Disarmonie tra sfera emotiva e sfera cognitiva ...e altri dubbi

Mi sono rivolta a questo sito per avere una risposta alla seguente domanda: voi mi consigliereste di fare una valutazione NPI del mio bambino?

Non sarei corretta se non vi mettessi al corrente del fatto che L è un bambino che nella sua vita ha sofferto molto.
• A soli 9 mesi mi ha vista sparire dall'oggi al domani per circa un mese (per un mio intervento al polmone), poi ha avuto accanto una mamma sofferente che non era in grado di prendersi cura di lui: lui dava segni di disagio vomitando ed ebbe un arresto di crescita valutato dalla pediatra e poi dal gastroenterologo pediatrico. In seguito la malattia della nonna e il nostro trasferirci in casa sua ...altro periodo difficile, tensioni, cambiamenti... Poi la mia seconda gravidanza vissuta con ansia per una diagnosi prenatale preoccupante e infine il ricovero e l'intervento del fratellino (febbraio 2013) (intervento ad alto rischio + coma farmacologico e rianimazione) che ci ha portati via per un mese (aggiungi tutta la tensione del periodo precedente).

L ora ha 5 anni.

Ho finora attribuito il suo modo di essere al suo vissuto, e mettendo l’accento sulle difficoltà e le sofferenze che L ha dovuto affrontare ha fatto sì che invece di aiutarlo a superarle le abbiamo utilizzate per giustificare il suo modo di essere, offrendogli delle attenuanti …oppure non ci siamo resi conto che dietro ad esse si erano nascoste difficoltà diverse di Lorenzo per le quali oggi mi trovo in dubbio se chiedere un consulto di natura neuropsichiatrica.

Ultimamente ci hanno preoccupato alcuni suoi comportamenti e atteggiamenti: si era molto isolato, non giocava più né da solo né con gli altri bambini, era talmente ritirato nel suo mondo da risultare assente, diceva di non voler mangiare per non crescere, per non diventare grande.

In particolar modo mi preoccupa il suo modo di (NON)stare con gli altri. Come ai compleanni degli amichetti: non fa nemmeno un passo senza di me, mi si attacca letteralmente alla gamba e mi trascina a guardare gli altri che giocano. E questo non solo negli ambienti e con persone che non conosce, ma anche alla festa dell’asilo, coi bimbi dell’asilo, all’interno dell’asilo!!! E se poi vince questo freno mi chiede di guardarlo! Non di guardarlo in un momento in cui fa qualcosa di particolare, ma di guardarlo sempre, perchè non lo perda di vista.

Lo noto in maniera evidente al corso di nuoto in piscina: i suoi comportamenti e atteggiamenti non mi sembrano adeguati alla sua età. L’insegnante porta per mano (trenino) i bambini a fare la doccia e lui invece non fa un passo senza di me, non si stacca da me. In acqua è continuamento rivolto verso di me, cerca il mio sguardo, il mio assenso, la mia presenza…è più concentrato a non perdere di vista me, a rassicurarsi sulla mia presenza e sulla mia attenzione piuttosto che a fare quello che dovrebbe fare …risulta perciò distratto, non segue la lezione, quello che viene detto al gruppo: bisogna che l’insegnante si rivolga a lui direttamente, che sappia catturare non solo la sua attenzione, ma anche il suo interesse ….ed è brava perché trova i canali giusti …ma io vedo che lei lo tratta diversamente (giustamente) …perché è vero che lui appare diverso, e ha perciò bisogno di un approccio, di una relazione diversa. Lui non sa essere uno fra molti, lui cerca il rapporto 1:1.
Le sue manifestazioni emotive non mi sembrano del tutto regolate: ad esempio, sempre in piscina, la prima lezione del corso prescolari (era ancora nei micro …lì si sentiva sicuro) ha pianto tutto il tempo, alla seconda invece ho iniziato a prepararlo dal giorno prima cercando di lavorare sulle sensazioni/emozioni positive ed è andata meglio …ma all’eccesso opposto, quasi euforico, sguaiato, troppo eccitato anche nel contenimento emotivo e corporeo.
Riporto l'esempio delle piscina perchè è un ambiente che, nonostante frequenti ormai da un paio d'anni, per lui risulta ancora non familiare e qui io vedo con maggior frequenza gli atteggiamenti/comportamenti stridenti che rivedo poi in altre circostanze che però sono più occasionali (minor frequenza = non gli dai il giusto peso, minimizzi)

