capitaniere

Gentile Dottore, mi auguro che questo post arrivi a buon fine. Recentemente ho qualcosa in comune con Meltzer, il nome solo che cambia la parola successiva...uguale a Donald Duck.
Solo per fare degli esempi dal salumiere chiedo del Praga crudo(inesistente),mi accorgo della gaffe e sorridendo dico che ho cambiato città,l'altro risponde che ho proprio cambiato nazione. Può essere una distrazione, non è la sola. Accompagno una amica a fare acquisti in un outlet. Prendo i suoi acquisti e li tengo piegati su un braccio e ci avviamo alla cassa. Erano solo due cose, ma ad un certo punto mi erano sembrate pesanti. E già, avevo agganciato un signore con le stampelle per i vestiti,come se fosse un acquisto mi accingevo a portarlo alla cassa. La mia amica ancora adesso ride e mi raccomanda di controllare la presenza del codice a barre.
Sarà un periodo alla Paperino...
I sogni davvero difficile ricordarli persino i frammenti.
Non so se posso fare un collegamento con gli ultimi sogni del precedente consulto.
Se è sbagliato o inoppotruno consideri queste parole come non scritte.
Il sogno dei camion che facevano manovra in una piazza ,mi ricorda un episodio quando ero bambina. Un camion faceva marcia indietro in una piazza e se non fossi salita su un gradino di un portone mi avrebbe buttato a terra sul marciapiede.
L'altro sogno, quello del treno, ha molto in comune con un episodio di cronaca. Una studentessa rimane con il piede incastrato tra le porte dell'autobus. l'autista non si accorge di niente forse perché il mezzo è pieno e riparte. La studentessa si fa così 200 metri, cercando di mantenersi aggrappata all'autobus. L'episodio di cronaca mi aveva colpito molto.

Quasi come "è nato prima

Quasi come "è nato prima l'uovo o la gallina?..."
Indubbiamente le biografie sono interessanti, le vite degli uomini (e donne) famosi hanno sempre attirato, d'altronde senza un biografo non sarebbero famosi..., come dice il poeta ( e lo psicoanalista) riguardo ad Agamennone e i grandi prima di lui...
I sogni in effetti sono un tassello di autobiografia, magari vista attraverso un caleidoscopio, per questo probabilmente anche loro hanno sempre interessato molte persone.
Scale, ascensori, treni, biglietti, controllori... Beh, se prendiamo la vita come un viaggio, con le sue tappe, le sue deviazioni, i suoi imprevisti, gli ostacoli, i mezzi di trasporto utilizzati, gli incontri fatti ecc, molti suoi sogni sembrerebbero descrivere inquietudini e preoccupazioni di non essere in regola (o meglio giudicata 'non in regola', senza biglietto...), di non essere in ritardo, di non sbagliare strada, ecc.
Lei non si illude... Come dire, forse, "non sarò mai (considerata) perfettamente in regola...": La questione forse è di sopportarlo e adattarsi alle situazioni cercando di proseguire il viaggio.

eccezioni e dintorni

Eccezione alla regola di non parlare dell'altro "ristorante", solo un breve accenno. Interessanti le vs interpretazioni riguardo i sogni più recenti. Lei ha dato più spazio al sogno del biglietto mentre la terapeuta a quello dell'ascensore e secondo lei una possibile chiave di lettura della fobia è da trovarsi ... nell'ascensore, inteso in modo particolare (da sola non lo avrei mai penato, non solo per via dei miei limiti, ma perché troppo presa dalle "scale"). Di fatto anche Lei mi sta aiutando in questo senso, detto in termini semplicistici, mi sta aiutando ad accettare l'idea ad accettare l'idea di poter avere ed usare l'ascensore. Ma riuscirò? o sono cose che avvengono quasi in automatico?

IL "non sono mai (considerata)in regola" per gli aspetti più visibili sicuramente non lo sono (senza considerata), visto i tempi cupi (come la crisi del 29?)è condizione diffusa, ma non per questo si diventa fobici, almeno credo. Per gli aspetti più personali e profondi, a prescindere da come sono considerata, mi pare di non indovinarne una, forse per la scarsità di mezzi.
Chissà se oltre ai timori che Lei individua ci siano anche degli altri, tipo quello di non saper tentare, di cercarsi un'altra opportunità o di non riuscirci.

La vita come un viaggio, già un viaggio che porta diritto sotto terra, se va bene.
Riguardo ai biglietti meglio obliterarli e non solo perché lo dice la legge o per via della multa se beccati, se nessuno o pochi pagano quel costo verrà spalmato su tutta la collettività e il sevizio può essere cancellato. Può capitare di pagare la multa pur essendo in regola come è successo a dei miei conoscenti, uno perché i biglietti li teneva alla rinfusa e non riusciva a trovare quello più recente, l'altro perché gli era stato rubato il portamonete e non si accorto di niente. Situazioni incresciose, quasi kafkiane.

SOGNO RECENTISSIMO. Una cantante molto bella, alta capelli biondi e ricciolini, sta cuocendo due fette di manzo in padella. Spegne il gas, sono cotte a dovere. Ora sa che il suo compagno gravemente malato sta meglio, sulla strada della guarigione, è felice per questo, ma ha anche scoperto altre cose su di lui e per questo si rattrista. In cucina gironzola pacifica una coccinella, molto grande, quasi una maxi tartaruga, le hanno messo sulla schiena dei nastri decorativi. La cantante decide che non va bene così e toglie i nastri dal simpatico animaletto forse lo aveva messo il compagno, non è che la coccinella si lamentasse dell'ornamento, le era indifferente. Ma la cantante vuole rompere con quella persona. Tutto deve tornare al naturale o come ere prima di conoscere quell'uomo. ESce fuori di casa, piove, una leggera pioggerellina primaverile, inizia a cantare e a danzare in modo lieve. La pioggia diventa un po' più fitta ma non è fredda. Lei con il vestito rosso a piccoli pois bianchi risulta ancora più bella, le braccia nude si muovono con grazia tra le gocce d'acqua.

Anche il sogno mi sembra

Anche il sogno mi sembra vagamente kafkiano, solo che invece che risvegliarsi trasformato in un enorme insetto, al risveglio da sogni inquieti, qui la protagonista sembra sdoppiata nel sogno, fra la cantante così bella e l'enorme coccinella, entrambe rosse a pois bianchi...
Sembra uno sdoppiamento fra due estremi opposti, la più bella da una parte, l'insetto (anche se non così brutto) dall'altra.
Anche Lei a volte, nelle sue email, sembra sdoppiarsi...

maggiolino

Il maggiolino era decisamente fuori sagoma, troppo grande, ma così simpatico e pacifico. Le coccinelle portano fortuna e hanno ispirato una casa automobilistica e poi la Disney con Herbie.
Nelle mail sembro sdoppiarmi, come? fra quali opposti?
Quasi una doppia personalità o disturbo dissociativo dell'identità o DID. Disturbo che un certo "fascino", forse qualcosa simile alla Dr Jackyll and Mr Hyde, ma più complesso.
Sembra, quasi.. parole che mi seguono, ovvero sembro ma non sono così oppure quasi, mi manca sempre qualcosa e questo sia nel bene che nel male.

SOGNI DELL'ALBA
SOGNO****
Con mia sorella stiamo facendo la spesa in un supermercato, abbiamo preso tutto, lei si ricorda dell'acqua, torniamo indietro a prenderla. Alla cassa mi accingo a pagare, mi capita tra le mani una moneta antica, che formava come un bassorilievo, ancora ben conservata. La cassiera che si accorge del valore la vuole tenere, allora dico che è un ricordo e non la do via. Sostituisco la moneta con gli euro.

SOGNO####
Sono caduta da un balcone con parapetto in ferro battuto, non mi sono fatta male perché per terra c'era un materasso abbastanza ampio e spesso di gommapiuma che ha attutito la caduta, solo qualche indolenzimento. Con altre persone si parla dell'accaduto, alcune di loro dicono che volevo togliermi la vita, rispondo che non è così, ma è stato un incidente. Alla fine tutti sono convinti dell'incidente, tale era, nessuno secondo loro si butterebbe da un balcone per suicidarsi sapendo di cadere sulla gommapiuma. Avevo pensato tra me, si è stato un incidente, ma mica male l'idea di morire.

Riflessione
Forse la sensazione che a volte provo può essere assimilata a quella che potrebbe provare chi apre la porta dell'ascensore e non trova il mezzo, ma la tromba dell'ascensore e per qualche istante rimane come basito.

"mi manca sempre qualcosa e

"mi manca sempre qualcosa e questo sia nel bene che nel male..." Sembrerebbe la normale condizione umana. Direi che il contrario è l'essenza del narcisismo, nell'assunto di avere invece tutto, o della depressione in quello di non avere nulla. In medio stat virtus, dicevano 2000 anni fa, non certo degli psicoanalisti. Ma ci vuole tolleranza, pazienza e resistenza.

La moneta antica del primo sogno forse è di questo conio. Fa bene a volerla conservare.
Il materasso del secondo forse è la resistenza pazienza e tolleranza che dicevo. Che l'ha salvata da quella che dice 'mica male l'idea di morire"

La tromba dell'ascensore (e quella delle scale)... forse si capisce meglio la sua sensazione (e la sua fobia), dopo il sogno, come se 'qualcuno' potesse farla cadere, e non sempre c'è un materasso pronto...

Conoscere meglio questo 'qualcuno' è utile, vale anche qui il detto 'se lo conosci ti proteggi meglio'...

strumenti utili o..no?

Nei sogni recenti l'ascensore non precipita, non si mette di traverso, non si rovescia, non esce dal tetto e c'è perfino una voce che guida per il migliore uso del mezzo, e cadendo dal balcone c'è persino un ampio, comodo materasso. Si direbbe che qualcosa sia cambiato e che posso fare affidamento su delle cose, questo almeno nei sogni o sono solo sogni ovvero pii desideri?
Non mi pare di ricordare che qualcuno mi buttasse giù dal balcone, nel sogno, quanto piuttosto un incidente o forse manca un passaggio che non ricordo o che è stato semplicemente saltato nel sogno.

Le scale, gli ascensori sono delle utilità oggettive o cose esterne a noi di cui posiamo usufruire alla bisogna. Ci sono altre "utilità" (parola impropria, brutta se riferita a persone, ma non me ne viene un'altra) soggetto che hanno più o meno lo stessa funzione (ruolo che a volte hanno amici, parenti, genitori ecc.) e se queste non ci sono o "funzionano" male o non sono disponibili... allora ci si potrebbe come negli ascensori dei sogni passati o come le scale dotate di una propria volontà, impossibile scendere o salire. Facili gli incidenti se poi c'è qualcuno che ci spinge giù e non lo conosciamo peggio ancora.

SOGNO VACANZA
Sono alla fermata dell'autobus e sto guardando lo stradario della città dove mi trovo in vacanza. C'è una cartina dove sono riportati i luoghi principali rappresentati da dei quadretti numerati, controllo se sono in ordine progressivo, pare di si. Il numero è quello dell'autobus che serve quella zona. Arriva il bus, trovo posto, mi sembra che di fronte ci sia lo stesso uomo dell'andata, guardo meglio, non è così, ma si somigliano: stesso colore di capelli, bianchi corti e stessa giacca impermeabile bianca, ma manca uno stemma forse rosso. L'uomo si è appisolato, sembra stanco.

