consulto

Buona sera Dott Gianmaria Benedetti siamo due genitori in procinto di adottare due bimbi ,il più grande dell'eta di 7 anni ha dei problemi del linguaggio, avremmo piacere se leggesse le schede psico pedagogiche del bimbo e ci desse un consiglio su come affrontare l'eventuale problema .
Allego relazioni :
16/05/2014
Il bimbo è stato diagnosticato ad aprile 2014 presso il centro xxxxxxxxx per confermare o escludere caratteristiche del disturbo pervasivo dello sviluppo.
Non sono state raccolte informazioni relative alla gravidanza , al parto e ai primi anni del bambino.
Dalla documentazione medica raccolta risulta che nel bambino sono stati diagnosticati disturbi specifici di sviluppo del linguaggio ed afasie motorie. Considerato il tracciato EEG scorretto il bambino viene seguito dal neurologo però fino ad ora non è stato diagnosticato dal punto di vista neurologico.
Durante la permanenza presso l'istituto il bambino aveva difficoltà nell'adattarsi alla nuova dimora . Da quanto riferito dalla psicologa l'umore era depresso, Il bambino difficilmente stringeva rapporti con i coetanei, era triste e stava in disparte.
Il bambino comunicava soprattutto con modalità non verbali, non parlava emetteva solo suoni indistinti.
Cercava di compensare il linguaggio con dei gesti però anchessi non erano ben definiti e comprensibili per gli altri. Da ottobre 2013 ha iniziato a pronunciare delle parole, attualmente cerca di costruire frasi semplici come : dammi da bere ,non andare. Il bambino comunica le sue esigenze , sa chiamare per nome i suoi amici e le maestre indica delle cose per informare e chiedere.
Costruisce un campo comune di attenzione, il bambino capisce molto bene il linguaggio , sia per quanto riguarda gli enunciati semplici che quelli composti, battute, situazioni buffe nella vita quotidiana e nelle fiabe, reagisce al tono della voce , sa quando qualcuno è arrabbiato con lui allora abbassa la testa e quando vuole scusarsi con qualcuno lo avvicina , lo accarezza e lo tocca.
Anche nell'ambito della comunicazione non verbale è visibile un progresso significativo, la sua mimica è molto più plasmabile , utilizza sia gesti che il linguaggio del corpo ,Stabilisce contatto visivo con l'interlocutore.
Attualmente le abilità motorie sono ben sviluppate, corre salta và in bicicletta, gioca al pallone.
La cordinazione dei movimenti e l'equilibrio à nella norma, la tensione muscolare risulta ridotta.
Il bambino non ha sintomi di iperattività.
Nell'ambito di motricità fini l'abilità del bimbo risulta sotto la norma, il bambino disegna malvolentieri ,la presa della matita è scorretta, ritaglio con forbici è impreciso. Lateralizzazione destra , orientamento nello schema del corpo corretto, è molto sufficiente nell'ambito delle attività quotidiane, mangia da solo , si veste da solo, si prende cura dell'igiene. Sa usare le posate correttamente, consuma i pasti nel modo orinato, ordina il tavolo dopo aver mangiato se richiesto.
Il bambino utilizza i giocattoli conformemente alla loro destinazione, usa l'immaginazione . Nel repertorio di giochi che piacciono al bambino ci sono giochi di ruolo , giochi costruttivi, interpretativi e tematici. La capacità di concentrazione è migliorata e l'attenzione si è prolungata.
Nell'ambito emotivo il bimbo è equilibrato il suo umore è adeguato alla situazione, sorride è gioioso , quando si arrabbia è oppositivo. A volte gli viene difficile accettare una sconfitta- rinuncia al compito che sta eseguendo, scappa e si nasconde. Il bambino a costruito un legame importante con una maestra dell'istituto gli piace la sua compagnia ,è contento quando la vede, cerca la sua presenza.
Anche il legame con la sorella è attualmente molto forte, è molto empatico e protettivo. Il bimbo sta volentieri con persone che conosce e di cui si fida. Ha bisogno di tempo per potersi fidare di una persona e per poter stringere un legame con lei.
Non gli piacciono situazioni nuove né luoghi nuovi, si sente poco sicuro e poco libero in questa situazione.
Non è propenso ad assaggiare piatti nuovi segue una dieta senza glutine , ha allergie alimentari. Gli piace toccare superfici lisce , gli capita di ispezionare oggetti con la lingua , di leccare la neve o una ringhiera. Il bambino è molto sensibile ai suoni specialmente se inaspettati e incontrollati. Gli piace però giocare con giocattoli che emettono suoni o rumori. Prima gli piaceva sempre scegliere la stessa strada per andare all'asilo, spesso camminava sulle strisce bianche o sull'orlo del marciapiede. Attualmente non si osserva più questa prediligenza per gli schemi è decisamente più flessibile. Accetta cambiamenti con maggiore facilità.
Durante l'osservazione è entrato nella sala con una delle tutrici . Inizialmente era intimidito abbassava la testa , guardava di nascosto. Dopo poco si è avvicinato allo scaffale dei giochi ha guardato nei cassetti cecava oggetti che lo potessero interessare. Il bimbo sa presentarsi e dire quanti anni ha. Durante il colloquio si rivolgeva all'interlocutore, manteneva il contatto visivo. Piuttosto velocemente intraprendeva giochi che gli venivano proposti , col passare del tempo collaborava sempre più volentieri. Ha accettato volentieri una proposta di fare una gara , accettava le regole proposte dagli psicologi, il gioco gli piaceva ,il bambino sorrideva la sua mimica era completa e comprensibile. Assieme alla pedagoga hanno costruito un garage di mattoncini, ci parcheggiava dentro le macchine e imitava il rumore. Durante l'attività manteneva un buon contatto con l'interlocutore rispondeva alle domande.
Giocando al palone prendeva e lanciava il pallone alternativamente , ha fatto il portiere , gli piaceva sentire delle lodi indirizzate a lui. Quando voleva continuare il gioco si avvicinava alla persona con un oggetto e glielo porgeva.
Ha partecipato volentieri ad un gioco in cui si faceva finta di cucinare , ha preparato il pranzo , ha versato il liquido nelle tazze , ha assaggiato il cibo. Il gioco era ben complesso e lungo .Il bambino ha permesso agli psicologi di intervenire durante il gioco. I cambiamenti non hanno creato nessuna protesta , ha costruito un campo di collaborazione comune e manteneva il contatto visivo con le persone presenti. Osservava il comportamento altrui , ha notato che la tutrice parlava al telefono. Il bambino ha intrapreso il gioco con le bolle di sapone ,poi le seguiva e cercava di prenderle.
Durante il gioco si sentiva libero rideva e parlava di più. I suoi enunciati non erano pienamente comprensibili per gli altri ma la loro intonazione ed il ritmo erano corretti.
Il bambino reagiva ai suoni provenienti dall'esterno, cercava con lo sguardo la fonte dei suoni e la localizzava correttamente. Rispondeva alle domande semplici che richiedevano una affermazione o una negazione. Non rispondeva alle domande complesse.
Comunicava soprattutto con vocaboli singoli usati adeguatamente ma non sempre nella forma corretta.
Il bimbo reagiva correttamente a tutti i comandi che gli sono stati rivolti.
Durante l'osservazione il bimbo si comportava nel modo adeguato alla situazione , era attivo dal punto di vista emotivo, si meravigliava , esprimeva il compiacere ed il dispiacere. Era visibilmente interessato sia all'ambiente che alle persone presenti, voleva postporre la fine dell'incontro , non voleva mettere i giocattoli in ordine ma quando gliela ha chiesto la tutrice lo ha fatto.
Uscendo dalla stanza ha salutato tutti con una stretta di mano.
Sulla base delle informazioni raccolte non sono state rilevate caratteristiche del disturbo pervasivo dello sviluppo.
La difficoltà nelle aree di comunicazione e di interazioni sociali solo legate ai disturbi specifici del linguaggio diagnosticati precedentemente nonché alla situazione familiare ed emotiva particolarmente difficile.