Non è capace di giocare con gli altri, di fare un gioco insieme: lui ha in mente il suo copione e alla fine esclude l’altro, si ritira per conto suo, fa solo quello che va a lui, non condivide, sembra che non lasci entrare nessuno nel suo mondo. Non gli piacciono le regole …e si sa che giocando con gli altri è necessario un sistema condiviso, un sistema di regole o di ruoli o semplicemente di rispetto per cio’ che ciascuno intende fare…. che e si può vincere o perdere, che ci sono delle regole, che si deve accettare anche il volere degli altri …e questo a lui non piace!!

Anche all’asilo il distacco la mattina è come quello di un bimbo di 3 anni, piange e non mi lascia andare e mi ripete “voglio te” “ti voglio bene”.
Abbiamo ipotizzato che fosse successo qualcosa all’asilo, ma credo che il problema sia il suo non sentirsi adeguato/accettato dai compagni. (Lui soffre molto il giudizio degli altri e è molto severo con sè stesso, più volte ha espresso un giudizio su di sè dicendo "non sono stato bravo." )
Una volta mi ha chiesto “ma oltre a maschi e femmina non c’è altro? io non voglio essere né maschio né femmina” Io questo sinceramente non leggo da un pdv di identità sessuale o di genere, ma più riferito al gruppetto della classe: coi maschi non si trova (e questo io lo imputo al suo “carattere”, alla difficoltà di stare coi suoi pari, specie con quelli della sua età) e nemmeno con le femmine perché cmq sono femmine (di cui però forse apprezza di più la gentilezza, la minor irruenza, competizione, gioco di forza e gli fa preferire la loro compagnia per sentirsi maggiormente accolto, accettato, non escluso, non diverso …ma diverso lo è perché è maschio.)

Un’altra cosa importantissima, che reputo possa essere motivo di handicap, di svantaggio sia nelle relazioni coi pari sia e soprattutto in ambito scolastico è il suo estraniarsi. Non solo mentre è intento a fare qualcosa che lo prende/impegna/interessa (tipo di fronte ai cartoni in TV), ma anche quando è in classe o in casa normalmente nelle mille situazioni quotidiane se gli fai una domanda, gli chiedi qualcosa, gli dici qualcosa lui non risponde! Non risponde né la prima, né la seconda, né la terza volta. Tocca chiamarlo …e sembra risvegliarlo all’improvviso. (delle volte ci rimane pure male o addirittura si impaurisce se usi un tono troppo alto/brusco …che alla 3^ - 4^ volta ti scappa anche!!) Non capisco se vive in un mondo tutto suo, se è concentrato sui suoi pensieri o cos’altro. Ma questo “estraniarsi” fa sì che lui non sia partecipe di ciò che gli accade intorno.

Altro:
è oppositivo, non gli piacciono le regole (es. nascondino => non accetta di perdere, di essere trovato, non "capisce" le regole del gioco), non gli piace mettere a posto i giochi dopo che li ha usati (è un esempio fra tanti per dire che non si piega alle cose che gli dici di fare), le cose che non gli interessano non c'è verso di fargliele fare .....nemmeno risponde alle domande se l'argomento non gli interessa ...tutt'al più per tapparti la bocca e non farti insistere ti risponde "è un mio segreto". Però se gli fai domande su cose di suo interesse (è molto attento e partecipe delle spiegazioni) si ricorda nomi e particolari (non sa leggere, ha ancora un anno di asilo oltre quello in corso) e ha una grande memoria ...anche di sensazioni/musica/memoria visiva. Disegnare non gli piace e lo fa male (personaggi con il testone e il corpo lungo senza gambe che tocca la fine del foglio, braccia filiformi e sempre allargate in fuori con dita lunghissime). Non vuole imparare a spogliarsi/vestirsi/lavarsi da solo, non vuole camminare per una passeggiata, pretende di stare sul passeggino(del fratellino) …sembra svogliato!. Nel mangiare è selettivo e non assaggia mai niente di nuovo/diverso ...almeno a casa! All'asilo mangia tutto tranne le verdure. Tiene sempre in mano piccoli giochi, se li porta ovunque, specie a scuola ....credo per portarsi sempre dietro qualcosa di casa, per mantenere il contatto con la famiglia, col suo ambiente.