L'ultimo sogno sembra un vero

L'ultimo sogno sembra un vero rebus... quadretti, numeri, stemmi rossi, falsi riconoscimenti, uomo appisolato... che numero era il bus? (forse aiuta a capirci qualcosa...)

enigmistica

Chissà se è appassionato di enigmistica...
Non so il numero dell'autobus, ma nel cartellone in cui era riportata la mappa della città rappresentata da quadretti i numeri erano progressivi e al max erano di due cifre.
Lo stemma rosso poteva essere simile ad una barca a vela stilizzata. Come mai lo ha definito enigmatico...

SOGNI RECENTI UNO CON LA MIA AMICA QUESTA VOLTA NON SOLO LA VOCE.
Sono insieme alla mia amica, è comodamente seduta su una poltrona, come sempre è vestita di nero alleggerito da una sciarpa increspata chiara. Su uno schermo in collegamento c'è un'altra mia amica. Ci stiamo organizzando per un incontro di persona, loro non si conoscono. La mia amica dice che non se la sente di incontrarci in centro, prova un po' di disagio nel trovarsi in ambienti affollati dopo tutti quei tentativi di suicidio. Così ci siamo incontrate in collina, tra il verde, c'era pure una fontana ben tenuta per il bestiame. UNa giornata primaverile.

SOGNO INCONSUETO,ALMENO PER ME
Sono da sola in una casa che credo la mia, presto scopro che non è così. Nella stanza dove sono non ci sono mobili, non ricordo il colore delle pareti, forse amorfo, il pavimento è fatto da ampie piastrelle grigio scuro, molto pulite. Apro una porta sperando di trovare un locale famigliare, invece c'è di nuovo un'altra stanza senza mobili con lo stesso pavimento.
Mi accorgo che sono in costume da bagno molto colorato, forse rosso, sono a piedi nudi. In quel momento mi rendo conto di essere molto stanca, di non ricordare niente neppure il mio nome, come con un colpo di sole o calo di zuccheri o strafatta?. Mi sento sempre più debole e mi accascio per terra, ma senza cadere. Un uomo ( da dove spunta se non c'era nessuno?) si avvicina e mi tira su, mi appoggio a lui, senza il suo sostegno non avrei la forza per tenermi in piedi o camminare.
Nei sogni non mi era mai successa una cosa del genere, di svenire si, ma è cosa diversa.

P.S-
Nell'altro post mi erano sfuggite considerazioni personali su fatti personali, ma come mi era venuto in mente...

Piccola curiosità: è vero che D. Meltzer non accettava di seguire i pz che non ricordavano i sogni?
--Bion, secondo alcuni studiosi aveva memoria, secondo loro non aveva dimenticato né le guerre a cui aveva partecipato ( cosa che troverei alquanto strano, basta aver non dico conosciuto ma parlato o sentito in tv un reduce per capire che è impossibile dimenticare certe cose o metterle sullo sfondo)e neanche l'insegnamento della Klein ( attribuiva l'invidia, come la Klein, a bambini gravemente traumatizzati).

... le 'mappe' sono in fondo

... le 'mappe' sono in fondo uno strumento per orientarsi e trovare la propria strada. Magari certi sogni sono come 'ingrandimenti' di punti particolari della sua mappa, come in googlemaps... immagini, per così dire, di eventi e scene ricordate o immaginate o desiderate, prodotte in qualche modo dall'attività mentale nel sonno.
Potrebbe essere vero e non solo una battuta che il sonno può essere anche un 'consultare la mappa'...
Finora non si era mai trovata in un frangente simile, dice, così come non le erano mai sfuggite considerazioni personali...
Ecco quindi la necessità di riprendere il controllo...
Servono a quello le dotte considerazioni sugli psicoanalisti?
Però Lei le chiama 'curiosità'...
Forse è un segnale: in fondo la curiosità è una cosa molto 'personale'... la Klein parlava di 'istinto epistemofilico', una spinta alla conoscenza importante per la vita mentale come le altre spinte o istinti o pulsioni, che a volte possono essere ostacolate o bloccate o distorte dagli eventi e dalle complicazioni psichiche... Cercare di riattivarle è importante, forse i due sogni dioggi sono delle immagini di questi tentativi in atto

le novità nei sogni

Non ho mai fatto sogni come quello del pavimento grigio scuro in cui mi sentivo non solo stanca ma anche come in uno stato confusionale (crepuscolare? mi hanno detto la differenza, ma il cervello a canestro..), ovviamente per i sogni che ricordi, molti li ho dimenticati, ma non vuol dire che sia successo qualcosa del genere. Si entra nel campo delle supposizioni.
Mentre mi sono sfuggite e mi sfuggono considerazioni personali anche su fatti personali. Non so se in parte perché influenzata dal pensiero che ho trovato attribuito a Bion -quello che porta il pz o è falso o è inutile- o da altro. Mi viene in mente un detto che cita una mia amica" il lupo della difensa quello che fa pensa" oppure un noto Presidente americano quando gli chiedevano perché avesse dato l'incarico ad un famoso finanziere e lui aveva risposto che per scoprire un ladro occorreva un altro ladro. Strane associazioni.
Forse le probabilità combinano strane coincidenze: nelle letture fatte sia su internet che su libri cartacei spesso sia Meltzer che Bion non avevano una "buona opinione" dei loro pz. Magari sarà capitato raramente e quei pochi casi sono rientrati nelle mie letture.

SOGNO MATEMATICO
Sono in un'aula per sostenere una prova di analisi matematica. Mi metto da parte, credo di aver finito il questionario. La prof mi passa accanto con un compito terminato, vedo che c'è un sistema( nel sogno ha la forma di un rombo riempito di numeri. Non mi pare che in matematica esistano sistemi simili, mi ricordo che nel mio compito non c'è niente di simile, riprendo il foglio e noto che avevo saltato una parte, proprio non l'avevo vista: lo studio di funzione per farlo occorre mettere a sistema delle equazioni, la necessità di fare in fretta mi impedisce di farlo correttamente, pur sapendolo fare, allora il mio vicino di banco mi mostra il suo foglio per poter copiare.

SOGNO CASA
Sono ospite da una mia amica che mi mostra la sua nuova casa. Ci troviamo nella sala da pranzo. C'è un rettangolo al centro della stanza a sua volta rettangolare, in quello più piccolo ci sono un paio di gradini di marmo che potano al rettangolo più alto, su questo c'è un enorme tavolo di marmo color mattone non proprio uniforme. Ai lati più stretti della stanza ci sono due tende scure, semiaperte e trattenute da un cordoncino sottile, portano in altre stanze. La parte alta delle pareti è particolare, così dico alla mia amica di chiedere a una ns comune conoscente architetto di valorizzare le stanze.

P.S.
Negli ultimi sogni c'è sempre una persona che mi aiuta.
Cosa pensa della grafologia?

Forse intendeva un proverbio

Forse intendeva un proverbio siciliano, credo: "Lu lupu di mala cuscenza comu opira penza"... Particolare anche l'altra associazione, che per scoprire un ladro ci vuole un ladro... Visto che le riporta come associazioni a "opinioni negative" sui pazienti che Lei riferisce a psicoanalisti che io cito, mi viene da riportarle qui. Lei spesso sembra dare per scontato che io abbia una cattiva opinione di Lei, e a volte sembra cercare di nascondersi per timore di essere scoperta, forse... Ma anch'io sarei un ladro, o un bugiardo, se vado alla ricerca di ladri e bugiardi...
Io direi invece che entrambi, sia analista che paziente, non conoscono la verità delle cose e ne vanno in cerca. Ma per farlo bisogna ammettere, accettare di non conoscere, altrimenti si dà per scontato di sapere già e non si cerca più... Anzi, parafrasando Bion, si deve spesso rinunciare a quello che si sa o si pensa di sapere, per scoprire qualcos'altro. Freud diceva che bisogna abbassare la luce per vedere le cose poco luminose, o qualcosa del genere.
Quindi pensare che il paziente non sa, e magari si attacca a quello che sa per paura dell'ignoto, non è avere una cattiva opinione del paziente, a mio avviso...
Chissà, nel sogno matematico - e nel suo commento ai sogni recenti - compare, forse comincia a comparire - l'idea realistica di poter sbagliare, senza che questo porti a disastri, invece si può correggersi ed essere aiutati, anche se la 'mancanza di tempo' fa ricorrere a mezzi scorretti, come 'copiare'...
Nel sogno della casa nuova ci sono aspetti architettonici strani, sembrerebbe, il cui significato non sembra chiaro. Non so se il consiglio di rivolgersi all'architetto per 'valorizzare le stanze' sia come un sotterfugio per nascondere certi aspetti, invece che cercare di conoscerli meglio...
Un po' come la domanda sulla grafologia, che sembra 'cambiare discorso' rispetto a quello che notava nella riga precedente

i post scriptum

§ Spesso P.S. per fare brevi riflessioni spesso, se non sempre, scollegate tra loro. Alcune destinate a perire altre forse potrebbero essere sviluppate.

§§ IL "Non avere una grande opinione dei pz" non era riferito al fatto che il pz crede o meno di sapere la verità o che si attacca a quello che sa per paura dell'ignoto, ma ad altro. Magari era capitato rarissime volte, ma per lo strano gioco delle probabilità avevo letto proprio quei casi, un po' come nelle lotterie o giochi iniqui, la probabilità di perdere è altissima mentre quella di vincere è molto prossima allo zero eppure qualcuno vince.

### Non sempre facile rinunciare a quello che si sa( Ho trovato che, non so se sia vero o meno, Bion non aveva messo da parte l'insegnamento della Klein, anche in certi contesti)e poi a volte può capitare che ci sia qualcosa di utile per proseguire. Difficile scegliere. Nel mio caso avendo il "cervello a canestro" il problema non sempre si pone.
Grazie alla terapia raggiunti alcuni punti fermi o cose conosciute, non sono cadute dal cielo, ma con un percorso lungo, accidentato con soste e dietro front. Un lavoro personale o meglio personalizzato. La terapeuta ha spesso rinunciato al comodo passamano delle teorie, così dice( molto bioniana, non trova?).
Esprimo un dubbio, non è che tra le cose cui si deve rinunciare (alcune sue parole riprese dal pensiero di Bion, non posso escludere che siano adottabili anche in questa sede)ci sono anche i punti fermi o cose conosciute in altro ristorante?

Non so se Lei abbia o meno una "cattiva opinione" di me. SE dice così evidentemente ho dato questa impressione.
In alcuni dei post passati mi sembrava che Lei confermasse un trend e che trend!
Eri un po' perplessa quando sosteneva che non dicevo la verità, questo sin dalle prime mail del dialogo. La verità non la conosco, non ho tali pretese. Spesso da ignorante quale sono, uso la parola verità come sinonimo di sincerità, che è già molto. Per me, la "presunzione di sincerità" vale per chiunque e sempre. Ma c'è chi è di diverso parere e può valere il contrario. Questo a livello consapevole ad altri livelli non mi pronuncio.

---Nei sogni recenti c'è la possibilità di correggere errori e c'è persino l'aiuto di terze persone, ma non è sempre così. A volte non è possibile vedi es banale del vetro rotto o quello più complesso della diagnosi sbagliata e/o tardiva.

POST SCRIPTUM
-) Il proverbio siciliano è molto simile a quello della mia amica.
--) Non mi è chiaro il suo pensiero sulla grafologia.
§§§Non so se sia così, forse Roosevelt intendeva dire che un ladro conoscendo "l'armamentario" della categoria avesse maggiori probabilità di scoprirli.
----) mi nascondo per no farmi scoprire...può essere sarei un pochino schizofrenica, perché più scrivo e più si riducono le possibilità di non essere scoperta, non solo è un ossimoro scrivere qui nella speranza di non essere scoperta.
Ma mi stanno venendo in mente altri motivi. Si potrebbero sintetizzare con un'immagine:
non vorrei trovarmi davanti alla tromba dell'ascensore credendo di trovarci il mezzo dopo aver aperto la porta.
Dimenticati ultimi sogni, ricordo solo una panda bianca vecchio tipo con le righe blu e come sfondo il nero. La direzione era sinistra-destra dello schermo. Non ricordo se era ferma o in moto o se si muoveva.

