bimbo di 25 mesi

Gentile dott. Benedetti, sono padre di un bimbo di 25 mesi. Le scrivo per avere alcune informazioni sullo sviluppo di mio figlio. Lui non parla, o meglio si esprime in un suo linguaggio incomprensibile. Pronuncia a modo suo raramente le parole mamma e papà senza rivolgersi a noi. Dice “teee” quando vuole il telecomando e vuole guardare la tv, dalla quale è “dipendente”. A volte dice “sì” e “no”. Fino a una decina di giorni fa, mia moglie lo ha allattato al seno. Spesso la notte si sveglia e si lamenta per chiedere il seno. Poi dopo un po' si riaddormenta (dorme tra noi nel lettone). Il motivo dell'allattamento “prolungato” al seno è stato dovuto inizialmente ad un'allergia del bambino alle proteine del latte.

E' un bambino molto solare con un sorriso coinvolgente. Gioca con noi a nascondino e a fare girotondo. Da' i baci e fa le carezze su richiesta. Balla la canzone “se sei felice...” imitando i comandi della canzone. Imita il movimento dell'altalena davanti ad una sua foto su un'altalena. Risponde ai comandi tipo “Accendi spegni la luce...” o “metti a posto...”.

A volte non si gira se chiamato, non indica e non fa ciao con la mano. Quando vuole una cosa ti prende la mano e la dirige verso l'oggetto desiderato. Il contatto oculare c'è anche se spesso guarda altrove e sembra non ascoltarti. Spesso quando gioca, sembra essere in un mondo tutto suo. E' molto attratto dagli smartphone e dai giochi che suonano e si illuminano. E' attento a sistemare tutto ciò che gli sembra fuori posto, come ad esempio un cassetto aperto o il cesto della pattumiera.

Mangia da solo e sale e scende le scale senza problemi anche senza l'aiuto di un adulto.

Ha iniziato a camminare completamente solo a 14 mesi. Sta in braccio senza difficoltà, allungando le braccia verso l'adulto per farsi prendere. E' molto legato alla madre, la persona che ascolta di più e che fissa maggiormente negli occhi. E' altrettanto legato a me e ai nonni materni e paterni.

Da qualche settimana sta frequentando il nido, un paio d'ore al giorno.

Grazie in anticipo per la disponibilità

Datemi qualche informazione

Non vedo particolari problemi. Ho notato, nella mia esperienza anche in questo sito, che spesso i bambini allattati al seno a lungo mostrano un certo ritardo nel linguaggio.
Datemi comunque qualche informazione in più seguendo il questionario in questa pagina
Cordialmente.

Grazie per la risposta

Grazie per la risposta Dottore.

Ecco di seguito le risposte al questionario:

problemi in gravidanza......NO.......

nascita
a che settimana ……43…….
Parto ( naturale, cesareo, difficoltà)………CESAREO ……
alla nascita : peso 3485 KG , altezza 53, circonferenza cranica 35
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar 8…a 1min…./ …9 a 5min…….. durata del ricovero in ospedale…4giorni dopo il parto…..

Primi mesi
allattamento: materno …24 mesi e 3 settimane…. artificiale …NO……
svezzamento a che età ……4 MESI E MEZZO… facile ... difficile ....
ritmo sonno veglia, orari NEI PRIMI MESI DI VITA SI ADDORMENTAVA MOLTO TARDI (1,00AM) E SI SVEGLIAVA DOPO 4/5 ORE SOLO PER LA POPPATA
eventuali difficoltà....
persone che lo accudivano MAMMA

epoca successiva
alimentazione..SENZA PROTEINE DEL LATTE (CAUSA ALLERGIA)., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) DOPO IL PRIMO ANNO DI ETA' HA INIZIATO A DORMIRE NEL LETTONE E A SVEGLIARSI PIU SPESSO, SEMPRE SOLO PER IL LATTE
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ....CIUCCIO FINO AI 6 MESI CIRCA.

sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età .....6/7MESI
primi passi da solo........ 14 MESI COMPLETAMENTE SOLO
capacità motorie attuali.... NON HA DIFFICOLTA' CORRE SI ARRAMPICA E SALE E SCENDE LE SCALE. MANGIA DA SOLO.
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età..... PANNETTO

interesse e curiosità verso le persone .....GIOCA SOLO SE "PROVOCATO" (CON CANZONI GIOCHINI ecc.) ALTRIMENTI è DISINTERESSATO
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi.... NON HA REAZIONI PARTICOLARI CON PERSONE NUOVE . ESPLORA AMBIENTI NUOVI E GLI PIACE CORRERE IN AMPI SPAZI, DIVERTENDOSI.
figure principali cui è attaccato............ MAMMA, PAPPA, NONNI
reazioni alla separazione dai genitori................NESSUNA REAZIONE PARTICOLARE, A VOLTE NEL CASO IN CUI SI RENDE CONTO CHE NOI GENITORI STIAMO PER LASCIARLO CON I NONNI, SI LAMENTA. ALL'INSERIMENTO AL NIDO PIANGE AL DISTACCO DELLA MAMMA PER ALCUNI MINUTI.
rapporto con le persone, adulti ...... bambini.SI AVVICINA AI BAMBINI PIU GRANDI TENTA UN APPROCCIO MA SENZA RISULTATI PERCHE NON PARLA....NON REAGISCE SE SPINTO O MALTRATTATO DA ALTRI BIMBI DELLA SUA ETà
comprensione delle cose e delle richieste ATTUALMENTE RISPONDE AI NOSTRI "COMANDI" (SIEDITI, ACCENDI E SPEGNI LA LUCE, METTI A POSTO ecc.)
comunicazione dei suoi bisogni e desideri QUANDO VUOLE QUALCOSA CI PRENDE LA MANO DIRIGENDOLA VERSO CIO' CHE VUOLE. NON HA MAI INDICATO CON L'INDICE

sviluppo simbolico
linguaggio: SCARSO (A VOLTE DICE MAMMA E PAPA' MA NON SEMPRE RIVOLGENDOSI A NOI) EMETTE I SUONI DELLE COSE CHE CONOSCE (ES. MACCHINETTA DEL CAFFè, SPRAY NASALE, ECC.). PRONUNCIA ALCUNE SILLABE TIPO "TE", "TA", DA". ALL'ETà DI UN ANNO IMITAVA I VERSI DI ALCUNI ANIMALI MA POI NON L'HA Più FATTO. FINO A QUALCHE TEMPO FA' DICEVA A MODO SUO "GRAZIE" E "LATTE" MA ORA NON LO DICE Più. QUALCHE VOLTA PRONUNCIA DELLE PAROLE CHE POI SEMBRA IMPROVVISMANTE DIMENTICARE. ALTRE VOLTE SEMBRA CHE VOGLIA DIRE QUALCOSA MA NON RIESCE.
prime parole......
due parole insieme ...
uso del no e del sì .... DA QUALCHE SETTIMANA A VOLTE DICE SI E NO
frase minima (verbo e sostantivo )....

interesse e curiosità per gli oggetti E' MOLTO CURIOSO DEGLI OGGETTI E LI ESPLORA
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ) AMA I GIOCHI LUMINOSI E SONORI CHE UTILIZZA SPESSO. GIOCA CON LE MACCHININE, CON LE COSTRUZIONI. IMITA L' ALTALENA, FA FINTA DI BERE IL CAFFE' E DI MANGIARE, IMITA I GESTI DEI SUOI CARTONI PREFERITI E DELLE CANZONCINE PER BAMBINI( ES. SE SEI FELICE..) A VOLTE è DIFFICILE GIOCARE CON LUI, NON CI CONSIDERA. ALTRE VOLTE INVECE GIOCHIAMO A NASCONDINO E CON LE MACCHININE. A VOLTE CI PROVOCA CON UN SORRISO MALIZIOSO FACENDO COSE CHE NON VOGLIAMO (ES. SI ARRAMPICA SUL LETTO E SUI MOBILI).

