dove iniziano la psichiatria e la psicoterapia?

Gentile dottore, in un altro forum avevo posto l'interrogativo riguardo alla possibile sofferenza atroce di un individuo che si colloca peró in un area di un'ineducazione a se stessi di origine probabilmente familiare. Se ciò é possibile, la cura psichiatrica, di malattie pur esistenti(stato misto, DOC), e perfino la guarigione diventano inutili. Era la psicoterapia che doveva aggredire questa area. Ma la psicoterapia, di qualsiasi branca, è tutt'altro o meglio "non é niente". Il fatto che lei mi abbia invitato a spiegarmi meglio é una piccola conferma che quando il medico mi dirà: "abbiamo finito" sarà cambiato tutto per non essere cambiato niente. Io mi sono ammalato a 19 anni ma la mia vita é uguale a quella prima della malattia. Ora ho 30 anni e ho sconfitto l'istinto di sopravvivenza (Non voglio andare a lavorare) e l'istinto di riproduzione (non ho mai avuto una ragazza). Siamo sicuri che questo sia campo della psichiatria? Grazie e spero che si capisca il contenuto

Le questioni che pone sono di

Le questioni che pone sono di grande peso e sono quelle che dilaniano il campo della psichiatria e della cultura stessa, nella contrapposizione fra natura e cultura, appunto, come causa di molte delle difficoltà umane. Se cioè le difficoltà in questo campo siano di ordine prevalentemente 'biologico', genetico, biochimico, come propugna la psichiatria oggi dominante, o siano di ordine psicologico e sociale, legate all'ambiente e all'apprendimento. La storia è vecchia e si ripete: in passato dominavano teorie biologiche, si parlava di 'degenerazione' delle cellule cerebrali, poi sono balzate in auge le teorie psicologiche e sociali, con Freud, Jung, Laing, Szasz,ecc. e di nuovo negli ultimi anni hanno prevalso le teorie biologiche, con le ipotesi dello 'squilibrio biochimico' su base genetica. Queste ultime stanno però cominciando a perdere il loro potere, perchè le loro promesse in gran parte si sono rivelate fasulle. Corsi e ricorsi storici...
Ma questa è un'ottica storica e sociologica, a livello individuale il singolo si arrabatta con quello che può trovare accanto a sè, che spesso invece che aiutare a vedere meglio aumenta la confusione.
In gran parte a mio avviso si tratta di aver perso la strada a un certo punto del proprio percorso di vita ed essere entrati un una specie di labirinto di cui non si trova la via di uscita. La psicoterapia, al di là delle sigle in cui è suddivisa, dovrebbe consistere in un aiuto a uscire dal labirinto per poi riprendere la strada.

unicità

Ma non esiste alcun' alternativitá tra il biochimico e l'esistenziale.campi devono agire nello stesso momento, anche se a volte, può essere necessaria e sufficiente la sola farmacologia o la sola psicologia. Ma come si fa a non vedere questo visto che é acclarato che il cervello interagisce con l'esterno? Io sto per andare a ricoverarricoverarmi alla clinica ville di nozzano.devo trovare il coraggio di dire queste cose perché io cammino ma sono già morto.

Buon ricovero, allora. Le

Buon ricovero, allora. Le auguro di ritrovare la sua strada.

grazie

La ringrazio dottore. Io spero che la strada oltre che da me possa essere trovata da tanti altri come me che si stanno perdendo tante occasioni. Le prometto che se un giorno avrò un pubblico e un micrmicrofono le farò ricordare il mio nome per sempre.

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