Mi sembra che sia in uno

Mi sembra che sia in uno stato d'animo diverso che nei precedenti post. Potrebbe essere utile individuare i diversi stati d'animo, chissà, dargli un nome, come personaggi che si affacciano in scena ...
Le direi che i ristoranti passano, probabilmente serve anche imparare a farsi da mangiare da sè, per ogni evenienza: quindi al limite una 'scuola di cucina' ("impara l'arte e mettila da parte", si diceva una volta...).
Per il resto non saprei che commenti fare... aspettiamo che le immagini emergano un po' di più.
E' 'interista' (righe blu-nere, o 'nerazzurre')?
Chissà perchè Le importa sapere "il mio pensiero sulla grafologia", e perchè no su tutte le "...logie" del mondo...
Forse dipende dallo 'stato d'animo'?

immagini o sogni?

Come mai trova strano che le chieda un parere sulla grafologia? Mi pare che in qualche post passato le avevo chiesto come mai su bookpage non avesse scritto qualcosa sulle fobie. Fobologia direbbe un suo collega di cui non ricordo il nome. Mi pare fosse un francese.
Comunque il motivo della domanda è alquanto banale: ho scritto ad un grafologo. TRovo la mia scrittura ( non solo io) sgangherata, illeggibile con omissioni di vocali, consonanti se non di parole, in sintesi disordinata. Il grafologo ha risposto tra l'altro:- Nel suo caso la scrittura mostra un tratto grafico nervoso e congestionato, ma non disordinato: non va scambiato il disordine con la disgrafia come nel suo caso. Le lettere un po' stiracchiate e non ben definite dimostrano caso mai una tensione interiore che lei vive e che le toglie calma e serenità.-
Incredibile quante cose da dei semplici tratti di penna e secondo me pure poco armonici, ma l'esperto dice che non c'è disordine...

**** Lei ha notato qualcosa di particolare nello stato d'animo dell'altro post?

-:) Ci sono due nuovi sogni, non so se sono utili o meno a far emergere un po' più le immagini.
SOGNO BREVE
Sono in un parco pubblico, c'è molto verde, gli alberi con i colori dell'estate non sono molto alti, la particolarità è che il parco è composto da tante piccole colline. Sto aspettando la terapeuta e dopo un po' la vede. Appuntamento riuscito, perfetto orario.

SOGNO DEI TEST
Non so se mi trovo all'aperto davanti ad una casa o all'interno per fare un test non meglio specificato. Mi metto in fila, non so nulla riguardo il test,( non so neppure perché devo farlo) finalmente arriva il mio turno.
Un uomo o forse una donna mi dice che il test consiste nel misurare a primo colpo un kg di spaghetti. Prendo gli spaghetti, ma poi cambio idea e li poggio sul tavolo e dico che è un test stupido e corro via. Mi ritrovo a casa decido di fare una doccia, ma non è il bagno, è una stanza vuota con la sola doccia. Mi spoglio e mi metto sotto il getto d'acqua tiepida. Ma scopro che l'uomo/donna che voleva sottopormi al test non aveva rinunciato,
prima mi aveva rincorso dicendo che quel test era importante, ora si trovava di fronte a me e voleva entrare nella doccia, che era dotata di un telo di sicurezza trasparente che mi proteggeva.

POST SCRIPTUM
Non seguo più il calcio, non solo per via degli scandali, una volta ero interista, mi pare che quest'anno non abbia brillato. Parlando del sogno con una conoscente mi ha detto che nel sogno ho sbagliato macchina: non era famosa la panda bianca ma la uno.
--Sarà vero o no? Su internet in una breve biografia di Bion, ho trovato che quando era molto giovane e insegnava (prima laurea in lettere e filosofia) fu accusato dalla madre di un suo allievo, che era diventata sua amica,di aver abusato del figlio e per questo costretto alle dimissioni. Forse la scuola inglese aveva perso un buon insegnante, ma così altre persone hanno beneficiato del suo sapere. Ovviamente se quanto ho letto è vero, non sempre sulla rete...

Beh, anche quello grafologico

Beh, anche quello grafologico in pratica è un test su di Lei... Sembra aver voglia di tanti specialisti e tanti test su di Lei... L'appetito vien mangiando? (a proposito di 'ristoranti'...)
E quindi ci sono dei test anche nei sogni... Anche il primo, in fondo, sulla puntualità: perfetta!
Nel secondo lei prima aspetta il suo turno, poi rifiuta, poi si trova in pericolo di essere sottoposta a "un test importante" mentre è sotto la doccia, ma è "protetta da un telo trasparente"...

Già, la famosa 'uno bianca', o meglio forse famigerata, e anche la fama di Bion si trasforma in qualcosa di negativo, pedofilo cacciato via?...
D'altronde non sono rare le accuse agli psicoanalisti di aver abusato dei o delle pazienti,o comunque di aver avuto delle storie, a partire da Jung con Sabina Spielrein, descritto in alcuni film famosi.

D'altronde negli incontri fra persone ci sono anche aspetti sessuali, erotici a complicare le cose. Non per niente sembra che le istituzioni sociali, prima fra tutte la famiglia, siano sorte per regolamentare la sessualità, non essendo sufficiente l'istinto, a partire dai gruppi famigliari delle scimmie ...

quanti test

C'è stato un periodo in cui facevo molti test, di tutti i tipi ( di personalità, disturbi di personalità d'intelligenza...), presi da riviste, internet, libri. In particolare i test d'intelligenza se ripetuti troppe volte non hanno più senso, diventa abilità, tecnica. In uno degli ultimi, non avevo fatto alcun tipo di calcolo matematico o ragionamento in senso stretto, avevo seguito un criterio molto personale, quasi assurdo, ora non lo saprei rifare, ho perso la mano, ma allora, nonostante il metodo "sballato" l'esito era stato discreto, ma privo di valore. Per non dire dei test per verificare se ero border o meno. Non so perché fra tanti disturbi di personalità e non, avevo la "fissa" proprio per questo. Forse mi affascinava l'idea che i border conoscessero, come dire, due mondi diversi. Poi mi hanno spiegato che le cose non erano propriamente così.

SOGNO ESTERO
Sogno che è tra il fumetto, la farsa..
Probabilmente nel sogno mi trovo in Florida ( chi l'ha vista mai!). Sono seduta su un gradino che si affaccia su una pescina, che però non vedo; osservo il panorama e le persone che entrano ed escono dall'albergo. Passano anche dei mafiosi ( si fa per dire, forse nelle comiche o parodie) vengono da nazioni diverse, portano dei trolley pieni di leccornie dei loro posti. Mostrano e donano questi prodotti al boss dei boss ( solo una persona grezza, un po' così, tipo personaggio dei fumetti), che non apprezza molto i doni anzi prende in giro i donatori. Il boss dei boss si siede accanto a me, ma non ci parliamo. Le altre persone, che non avevano apprezzato il suo comportamento, lanciano qualcosa dall'alto e con una certa mira colpiscono il boss dei boss che viene schiacciato dal pacco, ha un bicchiere in mano con del liquore, che si rovescia, ma il bicchiere rimane saldo in mano. Come in gatto Silvestro nessuno si è fatto male.

P.S.
-----(/ Nella breve biografia di Bion trovata su internet, poco dice del breve periodo in cui insegnava nel college, dove lui stesso era stato studente. L'età degli allievi andava da 8 a 18 anni. Non specifica l'età dello studente, eppure c'è differenza tra 8 e 18. Nulla dice del suo trasferimento avvenuto molto più tardi dall'Inghilterra in USA.
------Non sapevo che l'istituzione famiglia fosse nata per regolamentare la sessualità.
---forse senza una fobia così invadente e invalidante, non avrei fatto tanti test.
---Cosa sarà mai per Bion l'inversione o rovesciamento della prospettiva?
--Tanti specialisti e test su di me, ma hanno chiavi di lettura diverse (teorie di riferimento diverse) e forse potrebbe aiutarmi a capire e cosa più importante superare la fobia.
Cosa intende per rovesciamento della prospettiva Bion? ho provato ha cercare chiarimenti su internet, ma ho trovato solo la ripetizione o trascrizione delle parole di Bion.

Bella l'immagine di stare sul

Bella l'immagine di stare sul bordo di mondi diversi, di universi infiniti...
Forse i suoi test erano e sono un tentativo di conoscere uno di questi universi, ma i test a mio avviso sono scorciatoie, non possono dare la conoscenza che viene dall'esperienza... (altro concetto di Bion, è pervasivo...!) Come andare in cima all'Everest in elicottero, direbbe Messner.
Non so altre biografie, ma Bion stesso ha scritto una propria autobiografia, 'La lunga attesa', o the long weekend nell' originale..., mentre forse l'ultima trilogia, Memoria del futuro, è una specie di autobiografia interna.

Mi sa che il sogno fa parte della Sua autobiografia interna, invece, dove sembrano esserci molte alterazioni di prospettiva, fra fumetto, farsa, parodia, quasi un caleidoscopio.
Ma anche il suo post forse è simile, e ci sono tante prospettive. Le sue due frasi sulla famiglia e sulla fobia sono particolarmente ravvicinate, quasi due facce di una medaglia. Testa o croce?

parere su test

-Non capita spesso, ma sui test Lei e la terapeuta più o meno avete lo stesso parere. C'è tato un periodo in cui li trovavo divertenti, quasi un gioco, mi sarebbe piaciuto fare il test di Rorschach e/o delle macchie di inchiostro ( mi pare siano cose diverse), ma per farli occorre l'esperto.

--)( Ho scritto in modo improprio "biografia" di Bion, in realtà in alcuni articoli in rete è riportato il pensiero dello psicoanalista previa una breve biografia.

Alterazioni di prospettiva nel mio sogno. Se non sbaglio Bion parlava di inversione o rovesciamento di prospettiva, riferendosi alla coppa di Rubin ( uno dei simboli della Gestalt), c'è chi vede i profili e chi la coppa, non si possono vedere in contemporanea se non in un secondo momento. In questo caso la prospettiva non mi pare alterata ma diversificata.
Questi argomenti, se la memoria non mi inganna, sono trattati in: "Gli elementi di psicoanalisi". Libro difficile, non solo per me, forse non è un caso che nel cercare chiarimenti ho trovato solo trascrizioni.
Nonostante ciò ho trovato una frase attribuita a Bion:- Cerco di dire la verità ai miei pz e di osare di dire quello che penso, anche se devo modificare leggermente perché voglio che capiscano quanto ho detto.- Peccato non avesse la stessa premura verso i suoi lettori.
Comunque ritiene che nel sogno ci sia alterazione di prospettiva, non so se sia così, ma il sogno era come un fumetto, la prospettiva dei fumetti è particolare, nessuno si fa veramente male. Hanno una loro peculiare prospettiva. Un po' come nei film "Terapia e pallottole 1 e 2", sia la mafia che la psicoanalisi sono mostrate in un certo modo.
Nei post scriptum tante prospettive o piccoli semi da sviluppare o da abbandonare.
Particolare: le frasi sulla famiglia e sula fobia si trovano molto vicino, casualità o altro? Spesso le fobie si sviluppano da bambini, tipico es. è il bambino che ha paura del buio e non riesce a dormire, allora è rassicurato da uno dei genitori. Si potrebbe dire che i caregivers ostacolano le fobie, ma potrebbero anche favorirle e rinforzarle. Argomento che si può sviluppare. E chissà se non sono le due facce della medaglia o moneta...
A proposito di famiglia ( che strana coincidenza c'è anche la famiglia mafiosa). Ho sognato mio padre. Avevamo da poco acquistato una casa nuova, insieme eravamo nel soggiorno e commentavamo soddisfatti l'acquisto. IN una parete c'è un caminetto spento con accanto una rientranza che serve per mettere la legna. Dico a mio padre che dobbiamo provare ad accendere il fuoco, e lui risponde che si può fare.