disegno spontaneo SCARABOCCHI
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc

attenzione nelle varie attività e interessi: breve ... lunga ....

comportamento IPERATTIVO UN PO CAPRICCIOSO MA TUTTO SOMMATO GESTIBILE. E' UN COCCOLONE. SEMBRA CHE DA QUANDO NON è Più ALLATTATO, CERCA CONFORTO IN BRACCIO SOPRATTUTTO DOPO UNA FRUSTRAZIONE.
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc),
adesione a regole, orari, limiti, PIANGE QUANDO SPEGNI LA TV, VORREBBE GIOCARE A TUTTE LE ORE,ANCHE A LETTO SE NON HA SONNO
obbedienza agli adulti ..... ASCOLTA I COMANDI MA NON HA ANCORA CAPITO I DIVIETI
reazione a divieti ....
capricci, bizze
paure, fissazioni.... SEMBRA NON ABBIA PAURE PARTICOLARI, RIESCE A STARE ANCHE AL BUIO. TENDE A SISTEMARE TUTTO CIO CHE GLI SEMBRA FUORI POSTO( CHIUDE I CASSETTI SE RIMANGONO SEMI APERTI, IL CESTINO DELLA PATTUMIERA ecc.)

scolarizzazione
asilo nido ………. A che età ……………. Reazioni eventuali …………. FREQUENTA IL NIDO DA TRE SETTIMANE PER DUE ORE AL MATTINO, NON ABBIAMO ANCORA AVUTO UN RISCONTRO DALLE EDUCATRICI, PIANGE SOLO ALL''INGRESSO PER QUALCHE MINUTO
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........

Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche........

Composizione familiare 3…MAMMA PAPA E FIGLIO…………..
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) …………
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby sitter, ecc),..SOLITAMENTE LA MAMMA .....
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....)........., EDUCAZIONE ABBASTANZA PERMISSIVA CON RIMPROVERI QUANDO ESAGERA. DORME NEI NOSTRI ORARI NEL LETTONE. CERCHIAMO DI FARGLI CAPIRE CHE NON E' LUI A COMANDARE, MA SPESSO CONTINUA A FARE CIO CHE HA INIZIATO.

Eventi particolari, cambiamenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....NO
Visite mediche, ospedale, altro...... VISITE E PROVE ALLERGOLOGICHE PERIODICAMENTE
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)NO
Altre osservazioni ……….
..................Ci sembra un bimbo che a volte è con noi ma altre volte è completamente assente.

Anche nelle informazioni

Anche nelle informazioni aggiunte non vedo aspetti particolari, tranne forse l'essere rimasto in una specie di guscio materno un po' troppo a lungo e l'esserne stato sbalzato fuori e contemporaneamente mandato al nido. Una cacciata dall'Eden un po' 'traumatica', inevitabilmente, come il contatto con la dura realtà del mondo fuori del paradiso terrestre. Ma per la crescita è inevitabile. Nei prossimi mesi si dovrebbe poter vedere come se la cava, direi senza particolari patemi d'animo, cominciando a trattarlo un po' più da grande. Senza fretta e senza ansie. Cercando magari di non accumulare 'scalini' successivi in un unico 'scalone' più faticosa da fare. Ad esempio fra un po' sarà bene che torni nel suo letto, ma dopo aver digerito questi due scalini fatti insieme...
Informateci dell'evoluzione.

Ultimo dubbio

Ultimo dubbio
Inserito da bruno2015 il Mer, 11/03/2015 - 21:59.

Grazie Dottore per la risposta che ci rincuora molto. Effettivamente lui dorme nel lettone ma è come se dormisse con la mamma, in quanto tende sempre a cercare il suo contatto durante la notte. Un'ultima cosa che avevamo omesso è relativa al fatto che, a volte, se qualcuno lo prende in braccio e vuole attirare la sua attenzione su qualcunaltro tipo "vedi chi c'è..." lui non presta ascolto e guarda altrove. Anche in auto è difficile richiamare la sua attenzione mentre è assorto a guardare fuori dal finestrino. Infine i giochi che riusciamo a fare con lui sono quasi esclusivamente di tipo fisico e raramente di tipo "riflessivo" come guardare un libro.

