aggiornamento e domande

Egregio Dott. Benedetti, le scrivo per aggiornarla sulla evoluzione della mia bambina che lei ha visitato il 17 Maggio presso il suo studio di Firenze. Può inserire se vuole la lettera sul suo blog al nome irene80.

Poco prima della sua visita la npsi della nostra città ci ha prospettato una diagnosi di lieve-medio autismo.

La bimba ha fatto molti progressi in questi mesi sia dal punto di vista del linguaggio sia dal punto di vista affettivo emozionale, certo è ancora un pò tirannica ma è molto migliorata anche in tal senso.

Le frasi sono più lunghe....sono quasi sempre ben articolate, dice il participio passato, il futuro, il presente il gerundio ecc...Molte parole che prima non si capivano adesso si comprendono meglio.

A volte sembra che dica delle cose decontestualizzate, ma ragionandoci su c'è quasi sempre una correlazione, che però spesso non è facile da capire per una persona che non la conosce ed a volte anche per noi. A volte ripete delle frasi sentite nei film o nei cartoni o da noi, ma questa ripetizione differita che ci preoccupava molto sta diminuendo col tempo man mano che acquisisce dimistichezza con il linguaggio. Le frasi spontanee aumentano giorno per giorno. C'è ancora il problema della risposta che non sempre arriva, ma pian piano sta migliorando anche in questo, “il no è più facile del sì”.

Con le persone che non sono di famiglia il linguaggio diventa più rudimentale anche se diversi nostri amici dicono che è molto migliorata anche nel rapporto con i loro figli. La bimba infatti salta come un grillo quando vede qualche suo amichetto che viene a trovarla a casa e si vede che è felice anche se non comunica benissimo con loro.

Le abbiamo cambiato asilo (adesso è al secondo anno) e lei sembra contenta ed entusiasta anche perchè l'ambiente è più aperto e rilassato. Chiaramente a livello comunicativo e manuale è indietro rispetto agli altri e le maestre denunciano il fatto che si concentra poco nelle attività, tende a volte ad isolarsi e comunicare verbalmente poco con gli altri bimbi anche se le piace stare vicino agli altri e si dispiace quando la lasciano sola. Quest'anno però a differenza dell'anno passato con le maestre cerca di parlare e quando vado a prenderla la trovo contenta e non più rallentata nei movimenti come l'anno scorso. Inoltre, appare felice di vedermi (l'anno scorso invece faceva finta di niente) e cerca di raccontare qualcosa a modo suo, cioè le attività svolte, cosa ha mangiato i nomi dei compagni di classe etc....... e dice che la scuola è bellissima.

Le confesso però che non riesco ancora ad essere tranquilla, ci provo, ma dall'esterno spesso arrivano dei segnali negativi che mi fanno ricadere in depressione. Premetto che le maestre nuove mi sembrano molto più esperte e acute, naturalmente hanno notato presto le difficoltà della piccola e cercano di spronarla e di coinvolgerla il più possibile. Per ciò che concerne il comportamento a scuola non ci sono problemi in quanto la bimba rispetta le regole, rispetta gli altri bimbi e mangia da sola e non ha problemi con il controllo sfinterico. In completa buona fede ci hanno consigliato di seguire l'iter della npsi della nostra città e ci hanno detto che la scuola può intervenire sollecitando la asl al fine di far entrare al più presto la bambina presso i centri convenzionati della zona e per il sostegno. Il sostegno lo consigliano in quanto vedono che la bimba seguita a “tu per tu” sembra apprendere maggiormanete, ma loro non sanno che la piccola assorbe tutto come una spugna anche se sembra che non ascolti, infatti ha già imparato delle canzoncine del nuovo asilo e qualche poesia che ripete a casa oltre all'inno di Italia che ripete quasi alla perfezione. Noi abbiamo riferito alle maestre tutta la storia e i vari iter stressanti seguiti. Le maestre leggendo la sua relazione dettagliata concordano nel dire che la bimba ha un problema emotivo.