Relazione neuropsicologica 12/12/2013

Consultazione presso il reparto di neurologia infantile
Il bambino si e’ adattato bene all’ambiente del reparto. Inizialmente era intimidito, manteneva le distanze, pero’ dopo ha iniziato a partecipare attivamente nei giochi con altri bambini, era attivo, allegro, eseguiva i comandi rivoltigli. xxx e’ agile, cambia spesso l’oggetto di interesse ma sa concentrarsi piu’ a lungo su alcune attivita’.
Durante l’incontro con la psicologa mantiene il contatto visivo ed emotivo. Conformemente alle sue possibilita’ reagisce alle domande rivoltegli, risponde con delle parole singole o con i gesti. Volentieri intraprende le attivita’ propostegli. Si coinvolge anche nel contatto basato sui compiti. E’ visibile la sua irrequietezza motoria e la suscettibilita’ alle distrazioni ma anche se leggermente indirizzato il bambino collabora volentieri.
Lo sviluppo intellettuale generale valutato con la scala di Leiter rientra nella norma anagrafica e corrisponde al livello II=100. X effettua molto bene i compiti di costruzione ed i compiti basati sulla percezione visiva. Le difficoltà si notano di piu’ nelle prove richiedenti informazioni sul mondo che lo circonda basate sull’apprendimento sociale.
Funzioni legate al linguaggio – comprensione – esegue i comandi, indica immagini degli oggetti in base ai nomi ed alle loro funzioni. Sono visibili delle difficoltà nella comprensione delle costruzioni linguistiche più complesse che contengono espressioni legate ai nessi temporali e spaziali. Il vocabolario del linguaggio passivo rimane ridotto. Linguaggio attivo – limitato alle singole parole ed alle espressioni onomatopeiche. Inizia a collegare due parole ma non costruisce frasi. Articolazione delle parole e’ deformata, alcuni fonemi vengono omessi o scambiati.
Coordinazione visiva-motoria – disegna figure angolari ma non vuole riempire labirinti, il disegno della figura umana sul livello di cefalopodi (a X non piace disegnare). Costruisce delle costruzioni facili con i mattoncini ma la sua abilita’ manuale e la prassia risultano abbassate.
Il bambino appare sereno, aperto al contatto con altre persone. Capisce le regole di base del comportamento e le osserva.
Conclusioni:
• Sviluppo intellettuale valutato con la scala di Leiter rientra nella norma anagrafica II=100.
• Disturbi nello sviluppo del linguaggio del tipo di afasia (con maggioranza dei disturbi del linguaggio espressivo).
• Durabilità dell’attenzione volontaria abbassata, deficit di sviluppo relativi alla coordinazione visiva e motoria nonché all’abilita’ grafomotoria.
• Il bambino mantiene buon contatto visivo ed emotivo.

