Ingestibile solo con la mamma

Gentilissimo Dottore,
Sono mamma di un bimbo di 26 mesi e Le scrivo perché ho un problema nella sua gestione.
Il mio piccolo va al nido da quando aveva 18 mesi ( avevo provato ad inserirlo a 12 mesi ma a causa di frequenti malattie l'ho ritirato dopo poco). Inserimento un pó difficile ma adesso ci va volentieri e le maestre mi dicono che è ben inserito , bravo e con gli altri bimbi si rapporta bene. Lo mando mezza giornata, Il pomeriggio lo passa con me, verso le 19.00 arriva anche il papà .
Mio figlio è ha un forte attaccamento nei miei confronti. Se ci sono io vuole solo me, non esistono più le altre persone (papà, nonni ...) E qui arrivo al punto .
Quando si ritrova da solo con il papà o con i nonni si comporta bene, gioca , è ubbidiente non da mai problemi. Mio marito riesce a portarlo a fare la spesa, in chiesa , fa di tutto e di più con lui senza mai avere problemi, stessa cosa quando è con i nonni.
Quando è con me invece diventa capriccioso e a volte ingestibile. È un continuo richiamare la mia attenzione, se andiamo al parco e mi metto a parlare con un'altra mamma, scappa, a casa, quando non gioco con lui, continua a chiamarmi per poi farmi vedere che sta facendo una cosa che magari gli ho proibito di fare. Se ci sono io le altre persone non hanno più autorità, non accetta i no dagli altri, urla e si dispera. Ho la sensazione anche, che in mia presenza, mio figlio diventi insicuro, lo vedo al parco o quando si ritrova con altri bimbi, continua a cercarmi e a controllare che io sia li a prestargli attenzione.
Penso di essere una mamma presente gioco tantissimo con lui, gli leggo molti libretti e gli do molte attenzione ma di fronte ai no e ai capricci rimango ferma, i no rimangono no. I capricci cerco di gestirli con il dialogo, lo lascio sfogare e poi lo guardo dritto negli occhi e cerco di spiegargli le cose, ma non nego che a volte perdo la pazienza e non sempre mi riesce mantenere la calma.
Quando siamo io e lui non gioca mai da solo.
Abbiamo attraversato diverse fasi difficili dallo sbattere la testa quando si arrabbiava( superato) ai morsi e alle sberle (non ancora superato del tutto) atteggiamenti che manifestava e manifesta solo in mia presenza.
Dove sto sbagliando? Devo cercare di stargli vicino il più possibile per fargli capire che la mamma c'è e ci sarà o devo cercare di renderlo in Qualche modo più autonomo da me?
Un'ultima cosa ultimamente quando una persona estranea (ma può essere anche un parente ) lo saluta o gli presta attenzione si arrabbia o scappa. Sono atteggiamenti normali di crescita o c'è qualcosa che non va? E soprattutto cosa posso fare per aiutarlo a superare questa fase?
Mi scuso per la lungaggine ma volevo cercare di rendere più chiara possibile la situazione.
La ringrazio moltissimo per la sua attenzione e le porgo i miei più cordiali saluti .

Questionario

nascita: 41 settimana
Parto naturale indotto
alla nascita : peso 3.450 altezza 50 circonferenza cranica 34.5
indice di Apgar dopo 1 9 dopo 5 10. durata del ricovero in ospedale 6 gg causa infezione neonato
Primi mesi
allattamento: materno
svezzamento sei mesi facile
Fino ai due anni frequenti risvegli notturni
persone che lo accudivano mamma e papà fino ai 18 mesi.
Dai 18 mesi Nido mezza giornata .
alimentazione senza problemi, autonomo e mangia di tutto.
Messa a letto con la mamma vicina, durante la notte dorme nel suo lettino e nella sua cameretta.
Abitudini: ciuccio di notte e di giorno quando è a casa.
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo sei mesi
primi passi da solo 12 mesi
capacità motorie attuali : corre e fa le scale tenendosi
controllo sfinterico (pipì e popò) qualche volta fa pipì e popó nel vasino
interesse e curiosità verso le persone
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: da un mese circa rifiuti delle persone nuove.
figure principali cui è attaccato: mamma
reazioni alla separazione dai genitori: Accetta molto bene separazione dopo averlo avvisato .
rapporto i bambini : al nido gioca e si relaziona bene, notiamo spesso che al parco prende un bimbo di riferimento e inizia ad imitarlo
comprensione delle cose e delle richieste: buona
comunicazione dei suoi bisogni e desideri: buona

sviluppo simbolico
linguaggio:
due parole insieme : si
uso del no e del sì : si
frase minima (verbo e sostantivo ) : si

interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi : non gioca da solo in presenza della mamma, con i nonni e con il papà si, ama molto i libretti soprattutto se letti da un adulto.
disegno spontaneo
scarabocchio
comportamento; vivace e capriccioso con la mamma
adesione a regole, orari, limiti,
obbedienza agli adulti: buona adesione alle regole e l'obbedienza con le persone diverse dalla mamma
reazione a divieti : a volte reagisce con morsi e alza le mani ( solo con mamma raramente con papà)
asilo nido 18 mesi
Reazioni eventuali: inserimento difficoltoso
Composizione familiare: mamma e papà
Organizzazione familiare per l'accudimento : mattino nido, pomeriggio mamma, sera mamma e papà .
modalità educative : variabil, cerchiamo di essere fermi, lo lasciamo sfogare e poi con calma gli spieghiamo le cose ma non mancano episodi in cui perdiamo la pazienza e alziamo la voce.

Un po' stringata la

Un po' stringata la descrizione dell'organizzazione familiare e della distribuzione dei compiti e delle funzioni genitoriali. Ho l'impressione che gran parte ricade sulla madre e per questo il bambino forse la ritiene 'responsabile' delle sue 'disgrazie', cioè la separazione, l'andata all'asilo, la perdita delle prerogative precedenti da bambino piccolo, le richieste ambientali di crescere, cose che appunto per lui sono 'disgrazie', se non un vero e proprio 'tradimento'. Ma è il prezzo della crescita. Il bimbo ovviamente le tenta tutte per recuperare le cose perdute e magari la fa pagare, vedendo nella mamma la colpevole... Mi pare che la mamma cerchi di fare appello alle 'spiegazioni' razionali, che però in questi casi non funzionano.
Meglio guardare di 'ottimizzare' l'organizzazione familiare e sopportare la fase di rabbia del bambino aspettando che passi e adottando regole chiare e semplici, di cui la fondamentale è che al comando della barca sono i genitori, comunque (sperando che guidino abbastanza bene...). Più che perdere tempo in spiegazioni che stancano sia la mamma che il bimbo, meglio ascoltarlo e aiutarlo ad accettare la crescita, che poi scoprirà un sacco di cose interessanti.
Cordialmente
drGBenedetti

La ringrazio

La ringrazio moltissimo Dottore. Confermo quanto ha detto. L'organizzazione familiare è molto concentrata su di me. Inizialmente io e mio marito eravamo interscambiabili poi quando il piccolino ha iniziato a richiedere la presenza della mamma l'abbiamo sempre assecondato. Siamo arrivati al punto che quando siamo noi tre vuole essere cambiato, andare a letto e in generale essere accudito solo dalla mamma. Abbiamo provato più volte a spezzare questa routine con il risultato di pianti e urla che ci hanno fatto cedere per tornare alla vecchia organizzazione. Dopo il Suo consiglio proveremo nuovamente a reimpostare il tutto magari con più determinazione.
Ancora grazie Dottore, non conoscevo questo portale, penso che sia un grande supporto per tanti genitori.

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