Sono combattuta, da un lato vorrei far finta di niente e lasciare che la piccola continui la sua evoluzione da sola, dall'altro ho paura di privare la mia bimba di un aiuto anche se francamente ho paura del grave danno psicologico che potrebbe avere nei prossimi anni.

Spero lei mi possa dare un prezioso consiglio.

La ringrazio infinitamente.

A presto.

Gentile signora, le notizie

Gentile signora,
le notizie mi sembrano molto positive, l'evoluzione prosegue con una maturazione su tutti i piani, sia linguistico che comportamentale e di adattamento.
Ricordo la mia valutazione di alcuni mesi fa
"... L'atteggiamento in generale, la relazione e la comunicazione appaiono come 'trattenute' e le parole sembrano pronunciate con qualche dislalia, oltre che con un tono di voce un po' artefatto. Appare molto autonoma e determinata e mostra spunti di rabbia mal trattenuta; i genitori riferiscono atteggiamenti tirannici e bizzosi in casa.
Da un punto di vista medico-neurologico non si apprezzano segni di patologia, la motricità appare nella norma, non si apprezzano particolari disprassie. Da quello psicologico la bambina mostra uno sviluppo complessivamente adeguato, un lieve ritardo del linguaggio e un atteggiamento relazionale 'difensivo' e quasi oppositivo verso l'estraneo, con una difficoltà del modulare le emozioni. La sua tendenza in situazioni estranee sembra essere di trattenere e nascondere le reazioni emotive, come sembra aver fatto all'ingresso nella scuola materna, dove non ha mostrato inizialmente reazioni chiare alla separazione dai genitori. All'opposto in certe situazioni mostra reazioni rabbiose, anche se trattenute. Sembra esserci quindi un'immaturità dell'elaborazione e del controllo delle reazioni emotive, ... e a gestire possibili tematiche conflittuali con coetanei,( che emergono a tratti rappresentate anche nel gioco!), di fronte a cui usa le modalità di trattenere ed inibire le sue reazioni, evitando anche il contatto. ..."

Mi sembra che anche la reazione al cambiamento di asilo sia positiva. D'altronde é passato solo poco più di un mese. Non vedo il motivo della fretta a intervenire dentro e fuori della scuola, in una bambina che mostra di proseguire il suo sviluppo. Non conosco i 'Centri' della vostra zona ma tendo a non fidarmi se non dopo esperienze positive e generalmente raccomando di intervenire solo dove ci sono segni di arresto o regresso dello sviluppo: gli interventi sanitari possono anche causare danni, come molti fanno finta di non sapere, e vanno fatti quindi quando ce ne è effettiva necessità. Inoltre a quanto ho visto , l'indicazione a mio avviso sarebbe eventualmente non a un intervento riabilitativo - educativo, come usa oggi per lo più, ma a un intervento psicoterapico, attento agli aspetti emotivi affettivi e alle relazioni (come dicevo gli aspetti problematici non mi sembrano quelli cognitivi, ma quelli psicoaffettivi).
Ma questo solo in futuro se la bimba mostrasse di non progredire abbastanza bene nel suo sviluppo psichico e nell'adattamento e inserimento sociale.
Cordiali saluti
drGBenedetti

