incertezza diagnosi spettro autistico

Buongiorno dottore,
le scrivo in merito al mio secondogenito di due anni appena compiuti. E' stato un bambino piuttosto tranquillo sin dalla nascita, a parte i frequenti muchi con cicli di antibiotico e tachipirina durante tutto il primo anno dovuti soprattutto al contagio del fratellino più grande.
Per il primo anno L, ha avuto uno sviluppo molto regolare: a nove mesi gattonava velocissimo, era presente lallazione ma-ma e gridolini vari, guardava intensamente negli occhi, imitava i gesti delle canzoncine, cercava il fratellino e si metteva in posa sorridente per le foto. Poi c'è stato l'episodio del vaccino trivalente, a un anno, di cui conosco benissimo le varie teorie a riguardo; fatto sta che lui sin dal secondo giorno dopo l'iniezione, ha avuto febbre alta curata con tachipirina ed una fortissima reazione allergica che gli ha gonfiato volto e occhi. Ha dovuto persino prendere augmentin a distanza di una decina giorni. Sarà stata una pura coincidenza, chi lo sa e non credo adesso abbia più alcun valore, ma da quel momento è cominciata una lenta e continua regressione di cui ho preso piena coscienza quando lui aveva appena compiuto i 19 mesi. Il piccolino ha cominciato ad evitare il contatto oculare, non rispondeva al suo nome, e anche in presenza di forti rumori tendeva a non girarsi sembrando sordo (ma alla musichetta di peppa pig correva immediatamente); nonostante fosse pronto da tempo, ha cominciato a camminare solo a 16 mesi; diminuita la lallazione ad eccezione dei versi degli animali che associava pertinentemente, non era molto affettuoso e non ci cercava, amava i cartoni che seguiva con attenzione sorridendo al momento opportuno quasi capisse perfettamente i testi, si dedicava ad ammucchiare giocattoli facendo montagnette, qualche volta camminava in punti di piedi o faceva girare fili creando cerchi virtuali. Non indicava e ci tirava per mano verso gli oggetti che preferiva. Inutile dire che non sono neanche passata a fare la prima visita dall'otorino, ma mi sono rivolta direttamente alla neuropsichiatra che escludendomi l'autismo classico e il ritardo mentale, parlava di atipia di sviluppo e tratti autistici, con diagnosi finale dopo due giorni di day hospital: disturbo multisistemico dello sviluppo. La stessa np non aveva dubbi sul fatto che il bambino avrebbe parlato.
Poco dopo ho chiesto un secondo parere, ad un altro dottore, che pur confermandomi la diagnosi iniziale, ha comunque manifestato parecchi dubbi, non escludendo un sindrome d'abbandono. In effetti, la facile gestibilità iniziale di L., mi ha permesso di dedicarmi ai problemi di salute del grande (prima intervento all'occhietto che ci ha portato a Milano per circa quattro giorni, e due settimane dopo, ricovero per mononucleosi una settimana),trascurandolo anche per lavoro e lasciandolo frequentemente con la babysitter davanti alla televisione.
Da subito ho cominciato con le terapie comportamentali.
Oggi Luca ha appena compiuto i due anni e da un mesetto ha cominciato l'ABA VB. Adesso ti guarda spesso negli occhi, esegue parecchi ordini, ha un'abilita manuale fine elevata, sa disegnare ed è molto bravo con le forme e gli incastri. Ha ripreso a cercare il fratellino, è mammadipendente, scherza mettendoci i piedini sul viso aspettando la nostra reazione divertito, ama i girotondi e giocare in braccio a nascondino. Non vuole stare solo, ha gioco simbolico e funzionale, ti porta in continuazione giocattoli da condividere, ricominciata la lallazione e siamo già ad una ventina di parole. Ogni sera, quando rientra il padre, lo trascina in camera da letto al buio, chiude la porta e vuole che lui si sieda a terra per saltargli addosso ridendo come un pazzo. E' un rituale fisso di 5 minuti. Ama esplorare, vorrebbe uscire continuamente di casa (mi trascina alla porta dicendo mamma 'ndiamo), partecipa ai giochi di gruppo in ludoteca e pur andando pochissimo in asilo per via delle mattinate impegnate con la terapia, la maestra mi dice che non si isola, condivide gli spazi e protesta se gli tolgono i giochi, andandoseli a riprendere.
Non è selettivo nei cibi, dorme di filato da solo nel suo lettino tutta la notte, non fa mai grossi capricci, non ha stereotipie motorie, a parte camminare qualche volta in punta per qualche minuto se stanco. Capisce il rimprovero e dice no, se non vuole.
Ovviamente il ritardo della comunicazione è ancora evidente, e anche nel sociale riesce ad adeguarsi all'ambiente affollato, ma spesso finge di essere stanco o pigro. Le stesse terapiste mi riferiscono che spesso L. ride e i diverte durante tutta la seduta, perchè se trovi il canale giusto, lui si apre completamente. Ma è ancora un effetto altalena, ed io sono impaziente di sentirlo parlare per avere una certezza sulla diagnosi, troppo stanca della solita frase "è troppo piccolo, non possiamo sbilanciarci, ma nel frattempo non perdiamo tempo e interveniamo come se fosse autistico".

