bimba di 27 mesi che parla pochissimo

Buon giorno Dottore

Le scrivo in merito a mia figlia... di 27 mesi che nonostante sia una bimba vivace ed intelligente, parla davvero pochissimo e vorrei un suo parere in proposito, ed un consiglio in merito soprattutto in virtù del fatto che questo mette molto in ansia mio marito che non riesce ad evitare i confronti con altri bambini più o meno coetanei di nostra figlia, e che hanno sviluppato molto di più il linguaggio (premetto che molti di questi bimbi risiedono nel nostro palazzo ed hanno o fratelli più grandi o vanno al nido da sempre).

La bambina è nata il ... luglio 2012 con età gestazionale 39+6.
Parto eutocico.
Nessun problema in gravidanza.
Indice di APGAR : 9 a 1' ; 10 a 5'. Peso alla nascita 3180 gr, lunghezza 50 cm, circonferenza cranica 35 cm. durata del ricovero: 3 giorni.

Per i primi due mesi e stata allattata esclusivamente al seno, poi misto. Dal terzo mese solo latte artificiale. Latte utilizzato Novalac 1. Il latte è stato abbandonato per volontà della piccola che lo rifiutava categoricamente a partire dai 5 mesi e mezzo, pertanto al mattino da allora abbiamo introdotto l'uso dello yogurt accompagnato da frutta frullata e biscotti, che costituiscono ancora la sua attuale colazione e spesso anche la merenda pomeridiana.
A 4 mesi circa ha iniziato a non effettuare più il pasto di notte dormendo dalle 9 circa di sera fino alle 7 senza interruzioni, tranne durante la dentizione, iniziata poco dopo, che le disturbava il sonno notturno.
Lo svezzamento è iniziato poco dopo il compimento del 5° mese in virtù anche del fatto che la bambina non voleva più il latte per nessun pasto e si è svolto senza problemi. La bambina ha introdotto tutti i cibi senza difficoltà e anzi con entusiasmo verso i nuovi sapori.
Il sonno notturno è abbastanza regolare, talvolta si sveglia, ma si riaddormenta in genere nel giro di pochi minuti restando nel suo lettino. Ultimamente si è svegliata dopo "incubi", ma non ho avuto problemi ad aiutarla a calmarsi ed a riprendere il sonno.
Dorme nella sua cameretta dall'età di 3 mesi.
Si addormenta per la notte o per il riposo pomeridiano tra le mie braccia con il ciuccio in bocca che poi abbandona nel corso del sonno. Il riposino pomeridiano lo effettua sia in camera che sul divano indifferentemente e dorme tra i 45 ed i 60 minuti circa. Talvolta anche di più, ma solo se molto stanca come quando eravamo al mare dove i giochi in spiaggia ed in acqua la divertivano molto, ma la facevano stancare di più rispetto alle attività svolte a casa.
Ha imparato a stare seduta da sola a 5 mesi e mezzo circa, a 9 mesi riusciva ad alzarsi da terra e mettersi in piedi da sola reggendosi ad un sostegno (come il divano o un mobile), a 13 mesi e mezzo camminava e nel giro di pochissimo ha imparato a fare le scale in entrambe le direzioni in autonomia e senza reggersi a nulla.
Oggi corre e salta con agilità, si arrampica su tutto senza difficoltà come sui castelli presenti nei parchi giochi. Sa andare in altalena e sa usare lo scivolo con abilità.
Il controllo sfinterico è molto buono. La bambina non usa più il pannolino di notte e di giorno solo in rari casi in cui so di stare fuori casa a lungo senza possibilità di poterla portare in bagno, ma la maggior parte delle volte torniamo a casa che è ancora asciutta.
E' molto vivace, e la prima cosa che tutti notano della piccola è la sua solarità. E' sempre gioiosa e allegra, felice di fare qualunque cosa le si proponga. Le piace colorare , riconosce tutti i colori ivi compresi le eventuali sfumature (verde scuro/verde chiaro, azzurro/blu). Quando disegna realizza righe o cerchi o delle specie di archi, e sta iniziando a colorare con raziocinio i vari oggetti (per esempio il sole lo fa sempre giallo e le piante sempre verdi). Sa temperare le matite. Sa usare gli acquerelli.
E' molto curiosa verso le cose nuove, e gli ambienti nuovi non la speventano.
E' attratta da tutti i bambini a cui si propone sempre per giocare, e che osserva con grande attenzione e curiosità se sono più grandi.
Gioca volentieri con le costruzioni con cui realizza torri anche alte, e sta iniziando a giocare con costruzioni ad incastro. E' abile nel gioco delle forme e delle sagome da inserire in spazi precisi. Sta imparando bene a realizzare piccoli puzzle da due pezzi. Gioca volentieri con la palla che sa lanciare e prendere al volo. Sa usare correttamente tutti i giochi da spiaggia (paletta, secchiello, annaffiatoio,...).
E' iscritta da poco alla ludoteca comunale che frequenta un mattino ed un pomeriggio alla settimana e dove è richiesta la mia presenza. Si è inserita subito molto bene. Gioca con tutti anche con giochi mai visti (per esempio la cucina che non abbiamo a casa, ma ha dimostrato di saper usare le sue funzioni come il forno dl cui interno ha inserito del cibo e la lavatrice dove ha inserito i panni da lavare e l'ha azionata). Fin dall'inizio è entrata in sintonia anche con l'educatrice e l'ambiente, tanto che il primo giorno, con sorpresa della maestra stessa, ha giocato per mezz'ora senza la mia presenza (eravamo in stanze separate e Arianna ne era consapevole).