POST SCRIPTUM
Per guardarsi intorno o non avere i paraocchi occorre avere diverse prospettive. Cercare di non considerare solo la propria, ma senza dimenticare se stessi.

Sogno con suo padre.

Sogno con suo padre. Sembrerebbe interessante. Forse una volta era comparsa sua madre, mentre mi sembra mai suo padre, se non sbaglio. Bisognerebbe avere qualche notizia in più e qualche associazione sui vari elementi.

associazioni... a saperle fare

Diceva di fare associazioni e di dire qualcosa in più.... a saperlo fare, tento, risultati incerti.
Nel sogno c'erano mio padre, una casa nuova, un soggiorno con caminetto spento, una rientranza per la legna. Fare l'elenco degli elementi di un sogno facile, soprattutto di questo, con così pochi; fare associazioni, aggiungere altro meno.
Mi piacerebbe cambiare casa, magari con un bel caminetto, come nel sogno. Un bel fuoco acceso nelle sere d'inverno o nel tardo autunno.
Cosa intende per associazioni quelle libere senza apparente nesso logico o quelle collegate tra loro?
Con mio padre i rapporti sono cordiali, alquanto formali e forse un pochino superficiali. Quando stiamo insieme, a volte, facciamo dei lavori di bricolage. Diverse volte mi ha detto che somiglio a suo fratello, di certo non fisicamente a giudicare dalle foto. Non l'ho mai conosciuto, morto molto giovane.
Da ragazzina non dicevo padre, ma "padro" ( e vocale femminile e non andava come maschile), c'era un padro (un amico di mio padre) per eccellenza, a cui attribuivo tutte le ingiustizie possibili. In realtà, ai miei occhi, aveva una "colpa originale" le altre erano solo conseguenziali, era i padro del principe, così veniva chiamato il figlio, non occorre dire il perché.
Diversi sogni, molti dimenticati, questi sono i sopravvissuti, entrambi ambienti in borghi medioevali-
SOGNO CON ING.
Insieme a mia sorella decidiamo di partire per una certa città, ci accompagna un ingegnere ( in realtà non lo conosco, solo sentito nominare). Partiamo con una nuova 500, mia sorella ed io nel sedile posteriore. Dico che all'interno la macchina è spaziosa mentre a vederla da fuori sembra più piccola. L'ingegnere ci lascia prima della città stabilita, questo di comune accordo. Ci troviamo in un borgo medioevale che mia sorella conosce molto bene. Mi fa vedere un edificio antico, non si capisce se è una torre o una parte di un castello, di colore piuttosto scuro e l'intonacatura sembra che formi delle onde. MIa sorella dice che a pochi passi c'è un bar che fa ottimi cappuccini, accetto l'offerta.

SOGNO CON DILUVIO
Sono in macchina con mia madre, stiamo attraversando il centro di un borgo medioevale, diluvia. Ai lati delle strade lastricate in pietra ci sono edifici molto antichi, non è chiaro se a mattoncini o in pietra grigio scuro. Le strade sono allagate. L'acqua riempie i punti maggiormente ammalorati del fondo, rendendolo insidioso. Una macchina ci sorpassa e dopo trova difficoltà per via delle buche. Mia madre dice che è più prudente accostare e attendere che finisca il temporale, e così facciamo.

In questi sogni compaiono i miei genitori, mia sorella, manca solo mio fratello..

POST SCRIPTUM
--- Lei ha conosciuto di persona F. Basaglia?
------Altro punto. Mi sento alquanto idiota per la reazione avuta, quasi di dispiacere, per aver scoperto che una persona che non conosco, se non attraverso i libri ed interviste, non sia stato sincero. Non so se mi ha dato più fastidio che fossi dispiaciuta che non le bugie. Lei che dice è comune reagire così? Ovviamente, non mi riferisco a nessuno dei due ristoranti o a F. Basaglia.

Sembra come, nel post e nei

Sembra come, nel post e nei sogni, se Lei avesse fatto, utilizzando un Ingegnere come guida-autista, un breve viaggio di ricognizione nella sua famiglia, come nota Lei stessa, con un cenno ai suoi rapporti attuali - segnala che non compare il fratello - e un ricordo significativo dell'infanzia, carico di valenze emotive. Come se appunto avesse rivisitato e stesse rivisitando in certi momenti alcuni 'borghi medievali' della sua storia.
Per i 'particolari', l'edificio antico, il diluvio, ecc, bisogna aspettare mi sa che si liberi un po' la sua capacità di associare, cioè di ricevere e ascoltare e comunicare le risposte che la sua mente produce agli stimoli che le arrivano...
E forse anche per le sue domande, i suoi commenti, le sue reazioni forse si allargherà lo spiraglio per sentirne meglio i suoni e i significati...

ottimismo

Gentile Dr sembrerebbe ottimista nel dire di aspettare che si liberi un po' la capacità di associare. Non a tutti riesce e non necessariamente per le resistenze. Ci sono anche le incapacità.
Se non sbaglio ( se non è così mi correggerà) occorrono delle condizioni di base:-) il pz deve essere completamente rilassato;-) eliminare qualsiasi critica;-) abbandonare forme di controllo;-) evitare di escludere le idee che affiorano.
Non le pare un ossimoro per un ansioso essere rilassato? X il resto meglio stendere un pietoso velo e poi chissà se è così interessante per questa sede. Cmq può essere che nel mio caso sia una capacità ancora scarsamente sviluppata, ma presente.

Già, il "padro" chissà perché era lui il colpevole di tutti i mali, ingiustizie del mondo e non la madre o il principe..

Alcuni sogni anche del passato si ricordano di più rispetto ad altri, forse perché con un nucleo ripetitivo. Ho sognato spesso, anche in passato, città, borghi medioevali, castelli.
Un sogno ripetitivo era che mi trovavo in una città antica, in un posto particolare: il cimitero. C'erano grotte seminascoste che celavano cose molte preziose, quasi siti archeologici. La città medioevale era sempre la stessa. Sogno simile. Devo partire per una città, ma per qualche errore mi ritrovo in un' altra, sempre la stessa nel sogno, mi rendo conto dell'errore e mi dico visto che ci sono perché non visitarla...Nei sogni anche vecchi manieri, dove a volte si giravano scene di film.

FRAMMENTI DI UN NUOVO SOGNO
Sono in un'aula forse per assistere ad una lezione o un seminario o un congresso. C'era stato uno scambio di posti, forse per favorire una coppia, ma non ricordo bene. Dopo mi ritrovo in un altro luogo e sullo sfondo appare una donna molto bella, elegante e in dolce attesa.

POST SCRIPTUM
---Spesso lo psicoanalista è paragonato a uno schermo/lavagna nera. Forse dire se conosce o meno il Prof. F. Basaglia implica che lo schermo/lavagna non siano più nerio è una domanda troppo personale? Per me no, ma le idee possono essere diverse....

--Meltzer si era occupato di molti disturbi e in particolare dell'autismo; Bion in particolare delle psicosi e dei disturbi borderline; Bowlby dei problemi dell'infanzia ( anche lui a Tavistock) ecc.. C'è stato uno psicoanalista che abbia dato rilievo alle fobie? Noto il caso del piccolo Hans, ma uno solo, e non fu Freud ad occuparsi di lui direttamente, ma il padre.

Ho impressione che Lei abbia

Ho impressione che Lei abbia accumulato una quantità di nozioni che rischiano di ostruirle la vista e la strada e anche di bloccare l'emergere delle sue capacità. Per fortuna la spinta a crescere e a conoscere è forte, in tutte le persone, e se gli ostacoli non sono troppo grossi alla fine riesce a emergere. Anche qui sembra farsi strada nel sogno della lezione seminario congresso. Ci sono cose che avvengono, posti che si scambiano, coppie che vengono favorite, e l'effetto sembra la creazione di un bambino. Un sogno ottimista, no?

informazioni.... nozioni

Gentilissimo Dottor benedetti, non è riuscito a convincermi (nel dialogo si può cambiare idea in toto o modificarla in parte) che informarsi (le informazioni ridotte a mere nozioni) possa impedire sia pure in forma di rischio di vedere o possa essere d'ostacolo a qualcosa compreso l'emergere di non ben definite capacità.
L'ignoranza, la stupidità possono recare danni maggiori e forse persino uccidere.
Le intenzioni non erano di mostrare un cumulo di nozioni, poi tutto è relativo.
In ogni caso Lei probabilmente ci ha visto questo.
Era una mail scritta da una persona, nella fattispecie io, che convive non senza qualche problema, con una fobia abbastanza invalidante; per questo chiedevo se ci fosse stato o c'è uno studioso che si è occupato in modo particolare di questo disturbo. Le auguro di non avere problemi di sorta, ma se avesse qualche disturbo non vorrebbe che venisse studiato? Basti pensare alle malattie "rare", già sono brutte in quanto malattie si aggiunge il fatto che difficilmente sono studiate.

--Nel penultimo post accennava alla capacità di associare ( liberare la capacità di..).
Mi ero chiesta se questa difficoltà o capacità imbrigliata fosse "soggettiva", tipo la fobia, le scale oggettivamente non fanno paura (tranne qualche raro caso), ma spaventano me e questo senza apparente motivo, oppure se la difficoltà è "oggettiva" ovvero appartiene a più persone. Se un terapeuta ha avvertito l'esigenza di dare dei consigli ai pz su come associazioni, probabile che la difficoltà sia "oggettiva". La differenza è notevole. Nel caso di difficoltà "soggettiva" è la persona che ha il problema, può essere incapacità personale o per qualche motivo non riesce a liberare le capacità, nel secondo caso non è così-

§§Forse la stupirò, non sono affatto interessata a crescere ( tanto prima o poi si finisce per fare da concime ai ceci), ma a superare la fobia, se per riuscirci occorre la crescita, che ben venga, ma non è la priorità.

§§§ Non so se il sogno con la donna in dolce attesa implichi ottimismo o meno. Intanto la donna era sola, il compagno dileguato?, era stato concepito in modo consensuale ( vale sia per lei che per lui)? le precauzioni non avevano funzionato? ecc. Sono slo una parte delle ipotesi che il sogno troppo frammentato lascia intravedere.

---Se ho violato in qualche modo la sua privacy facendo domande ritenute personali, le porgo le più sentite scuse; mi scuso anche se in qualche modo facendo domande, di fatto cercavo di rendere meno nero lo schermo o lavagna. Anche qui questione di punti di vista e di priorità.