Abbia la pazienza di

Abbia la pazienza di compilare anche il questionario, per completezza di informazioni e di specificare se ha domande particolari.
Cordialmente
drGBenedetti

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

problemi in gravidanza: minaccia al terzo mese con battito bradicardico del feto; a distanza di una settimana con trattamento progesterone, il battito è risultato regolare

nascita
a che settimana: 38esima
Parto cesareo programmato senza complicazioni, come per prima gravidanza
alla nascita : peso 3600, altezza 51, cc.35
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)regolari
indice di Apgar (non ricordo, ma mi dissero che andava bene) durata del ricovero in ospedale 3gg

Primi mesi
allattamento: materno esclusivo fino al terzo mese; misto fino al quinto mese; artificiale speciale per la stitichezza fino al decimo; artificiale normale fino al diciottesimo
svezzamento a che età : tre mesi con la frutta; a cinque mesi con le pappe; facile
ritmo sonno veglia: regolare con risveglio notturno il primo anno per poppata
eventuali difficoltà: molti muchi i primi mesi; rari episodi di apnee affettive con perdita sensi per tre volte per circa un minuto; numerosi episodi di febbre anche alta con cicli ripetuti cicli di antibiotico e tachipirina
persone che lo accudivano: baby sitter, nonni, oltre alla mamma

epoca successiva
alimentazione: a partire dal diciottesimo mese abbiamo cominciato con la dieta DAN, pochi integratori e MB12, nessuna chelazione (negativo alle analisi sui metalli pesanti). Nonostante la nostra titubanza iniziale (non crediamo ai miracoli) e incapaci di valutare eventuali miglioramenti comportamentali che confermassero la validità della stessa, abbiamo deciso comunque di continuare perché di fatto il bambino non si è più ammalato e non ha più preso alcun antibiotico. Dalle analisi L. non risulta celiaco, ma anche il fratello soggetto allergico non celiaco, sin da piccolo ha spontaneamente escluso latte e derivati perché non li tollerava
sonno: piuttosto regolare, si addormenta nel lettone con me, dopo il biberon, con ninna nanna alle 21.30, poi lo metto nel lettino e si risveglia intorno alle 6.45 /7.00; fa riposino di circa due o tre ore durante il giorno; si alternano periodi brevi in cui si sveglia nella notte per massimo un’oretta per poi riaddormentarsi accanto a me
abitudini : tolto il ciuccio da due settimane senza grosse difficoltà; non ha oggetti preferiti

sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età : 5 mesi
primi passi da solo: 16 mesi, pur gattonando dai 9 mesi
capacità motorie attuali: abilità manuali fini (sfoglia libri, fa incastri e puzzle, sa prendere un bicchiere pieno d’acqua dal tavolo e poggiarlo a terra senza rovesciare goccia, sa inforchettare e mangiare solo,sa infilare, sa impugnare correttamente la matita togliendo e rimettendo i tappi dei colori,..); cammina molto, si arrampica, scende e sale le scale aiutandosi un passo alla volta, corre e si sforza di saltare piegando le gambe (non ci riesce ancora), balla, sa andare sullo scivolo ma non usa monopattino o triciclo.
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età: usa pannolino, anche se spesso lo dice ( ca-ca) prima o durante
interesse e curiosità verso le persone: scarso ma non assente, è preso maggiormente dall’ambiente e dagli oggetti, che fungono da mediatori per catturarne l’attenzione; spesso si fa conquistare da toni di voce colorati, facce buffe, giochi fisici, canzoncine a cui risponde con sguardi costanti e forti risate
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: è attratto dagli ambienti nuovi perché ama esplorare; capita che se ci sono troppe persone mi prende per mano per andar via, ma se non lo assecondo, non fa capricci si adatta e circola tranquillo tra la gente continuando la sua esplorazione.
figure principali cui è attaccato: alla mamma, al papà
reazioni alla separazione dai genitori: se non conosce, cerca la mamma e tende le braccia, a volte piange; in ambienti già frequentati (come nel centro con le terapiste) è autonomo, va direttamente da loro e non vuole che io li segua
rapporto con le persone, adulti : in generale tende ad ignorarli senza timore, a meno che non facciano giochi che lo coinvolgono; bambini: tende a condividere spazi e giochi, ma sembra timoroso di guardarli apertamente e interagire. A volte li cerca, con sguardi discreti, e su alcuni giochi partecipa (soprattutto con mediazione adulto), può arrabbiarsi se vuole un giocattolo o se glielo tolgono, ride se vede un bambino che fa un gioco buffo, soprattutto in ambienti aperti.
comprensione delle cose e delle richieste: incostante; esegue piccoli ordini semplici (butta la carta, apri e chiudi, dammi, NO, pappa, prendi zainetto), ma spesso sembra non capire o ti ignora. Si gira se chiamato.
comunicazione dei suoi bisogni e desideri: poche volte indica, ti prende per mano o ti porta l’oggetto (gioco , libro, tablet…) ; usa poche parole : gnam gnam, aua (acqua), mama ‘niamo (andiamo) e altre che non riesco a decifrare

sviluppo simbolico
linguaggio:
prime parole: mamma, nia (macchinina), quasi tutti i versi degli animali associati correttamente (cra cra, miao, bau bau, bee, muuu, io io….), fattoria (ia.ia), gnam gnam, mia (merendina), ga (gatto), molte approssimazioni
due parole insieme : mama ‘niamo, e mama veni (dette poche volte e tradotte dalle terapiste)
uso del no e del sì : dice no anche con la testa, il sì solo con la testa qualche volta

interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi : gioco funzionale esistente, sa usare i giocattoli e gli oggetti nella maniera giusta, associando anche suoni e versi (animali, dinosauri, macchinine), spesso me li porta perché vuole che giochi con lui; memorizza e imita, ma quasi mai su richiesta, decide lui (però mi aiuta su comando visivo, a lavare frutta, a innaffiare, apparecchiare tavola, preparare bagnetto....); se trova bicchiere finge di bere, usa il cestino come fosse un cappello, costruisce casette con i cuscini

disegno spontaneo
Sa usare pennarelli e acquerelli, sa fare spontaneamente cerchi, puntini, linee (dai 19 mesi) ;accenna alcuni disegni precedentemente acquisiti in terapia (omino, fiori, sole e qualche vocale)
attenzione nelle varie attività e interessi: medio-lunga; gli piace fare attività a tavolino

comportamento
molto tranquillo
rispetta le regole semplici
capisce il no e si adegua
non insiste se gli proibisco qualcosa, ma se alzo troppo la voce, fa un pianto finto finchè non lo prendo in braccio e lo tranquillizzo cambiando espressione del viso
capricci, bizze : rari capricci, tende a camminare in punta se senza scarpe e annoiato ma non sempre, a volte sembra si sforzi a parlare e comincia con una sequenza di versi di animali fuori contesto o gridolini come si volesse esercitare
paure, fissazioni: gli piace molto mettersi negli scatoloni dei giocattoli e uscirne uno alla volta guardandoli con attenzione per qualche secondo, fino a svuotarlo completamente. Lo fa soprattutto quando deve fare la cacca
asilo nido: ci è andato pochissime volte, poiché fa terapia quasi tutti i giorni alla ASL di mattina. Adesso non va più: le maestre mi dicevano che interagiva e non si isolava.
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche: fa terapia mattina alla ASL da marzo(2 ore di educazione comportamentale , 2 di psicomotricità, 1 ora terapia in acqua che adora); il pomeriggio per un ora e mezza dal lunedì al venerdì ha cominciato terapia ABA VB per la stimolazione del linguaggio da un mese e mezzo. A parte il fratello con il quale gioca poco ed ha rari slanci affettivi , non ci sono molti coetanei con cui stare