Ha pronunciato le prime parole come mamma no e papà intorno all'anno e nei mesi successivi.
Riconosce tutti gli animali, anche quelli tropicali mai visti dal vivo come giraffe elefanti e pappagalli, ma non ripete i versi degli animali tranne qualche volta quello del cane, ma solo se sente abbaiare. Se le chiedo di fare il verso del cane mi risponde "no". Dice "che é?" quando nn conosce qualche oggetto, ma ormai lo usa sempre meno esesndo sempre di meno i casi in cui ci si trovi di fronte a cose a lei del tutto ignote.
In tutto pronuncia una dozzina di parole,compreso qualche suono come "brum brum", ma non amplia il vocabolario. Un anno fa diceva anche il nome di uno dei teletubbies (lalla), tete (telefono), cacca. Ora queste parole non le usa più. Per farmi capire che necessita del vasino o lo prende da sola o mi chiama mettendo una manina in mezzo alle gambe. Se le chiedo se le scappa la pipì mi dice no a proposito o di sì sempre a proposito, ma il suo sì non viene pronunciato con una parola, ma sorridendo e associando il sorriso ad una risatina. Il no invece se crede di doverlo rimarcare lo evidenzia con i gesti usando il dito indice in segno di negazione.
Indica gli oggetti e le cose che le piacciono o che vuole.
Sa salutare con la mano.
Comprende qualunque tipo di comando o istruzione che sa eseguire senza difficoltà.
Quello che dice a gesti o a parole inventate che risultano essere più che altro suoni e ripetizioni di sillabe sono comunque comprensibili nel contesto, ed i bambini che giocano con lei, anche se più grandi o più bravi a parlare dimostrano di non avere difficoltà a comprenderla anche se l'hanno appena conosciuta.
Le piacciono molto i libricini alla cui lettura dedichiamo da sempre molto tempo. Riconosce tutti i personaggi di peppa pig, teletabbies, giulio coniglio ed eventuali oggetti raffigurati nelle pagine.
Riconosce tutte le parti del corpo e se le dico di chiudere gli occhi esegue correttamente l'azione.
Riconosce la mia macchina e quella della nonna, oltre che la moto del papà anche quando queste si trovano in parcheggi grandi con molti altri mezzi presenti.
Riconosce me, mio marito e parenti stretti nelle forografie anche se non recenti. Riconosce anche le ambientazioni come la spiaggia se sono foto scattate al mare.
Riconosce la strada che porta dalla nonna o dalla zia o al supermercato e se è contenta di andare ride.
Le piace rendersi utile come quando mi aiuta a stendere o nelle pulizie di casa, che vuole svolgere anche lei con la sua spugna ed il suo straccio.
Ama ascoltare la musica. Sa accendere lo stereo e selezionare la funzione CD o radio.
Le musiche dei bimbi come lo Zecchino d'Oro le piacciono tantissimo e si comprende anche quali canzoni predilige, in quanto o ne mima le parole più semplici o tenta di intonare il ritmo.
Ubbidisce quasi sempre, difficilmente non si presta a svolgere qualche attività o richiesta. Nel caso in cui non faccia quel che chiedo, per esempio raccogliere qualcosa da terra, in genere è sufficiente richiamarla.
Di fronte ai divieti qualche volta si arrabbia, ma di rado e con reazioni nella norma.
In pubblico si comporta correttamente, e non ho difficoltà a portarla con me per negozi o anche in biblioteca.
Sa mettersi le scarpe da sola e correttamente e le allaccia in autonomia se hanno il velcro.
Sta imparando a lavarsi i denti da sola. Strofina bene quelli davanti e la lingua, per gli altri va aiutata, ma in genere se li lascia lavare senza opporsi.
Imita i gesti dei grandi svolti nella quotidianità, come telefonare (mette il telefono vero o finto all'orecchio schiaccia un po di tasti e finge di parlare con qualcuno), lavarsi i capelli.
Dà da mangiare ai suoi pupazzi.
Sa fare la pernacchia, e se vede qualcuno che la fa subito ripete il verso.
Quando guarda un cartone come pimpa o peppa pig, se conosce l'episodio anticipa gesti o le risposte negative.
Ultimamente fa un po' di capricci per mangiare. Mangia in autonomia yogurt, budini e simili, ma non la pappa del pranzo o della sera.
Mastica poco. Preferisce cose da deglutire come minestre di tutti i tipi. Mastica crackers e simili, biscotti, frutta secca, pastasciutta, ma non vuole provare a masticare altri tipi di cibo come verdure (escluse talvolta le zucchine cotte in padella) o carne nonostante io li proponga, e che pertanto sono costretta a macinare.
Nonostante questo cresce bene e con regolarità, sia in altezza che di peso.
Non frequenta l'asilo nido e l'accudimento della bambina è svolto quasi integralmente da me, in quanto casalinga, con l'ausilio eventuale della nonna materna che considera la mia sostitua al 100%.