La ringraziamo ancora una volta per la sua disponibilità.

Inserito da

Inserito da gianmaria.benedetti il Gio, 12/03/2015 - 10:22.

A me sembra che siano gli adulti che devono stare attenti al bambino e non viceversa. Forse è l'ansia diffusa da internet sui 'problemi di attenzione' ecc, che fa sì che i genitori invece che stare attenti ai loro bambini e interagire veramente con loro, li 'esaminano' per confutare le proprie paure. Ovviamente il bambino avverte una comunicazione 'assurda', in cui la comunicazione non è 'vera', non risponde a un'intenzione comunicativa dei genitori, ma è strumentalizzata per altri scopi. La sua reazione assomiglia a quella che abbiamo noi quando qualcuno ci vuol vendere qualcosa che non abbiamo chiesto, magari disturbandoci al telefono: quando ce ne accorgiamo di solito chiudiamo la comunicazione, più o meno irritati, e non gli diamo attenzione. E' un inganno in cui qualcuno approfitta della nostra buona fede... Non è certo la base per un buon rapporto.

Richiesta parere

Inserito da bruno2015 il Mer, 08/04/2015 - 09:19.

Buongiorno Dott. Benedetti. Le riscrivo a distanza di un mese dall'ultima volta per fornirle altri dettagli e avere un parere sullo sviluppo di mio figlio. Per quanto riguarda il linguaggio ancora nulla ma quello che più mi preoccupa è il fatto che la sua comunicazione sociale non si è evoluta. Al nido gioca sempre da solo. Le maestre ci dicono che partecipa alle attività e che è normale alla sua età giocare da solo... In questi giorni di festa, ha avuto l'occasione di stare con due bimbi, uno di quasi 3 anni e l'altro di 20 mesi. Non li ha considerati per niente, come fossero dei fantasmi. Il più piccolo addirittura cercava un contatto con lui ma niente, non lo ha neppure guardato. Lui corre per la casa, guarda la tv, accende e spegne le luci.
Inoltre, ho notato che riuscivo a comunicare tranquillamente con il bimbo più piccolo (parla e guarda molto negli occhi), cosa che non riesco a fare con mio figlio. Io mi chiedo: se la sua comunicazione sociale è deficitaria, come farà a parlare? Sembra non avere la necessità di comunicare con gli altri bimbi. Ci consola il fatto che, almeno con noi, gioca a nascondino e si diverte a fare altri giochi, tipo girotondo. Non le nascondo il mio timore e cioè che possa avere una qualche forma di autismo.

La ringrazio per la sua disponibilità.

Saluti.

Ho rimesso i post in ordine

Ho rimesso i post in ordine cronologico perchè altrimenti non si capiva più nulla...

Lei ha fatto esperienza di come si può comunicare con un bimbo anche piccolo e ha notato una differenza rispetto a suo figlio. In realtà anche prima del linguaggio e fin dai sei sette mesi ci si accorge che si può entrare in contatto e comunicare con un bimbo piccolo, nel suo 'linguaggio', fatto di espressioni, movimenti, comunicazioni globali per così dire, non nel nostro fatto di parole. La comunicazione 'globale', con l'adulto che impara il 'bambinese' di quel bimbo particolare, precede la comunicazione a parole, in cui il bimbo impara il linguaggio adulto, un po' alla volta.