Composizione familiare : mamma, papà e fratello di 5 anni
Organizzazione familiare per l'accudimento : da quando ho saputo del problema ho smesso di lavorare e il bambino sta quasi sempre con me, prima lo lasciavo spesso con la babysitter e i nonni
modalità educative : variabili, gestisco io l’educazione dei figli perché il padre torna tardi dal lavoro; non sempre si rispettano ritmi ed orari, non sono molto rigida ma neanche morbida
Eventi particolari: il mio primogenito ha avuto una serie di problemi di salute (ora risolti) durante il primo anno di L, che mi hanno allontanato mentalmente e fisicamente dal rapporto con il bambino, lasciandolo per due settimane non consecutive dai nonni intorno ai 16 mesi. Di fatto il bambino sembrava non curarsi della mia assenza. Quando ho capito il suo problema verso i 19 mesi, ho cambiato atteggiamento e adesso L. è legatissimo a me, mi cerca continuamente ed è diventato coccolone e mammone.
Visite mediche, ospedale, altro: day hospital di due giorni con diagnosi di disturbo multisistemico
Eventuali esami fatti e referti : esame udito regolare, analisi del sangue buone, ecg nella norma
Altre osservazioni : la regressione di L. è cominciata subito dopo il vaccino trivalente, al quale ha reagito con una forte reazione allergica e febbre alta subito con uso antibiotico dopo 10 giorni. Prima L. si girava, aveva lallazione, si metteva in posa per le foto e rideva spesso col fratellino

Grazie dottore dell’attenzione. Vorrei un suo parere sulla diagnosi di mio figlio. L’unica cosa che ho capito finora è che L. c’è, ma ha bisogno di stimoli continui, di uscire sempre, esplorare guardare e assimilare. In casa si annoia, e se vede che mi preparo per uscire, è il primo che mi prende la borsa e aspetta impaziente davanti alla porta!
Vorrei inoltre chiederle se è possibile in questi casi avere una diagnosi predittiva attendibile; la prima volta che ho portato L. in visita, la dottoressa era sicura che mio figlio avrebbe parlato ed era recuperabile….ma poi ha aggiunto di non avere la sfera di cristallo….. il mio timore più grande è il ritardo mentale (che finora tendono ad escludere così come l’autismo classico) o di un ulteriore aggravamento…

Volevo inoltre chiederle a

Volevo inoltre chiederle a proposito della dieta Dan. Se decidessi di interromperla potrei avere una regressione del bambino, o ricominciare con gli episodi febbrili? Cosa succede in linea di massima? D'altro canto, privando il bambino di certi alimenti, come sto facendo, potrebbe interferire con la sua cresciti regolare? Ovviamente ho già fatto le stesse domande al dottore che lo segue ma ci sono troppi interessi che girano intorno a questo problema. Grazie

Avrei delle richieste di

Avrei delle richieste di chiarimento da farle:
Lei parla di regressione dai dodici mesi, in coincidenza con il vaccino. Poi parla di una ripresa di capacità: quando sembra aver cominciato a riprendere e raggiunto una ripresa discreta come il comportamento descritto ora sembra significare?

inoltre:
Quando, a che età ha fatto le due visite npi e il Day Hospital?
In che periodo Lei è stata occupata dietro al primogenito?
Quando ha cambiato le cose, stando a casa dal lavoro, ecc, e come è cambiata l'organizzazione familiare?
Come è organizzata attualmente la vita familiare, i tempi, ecc, tenendo conto sia delle terapie (come, dove, quanto tempo, pubbliche o private?) sia del fratellino, ecc.
Quando ha cominciato le terapie in atto ora (all'asl, l'ABA., la dieta DAN)?
Come e quando e da chi queste sono state proposte?
Quando e per quanto tempo è andato al nido?
Quando ha avuto le 'apnee affettive', e come e quando avvenivano e chi le ha diagnosticate?