....ma è nel rapporto con gli altri e col diverso/nuovo che vedo le maggiori difficoltà!

Ci siamo rivolti ad una psicologa psicopedagogista che ha incontrato dapprima noi genitori e successivamente ha visto il bimbo in due incontri: poco collaborativo, difficile trovare il giusto canale, è rimasto tutto il tempo incollato a me.....

La psicologa dice che risultano nel bimbo delle disarmonie nella crescita: la parte cognitiva è più avanti, la parte emotiva è rimasta indietro. Dice anche che ha un attaccamento insicuro-ambivalente - nel quale sinceramente anche io lo identifico a pieno ...e ci sta per il suo vissuto! Però io credo anche che emotivamente lui senta delle cose più grandi di lui e che non le sappia gestire, e non avendo gli strumenti per gestirle sfociano in un pianto, in un'opposizione testarda, in un isolarsi perché si sente diverso dagli altri, o in un omologarsi per sentirsi accettato dal gruppo dei pari...

Che L sia un bambino intelligente, molto molto sensibile e con una emotività “particolare” è evidente ed è per questo che mi domando se invece c'è dell'altro ...ma non saprei cosa!
So solo che se la sua particolarità fosse a livello neurobiologico, fornirgli un aiuto di tipo psicologico sarebbe inutile, sarebbero altre le strade da percorrere.
Io non sono molto brava a dividere ciò che concerne una sfera prettamente psicologica emotiva, da quello che invece è il campo del NPI, ma parto dal presupposto che è meglio una visita inutile in più che una necessaria in meno!!

Secondo la vs opinione è opportuno fare una valutazione NPI?
Qual è la vostra impressione di questo bambino?

.
.....io non so come si affronta una visita PNI ...in cosa consiste? che cosa si cerca? di cosa devo fare la valutazione? oppure la valutazione si fa a priori senza cercare qualcosa in particolare?

Grazie dei vs preziosi pareri!

Inserisco anche le risposte al
QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
come consigliato sulla pagina Informazioni per i consulti.

problemi in gravidanza: NESSUNO, SERENITA’ FELICITA’
nascita a che settimana:40+5
Parto ( naturale, cesareo, difficoltà: NATURALE, RAPIDO, IMMEDIATO CONTATTO PELLE A PELLE E ATTCCAMENTO SPONTANEO AL SENO
alla nascita : peso, altezza, circonferenza cranica: 3.000KG, 49CM, 32CM
(eventuali curve di accrescimento epoche successive): ARRESTO DI CRESCITA TRA 10 E 18 MESI (IN CONCOMITANZA CON IL MIO RICOVERO), POI SEMPRE Più O MENO STABILE AL 25% DI PESO E TRA 50% E 75% DI ALTEZZA