Le domande sul sogno forse

Le domande sul sogno forse esprimono alcune sue associazioni, diverse dalle mie che evidentemente vedevano ottimismo. Le sue vedono interrogativi, realistici, legittimi. Dipendono forse dall'angolatura con cui si vede il fatto, la donna in attesa. Mi sembra comunque che il concepimento c'è stato, e c'è un essere in crescita: anche questa successiva forse è una associazione, anche se Lei la mette subito in negativo, "non sono affatto interessata a crescere...", o almeno vede la crescita solo come un mezzo per superare la fobia. E se invece fosse il contrario?, cioè che la fobia è un mezzo per fermare la crescita, per quanto possibile? Sembra essere indicato anche il motivo: "si finisce per fare da concime ai ceci". In fondo se si riuscisse a fermare la crescita si allontanerebbe anche il pensiero della morte. In fondo la nascita si può vedere come ua nuova vita, una manifestazione della spinta vitale, o solo l'inizio di una strada mortale, e quindi la manifestazione di una spinta mortale. Non credo che una sia 'giusta' e l'altra 'sbagliata', sono forse aspetti diversi, ottimismo, pessimismo... In fondo mi sembra che sia da sempre il tema fondamentale dell'umanità a cui si è tentato di dare risposte diverse ma che resta sempre sullo sfondo, accompagnando o talvolta impedendo l'evoluzione personale.

fsogno aperto

Il sogno essendo frammentato lasciava spazio a molte ipotesi, tutte equiprobabili, una tra queste: la donna stanca ed accaldata si allontanava dagli altri cercando uno spazio più fresco.
Tornando alle domande del precedente post. Vero che c'è un essere in crescita, ma se è stato concepito nell'inganno o peggio nella violenza le cose si complicano. Nulla toglie che nonostante questi presupposti il bambino possa essere cresciuto con affetto e nei migliori dei modi. Ma se il il padre è stato ingannato e trovato davanti a responsabilità per cui non era pronto, questo potrebbe avere un impatto negativo proprio sull'essere in crescita. Se la madre ha subito violenza potrebbe ritrovare nei lineamenti del bambino quelli del male e non si potrebbe ritorcere contro chi non ne ha colpa? Non solo, potrebbe avere effetti devastanti anche su chi ha subito il raggiro o la violenza, forse chiedere loro di andare avanti, forse è chiedere troppo. Immagino non sia una scelta facile.

Anche la morte è suscettibile di diverse letture come una liberazione, come evento che indica e riassume tutti i limiti umani o come ostacolo da superare per raggiungere miglior vita.
Sempre questione di ottimismo o pessimismo, come notava Lei, si potrebbe ricorrere ad un sano realismo, ma anche questo risente delle lenti rosa/nero. Di nuovo punto a capo.
Propone un altro modo di intendere la fobia, un mezzo per fermare la crescita, ma questo potrebbe implicare che chi non è fobico è cresciuto, evoluto...mah mi permetta qualche perplessità-

Nuovi sogni
Ancora strade alluvionate. Sono in macchina sul sedile posteriore accanto a me 'è un uomo, non ricordo chi, alla guida mia sorella. L'autista si diverte a passare nei punti più allagati, questa volta il fondo non è ammalorato, la macchina non ha problemi. Ad un certo punto mi accorgo che l'acqua è entrata all'interno della vettura e supera le ginocchia. Non è un problema e procediamo il viaggio in allegria.

SOGNO PERSONE O ALTRO
Mi affaccio su un corridoio ci sono tre ragazzi seduti per terra, allineati lungo il muro del corridoio, Quello un po' più vicino a me piange inconsolabile, non so il motivo, ma pare davvero disperato. Prima di rientrare nella mia stanza noto che in realtà non era un ragazzo ma un robot, in un primo tempo sembrava anzi era proprio un adolescente. Il mattino seguente chiedo a mio padre se per caso avesse preso il robot, visto che non c'è più, mi risponde che neppure lui l'ha visto.

P.S.
-- Il pensiero della morte non può essere scacciato tanto facilmente. L'ultima ad essere sconfitta sarà la morte, diceva qualcuno.
--- Sto leggendo dei libri che aumentano l'ottimismo... Uno dei modi per favorire la crescita personale ( non il solo ) è di dare l'opportunità di farsi opinioni libere, consapevoli fondate su informazioni non tanto di parte o peggio su menzogne. Forse ciò è facilitato perché ci sono tante informazioni non tutte utili, che si accavallano, si contraddicono e alla fine vince la memoria corta. Non mi pareva possibile che un popolo avanzato come quello tedesco avesse dato fiducia a Hitler,prima che usasse la forza (ss, Gestapo), in un libro ho trovato in parte le risposte, ma a pensarci bene le cose non sono poi tanto cambiate. Forse per crescere bisogna contare solo sugli affetti personali.

I sogni sembrano continuare

I sogni sembrano continuare il discorso, magari a ritroso: nel primo sembra come in ambiente uterino, in fondo il feto vive in ambiente acquoso, e "non è un problema"... Nel secondo c'è un corridoio... fuori della sua stanza... come un canale del parto, che in effetti è un momento più drammatico, i bimbi spesso nascono piangendo... prima c'era sua sorella e un uomo, qui suo padre e quei ragazzi-robot fratelli?..., vivi, non vivi... Il rischio o il senso della morte in fondo c'è fino dal concepimento, ma sembra che qualcosa faccia andare avanti, continuare il discorso...
" Forse per crescere bisogna contare solo sugli affetti personali."
Una bambina diceva "Io speriamo che me la cavo..."

nessun nuovo sogno

Nessun nuovo sogno. Forse ci sono stati, ma non li ricordo.
In un sogno precedente c'erano tre adolescenti, seduti per terra allineati lungo un corridoio. Solo uno di loro piangeva, quello più vicino a me, come distanza. Non so se si può riferire al momento del parto- spesso nascono piangendo- oppure se sono io che esprimo delle emozioni, credo che si possa fare anche con le lacrime, ma poi mi accorgo che non serve e mi trasformo in robot, senza emozioni, che fa quello che altri dicono di fare, ma poi anche questo non funziona più e sparisco. Comunque il sogno non è chiaro se c'è stata un errore di visione o se si vuole una allucinazione e sembrava che l'adolescente piangesse mentre in realtà era un robot o se c'era stata una trasformazione da ragazzo con tanto di vitalità con quello che implica a robot quindi un oggetto oppure se l'allucinazione è speculare alla prima.
Questo per quanto riguarda i tre ragazzi. Invece per quanto riguarda la casa in cui è ambientato il sogno, è comparsa diverse volte nei sogni, sempre a pianterreno, questa volta al primo piano. La casa in questione non è la mia, ma nei sogni o è la casa di famiglio o appena comprata. Mentre per il robot, nei sogni che facevo tempo fa,avevo dei figli piccoli, che portavo in carrozzina, molto carini, ma poi si trasformavano in bambole/bambolotti molto brutti. Almeno questa volta il robot era grazioso,

Male sul fronte della fobia. NOn dovrei parlare del sintomo/disturbo/difesa ecc. a seconda dell'ottica, ma quando si presenta così forte, inaspettata. Dovevo scendere dal quarto al terzo piano, (dal terzo al quarto non c'è ascensore) scala che di solito affronto, magari con ausilio passamano, ma questa volta niente, ho dovuto fare diversi tentativi, prima di riuscire a scendere con grandissime difficoltà. Non è stato difficile solo il primo gradino più alto, ma tutta la scala fatta eccezione degli ultimi 2-3 gradini scesi con un po' meno difficoltà. Non ricordo niente di simile. Forse non me l'aspettavo, forse mi ero abituata ad una fobia più o meno costante con un trend in una costante sia pure lenta decrescita.

Chi ha detto che non deve

Chi ha detto che non deve parlare delle sue difficoltà, quali che siano o comunque si chiamino? Magari partecipano anche loro alle comunicazioni...
Ad esempio diceva che stavolta nel sogno era al primo piano, rispetto al pianterreno abituale nella solita casa. E parla poi delle scale fra il quarto e il terzo piano... E aveva sognato che aveva bimbi piccoli, quindi il tema del parto e nascita non era peregrino... Trasformazione in robot o bambolotti molto brutti...
Chissà che questi sogni e queste comunicazioni abbiano riattualizzato un tema di nascita, morte, trasformazioni mostruose che in qualche modo potrebbero gravare su quel piano di scale.
D'altronde ci sono altre cose che Lei non nomina più, come se avesse inteso una proibizione a parlarne, come per i 'sintomi'... e forse pesano, come uno zaino carico che non si può aprire nè togliersi nè 'vedere'...

alfa e omega

La morte, la nascita, cose che ci accomunano, sono gli estremi di un segmenti, alfa e omega. Fanno parte della vita, facile trovarli anche nei sogni. Spero meno le trasformazioni mostruose. E' passato tempo da quando sognavo dei bimbi che si trasformavano in bambolotti orrendi. Probabile che li ricordo perché si erano ripetuti alcune volte, almeno nel canovaccio, poi i dettagli potevano essere diversi e perché quei sogni non mi piacevano molto pur non essendo "incubi". Anche nel sogno più recente c'era una trasformazione, ma almeno il robot era carino.
Altre differenze tra i sogni, in quelli passati la trasformazione avveniva da bimbi, che da persone diventavano oggetti brutti e non sparivano, nell'ultimo sogno la trasformazione in oggetto avviene durante l'adolescenza. Oggetto che poi sparisce, forse continua a mantenere un minimo di vitalità e autonomia?

Tornando alla casa del sogno (ora disabitata), mi capitava di confonderla con un'altra casa, e questo non in sogno. Forse avevano qualche elemento in comune: il parapetto bordeaux? la forma del corridoio o del bagno? Nn ricordo, rimane il fatto che le confondevo, almeno negli interni.
Forse anche ora c'è traccia di questa confusione.

Trasformazioni mostruose avvenute su un piano di casa, non è chiaro se possa essere il primo o il terzo o il quarto.

Per cortesia, potrebbe essere più esplicito riguardo a cose di cui non parlo più. Quali sono?

A proposito della fobia. Risalita al quarto piano, ma in compagnia. La cosa divertente è che hanno chiesto a me come mai le ultime due rampe sembrano meno sicure rispetto al resto della scala...
La particolarità di questa fobia è che la paura verso quell'oggetto lo rende più pericoloso di quello che è, l'incedere insicuro sulle scale rende più probabile la caduta; non solo la paura fa perdere "oggettività" e non si distinguono più "scale oggettivamente pericolose" da quelle che non lo sono; finisco con il dirmi è la fobia che me la fa vedere pericolose... Non capita spesso, ma capita.

P.S.
Le casa che confondo hanno una differenza per quanto riguarda il numero dei piani e quindi delle scale. Quella dei sogni solo una rampa, l'altra molte di più - tre piani-.

regole, patti

Gentile Dottore, deroga alla regola/patto di non più di due post settimanali, per rimanere nella regola rinuncio alla prossima mail, così la media rimane invariata e rispettata: due mail settimanali. Non è semplice, per me, scrivere questo post, se non lo faccio scomparirà e ancora una volta avrò evitato.

La domanda che le facevo riguardo il piano di casa su cui soffermare l'attenzione, se il primo, il terzo o il quarto, ha poco valore, trattasi sempre di un piano diverso dal pianterreno, per raggiungerlo occorrono in tutti i casi, le scale, cambia il numero di rampe, ma sempre scale sono.
A pensarci bene, anche le scale possono avere affinità con il canale del parto.

Ieri avuto una specie di flash riguardo la scala, era all'aperto, di cemento alquanto sconnesso e piuttosto stretta, senza passamano, però i gradini non erano molti. Un po' mi hanno spaventato, non saprei perché se in quanto scale (come sempre) o per qualche motivo particolare. Prima volta flash scale all'aperto.

Riguardo alle cose che non nomino più, trascurando quelle che non ricordo o che sono finite nello sfondo; vero ci sono, non so se sono le stesse a cui si riferisce Lei. Per semplicità, queste cose possono riguardare il presente, passato prossimo o il passato, non mi riesce di parlarne, possibile come dice Lei che avevo inteso una proibizione nel farlo, tutto è possibile, ma forse è solo una parte. Potrebbe essere anche una questione di trade-off, si favorisce una cosa a scapito di un'altra. In termini rozzi per favorire la chiarezza ed evitare l'effetto "scarico"(inteso come scarico di lavello), preferisco non nominare più certe cose. Ma non è solo questo. Forse un po' di spontaneità si è persa (non parlare di certe cose mentre prima lo facevo), come l'unico adolescente che piangeva nel sogno, che poi si trasforma in un robot e come tutti i robot fa tutto quello che li chiedono di fare e non fa niente di spontaneo. Dunque si è persa un po' di spontaneità ma si è guadagnato in chiarezza, non trova?