Le sue osservazioni mostrano che il bimbo sembra evitare la comunicazione e il contatto sia con gli altri bambini che con l'adulto, forse perchè non ha imparato ancora la loro lingua...
Vorrei sapere come è con la mamma, con cui ha avuto un contatto fisico nel sonno e di allattamento al seno fino a poco fa. Forse bisognerebbe dedicarsi ad entrare in contatto in modo globale, partendo dalle sue modalità...
Più che pensare alla 'diagnosi', a meno di non avere sospetti di malattie neurologiche da escludere con esami come eeg o altri (perchè a volte il ritardo può essere sostenuto da malattie genetiche o metaboliche - vedi i miei articoli sul ritardo psicomotorio e del linguaggio) - direi che bisogna cercare il contatto e la comunicazione col bambino al livello evolutivo in cui è, indipendentemente dal linguaggio.
Qualche elemento in più potrei forse averlo dall'osservazione di qualche video del bambino, se volete mandarmeli.

Grazie Dottore per la pronta

Inserito da bruno2015 il Mer, 08/04/2015 - 21:18.

Grazie Dottore per la pronta risposta. Il rapporto con la mamma è speciale. E' la persona con la quale interagisce maggiormente. Lui la ascolta, la guarda negli occhi e le sorride. Se “distratta”, lui cerca di attirare la sua attenzione, guardandola e facendo “vocalizzi”. Ad esempio, quando lui è eccitato nel fare qualcosa, cerca il suo sguardo per condividere una complicità.
Quello che ho notato è che si riesce a comunicare con lui attraverso modalità di gioco oppure proponendogli di mangiare.
Oggi pomeriggio mentre eravamo nella sala d'attesa dell'ospedale (controllo allergologico), nonostante ci fossero tante persone a lui sconosciute, adulti e bambini, ha cantato (a modo suo) come se si trovasse in un contesto a lui familiare.
Per l'invio di video nessun problema. Come si fa?
Volevo chiederle se ci sono delle possibilità che Lei venga in Puglia...

Cordiali saluti.

Vi pregherei di mettere i

Vi pregherei di mettere i vostri post dopo l'ultimo, in ordine cronologico, per chiarezza.
Riguardo al venire in Puglia potete seguire questa pagina
Per i video potete vedere se bastano le istruzioni , ultimo paragrafo. Sarebbe utile vedere il suo comportamento con la mamma e con altre persone, magari separatamente.

Ho visto il filmato di

Ho visto il filmato di 1min,13'' : non si vede niente di anormale, ma è un po' poco, per avere un'idea.
Bisognerebbe che riprendeste il bambino in situazione normale, mentre gioca spontaneamente, senza 'stimolarlo' particolarmente. Magari in diversi momenti. Da solo, con un genitore, mentre mangia, ecc. Non occorre che facciate altri pagamenti.

Finalmente ho potuto vedere

Finalmente ho potuto vedere anche gli altri due filmati. Nel secondo filmato il bimbo disegna coi pennarelli, estraendoli e rimettendoli al loro posto, sfoglia un libro, prendendolo dallo scaffale e infine va al piano, su invito dei genitori, 'suona' accenna a ballare, rivolgendosi alcune volte a loro e condividendo il momento con loro, sorridendo.
Non vedo nessun problema, salvo che le parole dei genitori tendono sempre a fargli cambiare quello che fa, invece che tendere a partecipare e condividere e tranne l'invito al piano e a ballare, non hanno successo.
E' interessato alle cose che fa, organizzato, attento, preciso, tranquillo.
Anche nel terzo è così. Il bimbo mangia da sè, aspettando che la mamma metta i pezzetti nel suo piatto, e guarda la tv, apparentemente, senza badare alle parole dei genitori, che non gli arrivano o quasi, ... In realtà i loro richiami sono poco interessanti per il bambino, sembrerebbe, e il bambino non risponde, quasi fossero una 'colonna sonora' cui non si dà retta. Ma l'interesse e la presenza nell'ambiente e alle cose è totale.
Mi sembra quidi di non vedere particolari problemi nel bambino, è in contatto con l'ambiente, fa cose sensate e pensate. La comunicazione verbale mi sembra un po' carente e 'falsata' dall'intento dei genitori di ottenere risposte, e il bambino non è interessato, per cui non risponde.
Il bambino scopre il linguaggio dei grandi e lo impara se serve a cose interessanti e utili. Prima deve esserci il contatto, la partecipazione, la condivisione alle cose che lo interessano la comunicazione senza parole o in 'bambinese', come dicevo. Parlare attira se è un modo per essere in contatto, giocare, condividere, non solo per dare richieste o ordini. Da quello che ho visto nei filmati forse bisogna che i genitori osservino di più il bambino e le cose che fa per partecipare, non per sviarlo, cioè che imparino loro a seguire le sue intenzioni e non a fargli seguire lui le loro.
Comunque non mi sembra che sia un grosso problema, il bambino comunica e condivide con lo sguardo e dà anche retta, se interessato. Non si vedono motivi per cui non dovrebbe un po' alla volta progredire anche nel linguaggio.
Direi che ci possiamo risentire fra qualche tempo.
PS consiglio di spegnere la TV quando si mangia e quando si vuole comunicare con lui, e in generale di limitare il tempo-video (cioè quello passato davanti a tv, telefonini, tablet ecc) a non più di una o due ore al giorno.
Cordialmente