indice di Apgar 9/10
durata del ricovero in ospedale: 3GG
Primi mesi
allattamento: materno FINO A 4 MESI E MEZZO
svezzamento a che età 6 MESI ABBASTANZA DIFFICILE, HA SEMPRE MANGIATO POCO....
ritmo sonno veglia, orari REGOLARE, DORMIVA TUTTA LA NOTTE CON UN SOLO RISVEGLIO PER LATTE, SONNELLINO AL MATTINO E AL POMERIGGIO
eventuali difficoltà....
persone che lo accudivano IO FINO A 6 MESI POI LE NONNE, 3 GG UNA, 2 L’ALTRA ….QUANDO IO SONO STATA RICOVERATA PERO’ LA MIA MAMMA E’ VENUTA CON ME E A LUI SONO VENUTE MENO 2 FIGURE DI ATTACCAMENTO IN CONTEMPORANEA (LA MAMMA E LA NONNA MATERNA)LUI AVEVA 9 MESI
epoca successiva
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc)
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) .....
ALIMENTAZIONE ABBASTANZA SELETTIVA MA SANA (PASTASCIUTTA, PASTA IN BRODO DI CARNE, CARNE BIANCA, FRUTTA, TANTO LATTE)
SI ADDORMENTA ANCORA NEL LETTONE POI VIENE TRSFERITO NEL SUO LETTO, MA SE SI SVEGLIA TORNA NEL LETTONE.
NON HA MAI AVUTO UN OGGETTO TRANSAZIONALE FINO A QUANDO QUALCHE MESE FA GLI HODETTO CHE QUANDO IO ERO RICOVERATA AVEVAMO DUE ORSETTI UGUALI, UNO PICCOLO CHE TENEVO CON ME, E UNO GRANDE CHE TENEVA LUI. DA QUEL GIORNO IL SUO ORSETTO E’ DIVENTATO UN COMPAGNO, LO PORTA SEMPRE A SCUOLA E LO VUOLE CON SE’ NEI MOMENTI DI DIFFICOLTA’ (ES, UN PRELIEVO DI SANGUE, COSE PER CUI HA BISOGNO DI CORAGGIO)
IL CIUCCIO LO HA LASCIATO DA SOLO A QUASI 5 ANNI CONSEGNANDOLO A BABBO NATALE (QUEST’ANNO), E’ STATA UNA SUA SCELTA. HA SOFFERTO I PRIMI 3 GG POI E’ STATOCOME SE NON LO AVESSE MAI AVUTO
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età A 6 MESI SENZA ALCUN SUPPORTO (DAL SUO DIARIO: L sta seduto da solo senza supporto e senza perdere l’equilibrio. Passa da solo dalla posizione supina a quella a quattro zampe e poi si siede; viceversa passa dalla posizione seduta a quella a quattro zampe.) A 6 MESI GATTONAVA, A 6 MESI E MEZZO SALIVA I GRADINI A GATTONI (TUTTA UNA SCALA)
primi passi da solo A 11 MESI CAMMINAVA DA SOLO
capacità motorie attuali NORMALI, CORRE, SALTA, FA LA CAPRIOLA SI ARRAMPICA …MA E’ PRUDENTE, SE NON SI FIDA NON LO FA
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età A 3 ANNI HA TOLTO IL PANNOLINO DEFINITIVAMENTE DI GIORNO, LA NOTTE LO PORTA ANCORA PER LA PIPI’
interesse e curiosità verso le persone
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi. TIMIDEZZA, TIMORE, ATTACCAMENTO ECCESSIVO
figure principali cui è attaccato. MAMMA, PAPA’, NONNI, ZIO, FRATELLINO …TUTTA LA FAMIGLIA, MA LA MAMMA SOPRA A TUTTI
