiti, cioè nell'obbedienza agli adulti.
Cordialmente
drGBenedetti

grazie della sua risposta,

grazie della sua risposta, effettivamente ci sta anche questo, che lui è un pò "viziato" e non accetta il no con facilità, anche perchè fino ad ora non gli è stato detto tanto spesso soprattutto a causa del mio senso di colpa perchè devo lasciarlo per andare a lavoro anche se solo per quattro ore, perchè fondamentalmente lui soffre per il distacco, ma anche io, lui mi manca quando sono via e probabilmente lui lo percepisce e questo non lo aiuta, ma ci stiamo lavorando e le cose vanno meglio.la cosa che non so affrontare sono le sue "manie", le sue piccole fisse e le frasi ripetitive, non so se devo ignorarle per scoraggiarlo, se devo assecondarlo e passerà da se, se devo adottare delle frasi alternative per distoglierlo, non so quale sia l'atteggiamento più giusto da adottare. può darmi un consiglio? grazie e buona serata

Forse vale la classica

Forse vale la classica risposta "se sono cose gravi non ci può fare niente, se sono leggere passano da sè", in ogni caso non dipende da quello che fa Lei.
Invece il suo stato d'animo può farle confondere le ansie sue con i bisogni del bambino. Cerchi di tenerle separate, diminuire la confusione permette di vedere meglio.
Cordialmente

grazie ci proverò, vedremo

grazie ci proverò, vedremo quello che succede e cercheremo di affrontare la cosa per gradi. se non le dispiace l'aggiornerò sugli sviluppi man mano che ce ne saranno, perchè il suo parere è sempre prezioso, faccio tesoro anche dei consigli che da agli altri genitori, perchè anche se spesso i problemi sono diversi, le nostre ansie sono le stesse. grazie ancora a presto

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