Cordialmente

Le rispondo subito

Le rispondo subito dottore.
Il bambino ha avuto uno sviluppo regolare per tutto il primo anno. Dormiva e mangiava regolarmente, guardava intensamente negli occhi, sorrideva, interagiva col fratellino, faceva farfallina con le mani e accennava ma-ma oltre a gridolini vari, gattonava velocissimo, si metteva in posa, e con la pizza in mano ti faceva espressioni buffe per la contentezza.
Spesso si addormentava da solo nel suo lettino, mangiava tranquillo e faceva pochissimi capricci.
A 13 mesi, in giugno, abbiamo fatto il trivalente, nonostante avessi notato che il piccolo aveva poco tollerato anche i precedenti vaccini, con episodi di febbre alta.
Già dal giorno dopo il bambino sembrava non stesse bene, assente e poco attivo, di nuovo febbre alta per molti giorni trattata con tachipirina continua. Quindi ha avuto una brutta reazione allergica che gli ha portato gonfiori agli occhi e puntini rossi sul corpo, trattata con zirtec. La pediatra mi parlava di normali effetti collaterali tipo morbillino (ho le foto).
Non ricordo esattamente quando, forse una decina di giorni dopo, causa otite, abbiamo dovuto usare anche antibiotico.
A luglio siamo partiti in vacanza dove notavo che il bambino (15 mesi) si era molto incupito ed era difficile fargli una foto mentre sorrideva o ti guardava, inoltre non aveva appetito, troppo buono e tranquillo. Ero convinta che durante le vacanze avrebbe cominciato a camminare e invece nulla.
A settembre comincia a camminare. Il bambino sta spesso con la baby sitter e guarda molta TV.
Nel frattempo mi sono soprattutto dedicata al grande, di quattro anni, gelosone, che doveva subire un intervento a ottobre a Milano. Lascio L. dai nonni per 5 giorni, e al mio rientro non manifesta quasi alcuna gioia. A distanza di un mesetto(ottobre), il maggiore prende la mononucleosi e viene ricoverato per una settimana. Lascio nuovamente L. dai nonni, sempre più assente, non si gira, sembra sordo e non gioca col fratellino. Mi preoccupo e chiamo la pediatra pur avendo già capito il problema. Lei conferma, consigliandomi una visita per l'udito. Io invece prenoto direttamente appuntamento dal NP, con visita a novembre.
(Smetto di lavorare e mi dedico completamente a lui, anche se all'inizio in maniera sbagliata perchè ero depressa e mi sentivo impotente. Avevo paura. Ci è voluto un mesetto prima che mi decidessi a rimboccarmi le maniche e aiutare con serenità ad affrontare il problema) .
Negli stessi giorni, avendo conosciuto per altre questioni un medico Dan, gli racconto del problema facendogli notare due atteggiamenti ripetitivi del bambino (camminava in punta, e girava fili). Per lui era tutto chiaro e semplice, il problema era collegato al vaccino, e mi consiglia di seguire una dieta preventiva che comunque non avrebbe danneggiato il bambino, anzi lo avrebbe aiutato a rinforzarsi fisicamente. Appena cominciato noto subito dei leggeri miglioramenti e la fine delle stereotipie, decido di continuare.
Nella mia zona inoltre esiste un centro Augev per la stimolazione del linguaggio e in attesa della visita dal NP, porto il bambino per una valutazione terapeutica. Comincio una volta alla settimana per 45 minuti un trattamento che al bambino piace molto. Secondo la terapista, il bambino ha solo un ritardo della comunicazione. Finalmente, dopo un mese di trattamento Augev, vado dal Np, che nota delle anomalie, e parla di un probabile sviluppo atipico del bambino, più interessato agli oggetti che alle persone, ma con un ottimo potenziale. Mi consiglia di associare all'Augev, la terapia comportamentale privata per un ora alla settimana, nell'attesa del day hospital. Il bambino comincia pian piano a svegliarsi e stabilisce un buon contatto con me. A marzo faccio il day hospital con relativa diagnosi di disturbo multisistemico dello sviluppo. Lascio le terapie private per essere seguita solo dal centro ASL, con inizialmente 7 fasce settimanali (2 psicomotricità, 2 educ. comportamentale ,2 logopedia 1 terapia in acqua). Tutti mi confermano l'alto potenziale di mio figlio e le risposte positive alle terapie. A fine maggio mi tolgono due ore di logopedia per problemi organizzativi, da reintrodurre successivamente. Aspetto e mi informo sull'ABA VB, decidendo di integrare tutti i pomeriggi per un'ora e mezza, a casa, la terapia logopedica con un'analista comportamentale che mette tutto in rete. Anche l'analista mi parla di altissimo funzionamento o ritardo della comunicazione, e mi consiglia da settembre di fare solo ABA VB.
Per quanto riguarda l'asilo nido, ho iscritto il bambino solo per due mesi in una struttura privata, aprile e maggio e poi l'ho ritirato poiché ci andava solo per due volte la settimana, facendo il resto dei giorni terapia fuori città le mattine. E' per questo che probabilmente seguirò il consiglio dell'analista, mandando il bambino tutti i giorni al nido comunale da settembre, dove sono previste 20 ore con un'educatrice formata.
Le apnee affettive sono cominciate, sin da piccolissimo in occasione di un dolore acuto (caduta o urto) e spavento successivo. Diagnosticate dalla pediatra. L'ultimo episodio risale a 3 mesi fa in ludoteca, fa quando scivolando da uno scivolo ha battuto la testa sul tappetino. Ma con piccoli colpetti sullo sterno ha ripreso fiato subito. Dovrebbero essere in tutto sei o forse sette episodi.
Ad oggi mio figlio sta sempre con me: per tre mattine lo porto al centro ASL, tutti i pomeriggi fa ABA, lo porto in giro a sbrigare faccende, cerco di stimolare la sua curiosità, sta un po' con il fratellino e la sera gioca col papà. Il fine settimana andiamo spesso fuori e si diverte da matti.
E' piuttosto sereno.
Proprio oggi mi hanno dato i risultati del test che hanno fatto al centro, dove parlano di performance a livello cognitivo nella norma e anche superiore, abilità motorie fini, lieve o moderato ritardo nelle altre aeree. Emotività corretta.
Scrivendo queste righe mi rendo conto di quanto la mia ansia abbia fatto da padrona, risultando eccessiva e esagerata nella mia affannosa ricerca di risposte che forse non esistono. Ma conosco mio figlio e so che vuole e deve uscirne, si sforza di parlare...e poi si diverte, gioca con le sue terapiste e quando arrivano grida entusiasta, non sembra stressato...l'importante è che non si annoi!