reazioni alla separazione dai genitori. MOLTO DIFFICOLTOSA, SE NON E’ COSTRETTO (ASILO) NON SI STACCA, ACCETTA DI BUON GRADO DI RIMANERE CON PERSONE DI FAMIGLIA …MA CHIEDE SEMPRE DOV’E’ MAMMA, QUANDO ARRIVA MAMMA
rapporto con le persone, adulti ...... bambini.....INTERAGISCE MEGLIO CON GLI ADULTI CHE CON I BAMBINI, AMA RACCONTARE LE SUE COSE, LE COSE CHE LO INTERESSANO …GLI ADULTI LO ASCOLTANO, I BAMBINI MENO. NON CHIEDERA’ MAI AD UN BAMBINO CHE NON CONOSCE DI GIOCARE INSIEME (ES. AL PARCO GIOCHI) E SE QUALCUNO LO CHIEDE A LUI SI IRRIGIDISCE E MI CERCA CON LO SGUARDO, CHIEDENDO ASSENSO O CORAGGIO. RISPONDE CON ECCESSIVA TIMIDEZZA A DOMANDE DEL TIPO “COME TI CHIAMI?” CON I BAMBINI CHE CONOSCE TALVOLTA DIVENTA TROPPO SGUAIATO (NON PREPOTENTE O AGGRSSIVO, NON LO E’ MAI STATO) EUFORICO, DI SCARSO CONTENIMENTO
comprensione delle cose e delle richieste SE UNA COSA GLI INTERESSA E’ MOLTO ATTENTO E PARTECIPE, SEGUE CON FACILITA’ E INTERESSE LE SPIEGAZIONI, PREDILIGE IL RAPPORTO 1:1 SPESSO LE COSE DETTE AL GRUPPO TOCCA RIPETERLE A LUI DIRETTAMENTE PERCHE’ SEMBRA NON ASCOLTARE, C’E’ BISOGNO DI CATTURARE LA SUA ATTENZIONE, IL SUOI INTERESSE.
comunicazione dei suoi bisogni e desideri MOLTO BUONA, E’ CAPACE DI ENTRARE MOLTO IN PROFONDITA’ NELLA SUA SFERA EMOTIVA E DI VERBALIZZARE I SUOI STATI D’ANIMO O IL DISAGIO CHE AVVERTE
sviluppo simbolico
linguaggio:
prime parole: MAMMA A 14 MESI
due parole insieme .INTORNO A 18
uso del no e del sì IL NO PRIMA E Più DEL SI’, USO ADEGUATO CREDO
frase minima (verbo e sostantivo ).... PRIMA DEI 2 ANNI
A 2 ANNI E MEZZO E’ ENTRATO COME ANTICIPATARIO ALLA MATERNA E PARLAVA CORRETTAMENTE
A 4 ANNI USAVA CONGIUNTIVO E CONDIZIONALE
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )
IL GIOCO PREFERITO E’ FAR CORRERE LE MACCHININE SU UN MURETTO/MOBILE E INSCENARE INCIDENTI
I GIOCATTOLI PREFERITI SONO LE MACCHININE (SI RICORDA ANCHE CHI GLI HA REGALATO QUESTA O QUELLA)
NON AMA I GIOCHI STRUTTURATI, CON REGOLE
NON HA MIA GIOCATO MOLTO CON LE COSTRUZIONI E ANCORA OGGI I GIOCHI LEGO SE LI FA COSTRUIRE DA QUALCUN ALTRO PER POI GIOCARE CON L’OGGETTO
NON L’HO MAI VISTO GIOCARE DIVERSAMENTE, NON E’ IN GRADO DI GIOCARE CON QUALCUN ALTRO 1:1, LUI SEGUE IL SUO COPIONE E LE SUE REGOLE, NON C’E’ MEDIAZIONE, COMPROMESSO, SCELTA… PIUTTOSTO ESCLUDE L’ALTRO E GIOCA DA SOLO.
ALL’ASILO LO VEDO GIOCARE FUORI CON GLI ALTRI BAMBINI, MA SONO SEMPRE GIOCHI DI MOVIMENTO, DI CORSA, PRENDERSI, RINCORRERSI…
GIOCA VOLENTIERI ALL’APERTO, IN MOVIMENTO