Vorrei, inoltre, specificare che la bambina non è mai stata malata, mai avuto otiti o altre malattie e ci sente perfettamente.

Di tutto questo ho parlato anche con il pediatra e l'educatrice della ludoteca, che insegna anche in nidi, i quali non hanno riscontrato nulla che non vada nella piccola.

Secondo Lei è necessaria una qualche terapia per favorire lo sviluppo del linguaggio?

Spero di averLe fornito un chiaro quadro e, scusandomi se sono stata forse un po' prolissa, nel caso necessitasse ulteriori informazioni non esiti a chiederle.

In attesa di un Suo cortese riscontro colgo l'occasione per porgere distinti saluti.

....

Viene da dire che le manca

Viene da dire che le manca solo la parola...
Lo sviluppo psicomotorio cognitivo e relazionale sembrerebbe infatti assolutamente a posto. Mi limiterei quindi ad aspettare senza farne un patema. Per colmo di scrupolo eventualmente fra alcuni mesi se non ci sono sostanziali novità farei un EEG in veglia e sonno per escludere la rara sindrome di Landau-Kleffner che porta ad una regressione nel linguaggio su base epilettica ed eventualmente richiede una terapia farmacologica. Ma è un eccesso di scrupolo.
Cordialmente

Buon giorno Dottore, ho

Buon giorno Dottore,
ho navigato un po' in internet per informarmi meglio sulla sindrome di Landau Kleffner. Inutile dire che non è semplice districarsi tra i molteplici siti ed informazioni in essi contenuti, e soprattutto valutarne a volte la fondatezza. Su molti siti si dice che la sindrome insorge per lo più nell'età compresa tra i 3 ed i 7 anni. Su alcuni ho anche letto (riporto testualmete): genetica: forma rara, acquisita. Cosa si intende per acquisita? Deve considerarsi una sindrome trasmissibile per via ereditaria? La mia domanda si collega al fatto che mio marito da bambino ha avuto degli episodi di crisi epilettiche verificatesi solo nel sonno. L'ultima crisi l'ha avuta a 18 anni (oggi ne ha 36) poi mai più. Le crisi erano causate dall'uso di videogiochi. Al centro dell'epilessia dove era in cura hanno provato a provocarle senza mai riuscirci. Può l'epilessia in generale, qualunque sia la sua forma, in primis quella che ha colpito mio marito, trasmettersi dal genitore al figlio?