Speravo che le sue risposte

Speravo che le sue risposte fossero più sintetiche e permettessero uno ricostruzione più ordinata degli eventi. Comunque scrivere, come dice, Le è servito a rendersi conto "... di quanto la mia ansia abbia fatto da padrona, risultando eccessiva e esagerata nella mia affannosa ricerca di risposte...". In effetti dall'episodio del vaccino a 13 mesi fino ad ora, 25 mesi?, sembra dalla lettura esserci stato un periodo caoticoin cui il piccolo è stato un po' subissato da una quantità di eventi e cambiamenti continui. Tutto sommato dopo un periodo di regressione, forse cominciato con un periodo di malattie seguito alla vaccinazione,proseguito con una 'distrazione' della madre occupata con il fratello (viene da chiedersi: il papà partecipava a questi eventi), poi una presa di coscienza del problema e finalmente un dedicarsi al bambino - il bambino sembra avere avviato una ripresa e un recupero del tempo perduto che lo porta ora ad essere valutato praticamente nei limiti della norma, mi sembrerebbe ("livello cognitivo nella norma e anche superiore, abilità motorie fini, lieve o moderato ritardo nelle altre aeree. Emotività corretta.": non sembrerebbe trattarsi di un 'patologia', ma solo di un lieve o moderato ritardo...). In più se capisco bene il bimboin pochi mesi ha iniziato e poi cambiato diverse 'terapie', in parte continuate in parte sostituite da nuove (DAN, AUGEV, 'terapia comportamentale', poi all'asl psicomotricità, educ. comportamentale , logopedia, terapia in acqua, e infine l'ABA). Inoltre per un paio di mesi è andata al nido ma solo un paio di volte la settimana.
Se con tutto questo il bimbo sta andando benino e ha ripreso e sta continuando il suo sviluppo, mi sembra che ci si possa accontentare. Speriamo che nel prossimo periodo estivo ci siano un po' di vacanze che permettano di tirare un po' il fiato a tutta la famiglia, e poi a settembre rivedere come vanno le cose, cercare di capire se effettivamente il bambino ha necessità di stimoli particolari e 'terapie' per continuare il suo sviluppo e decidere il da farsi.

