Gentile Dottore,
Le ho gia' scritto un po' di mesi fa per la situazione di mio figlio che attualmente ha tre anni e mezzo. Dopo aver fatto tutte le indagini del caso per il fatto che il linguaggio tardasse ad arrivare siamo arrivati ad una diagnosi fatta da un neuropschiatra dell'eta' evolutiva ed e' la seguente: bambino molto comunicativo con ritardo dello sviluppo psicomotorio che ha interessato il linguaggio, bambino che risulta ancora poco organizzato dal punto di vista strategico-procedurale , richieste espresse in modo egosintonico ,vive in funzione dell'adulto referente e con la madre c'e' un attaccamento simbiotico, necessita di psicomotricita' e conseguente approccio logopedico.
Il bambino adesso dopo 6 mesi di scuola comincia a ripetere quasi tutto ovviamente a modo suo per esempio tu dice cu, Caterina il nome della cuginetta lo pronuncia Cacarina insomma un linguaggio del tutto inadeguato alla sua eta' . E' un bambino che si presenta inibito con gli altri , insicuro e a parere della psicomotricista e' un bimbo che mentalmente avrebbe un anno e mezzo quindi immaturo per la sua eta'!
Io Le scrivo perché sono molto angosciata e piena di sensi di colpa , gli ho sempre parlato tanto , e' vero ha vissuto sempre con me anche perché i nonni sono anziani , il papa' torna tardi dal lavoro , lavora anche il sabato e a volte la domenica.
Vorrei capire anzi sapere se mio figlio recuperera' questo ritardo, come sara' a 5 anni , se sara' un bimbo come tutti gli altri.
Ho bisogno di essere rasserenata per vivere al meglio questa situazione che e' diventata un tarlo nella mia mente , e' vero sono ansiosa, non sono un 'ottimista per natura ma possibile che sia stata io la colpa di questo ritardo? Averlo protetto , coccolato , viziato ma anche rimproverato piu' volte per questo suo sempre chiamarmi, starmi attaccato sempre tutto il giorno da non farmi respirare, insomma quello che vorrei chiederle e' se sono stata io il motivo per il quale mio figlio non abbia seguito le tappe giuste del suo sviluppo! ?
Per quanto riguarda l'elettroencefalogramma( indice di apgar 8/9) che mi hanno comunque richiesto in quanto lui e' nato tre settimane prima siamo in attesa di farlo perché la prima volta non ci siamo riusciti perché con gli elettrodi in testa lui non riusciva ad addormentarsi.
Dopo le prime due sedute di psicomotricita' andate bene proprio ieri ha rifiutato di entrare nel centro e piangeva piangeva , voleva andarsene ma con la terapista siamo entrate in stanza e lui ancora di piu' voleva andare via, li ho fatto una scelta sono uscita fuori dicendogli che sarei tornata a prenderlo , sentivo fuori dalla stanza il suo pianto che dopo un po' si e' interrotto, poi dopo una mezz'oretta la terapista mi ha richiamato e ci siamo seduti tutti e tre parlando di quello che stava facendo , di quello che aveva fatto, ma lui comunque continuava a dire"Andare andare, uscire", come fare se lui non l'accetta questa cosa?? continuare? lasciare che le cose cambino da sole e quindi portarlo con decisione e fermezza o andare via quando lui si rifiuta?? La terapista mi ha detto che e' normalissima la sua reazione e che ci vorra' del tempo e siccome questo per me e' un universo sconosciuto mi faccio mille domande!