Un'ultima domanda. Sul linguaggio della bambina io e mio marito abbiamo approcci diversi. Lui tende a chiederle di ripetere o le risponde che non capisce, io invece di rado le chiedo di ripetere le parole, ma continuo nell'interpretazione dei suoi gesti. Inoltre le ripeto di continuo nel corso della giornata i nomi degli oggetti che lei indica o chiede. Mio marito sostiene che dovrei "fingere" di non capire per sforzarla a parlare, ma francamente non riesco anche perchè io capisco praticamente tutto. Di rado non ho capito, e quando l'ho detto alla bambina lei si è preoccupata di "spiegarsi" meglio, ma sempre nel suo modo.
Quale approccio è secondo lei migliore?

Restando in attesa, porgo cordiali saluti e La ringrazio anticipatamente per la risposta.

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E' inutile fasciarsi la testa

E' inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Fare l'EEG nei bambini con ritardo o regressione del linguaggio ha senso solo per escludere quella malattia che necessita di medicine, ma la probabilità che sia quella è minima.
Quanto agli 'stimoli per parlare' io direi che gli adulti possono solo complicare le cose. La cosa migliore è essere spontanei e veri: fare finta significa creare un clima di bugie, e confondere la bimba. Non risponderle è inutilmente frustrante. Il linguaggio viene spontaneamente per apprendimento spontaneo dall'ambiente in cui si vive. Non si può 'insegnare a parlare', così come non si può insegnara a camminare. Vengono da sè quando il bambino è pronto, per così dire. La cosa migliore quindi è capire e rispondere alle comunicazioni della bambina comunque siano, il linguaggio seguirà.

aggiornamento e consigli

Buon giorno Dottore,
sono passati diversi mesi da quando ci siamo sentiti e vorrei aggiornarla per avere da Lei qualche consiglio.
Mia figlia compirà 3 anni a metà di luglio.
A metà novembre 2014 l'ho portata ad effettuare un incontro con una psicomotricista che mi è stata indicata. la ragione della visita risiede nel fatto che io ero andata ad effettuare una visita medica e come sempre avevo portato con me la bambina in quanto perfettamente in grado di comportarsi adeguatamente senza creare problemi, ma il medico che doveva visitare me quando ha visto mia figlia mi ha detto che la bambina era chiaramente iperattiva pur non avendo secondo me avuto nessun atteggiamento in quella sede che potesse far pensare a questo, e che dovevo portarla a far vedere.
Ad ogni modo avevo ormai "il tarlo nel cervello" e ho contatto una psicomotricista che mi era stata segnalata. Dopo due sedute da 1 ora ciascuna la psicomotricista mi ha confortata dicendo che la bimba non era affatto iperattiva, e che l'unica cosa degna di nota era il linguaggio non sviluppato (a novembre, a 28 mesi, pronunciava solo una decina di parole).
La psicomotricista non ha voluto avviare nessun percorso dicendo che la piccola sarebbe sbocciata nel linguaggio con il tempo, in quanto nulla dava da pensare o sospettare il contrario (se vuole le invio il "referto" delle osservazioni della psicomotricista).
Dopo Natale mi sono aggiornata con la psicomotricista in quanto avevo scoperto che nella mia città una psicologa specializzata in musicoterapia aveva avviato un ciclo di incontri di musicoterapia secondo il metodo Gordon, ed ho chiesto se era opportuno iscrivere Arianna o meno.
La psicomotricista si è detta favorevole.
Arianna ha fatto due cicli da 5 lezioni di musicoterapia con scadenza quindicinale ed oggi, abbiamo terminato pochi gg fa l'ultimo ciclo di incontri che riprenderanno a settembre, pronuncia più di 50 parole ed inizia ad accoppiarle in frasi semplici (tipo "mamma pappa"). Nel conteggio ho considerato valide le parole dette perfettamente, quelle dette non bene ma comprensibili per tutti (estranei compresi), versi di animali e suoni di oggetti.
Sotto il profilo psicomotorio non ci sono problemi e nel disegno è molto avanti (disegna la mamma ed il papà in modo piuttosto dettagliato, per esempio disegna mio marito con la barba, ma disegna anche cielo/prato/sole/fiori con colori giusti e collocati correttamente nello spazio) e colora con capacità molto buone (sta attenta ai colori, lascia pochi spazi bianchi, esce poco dai contorni).
Ha frequentato la ludoteca con grande entusiasmo e ha imparato a distaccarsi bene da me lasciandosi accudire dall'educatrice in caso di bisogno (per andare al bagno o quando è caduta e si è "sbucciata" il ginocchio).
E' una brava bambina, che dorme bene la notte anche 12 ore filate.
Ubbidisce e si comporta bene ovunque vada.
L'educatrice della ludoteca mi ha detto che ascolta sempre con attenzione le istruzioni per le attività che svolge correttamente secondo le indicazioni date, rispetta sempre le regole.
Anche i controlli medici li affronta bene anche nel caso ci siano medici che non conosce
Ho scritto anche alla psicomotricista che si è detta contenta e soddisfatta dei risultati ottenuti.
A questo punto Lei come procederebbe?
Distinti saluti.