disegno spontaneo
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc
DISEGNARE NON GLI PIACE E LO FA MALE (PERSONAGGI CON IL TESTONE E IL CORPO LUNGO SENZA GAMBE (COME UN TRONCO)CHE TOCCA LA FINE DEL FOGLIO, BRACCIA FILIFORMI E SEMPRE ALLARGATE IN FUORI CON DITA LUNGHISSIME, DISEGNA SEMPRE LA FAMIGLIA, RARAMENTE ALTRE COSE. LA CASA E’ UN BLOCCO UNICO CHE VA DALLA FINE DEL FOGLIO FIN QUASI ALL’ESTREMITA’ SUPERIORE, SPESSO C’E’ UNA FINESTRA TONDA IN SOFFITTA E LE FINISTRE HANNO LE SBARRE. L’ALBERO E’ UN TRONCO CICCIOTTO , LA CHIOMA E’ UN TONDO DAL DIAMETRO POCO PIU’ GRANDE DEL TRONCO, HA IL TRATTO ONDULATO E I FIORI COLORATI(ARANCIONI). IL SOLE E’ PRESENTE IN QUASI TUTTI I DIEGNI E HA I RAGGI. DA POCO E’ COMPARSA LA LINEA DI TERRA E QUELLA DEL CIELO. INIZIALMENTE USAVA IN PREVALENZA IL COLORE ARANCIONE, ORA ANCHE ALTRI AD ESEMPIO PER IL “TRONCO” DEGLI OMINI, I COLORI DELLA NATURA INVECE SONO SEMPRE STATI ADEGUATI (SOLE, CIELO, ERBA) NON HO MAI VISTO DISEGNARE ALTRO. )
attenzione nelle varie attività e interessi: breve ... lunga ....
SE UNA COSA GLI INTERESSA E’ CAPACE DI ATTENZIONE PROLUNGATA (ES.CARTONE ANIMATO, TEATRO, SPIEGAZIONI DI COSE INTERESSANTI, VISITE “DIDATTICHE”, LA LETTURA DI UN LIBRO CHE GLI INTERESSA) E FA DOMANDE PERTINENTI E LOGICHE. NON SI PIEGA A FARE COSE CHE NON GLI INTERESSANO.SE UNA COSA NON GLI INTERESSA NON VUOLE NEMMENO ASCOLTARE E TE LO DICE.
comportamento
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc),VIVACE, MOTORIAMNTE ABILE, NON RIESCE A STARE FERMO (NEMMENO QUANDO LO VESTI, NEMMENO SE GLIELO CHIEDI), MA SA ESSERE ANCHE TRANQUILLO, INTERESSATO DA UN CARTONE IN TV, O DAL GIOCO CON LE MACCHININE
adesione a regole, orari, limiti, NON GLI PIACCIONO, CONTESTA, SI ARRABBIA. MA ALL’ASILO E’ RISPETTOSO DEL RUOLO DELL’INSEGNANTE, DELLE REGOLE E DEI TURNI.
obbedienza agli adulti ..... E’ SEMPRE UNA LOTTA A CHI LA DURA LA VINCE, O RIESCI A CONVINCERLO CON UN LAVORO ESTENUANTE DI SPIEGAZIONI/INCENTIVI/RASSICURAZIONI/MOTIVAZIONI ….O LO PRENDI DI PESO.