Dubbi nell'invio di questa mail e non solo perché viola la regola, non farlo equivale ad evitare ancora una volta, come davanti alle scale.

Inoltre mi sembra che qualcosa sia andata persa per sempre, forse morta, ma non saprei dire cosa è perché.

Facciamo come se fosse una

Facciamo come se fosse una mail lunga, visto che non avevo ancora risposto...
Particolare l'affinità che nota fra scale e canale del parto, aggiungerei che richiama il tema della vita e della morte, e forse dell'atto che fa concepire la vita e a volte è legato a condizioni che fanno temere la morte...
Quasi come se tutto si fosse concentrato come in un buco nero che assorbe tutto il significato e non lo lascia più venir fuori. Anche la spontaneità va persa, resta solo una meccanicità tipo robot, come un'adolescenza rubata, vista come qualcosa persa per sempre.
Forse la mostruosità è legata a tutto questo.
Non è detto però che debba essere per forza così.

recenti mail

Le ultime parole( riferite alle cose non nominate più )della sua penultima mail:-....e forse pesano come uno zaino carico che non si può aprire né togliere né vedere...-
Forse alcune cose che non nomino più possono diventare proprio come dice Lei ( o lo sono già diventate?) mentre altre se non menzionate portano solo chiarezza.
Potrebbe essere interessante sapere quali conseguenze porta lo zaino, considerato che è un peso potrebbe rendere più difficile affrontare le scale...

Una delle difficoltà nel parlare di cose che non nomino più, nel leggere le sue mail di risposta (alle cose diventate innominate), a volte, avevo la sensazione di trovarmi davanti ad un ascensore, di aprire la porta e di non trovarci il mezzo, ma la tromba dell'ascensore oppure di trovarmi di fronte al gradino più alto della scala e non sapere dove mettere i piedi. Cose che mi lasciano interdetta e nel dubbio su cosa fare preferisco evitare. Trattasi di similitudine grossolana e assai imprecisa. Sta di fatto che ora non mi viene da dire certe cose. Sarà come dice Lei per via di qualcosa intesa come una proibizione da parte sua o per altro...Tutto questo si può dire? non so perché (forse qualche idea inizia a balenare, ma non è detto che sia la più appropriata)mi vengono certi dubbi....

Di nuovo sogno del robot. In questo sogno c'era anche un luogo comune - le apparenze ingannano- dei tre adolescenti ( chissà perché proprio tre e tutti uguali quasi gemelli)quello che sembrava più vivo, spontaneo nel manifestare le proprie emozioni, era quello che non poteva averne in quanto robot e neppure poteva essere un adolescente.

ANCORA SCALE: Non ricordo se ho fatto cenno di un flash inerente una scala avuto qualche giorno dopo il difficile incontro con le scale.
All'improvviso mi sono tornate in mente delle scale di cemento all'aperto alquanto sconnesse, al lato dei gradini c'erano dei cespugli di rovo alquanto pungenti.
Il flash mi ha lasciato alquanto perplessa, di solito quando penso alle scale o le immagino sono all'interno di edifici, mai all'aperto. Solo in secondo momento ho ricordato che quelle scale esistevano davvero, da tempo demolite.

Se uno può alleggerirsi lo

Se uno può alleggerirsi lo zaino indubbiamente poi cammina con meno fatica e forse meno squilibri...
Provi a scrivere quello che ritiene si possa dire, qui, e cosa no... E perchè... Forse ci aiuta a capire meglio le sue incertezze e titubanze...

facilità....difficoltà

Inizio dalla parte che mi sembra più facile-
Facilmente riesco a parlare e non occorre dire il perché quando mi ritrovo nelle sue parole; è qualcosa di diverso dalla semplice uguaglianza di visione, che può anche non esserci.

---Facile anche per i sogni. Racconto quello che sogno o meglio quello che ricordo. Quasi la descrizione di un film, poi Lei aggiunge qualcosa che potrebbe favorire altro. Mi pare che i sogni siano accolti in modo diverso da altro "materiale" (chissà se ha visto il film "analisi finale..").

--Recentemente parlo anche della sensazione "come se mi trovassi davanti alla tromba dell'ascensore o al gradino più alto della scala", forse perché spero che qualcuno mi aiuti a capire.

Ora viene la parte più difficile, se fosse stato semplice ne avrei parlato prima senza ricorrere a questa mail. Ma c'è stato un periodo, forse quello iniziale, in cui era semplice farlo.
§§§preferisco non parlare più o molto raramente dell'altro ristorante, non solo per via del suo consiglio o per evitare la confusione, ma perchè in passato c'è stato il rischio che il lavoro dell'uno distruggesse il lavoro dell'altro.
--- Preferisco parlare poco dell'ambiente in cui vivo, non saprei esprimermi favorendo equivoci. Cosa da evitare il più possibile, ricordo i periodi in cui in questa sede c'erano dei fraintendimenti.
----Poco o niente dei momenti di profondo avvilimento, basta poco perché diventino ancora più cupi. Quando mi rendevo/rendo conto che sono una minus habens, è capitato che evidenziava altri motivi per cui ero/sono coì. Altre volte usava frasi di circostanza come gli auguri ai matrimoni o le condoglianze ai funerali, niente di strano, ma possono essere viste come una conferma all'avvilimento.
§§§ No nominare teorici, psicoanalisti e no fare domande di qualsiasi tipo. Tra l'altro Lei preferisce non parlarne o rispondere alle domande. E' una sua scelta. Forse questione di distanze sia orizzontali che verticali.
---Mettere il passato sotto il tappeto...potrebbe ritenere che immagino, invento o peggio e questo a priori. Eppure il passato anche se non è causa di come siamo ora,ci sono altre variabili, ci plasma. Passata circa una settimana dall'incontro o scontro con le scale, e qualcosa è cambiato, il mondo mi pare diverso. Da allora risalita solo una volta e in compagnia, di giorno. Da sola non riesco.

Questo è un elenco non esaustivo, riportato così senza tanti approfondimenti, forse nelle prossime mail sarà più ampio e dettagliato, se Lei vorrà.

Mi fa venire in mente come in

Mi fa venire in mente come in certi paesi un medico può essere chiamato a visitare una donna che però resta completamente coperta dal pesante vestito che la copre tutta. Deve dare un responso senza 'vedere' la paziente. Mi sembra a volte di essere un po' in questa situazione, con Lei. Guardare i sogni è un po' come guardare l'attività di un bambino piccolo, che è aperta e spontanea, è facile 'fare conoscenza', ed è anche un'esperienza particolare, rara - perchè gli adulti per lo più pensano ad altro. Man mano che cresce il bambino è sempre più 'coperto' dalle incrostazioni culturali e sociali e a un certo punto non si vede più niente, la conoscenza diventa difficile, se prima non c'è un'opera di disincrostazione, per così dire, cha faccia tornare alla luce gli aspetti spontanei, 'veri', rimasti sotto.... Quando io cerco di farlo Lei sembra prendere le mie parole per offese...
Ma io non posso fare altro che cercare di far riportare alla luce quanto è stato coperto, perchè le cose possano tornare a muoversi spontaneamente, come una pianta può riprendere il suo sviluppo se liberata di una copertura che la avvolge fino quasi a soffocarla.
Mi sembra importante e di buon auspicio che si ritrovi nelle mie parole, ogni tanto, come dice. Forse è un cenno di quell'"esperienza di fare conoscenza" che dicevo.

analisi finale

Gentile Dottore, si può mentire e/o nascondersi anche raccontando i sogni, come nel film " Analisi finale", una pz racconta all'analista un sogno tratto a caso da un libro di Freud spacciandolo per suo. Film come specchio della realtà. Forse i miei sogni possono trarre in inganno, non perché di altri o perché inventati, ma perchè frammentati e le numerose parti mancanti, dimenticate possono cambiarne il senso, speriamo non troppo.

-:o Non capisco cosa intenda per "incrostazioni sociali, culturali", forse il fatto che l'adulto, quindi anch'io, risente dell'ambiente in cui vive? che ha avuto in certo percorso scolastico in senso lato? Se, sottolineando il se, intende questo forse queste cose fanno parte dell'individuo, della sua vita.
Cosa intende per "aspetti veri e spontanei?"
L'opposto di vero è falso. Mi potrebbe dire in quale circostanza sono stata falsa? Così posso correggermi o almeno tentare.

:-( Sicuramente mi ripeto, ma non ho mai preso le sue parole per offese piuttosto una conferma di un trend. Riporto alcune delle sue parole non in ordine cronologico:- non penso; non sono razionale piuttosto un bastian contrario; porto cose inutili; mi trastullo con dei giochi trovati in soffitta; porto i paraocchi ( magari li avessi, mi distrarrei di meno enon mi farei trascinare tanto); non dico la verità ( verità parola usata da Lei, personalmente avrei usata sincerità. La verità è molto difficile se non impossibile raggiungerla. Una delle poche cose che ho trovato offensiva, ma non tanto per il contenuto, può capitare che non sia sincera perché ricordo male o perchè ho scarse informazioni, ma perchè detto a priori, prima di conoscermi un po' di più. Per la serie dosì fan tutti)ecc..
Ebbene non trovo le sue parole offensive, forse Lei si?

:-) Ancora la fobia. Correggo il precedente post sono passate più di 2 settimane da quando non salgo da sola di sere al quarto piano. Costretta per necessità a salire due volte di giorno e in compagnia. Impresa molto impegnativa, non era mai successo, neanche prima della terapia. Lei non sa quanto possa essere avvilente per me scrivere questo. Sembrerebbe che le cose che non nomino più qui si facciano sentire attraverso la fobia. Non è che sia stata messa una proibizione esplicita a parlarne quanto piuttosto indiretta, se le cose portate sono definite come inutili, non vere ecc., meglio non dirle, almeno per me. è così.
Le propongo un compromesso, per una piccola parte del post cercherò di parlare di quelle cose. Non sarà facile perché si è formata una sorta di barriera. Può darsi che non c'entri niente con l'acuto della fobia, ma escluderlo a priori non è utile.
Se lei è d'accordo...e vedremo cosa accade.

:-o Ricordo la franchezza di alcuni post, soprattutto in una determinata circostanza e Lei aveva risposto come se dessi i proverbiali numeri. Una delle occasioni in cui mi ero sentita in questa sede come davanti al gradino più alto della scala e non sapere dove mettere i piedi. La scala diventava insicura, impercorribile. Inutile dire che questo provocava e provoca paura, incertezza, insicurezza sulle risorse proprie. Cerchiamo di rendere sicura anche questa scala.

--A proposito di incrostazioni erano tali anche domande tipo " si è avvertito il terremoto a fi?" oppure "Cosa pensa di Bowlby?" o " perché non scrive qualcosa sulla fobia?" e simili. Incrostazioni o un modo per vedere una persona senza essere troppo invadente e personale?
Sempre incrostazioni. Tra le incrostazioni mette anche il percorso, il rapporto con la terapeuta? Può sembrare strana come domanda, ma meglio togliere qualsiasi dubbio che può avere ripercussioni non sol qui, ma anche sull'altro ristorante.

P.S:
tutto ok dopo il nubifragio?

E' tornata a fare domande...