Riassumendo: lo sviluppo

Riassumendo: lo sviluppo psicomotorio, relazionale, affettivo è nella norma, almeno sulla base delle informazioni fornite. Andrebbe forse verificato direttamente. C'è un modesto ritardo nello sviluppo del linguaggio che comunque a quanto capisco sta progredendo. Non ci sono apparentemente ostacoli al parlare nè nella bimba (sordità,palatoschisi o altre anomalie della bocca, ansia, iperattività, deficit ) nè nell'ambiente (isolamento, scarsi stimoli, eccessiva tv, ecc). Resta da escludere la Landau Kleffner e simili, con un eeg nel sonno, anche per la presenza nel padre di un'epilessia con crisi sporadiche nel sonno, se capisco bene.
Escluso anche questa si tratterebbe di un semplice ritardo di linguaggio, in particolare sul versante espressivo, non di comprensione, con difficoltà di pronuncia collegabile alla scarsa 'pratica' , ritardo che abitualmente evolve positivamente per conto suo.
Non esiste alcuna prova reale che gli interventi spesso consigliati, psicomotricità, logopedia, ecc, abbiano una qualche efficacia, e gli effetti positivi da molti riferiti non siano attribuibili al normale sviluppo. Penso quindi che fare psicomotricità o logopedia, come probabilmente verrebbe indicato da altri, sarebbe solo per rassicurare i genitori e non "restare senza far niente", come invece io di norma consiglio, salvo verificare l'evoluzione.
I pochissimi bambini che non sviluppano un linguaggio sufficiente, per cui si parla di 'afasia' o 'disfasia di sviluppo', hanno tutti alle spalle lunghissimi interventi di psicomotricità/logopedia, che non sono quindi stati risolutivi. A volte questi bambini presentano anomalie genetiche, delezioni cromosomiche o altro, anche se non specificamente collegabili con il disturbo di linguaggio, a quanto noto finora.
Ma l'evoluzione positiva in atto della bimba sembrerebbe escludere questa prospettiva negativa.
Cordialmente

buona sera dottore grazie per

buona sera dottore grazie per la celere risposta.
Per quanto riguarda l'epilessia di mio marito lui ha avuto solo qualche episodio durante il sonno. hanno più volte provato a provocargliele da bambino, ma senza risultati. e' emerso che molto probabilmente le crisi erano dovute all'eccessivo uso dei videogames con cui lui da bambino giocava per ore.
l'uso che la bimba talvolta fa della G al posto della D (per esempio dice DAI e DITI al posto di dita, ma il suo pupazzo preferito che si chiama DUDU lo chiama GUGU) potrebbe quindi sempre esser ricollegato alla mancanza di pratica nel linguaggio?
secondo alcuni l'inserimento in asilo "sblocca" il linguaggio dei bambini?
lei cosa pensa al riguardo?

La pronuncia non è un

La pronuncia non è un problema, migliora con la pratica. Andare all'asilo è utile per abituarsi a un contesto sociale fuori della famiglia e imparare le regole di una comunità. Nessuno ha la ricetta per 'sbloccare' alcunchè.
Comunque se " pronuncia più di 50 parole ed inizia ad accoppiarle in frasi semplici (tipo "mamma pappa")" si è già sbloccata, mi pare... Si tratta solo di aspettare e vedere e non forzarla più di tanto per evitare che reagisca male, magari...
Se prosegue il miglioramento non occorre fare l'eeg, altrimenti sì, perchè se c'è una epilessia-afasia è bene curarla con delle medicine specifiche.

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