Grazie mille dottore per la risposta velocissima

Grazie mille dottore per la risposta velocissima .
Come avrà capito siamo un pò preoccupati sul da farsi ,come adozione abbiamo un supporto psicologico già fornito dall ente che ci seguirà al rientro in italia , la cosa che ci preoccupa è la regressione che potrebbe avere il bambino proprio a causa del cambio affetti e del cambio lingua .
Avendo un età scolare il bimbo dovrebbe essere inserito in 2° elementare , ma visto i problemi di linguaggio cosa ci consiglia? Si può inserire in una classe 1° ? Tenendo conto che nel suo paese vanno in prima a 7 anni e non a 6 come da noi .
La logopedia và iniziata subito o dobbiamo dare il tempo al bimbo di imparare la nostra lingua ?
Adesso stanno organizzando il viaggio per andare a conoscere i bambini , e possiamo fare ai medici che lo hanno seguito le nostre domande. Che ulteriori esami possiamo far fare al bambino per escludere danni neurologici permanenti ,oltre la risonanza magnetica anche la tac và bene ? Cosa ci consiglia ?
La ringraziamo per la sua disponibilità .

Le valutazioni e le

Le valutazioni e le osservazioni riportate, specie la prima, sembrano molto ben fatte. Non conoscendo nulla dei primi anni è difficile dare una valutazione diagnostica, ma l'evoluzione positiva mostrata anche nel linguaggio nell'ultimo anno fanno ben sperare. Data la situazione è possibile pensare a un disturbo traumatico dello sviluppo, dipendente cioè dalle vicende ambientali, ma in mancanza di accertamenti medici (Risonanza, esami genetici,) non è possibile valutare l'eventuale presenza di anomalie organiche, suggerite dall'EEG alterato.
Il bambino sembra aver risentito molto positivamente di un ambiente adeguato nell'ultimo periodo, con la creazione di legami e relazioni importanti ma è difficile fare previsioni sullo sviluppo futuro. Non è facile prevedere nemmeno quali reazioni potrà avere al cambiamento ambientale immagino molto grande dovuto all'adozione, specie se è internazionale, che inevitabilmente comporterà la rottura di tali legami e relazioni.
Penso ci vorrà un supporto psicologico importante alla famiglia per evitare le trappole che scattano talvolta nelle adozioni.
Cordialmente
drGBenedetti

Come dicevo credo che sarà

Come dicevo credo che sarà molto importante il supporto ai genitori. Di solito i genitori pre-adottivi sono molto seguiti prima dell'adozione, mentre spesso sono lasciati a se stesso dopo, cioè proprio nel momento del maggior bisogno. ( come succede d'altronde anche per i 'corsi pre-parto: una volta partorito, i neo-genitori vengono solitamente lasciati a sè stessi...). Il consiglio è di farsi aiutare a comprendere la situazione che si svilupperà, con una consulenza protratta nel tempo, in modo da poter affrontare le difficoltà in modo adeguato, man mano che si dovessero presentare. Impossibile prevedere e 'prevenire', a mio avviso.
Gli esami possono aiutare a capire le cause delle difficoltà del bambino, forse, ma non è detto che aiutino a prevedere l'evoluzione. La TAC comporta l'assorbimento di una grande quantità di raggi X, non è giustificata se non d'urgenza.
Quanto alla scuola è importante sapere se e come il bambino faceva una scuola (materna) nel suo paese e quanto era in grado di adattarsi alle richieste non solo didattiche ma comportamentali, di adattamento alle regole, ecc. Dato il problema di linguaggio importante, sarà necessario probabilmente un sostegno scolastico, che comporta il riconoscimento di handicap in base alla legge 104/92. Probabilmente sarà meglio inserirlo in una prima, ma andrà comunque parlato per tempo con la scuola.
Bisognerà prima di tutto dare il tempo al bambino di ambientarsi e bisognerà avere il tempo di conoscerlo, per capire se e come dovrà essere aiutato, senza avere fretta.
Come in tutte le decisioni, una volta 'varcato il Rubicone' bisogna essere disposti e preparati ad affrontare tutte le difficoltà che eventualmente sorgeranno, previste e impreviste.
Cordialmente
drGBenedetti

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