Grazie di tutto Dottore.

Grazie di tutto Dottore. Proveremo a seguire i suoi consigli. Le forniremo ulteriori aggiornamenti fra qualche tempo.

Cordiali saluti

Salve Dottore, Le riscrivo a

Salve Dottore, Le riscrivo a distanza di qualche mese per aggiornarla sullo sviluppo di mio figlio. Ha da poco compiuto 30 mesi e non parla. Pronuncia più spesso “mamma” e “papà” soprattutto mamma, a volte rivolgendosi a lei quasi per dirle qualcosa ma non dice nulla.
Si esprime sempre nel suo linguaggio “te te”, “de de”, ecc. Canta in continuazione, intonando perfettamente le melodie, ovviamente nella sua lingua.
Non indica col dito. Abbiamo notato però che riconosce i nostri volti nelle foto. Infatti quando gli chiediamo dov'è mamma o papà, mette l'indice della manina sulle nostre facce nella foto.
Quando in giro vede automobili uguali alla mia, dice papà.
Quello che ci preoccupa maggiormente è che fra meno di 6 mesi raggiungerà la soglia dei 3 anni, oltre la quale, secondo i protocolli della medicina moderna, saremo costretti ad inserirlo in qualche percorso di logopedia per aiutarlo nello sviluppo del linguaggio. Cosa che sinceramente vorremmo evitare.
Quando abbiamo espresso le nostre perplessità alla pediatra relativamente al ritardo nel linguaggio, quest'ultima ci ha risposto dicendo: “Parlerà. Voi conoscete persone che non parlano?”. Ora non so se sia stata superficiale e abbia voluto banalizzare il tutto...
Non vorremmo che questo ritardo nel linguaggio possa avere ripercussioni sull'apprendimento scolastico o possa sfociare in una sorta di ritardo cognitivo...

La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.

Cordiali saluti.

I medici possono solo

I medici possono solo consigliare, non 'costringere'. Ci sono forti pressioni ambientali, è vero, ma è bene mantenere la propria autonomia di pensiero e di scelta.
A mio avviso i bambini che parlano con la logopedia parlerebbero anche senza, si tratta solo dell'evoluzione spontanea delle loro capacità. Non ci sono prove su questo, nè in favore nè contro. Ci sono rarissimi casi in cui il linguaggio non scatta: si parla di afasie o disfasie evolutive. I pochi casi che ho conosciuto non parlavano nonostante anni di logopedia intensiva.. Speriamo che il vostro bimbo nei prossimi mesi si sblocchi. Non c'è modo di saperlo prima.
Ovviamente sono stati esclusi problemi di udito, mi immagino.
E' bene poi occuparsi dei problemi man mano che si presentano: dell'apprendimento scolastico ecc ce se ne occuperà a suo tempo se sarà necessario. Occuparsene prima non serve...