Alcuni suoi spunti evidenziano dei dubbi: "...avere una certezza sulla diagnosi, troppo stanca della solita frase "è troppo piccolo, non possiamo sbilanciarci, ma nel frattempo non perdiamo tempo e interveniamo come se fosse autistico". Inoltre: " ho già fatto le stesse domande al dottore che lo segue ma ci sono troppi interessi che girano intorno a questo problema."
Mi sembrano dubbi salutari, per cercare di fare chiarezza e ordine.
Penso quindi che se Lei riesce a frenare le ansie che la spingono ad essere " eccessiva e esagerata nella mia affannosa ricerca di risposte che forse non esistono", probabilmente riuscirà - coinvolgendo anche suo marito - a pensare con la sua testa e decidere per il meglio
Cordialmente

Aggiornamento

Caro dottore,
ho riflettuto molto sulla sua risposta ed ho deciso di seguire il suo consiglio. Ho già interrotto dieta SGSC e terapia ABA a casa perché vedevo il bambino un po' stressato, continuando solo con le 5 ore ASL di terapia comportamentale al centro. In tutta onestà ero convinta di assistere ad una repentina regressione del bambino, ma così non è stato, anzi....Con mio marito abbiamo deciso di esagerare con le vacanze quest'anno e abbiamo già fatto mare e montagna, e così cercheremo di continuare fino a settembre per tutti i fine settimana.
L. è diventato molto più affettuoso, e dispensa volentieri baci sia spontaneamente che su richiesta. Ama tantissimo esplorare posti nuovi, ma se tende ad allontarsi ed io lo richiamo ritorna immediatamente da me. Solo qualche giorno fa, mentre sfogliava un libro con le immagini, ho provato a chiedergli "dov'è la fragola?", e con grande sorpresa lui me l'ha indicata correttamente con grande entusiasmo e poi ha continuato con tutte le altre immagini, lasciandomi allibita. Si è avvicinato spontaneamente ad un suo coetaneo, cercando di abbracciarlo e dandogli un bacio prima di giocarci insieme per qualche minuto sul tappeto elastico, lo stesso fa di routine con il cuginetto più piccolo tutte le volte che lo vede arrivare. Sembra molto più recettivo e imitativo, balla correttamente le canzoncine dei bambini tipo "se sei felice". Sul linguaggio siamo ancora lontani anche se spesso ripete paroline tipo mamma papà, gnam gnam,pappa, fattoria,ciao,... in modo contestuale facendo le giuste associazioni, ma non ancora in maniera funzionale (sembra non aver capito che il linguaggio si usa per comunicare e continua a tirarmi per il braccio, però quando mi coccola mi stringe a sé chiamandomi mamma). E' diventato bravissimo con il gioco degli incastri, anche se spesso mi porta un pezzo fingendo di aver bisogno di aiuto perché odia giocare da solo.
Di contro ho notato che pur non camminando più in punta di piedi, adesso tende a mettersi sempre le manine completamente in bocca (non prende ciuccio) e c'è stato un episodio in piscina in cui s'era fissato di camminare lungo la grata di scarico, seguendo tutto il bordo della stessa (è una stereotipia?).
In realtà adesso sono molto più tranquilla, anche perché ho conferma dalle stesse terapiste che sono molto contente dei progressi; però a questo punto le chiederei di aggiungermi alla lista delle visite in Puglia, visto che forse è stato proprio il suo "rimprovero" a darmi (spero) la scossa giusta!
cordialità (mamma di L. 26 mesi)

Bene, mi sembrano buone

Bene, mi sembrano buone notizie su tutti i piani. Vediamo come prosegue nei prossimi mesi, senza spingerlo troppo e senza avere fretta...

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