reazione a divieti PIANTO, BIZZA, RABBIA, LANCIA GLI OGGETTI, TIRA I CALCI A PORTE, SEDIE…. DURA POCO PERò, POI TI GUARDA CON LO SGUARDO TRA SFIDA E TIMORE, SA CHE NON CI SI COMPORTA COSì’
capricci, bizze
paure, fissazioni...VUOLE ESSERE ACCOMPAGNATO SE VA IN UN’ALTRA STANZA, TIPO IN BAGNO O AL PIANO DI SOPRA, POI PERO’ NON HA PROBLEMI A USCIRE DA SOLO DI CASA E ANDARE A CASA DELLA NONNA (PASSA DAL GIARDINO CONFINANTE) O IN GIARDINO.
scolarizzazione
asilo nido SOLO 1 MESE, POI RITIRATO PER MIO INTERVENTO E MAI PIU’ REINSERITO, ABBIAMO PREFERITO CURE PARENTALI (NONNE) A che età 6 MESI Reazioni eventuali ………….
Scuola materna ANTICIPATARIO, ENTRATO A 2 ANNI E MEZZO, ERA IL PIU’ PICCOLINO, LA CLASSE ERA ETEROGENEA PER ETA’ DA 3 A 6 ANNI. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento.. OVVIAMNETE I PRIMI MESI DEL PRIMO ANNO PIANGEVA AL MOMENTO DEL DISTACCO, MA POI ERA TRANQUILLO, SI ERA AMBIENTATO BENE.IN QUESTO ANNO INVECE HA AVUTO UN PERIODO DI FORTE AUTONOMIA, ANDAVA IN CLASSE DA SOLO, POI DA GENNAIO HA RICOMINCIATO A PIANGERE QUANDO LO LASCIO E MI RIPETE “VOGLIO TE, TI VOGLIO BENE” QUANDO LO VADO A PRENDERE E’ SERENO, GIOCA E MI DICE CHE SI DIVERTE, CHE VA VOLENTIERI A CUOLA …E’ IL MOMENTO DEL DISTACCO CHE SEMBRA INAFFRONTABILE
successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento SIAMO SEMPRE ALLA SCUOLA MATERNA. L HA COMPIUTO DA POCO 5 ANNI E HA ANCORA DI FRONTE A SE’ LA FINE DI QUESTO E TUTTO IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO ALLA MATERNA
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche........NON SEMBRA PROPONIBILE FARGLI FARE ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE. VA IN PISCINA E OGNI VOLTA AFFRONTA LA LEZIONE CON DIFFICOLTA’ CERCANDO DI NON PERDERMI DI VISTA, COME SE SI TROVASSE SOLO, PERSO, HA BISOGNO DI INCESSANTI INCORAGGIAMENTI E RASSICURAZIONI SULLA MIA PRESENZA E SUL FATTO CHE STA FACENDO BENE… SONO CONVINTA CHE LE ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE GLI FAREBBERO BENE, MA COME POSSIAMO PROPORLE E FARGLIELE VIVERE SE LUI LE AFFRONTA COSì?
Composizione familiare MAMMA, PAPA’, L 5 ANNI, FRATELLINO 22 MESI
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) NONNI MATERNI VCINI DI CASA, LI VIVONO MOLTO!!
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby sitter, ecc) L VA ALLA SCUOLA MATERNA, LO PORTO IO LA MATTINA E LO VADO A RIPRENDERE ALLE 14.00, IL POMERIGGIO GIOCA IN CASA/GIARDINO A CASA NOSTRA E DELLA NONNA MATERNA(O AL PARCO GIOCHI OPPURE CI SEGUE NELLE NORMALI COMMISSIONI FAMILIARI), UN PAIO DI VOLTE A SETTIMANA ANDIAMO INSIEME A CASA DELL’ALTRA NONNA, UN POMERIGGIO IN PISCINA. ),.......
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....).DIREI PERMISSIVE, MA IO E IL PAPA’ ABBIAMO STILI EDUCATIVI MOLTO DIVERSI E TALVOLTA NON CI TROVIAMO D’0ACCORDO NON TANTO SUL CONTENUTO QUANTO SUL MODO….
Eventi particolari, cambiamenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....TROPPI!!! A SOLI 9 MESI MI HA VISTA SPARIRE DALL'OGGI AL DOMANI PER CIRCA UN MESE (PER UN MIO INTERVENTO AL POLMONE), POI HA AVUTO ACCANTO UNA MAMMA SOFFERENTE CHE NON ERA IN GRADO DI PRENDERSI CURA DI LUI: LUI DAVA SEGNI DI DISAGIO VOMITANDO ED EBBE UN ARRESTO DI CRESCITA VALUTATO DALLA PEDIATRA E POI DAL GASTROENTEROLOGO PEDIATRICO. IN SEGUITO LA MALATTIA DELLA NONNA MATERNAE IL NOSTRO TRASFERIRCI IN CASA SUA PER CIRCA 6 MESI ...ALTRO PERIODO DIFFICILE, TENSIONI, CAMBIAMENTI... POI LA MIA SECONDA GRAVIDANZA VISSUTA CON ANSIA PER UNA DIAGNOSI PRENATALE PREOCCUPANTE E INFINE IL RICOVERO E L'INTERVENTO DEL FRATELLINO (FEBBRAIO 2013) (INTERVENTO AD ALTO RISCHIO + COMA FARMACOLOGICO E RIANIMAZIONE) CHE CI HA PORTATI VIA PER UN MESE (AGGIUNGI TUTTA LA TENSIONE DEL PERIODO PRECEDENTE).