Grazie Dottore per la pronta

Grazie Dottore per la pronta risposta. Lei crede che in questo caso si possono escludere afasie o disfasie evolutive, dato che il bimbo dice mamma e papà? Non abbiamo fatto esami audiometrici ma nostro figlio ci sente.
Ho dimenticato di dirle che in rari casi riusciamo a fargli fare “ciao” con la mano. Anche se non è un saluto come gli altri. In pratica quelle poche volte in cui, non a comando, saluta, muove il braccio come se stesse ballando la tarantella... è un po' curioso ma ci accontentiamo.
Essere attendisti non è semplice e per questo motivo vorremmo chiederle se, dall'idea che si è fatto, con tutti i limiti della distanza, e sulla base della sua esperienza, pensa che nostro figlio possa avere un'evoluzione positiva del linguaggio?
Ho sentito che esistono diagnosi di bimbi autistici per due terzi... Mi sembra assurdo che si possano fare diagnosi di questo tipo.
E anche per questa ragione che vogliamo aspettare e osservare lo sviluppo naturale del bimbo. Noi sentiamo che lui è in contatto con noi e non è isolato da tutto il resto. Anzi, pur non indicando, osserva attentamente tutto ciò che lo circonda, anche se sembra più attratto dagli ambienti rispetto alle persone (sconosciute ovviamente).

Grazie ancora e cordiali saluti.

Fra un po' ci saranno forse

Fra un po' ci saranno forse anche diagnosi di 'autismo asintomatico', quindi i guai aumenteranno, temo.
Riguardo alle domande sul bambino, posso solo proporvi di mandarmi, subito o fra qualche tempo, qualche video recente per vedere se c'è stata evoluzione rispetto ai precedenti. (magari rimandatemi anche quelli per confronto).
Cordialmente

Gentile Dottore, a breve

Gentile Dottore, a breve provvederemo ad inviarle qualche video di nostro figlio.
In questi giorni stiamo provando a toglierli il pannolino ma è un disastro. Lui non ci ha mai fatto capire quando sta per farla o quando l'ha già fatta (pipì e popò).
Per quanto concerne il linguaggio, ho notato che lui è ancora immaturo sul versante relazionale, fatta eccezione per il gioco e le richieste atte a soddifare i suoi bisogni solo verso gli adulti che conosce. Forse è per questo motivo che il linguaggio tarda a svilupparsi. Sperando si tratti di un semplice ritardo...
Non stiamo passando un bel periodo perchè notiamo le differenze con altri bimbi della sua età che parlano tutti...
Per caso Lei conosce qualche suo collega “affidabile” in Puglia a cui possiamo rivolgerci che non sia legato alle teorie degli spettri autistici?

Grazie ancora per la sua infinita disponibilità.

Sì, linguaggio e interesse a

Sì, linguaggio e interesse a relazionare e comunicare sono collegati, anche se come 'meccanica' lo possono imparare anche pappagalli e merli indiani... Quindi bisogna guardare al tutto e cercare di facilitare il contatto e la comunicazione in genere, favorendo l'esperienza spontanea di queste cose e 'stimolando' la condivisione di sentimenti e emozioni, più che degli oggetti... Quindi non fargli domande e richieste, che possono intimidirlo, ma incuriosirlo e interessarlo partendo dalla sua esperienza, cui gli adulti devono prestare attenzione e interesse, altrimenti non se ne accorgono...
Purtroppo non ho riferimenti da darvi in zona...

Grazie Dottore. Abbiamo

Grazie Dottore.
Abbiamo notato che, diminuendo l'utilizzo della tv, otteniamo l'effetto contrario in termini di condivisione. In particolare, lui è più distratto e, quando proviamo a parlargli, canta in continuazione le canzoncine che ascolta e vede in tv. Per attirare la sua attenzione dobbiamo cantare le sue canzoncine preferite. Invece con la tv accesa, lui tende a condividere l'esperienza del cartone con noi.
Quando siamo in giro e sente o vede un'ambulanza, guarda sorridendo la mamma. Quando invece vede un'automobile uguale alla mia, dice papà. Tuttavia non sembra interessato agli adulti o ai bimbi della sua età.
Una “cattiva” abitudine che ha ormai da qualche mese è quella di camminare lungo le pareti o i mobili e storcere gli occhi come se volesse guardare lateralmente. Non riusciamo a farlo smettere.
Fra un po' inizia l'asilo e speriamo di notare qualche progresso...