Egregio Dott. Benedetti, ieri

Egregio Dott. Benedetti,
ieri siamo andati a colloquio con le maestre della nuova scuola della mia bimba e sono certa che sarà contento di sapere che la mia piccola ha cominciato a comunicare verbalemente con quasi tutte le maestre (ne sono tante in classe dato che vi sono diverse maestre di sostegno), a bassa voce dicono, ma si fa capire abbastanza. Addirittura secondo alcune maestre ormai il ritardo di linguaggio sembra un problema quasi risolto, permane la difficoltà nella comunicazione verbale con gli altri bimbi anche se ci prova ad avere un contatto, ma si isola sempre meno. Comunque le maestre hanno seguito i suoi suggerimenti scritti nella relazione dettagliata, quindi si stanno concentrando sull'affettività più che sulla prestazione.
L'unica cosa che denunciano è che a livello grafico la bimba è un pò in difficoltà e che l'attenzione è ancora labile, inoltre, hanno notato che se una di loro le si mette vicino lei è più presente e reattiva nell'eseguire i lavoretti. Per questo pensano che sarebbe meglio per la piccola avere una maestra di sostegno. Per il resto ora dicono che è un pò indietro rispetto agli altri bambini! Io sono stata contentissima, dato che l'anno scorso le maestre dell'altra scuola la davano per ritardata grave a livello di una bimba di 18 mesi e lei aveva tre anni! Ora dicono solo che è un pò indietro soprattutto per la motricità fine. Per il resto dicono che è abbastanza autonoma anche nell'andare in bagno, nell'apparecchiare e nel rimettere le cose a posto, inoltre non è affatto disturbante, ascolta ed è abbastanza ubbidiente. L'apprendimento delle poesie e canzoncine c'è e le ripete anche a scuola (prima lo faceva solo in casa).Per l'insegnante di sostegno io aspetterei, la bimba ha solo quattro anni appena compiuti e sta facendo ancora progressi soprattutto a casa anche se è ancora un pò tirannica. La ringrazio ancora per il consiglio che ci ha dato e cioè di "proteggere la bambina" e visto i progressi in fieri, probabilmente a breve potrebbe finire questo "incubo" e potremo scacciare tutti gli "spettri". Penso che fra un paio di mesi torneremo a Firenze per un nuovo consulto e per avere consigli da lei in relazione alla richiesta del sostegno.
Cordiali saluti.

Sono sicuramente contento di

Sono sicuramente contento di queste buone notizie, che mi confermano nelle mie impressioni.
Come scrivevo l'evoluzione assomiglia a quella del 'mutismo elettivo', quando le cose vanno bene. In questi casi bisogna evitare di fare pressioni per 'farla parlare', badando invece al contatto emotivo e alla comunicazione comunque avvenga. Le parole seguiranno da sè, anche con i coetanei, come è successo con gli adulti. Vedremo nei prossimi tempi.
Riporto per chi legge :"... La mia impressione è che la bimba presenta al momento una difficoltà evolutiva con immaturità psicologica a gestire tematiche conflittuali, che inibisce la relazione e la comunicazione nell'ambiente estraneo. L'impressione è più quella di una situazione oppositiva e ansiosa eventualmente, che non di un disturbo autistico o psicotico. Per certi aspetti il quadro psico-relazionale mi sembra simile alle situazioni di 'mutismo elettivo', in cui a un certo punto il bambino si difende dal contatto con l'ambiente extrafamiliare evitando di parlare fuori della famiglia."
Aggiungevo l'indicazione di limitarsi " per il momento a 'contenere' le sue bizze e richieste tiranniche senza farsi comandare da lei, in modo da rimettere la bimba in una condizione di maggiore fiducia e tranquillità. L'attenzione deve essere posta non sulle prestazioni e sugli aspetti esecutivi, ma su quelli psicologici emotivi e affettivi e facilitando contatti ed esperienze non stressanti con l'ambiente extrafamiliare.
Sembra completamente fuori luogo l'ipotesi di un sostegno specifico a scuola, dove deve essere
semplicemente trattata come gli altri bambini, con la necessaria attenzione e sensibilità ed evitando pressioni eccessive e stressanti..."

Direi di continuare come finora, vista l'evoluzione positiva su tutti i piani, e non mi preoccuperei per il lieve ritardo in certe abilità, che dovrebbe avere il tempo di recuperare.
Il sostegno, anche secondo la legge, è riservato ai bambini con handicap che altrimenti non potrebbero andare a scuola, non certo a bambini con lievi difficoltà di grafismo o altro.
Molto più importante che la bimba maturi negli aspetti emotivi e affettivi, che sembravano quelli che disturbavano il suo sviluppo e il suo contatto con gli altri.
Cordialmente

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