Nido

Buongiorno, sono la mamma di un bimbo di 26 mesi. Scrivo dopo lunghe riflessioni che, ahimé non hanno portato a nulla. Il mio bimbo è stato inserito al nido a 10 mesi; inserimento molto difficile e lungo (sempre motla difficoltà nel distacco). Ora con la ripresa del nuovo anno scolastico va meglio anche se il lunedì è sempre "un po' più difficileE rispetto al resto della settimana. Al nido il bimbo partecipa alle attività, mangia e dorme; a tratti ha momenti "no" ceh sono interpretati e riportati in modo diverso a seconda delle educatrici: tra chi normalizza (considerando anche che è in una fase di imposizione di sè) e chi tra le righe mostra perplessità.
Il bimbo a casa appare sereno (gioca, ride..), lo vediamo un po' ritrarsi nel confronto con gli estranei. Segnalo che passa molto tempo con me e il padre, non abbiamo familiari e, causa lavoro, le frequentazioni esterne sono scarse. Da ottobre risiede con noi mia sorella, buon rapporto ma la sua presenza in casa è discontinua (la cerca).
La cosa che mi lascia perplessa è il ricongiungimento: non mostra slanci, sorride e dice mamma ma sembra faccia fatica poi ad abbandonare il nido (cerca di trattenersi con me per fare qualcosa) in passato non era così; lo stesso accade quando lo ritira il padre.

Il resto della giornata passa il modo positivo, cerco sempre di fare qualcosa con lui. Secondo l'educatrice dovrei "mostrare entusiasmo" quando lo riprendo ma mi sembra già di farlo.
Mi rendo conto che, da quando mi è stato fatto notare questo, vado a riprenderlo con il pensiero sulla reazione che potrebbe avere. Mi sono fatta tante domande ma non capisco..

NB: per 2 anni circa l'assetto di coppia era segnato da dinamiche di tensione mai veramente affrontata, sottosoglia. Mai contrasti o litigi davanti al bimbo. Credo che il padre habbia sofferto di una forma di "depressione post-partum" ha fatto fatica a costruire il ruolo di padre ma ora è un buon padre.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

problemi in gravidanza nessuno

nascita
a che settimana 38.5
Parto ( naturale, cesareo, difficoltà)naturale, in acqua
alla nascita : peso 3 kg, altezza 50 cm, circonferenza cranica
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)crescita nella norma..
indice di Apgar 10./ 10.. durata del ricovero in ospedale 4 giorni..

Primi mesi
allattamento: materno, esclusivo fino a 20 mesi
svezzamento a che età 6 mesi facile.
ritmo sonno veglia: orari molto regolari ma risvegli notturni per poppata
eventuali difficoltà....
fino a 7 mesi io, successivamente il padre fino all'inserimento al nido

epoca successiva
alimentazione buona, sonno buono; per un periodo pianti al risveglio (12-18 mesi), orari e modalità (durante il periodo di allattamento si addormentava al seno, con il padre in braccio; con la sospensione favoletta o ninna nanna)
abitudini ( no ciuccio, dopo sospensione allattamento biberon prima della nanna; orsacchiotto al nido; nanna nel lettone fino a 18 mesi, graduale lettino; ora si addormenta quasi sempre nel lettone poi viene spostato; spesso alle 6/6.30 torna nel lettone) .....

sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età 4/5
primi passi da solo13 mesi
capacità motorie attuali buone, corre, "salta", ottima motricità fine
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età dai 22 mesi inizia ad usare il vasino (saltuariamente, quando vuole)

interesse e curiosità verso le persone
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi : sembra necessiti di suoi tempi, poi va.
figure principali cui è attaccato genitori, zia
reazioni alla separazione dai genitori: poche esperienze di distacco al di là del nido.
rapporto con le persone, adulti ...... bambini.....: sembra preferire il rapporto con gli adulti, interessato ai bambini ma anche qui ci mette un po' di tempo (sembra diffidente)
comprensione delle cose e delle richieste: buona
comunicazione dei suoi bisogni e desideri chiede; a volte piange e viene spronato a chiedere.

sviluppo simbolico
linguaggio:
prime parole sviluppo del linguaggio nella norma
due parole insieme si
uso del no e del sì .si
frase minima (verbo e sostantivo ).si

interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale si....imitativo si.....rappresentativo si)

disegno spontaneo
scarabocchio si, linee si, cerchi si... omino-testone si... figure: ha disegnato il sole già a 20 mesi

attenzione nelle varie attività e interessi: dipende dall'interesse suscitato
comportamento abbastanza tranquillo e gestibile nel rispetto di regole e limiti; ascolta molto e si lascia contenere

reazione a divieti si arrabbia
capricci, bizze: a volte, soprattutto quando staco/affamato..
paure: inizia ad avere qualche paura ma passeggera (es mosca o buio)

scolarizzazione
asilo nido si. A che età 10 mesi. Reazioni eventuali difficile; necessitava di riferimento.
Scuola materna …………….. eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............
Successive scuole ....... apprendimento ........ comportamento .........

Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche........

Composizione familiare genitori..
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) una zia convivente; altri parenti in altre città
Organizzazione familiare per l'accudimento:dopo il nido con la madre
modalità educative padre meno "di polso" tende ad accontentare, io un po' più ferma.

Eventi particolari: trasferimento della zia in casa nostra da ottobre; dopo una presenza pressocchè costante per suoi impegni ha iniziato ad assentarsi spesso (il bimbo chiede spesso se è in casa); sia lei che i parenti sono stati accompagnati alla stazione (li ha visti partire con il treno e lo racconta ogni tanto).

Da quello che scrive mi

Da quello che scrive mi sembra che non ci siano problemi di sviluppo o comunicazione o relazione, mentre, come anche Lei segnala, sembrano esserci difficoltà ad 'elaborare', come si dice, la separazione dalle figure principali, il distacco, l'assenza e anche il ritorno.
Come se ancora il bambino non avesse la sicurezza che le persone esistono e restano le stesse, senza cambiare, anche quando sono fuori della sua vista. Al ritorno è come se avesse bisogno di tempo per verificare che sono proprio loro. Anche gli estranei non sono ancora ben 'elaborati' e la loro vista è ancora inquietante.
Siamo quindi ancora nella fase di sviluppo che riguarda appunto la reazione agli estranei e il distacco dai familiari. E' una fase necessaria dello sviluppo che può impiegare più o meno tempo. La 'normalità' ha limiti molto ampi, 26 mesi sono ancora pochi e non mi sembrano esserci sintomi o segni patologici. Direi che bisogna lasciargli il tempo e aiutarlo con pazienza e resistenza, in modo che faccia esperienza che le persone tornano, sono come prima, e possa un po' alla volta rassicurarsi. E' giusto avvisarlo, informarlo prima, fargli fare esperienza come quella della partenza alla stazione, o anche da casa, ecc, in modo da superare questa fase e raggiungere la sicurezza dell''oggetto'. L'invito a mostrare entusiasmo forse indica l'impressione che le emozioni siano trattenute, forse per il dubbio e l'ansia, come dice Lei. Cerchiamo di liberarle. E' bene consolare il bimbo con calore e affetto,(veri, non 'finti'...) partendo dalla comprensione della sua difficoltà, che non è una malattia, ma il segno della fatica che fa a superare questo scalino dello sviluppo.
Cordialmente
drGBenedetti

La ringrazio infinitamente

La ringrazio infinitamente

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