Cordiali saluti.

Le 'cattive abitudini', come

Le 'cattive abitudini', come giustamente le chiama, suscitano preoccupazione se diventano fisse e ripetitive e durano a lungo. In questi casi apparentemente il bambino sembra 'fissarsi' in comportamenti che sono poco utili per lo sviluppo e alla lunga possono disturbarlo, se occupano tutto il suo interesse o quasi. Più che 'impedirli' può essere più utile cercare di 'entrarci' a condividerli e poi modificarli gradualmente, quasi sfruttandoli ' a fin di bene' se possibile, per evitare di trovarsi a 'scontrarsi' con i suoi desideri e iniziative.
Se è così può darsi che abbiate bisogno di un aiuto, come voi stessi mi sembra pensiate. La questione è come far prevalere abitudini utili su quelle inutili: una 'psicomotricista' sensibile potrebbe essere utile per provare insieme a voi a distogliere il bambino e interessarlo in modo da favorire lo sviluppo.
Se lo sviluppo non riprende sarà necessario anche pensare a degli accertamenti medici non tanto per fare test e misure e attribuirgli un punteggio da 'spettro' o meno, ma per valutare se ci possono essere condizioni mediche che possono frenarlo, a livello di alterazioni genetiche o metaboliche o di altro tipo.
Mandatemi comunque dei video recenti.

Non sappiamo di chi

Non sappiamo di chi effettivamente potremmo fidarci per un aiuto. Da quanto ho capito, in questo campo, professionalità e “interessi vari” spesso si scontrano tra loro.
Sinceramente il nostro obiettivo sarebbe quello di farlo crescere spontaneamente, con l'auspicio che il tempo porti una certa “normalizzazione” del suo sviluppo, chiaramente con il nostro sostegno e quello magari dell'asilo, dove finalmente sarebbe a contatto con i bimbi della sua età.
Abbiamo deciso di iscriverlo nella stessa struttura dove ha frequentato il nido in quanto lui si è trovato molto bene e soprattutto l'ambiente creato dalle maestre è molto “familiare” (non ci sono classi pollaio). E' una scuola paritaria.
Comunque quanto prima le invieremo dei video.
Lei più o meno che idea si è fatto dello sviluppo del nostro bimbo?

Grazie e cordiali saluti.

Rivediamolo in video, e poi

Riguardo al fidarsi o meno non è diverso che tutte le altre volte che ci si rivolge a un medico o altro professionista: questi deve guadagnarsi la nostra fiducia per affidargli qualcosa di importante...

Ho visto il video, circa sei minuti in cui è seduto a un tavolino con dei pennarelli e un foglio, e i genitori fuori campo gli fanno varie domande, sui versi degli animali, e altro. Il bambino sembra un po' impacciato della situazione, ma risponde li guarda, 'collabora' abbastanza. A un certo punto la mamma lo corregge, "non è verde" e lui risponde "sì, invece", senza però animarsi... Sembra poi un po' 'assentarsi'...
La collaborazione e la risposta diretta mi sembrerebbero escludere l'autismo, il che non toglie che ci possano essere impacci e difficoltà nella relazione e nella comunicazione, che non si capisce dove stiano, nel filmato. Però dicevo, bisogna guardare tutta la relazione: nel filmato ci dovrebbe essere almeno uno dei genitori, per vedere 'tutta' la relazione e lo scambio comunicativo.

Mi sembra però che la situazione non dovrebbe essere così drammatica come forse temete.
Si potrebbe forse vedere altri video, o fare un consulto skype per vedersi e parlare in tempo reale, come si dice. Ma questo fra qualche settimana, quando torno in sede.

Buonasera Dottore, vorrei

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