E' tornata a fare domande... Le domande che fa sono importanti, ancor più importante è che cerchi di trovarne la risposta da sè. Il lavoro qui forse è un aiuto a farlo.
Mi salta alla mente che Lei conosce molte più cose di me e della mia vita che non io di Lei: la mia identità, dove abito, la mia foto, la mia età, la mia professione, altri miei riferimenti. E poi lei dice che io faccio affermazioni senza conoscerla....In effetti forse ha ragione: forse mette a fuoco questo 'squilibrio' che è un elemento di fondo che non aiuta il nostro lavoro. Mi sembra quindi che sarebbe il caso di avere alcuni elementi di conoscenza 'oggettiva' in più anche da parte mia. Altrimenti è come se io facessi la guida alpina con gli occhi bendati... Un gioco a 'mosca cieca' un po' pericoloso, in montagna; qui forse rende conto di come a volte ci troviamo quasi in un circolo vizioso.
Dovrebbe mandarmi per email, quindi senza che vengano pubblicate qui, le sue generalità, anno di nascita, città in cui risiede, attività, situazione familiare. Mi sembra che la prima volta Lei mi scrisse appunto per email.
PS perchè deve salire al quarto piano, da sola, di sera?

quale indirizzo

Egregio Dottor Benedetti, dopo aver risposto tramite mail alle Sue domande mi è sorto un dubbio: ho mandato la mail all'indirizzo giusto? Ho inviato a neurops.. e non all'altro.

Non posso dare risposte per altri, solo Lei sa cosa trova offensivo o meno; cosa intende per aspetti veri e spontanei e cosa intende per "incrostazioni sociali, culturali". Personalmente trovo "offensive", nella maggior parte dei casi, le cose dette a priori o perché "così fan tutti". Le incrostazioni, per me, sono quelle della vita quotidiana tipo l'odioso calcare o le pentole bruciacchiate o attaccate.
La ringrazio come sempre per la cortese attenzione e cordialmente la saluto.

Andyandred

Ho ricevuto la Sua mail con

Ho ricevuto la Sua mail con le informazioni richieste, grazie. Può restare un canale per comunicazioni che pensa non debbano essere pubbliche, ma che potrebbero dare più elementi al 'quadro' che a volte su questo spazio può essere lacunoso o 'censurato'.
Forse Lei avrebbe il desiderio di essere conosciuta individualmente e diversificata dai 'tutti', ma senza fare l'esperienza di conoscenza che è necessaria per questo, senza 'esporsi', 'svelarsi'.
Vede che comincia a rispondersi da sè : " Le incrostazioni, per me, sono quelle della vita quotidiana tipo l'odioso calcare o le pentole bruciacchiate o attaccate"? Se guarda bene vede che la sua frase può adattarsi non solo alle pentole ma a tante altre cose e anche a persone e esperienze umane.
Penso che dalla prossima settimana sarà opportuno fare una 'vacanza' di un mese, diciamo dal 15 agosto al 15 settembre. Ci sono quindi ancora due post disponibili, se non erro.
Cordialmente

buone vacanze

Le rispondo subito, dopo non mi sarà più possibile. Colgo l'occasione per augurarle delle vacanze tranquille e riposanti. Ci risentiremo a metà del prossimo mese,circa.

Non mi sono data le risposte da sola, neanche in parte. Ho parlato non a caso di cose e non di persone, che per me non hanno incrostazioni, si osservano per quello che sono, ogni singolo dettaglio è un particolare, non da buttare via o da raschiare, ma da tenerne conto, l'insieme costituisce la persona, che va rispettata insieme alle sue esperienze, a prescindere dalla sua intelligenza, cultura, stato economico ecc.. Forse ho un'idea romantica della persona.
Non avrei mai fatto quell'adattamento che propone Lei. L'adattamento è una Sua idea.

Diversificata da tutti....mah! Forse mi piace essere una persona con quello che implica.
Ho impiegato un po' di tempo per capire che partiamo da "presunzioni" diverse per Lei si presume che l'altro non sia sincero o non dica la verità (intendo verità con la v minuscola la Verità è irraggiungibile). Sempre presunzioni sono. Parlo per me , trovo difficile presumere che l'altro non sia sincero. Questo implica anche un'altra cosa che non mi piace, ma trattasi di idee personali, romantiche.

La ringrazio ancora una volta e di nuovo buone vacanze.

Le risponderei che tutte le

Le risponderei che tutte le cose che scrivo sono 'mie idee' giuste o sbagliate chi lo sa... Sta a Lei farne l'uso migliore, se possibile. Anche riguardo a vero e falso, le suggerirei che spesso le nostre conoscenze sono limitate, le nostre convinzioni non di rado fallaci, sbagliate, destinate ad essere modificate dall'esperienza, auspicabilmente. Non è una caratteristica sua specifica, è un fatto umano.
Vedo che ha anticipato l'interruzione per le vacanze (avevo proposto ancora due post, ne ha mandato uno solo). Prendo atto e ricambio i saluti e gli auguri.

come fugge

Come fugge questo tempo, anche il tempo atmosferico è cambiato.....
Intervallo di circa un mese; mi trovo in difficoltà, forse andando piano piano.
Inizio da due sogni. Primo sogno- esperimento-
Sono in una università c'è un prof che propone un esperimento. Mi consegna degli slip da donna ( in cotone avana tutto un fondo, ma il tessuto formava delle rose), che devo distribuire alle altre donne presenti, uno è per me. Al piano superiore affacciata alla ringhiera c'è la terapeuta che osserva la scena. Distribuiti e indossati gli indumenti, entriamo in una specie di tram, ma senza posti a sedere. SI avvia, affronta anche scale, fa il salto della morte. Tra me penso- e dico di avere paura delle scale, cosa devo dire di questo..- Finito il percorso, concluso l'esperimento che consiste nella valutazione quantitativa e qualitativa delle deiezioni liquide, favorite da quel particolare tipo di slip. Quella più limpida e abbondate è quella di mia madre.
Secondo sogno- topolino-
Sono nel bagno di una casa vecchia e malandata. Osservo la vasca da bagno e sul bordo c'è un topolino, mi fa un po' schifo, e penso tra me - mi lavo dove passeggiano i topi-. Di fronte al topo grigio c'è un gatto tigrato anch'esso sul grigio, come se mi leggesse nel pensiero, mangia il topo, o meglio si comporta da gatto.

Innanzitutto grazie per il consiglio, che tra l'altro permette di togliere altri equivoci; mentre Lei parlava in generale -fatto umano-, di convinzioni, di conoscenze, io più banalmente di piccoli fatti che caratterizzano la vita delle persone.
A proposito di piccoli fatti, sono risalita e ridiscesa dal quarto piano da sola, ma di giorno, di sera ancora non riesco.
Ho la sensazione che da allora sia cambiato il modo di vedere le cose. A far paura oltre le scale erano le ombre che si proiettavano sul gradino facendolo sembrare più piccolo, il passamano, su cui ho sempre fatto affidamento, mi era sembrato insufficiente, inoltre la luce che filtrava tra il passamano e il muro faceva sembrare la tromba della scala più alta dei quattro piani. Ulteriore motivo di spavento: la mancanza di luce notturna, quindi dovevo fare affidamento sull'altra ma si spegne automaticamente, per cui dovevo scendere subito se non volevo rimanere al buio, ma la paura mi rallentava, così diverse volte sono rimasta al buio, solo il caso ha voluto che non capitasse per le scale, sempre il caso ha fatto si che non cadessi, perché scendere in quel modo amplifica tale possibilità.
La fobia è stata tale, mai provato una cosa simile, che in quel momento nel baratro della scala ci ho visto finire anni di psicoterapia. M è sembrato tutto inutile, vacuo e non solo per la fobia e psicoterapia.

Bentornata. Interessante la

Bentornata.
Interessante la descrizione più approfondita delle sua paure delle scale ( o forse sarebbe meglio dire 'sulle scale'...) Sono anche le 'ombre', quindi, che aumentano la paura, e il pensiero che si spenga la luce, e il dubbio sull'efficacia di quello su cui ha sempre fatto affidamento... Il passamano, ma forse anche qualcos'altro.
Come un fantasma che torna e Le fa temere che tutti i suoi tentativi siano stati inutili.
Chissà se i sogni che descrive mostrano qualche aspetto di questi 'fantasmi'...:

La scena dell'esperimento degli slip sembra essere svolgersi scale, all'inizio, di sopra c'è la terapeuta affacciata... poi le scale le fa in una specie di tram acrobatico. Gli slip sono solo per le donne presenti, c'è anche sua madre, e un misterioso 'prof' che sembra presiedere all'esperimento, che riguarda le 'deiezioni' femminili dopo quanto descritto.
Non sembra assurdo vedere dei contenuti sessuali nell'esperimento, forse potrebbe provare ad approfondire, se se la sente...

Il secondo sogno è in un bagno, apparentemente, che è anche di solito il gabinetto, spazio riservato a certe 'deiezioni' e lavaggi relativi.
E qui c'è un topo e un gatto tigrato, e una scena tipo 'gatto col topo'...
Anche qui non sembra assurdo vederci tematiche sessuali confuse, di una sessualità in qualche modo mescolata con paure e confusioni varie...

Sta a Lei vedere se riesce ad affrontare l'argomento, che forse torna appunto come i fantasmi di cui non riesce a liberarsi.

su e giù per le scale

Sembrerebbe che l'abbia portata con me su e giù per le scale......
Confermata la "variabilità" delle scale, non si presenta sempre con le stesse modalità: Questa volta ad es. di diverso dal solito:-) l'intensità;-) la persistenza quasi fino all'ultimo gradino, di solito diminuisce scendendo;-) il colore scuro dei gradini, di solito capita con quelli chiari;-)le ombre.
Immagino che anche chi non ha paura delle scale abbia dei problemi ad affrontarle al buio.

Riguardo ai tentativi inutili, mi sento come chi pur essendo in cura per una malattia non cronicizzata (almeno spero), in un primo momento assiste a un decremento sia pure lento e poi all'improvviso ad un rapido riacutizzarsi.

Quanto ai fantasmi..mah!... Circa un paio di volte, capitata una cosa inconsueta, non mi pare fosse una allucinazione, quanto piuttosto, come dire, una parte di che cercava di esprimersi, forse si era pronunciata, ma non ricordo, forse solo che era tranquilla, forse a tratti un po' spaventata, ma non ricordo e non posso essere più precisa.

Riguardo al primo sogno ho preferito usare la parola generica "deiezioni"anzichè urine o più banalmente pipì, elemento che per la terza volta compare nei sogni.
Nel sogno l'urina della mamma ok, di solito presenta dei problemi dovuti alla mia nascita, cosa che non manca di farm presente a volte aggiunge che è dovuto anche all'inesperienza di chi l'aveva assistita. Nel sogno a parte il prof, mi pare fossero presenti solo donne.

Nel secondo sogno c'è un gatto che mangia il topo. Niente di strano, lo fanno da sempre. Forse l'equilibrio tra le varie specie si mantiene su questo. Il gatto sazio gioca con il topo, ma il topo non gioca con il gatto.
La scena si svolge in un bagno. Non so se sia una coincidenza o meno, ma fino a poco fa i bagni non illuminati mi spaventavano soprattutto di notte. Volo acrobatico: che il fantasma fosse il bagno o nel bagno? e poi c'è un ricordo confuso di un bidè...
Tematiche sessuali.... Forse meglio chiarire cosa sono tematiche sessuali confuse, di una sessualità in qualche modo mescolata con paure e confusioni varie (????).