Visite mediche, ospedale, altro......REGOLARI VISITE PEDIATRICHE, A BREVE DOVRÀ SOTTOPORSI AD UN PICCOLO INTERVENTO CHIRURGICO, MA LO STIAMO PREPARANDO
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)ESAME VISTA OK, 1 ANNO FA ELETTROCARDIOGRAMMA E ECOCARDIOGRAFIA OK (FATTO A CAUSA DELLA DIAGNOSI DEL FRATELLINO: DESTROPOSIZIONE ARCO AORTICO+IPOPLASIA TRACHEALE)
Altre osservazioni ……….

'Sintomi' e storia non

'Sintomi' e storia non evocano a mio avviso sospetti di 'malattie' organiche, cerebrali, che sono ormai quelle che vanno a cercare i npi, se non particolarmente interessati agli aspetti psicologici e relazionali.
Mi sembra giusta la valutazione di disarmonia, fra aspetti cognitivi più evoluti ed emotivi meno, con una tendenza a opporsi alle regole e a fare solo quello che gli piace, che forse è stata facilitata da un atteggiamento ambientale iperprotettivo e troppo tollerante con la scusa che il bimbo aveva sofferto di ripetute mancanze... E' vero, probabilmente, ma la vita è fatta di mancanze e esperienze negative che è bene imparare a tollerare ed affrontare realisticamente: un eccessiva condiscendenza e 'comprensione' può essere peggiore del male patito.

Comunque i 'sintomi' segnalati non sembrano così 'patologici', capacità intellettive, cognitive di comunicazione e comprensione sembrano ben sviluppate, occorre far 'maturare' le capacità emotive e sociali che in gran parte dipendono da abitudini educative. Una volta si sarebbe detto 'viziato', probabilmente.
Forse è bene quindi non giustificare più troppo le sue pretese regressive, semplicemente trattandolo da bambino della sua età e abituandolo alla regola fondamentale che sono gli adulti a stare al comando della barca e i bambini devono obbedire, come è richiesto ai passeggeri...
Non starei però a tormentarlo con eccesso di regole o richieste 'educative', salvo quelle importanti per la convivenza, non formali ma sostanziali. E le comunicazioni ovviamente è bene che siano 'vere' e realmente interessate, alla sostanza e non alla forma.
Può essere utile vedere come reagisce a un cambio di modalità educative e vedere se i vari aspetti evolutivi si avvicinano e si armonizzano di più.
Cordialmente
drGBenedetti

Gentile Dr. Benedetti, la

Gentile Dr. Benedetti, la ringrazio per l’interessamento e la celere risposta.
Mi conforta sapere che si possono escludere malattie organiche cerebrali e che a suo avviso capacità intellettive, cognitive di comunicazione e comprensione sembrano ben sviluppate.
Quello che mi premeva sottolineare però non erano tanto gli aspetti oppositivi di fronte ai quali cmq so come pormi e farmi rispettare. Il bimbo è inoltre capace di un giudizio interno, sa valutare i comportamenti giusti/sbagliati.. Fuori, a scuola, con gli altri, in generale è rispettoso, non è mai stato prepotente né aggressivo, riconosce l’autorità degli insegnanti, degli adulti in generale, il rispetto per le regole, l’attesa del proprio turno etc etc. Non è che il suo opporsi gliela fa avere vinta, intendiamoci! Lui si oppone ….ma il comando ce l’ho io! Non lo esercito con autorità: cerco di dare spiegazioni, motivazioni, cerco di convincere: se ci riesco funziona meglio, se non ci riesco in questi modi divento coercitiva
Quello che invece risulta molto difficile da gestire sono gli aspetti emotivi, il suo sentire, le sue difficoltà nel relazionarsi con il “nuovo”, il suo attaccamento non equilibrato nei miei confronti …tutto quello di cui ho parlato ampiamente nel post precedente con riferimento ai vari esempi di vita concreta. Mi creda è davvero difficile! E’ difficile principalmente per lui, ma lo è anche per chi cerca di fornirgli gli strumenti per superare le sue difficoltà, i suoi timori, i suoi limiti ….e non sa in che modo farlo! …e non ci sarà sempre a farlo!! (mi immagino ad esempio il passaggio dalla materna alle elmentari, il cambiamento di insegnanti, compagni, ambiente, regole, modalità dello stare insieme…..)
Ecco, su questo tipo di difficoltà, lei come neuropsichiatra infantile che suggerimenti /consigli può darmi? Una valutazione NPI darebbe qualche risultato oppure questa disarmonia tra sfera emotiva e cognitiva può essere indagata e corretta solo con un approccio di tipo psicologico piuttosto che neuropsichiatrico?

La ringrazio sinceramente.

Credo di avere già risposto

Credo di avere già risposto in effetti, per quanto possibile a distanza e dal mio punto di vista. Può darsi che non le basti, e che voglia risposte precise a domande precise, ma a mio avviso il campo dello sviluppo e del funzionamento mentale e' molto più impreciso e variabile.
Cordialmente
DrGBenedetti

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