Altro sogno in cui un certo tipo di sessualità non è celata.
Mattino presto, circa 7.30, devo alzarmi, anche se non mi va, ho un appuntamento tra amici per la colazione. Mi avvio a piedi con una mia amica, ci troviamo in una piazza non molto grande, la pavimentazione fatta da sampietrini scuri, gli edifici dello stesso colore, la città non è antica ma nemmeno moderna, c'è un edificio particolare con ampie vetrate colorate, quasi un'opera d'arte. Nella parte più bassa della piazza c'è un uomo altissimo, sta fermo immobile, i colori degli abiti sembrano dello stesso colore delle statue di bronzo invecchiato. La mia amica lo osserva attentamente, è tutto vestito, ma ha i pantaloni scesi e scoperto dove non dovrebbe. Lei esclama:- davvero grande- riferendosi all'altezza. UN ns amico, che ci attendeva per la colazione, seduto dietro un tavolino rotondo, dice:- è un prostituto-. Poi aggiunge facendo una battuta maliziosa, contando su un equivoco:- prezzo della prestazione non dipende da..-.
Di solito le prostitute si vestono in modo particolare, vistoso,( le escort , mi pare, siano, un po' più raffinate nel vestirsi) in modo da esporre le proprie grazie, ma i prostituti (non so se la parola è esatta) come fanno?

-- io che riesco ad affrontare qualcosa? perplessità

Che c'entra se le paure sono

Che c'entra se le paure sono comuni ad altri o no? Interessa il significato che hanno per ciascuno, che si può indagare seguendo le connessioni con altri contenuti mentali,pensieri, ecc. che emergono. Sono 'parole' di un discorso, ovvio che le parole sono comuni, abituali, ma conta come si uniscono a fare dei discorsim che possono essere diversissimi anche se contengono parole uguali.

Qui le deiezioni che ora specifica trattarsi di urina sembrano connettersi con una scena o immagine o ricordo di sua madre, di parto, del suo parto e delle relative vicende. Non è la prima volta mi pare. In quel contesto c'è anche la deiezione del liquido amniotico, le acque che si rompono, che conta molto se sono limpide o no....

Gatto e topo... di solito l'espressione indica, come specifica anche Lei, un rapporto molto impari, qualcuno gioca con la vita di un altro, certo il topo non partecipa consenziente al gioco, che può finire nell'essere mangiato. L'immagine ha poi, nella sua esposizione, una connessione con un bidè, elemento del bagno usato per lavare le parti intime, da cui anche l'espressione 'fare bidè'. Cosa che può avvenire anche dopo un rapporto sessuale.

L'organo sessuale femminile è anche quello che diventa 'canale del parto', alla nascita, via attraverso cui si viene alla vita... se tutto va bene

e oggi c'è il sogno dove compare il prostituto che esibisce le parti intime, e c'è il commento sulle dimensioni (specificando poi che è l'altezza, non altro). Ma se invece riguardasse la dimensione del pene - non so se c'è nelle parole del'amico malizioso - tornerebbe a riguardare quello che viene contenuto nell'organo di cui si parlava prima, nell'atto sessuale che può portare alla creazione dell'embrione.

La prostituzione è un immagine di sessualità degradata, credo, offerta per strada, a pagamento, legata spesso a episodi di malavita, ecc.

Vede quindi come sembra esserci vagamente oscillante e confuso, un contenuto di immagini sessuali, più o meno esplicite e collegate variamente, e che riguardano anche la sua nascita, i vissuti di sua madre, ecc
I sentimenti connessi sono vari, mi sembra, in parte confusi, mescolati, forse, dalla paura, alla 'malizia', chissà che scene può evocare il gioco del gatto col topo, quasi un altro tipo di 'gioco' violento e tragico, a volte.

Possibile quindi che lei si porti dietro 'fantasmi' cioè immagini, fantasie, ricordi, confusi e frammentati che a volte magari invadono la scena e liberano sentimenti ed emozioni diverse, di cui a prevalere è la paura, il terrore, e la scena viene a evocarsi inconnessione alle scale, specie se ci sono 'ombre' (termine che a volte significa appunto fantasmi, presenza inquietanti, ecc). Andare a vedere meglio di che si tratta potrebbe forse aiutare, come quando accendere la luce fa sparire le ombre e fa riconoscere gli oggetti che le producevano, magari innocui, come nella scena di Biancaneve nel bosco di notte, spaventata dall'ombra degli alberi, mentre il ericolo viene da ben altro.

Tom e Jerry

Le paure/fobie comuni o meno ad altre persone non c'entrano niente. La mia era solouna semplice osservazione: scendere le scale al buio è oggettivamente più pericoloso per il semplice fatto che i gradini non si vedono.

Più che immagini, sono le parole di mia madre che mi tornano in mente, ogni tanto dice che il parto le ha lasciato dei "ricordini" compreso nell'apparato urinario,

-- Associazione bagno- bidè (che strana..), è stata favorita da un sms promemoria, senza non so se ci sarebbe stata. Personalmente spesso faccio un uso improprio del bidè, ci metto in ammollo i piedi. Gatto- topo, il primo mangia o gioca con il secondo; nel sogno dopo una sensazione di schifo è prevalso il sollievo perché il gatto aveva risolto il problema ( simpatici gli animali, ma chi si laverebbe o mangerebbe dove hanno vissuto i topi?).

]*** Nel sogno, lamia amica aveva notato l'altezza, ma se avesse notato altro, niente di strano, l'armonia delle proporzioni.
La prostituzione può essere considerata come un rapporto di scambio, un do ut des, il corpo diventa merce di scambio, cosa che non avviene solo in questo ambito. Prostituzione, settore non trascurato dalla malavita, ma si interessa anche di altro come finanza, opere d'arte..insomma sa diversificare il portafogli. Piccole curiosità: come si vestono i prostituti? lavorano anche loro per strada? Forse possono essere un es. di parità dei sessi, anche se non in positivo.

---( Questa volta sulle scale non c'è stata la solita paura o terrore, ma altro, è cambiato anche il modo di vedere le cose. Di solito le scale che mi spaventavano di più erano quelle chiare fortemente illuminate, non quelle di colore scuro e scarsamente illuminate. E' la prima volta che la fobia si manifesta in questo modo, forse i fantasmi si sono svegliati.... A ben guardare, un gradino fortemente illuminato e uno con ombre hanno una cosa in comune: non si notano i contorni, il gradino diventa indefinito, difficile da individuare, quasi invisibile, quasi un fantasma...

§§§ Ho trovato particolarmente interessante una Sua riflessione di qualche post fa, ma per il momento non aggiungo altro. Forse è un po' presto per parlarne, almeno per me. La sua riflessione può illuminare la clamorosa, inaspettata défaillance sulle scale.

POST SCRIPTUM
:-0 Cosa ci faceva Biancaneve di notte nel bosco?

:-( - Vecchi fantasmi, che non muoiono mai. E neanche scolorano, conservano meravigliosamente la loro giovinezza..-
- Hanno trovato il sistema per farci sentire vivi, ma in realtà siamo morti. Anch'io? ma certo, anch'io sono morto l'otto Agosto 1918.-
W. Bion ricordava molto bene gli episodi di guerra, descriveva benissimo la difficoltà di quando in battaglia si trovava in un carrarmato che si apriva come un fiore, oppure quando scivolava in un pendio melmoso e puzzolente. Anche i suoi rapporti con la madre definita gelida come le chiese inglesi.
Aveva una buona memoria, forse avrebbe preferito diversamente.
Senza dubbio brutti ricordi, fantasmi, ma sotto certi aspetti era stato fortunato e non solo perché almeno fisicamente ne era uscito vivo.

I sogni sono confusi, se fossero chiari non occorrerebbe interpretazione, che l'interprete fa in base alle notizie che ha, non solo del sogno.
Sogno recente.
Devo prendere l'autobus per raggiungere la terapeute per il consueto appuntamento. Arriva un mezzo pubblico, ma è strapieno e l'autista consiglia di prendere la corsa bis, che dopo un po' arriva, sol che ne arrivano due, sono senza display, non so quale prendere. C'è anche la mia amica (la defunta) che sale sull'autobus, anche lei va dalla terapeuta. Io rimango a piedi e penso tra me, la terapeuta capirà che ho perso l'autobus.
Particolarità lo studio della DR nel sogno era in un'altra città..
La dr ha dato una sua interpretazione del sogno,basata su informazioni non solo su di me, ma anche della mia amica, per questo difficilmente potrà coincidere con la sua, che forse proporrà un'altra angolazione o prospettiva.

come chiedere scusa

Gentile Dottore, ho rivisto la recente mail, decisamente troppo lunga e le chiedo scusa, le mail troppo prolisse non sono come i fantasmi..
Mi scuso ancora di nuovo.

excusatio non petita....

excusatio non petita.... Chissà di cosa si scusa, in realtà...

forse di giocare a Tom e Jerry? sprecando il suo tempo..?

Nel sogno Lei resta a piedi, anche se sono passati ben tre autobus... Qualche riferimento alla realtà? rischia di 'perdere il tram' , presa da dubbi e incertezze o 'giochi' vari?

Mi ha replicato dunque per

Mi ha replicato dunque per email... Non c'è una regola che lo proibisca, in effetti, come non c'è finora una regola sulla lunghezza. Mi sembra non ce ne sia stato bisogno. Le 'regole' vengono di solito da necessità di controllare certi comportamenti che possono disturbare o impedire il lavoro, come è successo altre volte, se non è sufficiente 'interpretarli'...

Quindi ha iniziato la terapia quando la sua amica era ancora viva, e a sua volta in cura,anche farmacologica e Lei stessa poi ha pensato a prendere dei farmaci, con vari dubbi...

Accenna a una supervisione... della terapeuta ok, ma anche un'altra, non capisco bene...

Accenna alla privacy, a proposito della supervisione: in effetti si mescolano diritti e privacy diverse, delle diverse persone interessate... Anche qui, forse.

Nella sua mail mi sembra più discorsiva del solito, più chiara e più particolareggiata, più diretta, non fa domande di vario tipo, non è 'provocatoria', insomma è piuttosto diversa da come appare in molti post qui.

Forse è solo un caso, o forse qui l'essere in pubblico, come su un palcoscenico,( di fronte poi a una platea che non si vede, non si sa se c'è qualcun altro o no, e chi può esserci... ), crea delle condizioni che incidono sullo scambio, inevitabilmente...

Il sogno: "...Arriva un mezzo pubblico, ma è strapieno e l'autista consiglia di prendere la corsa bis, che dopo un po' arriva, sol che ne arrivano due, sono senza display, non so quale prendere. C'è anche la mia amica (la defunta) che sale sull'autobus, anche lei va dalla terapeuta. Io rimango a piedi e penso tra me, la terapeuta capirà che ho perso l'autobus...."

Sul sogno, mi sembra che il fulcro sia che Lei resta a piedi, pur con tre autobus, trattenuta da vari dubbi e incertezze. In particolare il primo è troppo affollato (ma ci potrebbe salire, se volesse...), sugli altri due manca il numero, o la destinazione. Evidentemente non si fida della sua amica o non vuole seguirne l'esempio (comprensibilmente...)...

Forse fa venire in mente (spiega?) anche le sue lughe esitazioni a 'montare a bordo' anche qui, il preferire di restare a terra, tante volte...
Un'ambivalenza bloccante, quasi come nel prendere le scale

Qui non ci sono scale, apparentemente, ma l'ambivalenza è stata sempre piuttosto forte, mi pare. Come 'fidarsi'?

Poco prima del sogno c'era il riferimento alla sua nascita e ai danni lamentati spesso da sua madre e forse emergeva un'ambivalenza simile verso la sessualità e le confusioni che vi sono collegate.

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