L' intervento nell’ autismo e nei disturbi dello sviluppo in età prescolare e di scuola primaria secondo il Modello Basilewsky
(2001 - 2011)
Si fonda da un lato su una concezione multifattoriale dello sviluppo infantile, che vede insieme fattori individuali e fattori ambientali come possibili elementi favorenti o ostacolanti lo sviluppo della persona e si propone di metterne a fuoco gli aspetti osservabili e modificabili per facilitare una evoluzione favorevole; dall'altro su una concezione globale dell'autismo cui accenniamo in quest'altro articolo.
Vedi però in questa pagina le nostre nuove concezioni a proposito di autismo: l'intervento proposto si rivolge in realtà a tutte le situazioni con difficoltà dello sviluppo nei primi anni di vita.
E’ un intervento di aiuto evolutivo globale al bambino e alla famiglia, indirizzato sia agli aspetti di comunicazione e relazione sociale che a quelli affettivi ed emotivi che a quelli educativi, di apprendimento e comportamento, ed basato su:

-una fase iniziale ambulatoriale di osservazione del bambino insieme ai genitori e altri familiari per esplorare approfonditamente le modalità e abitudini interattive e relazionali, facilitare la comprensione, le relazioni e comunicazioni e cambiare eventuali modalità, abitudini e organizzazioni familiari di possibile ostacolo allo sviluppo. Una seduta alla settimana. (psichiatra infantile, psicologo con opportuna formazione alle relazioni e dinamiche di famiglie con bambini piccoli e disturbi autistici)

-un intervento educativo domiciliare per lavorare direttamente a casa sugli aspetti individuali e familiari e favorire modalità di comprensione organizzazione, comunicazione educazione favorevoli. Sei ore alla settimana, in due o tre pomeriggi. Durata variabile. (Educatore domiciliare)

-l’inserimento in asilo nido o scuola dell’infanzia con insegnante di sostegno e consulenza alla scuola per le modalità educative comunicative e di contatto sociale e contenimento dei comportamenti sfavorevoli. Finalizzato a favorire l’apprendimento sociale interattivo comunicativo ludico e l’adattamento all’ambiente (insegnanti curricolari, di sostegno, educatori scolastici)

-in bambini molto piccoli, primi due-tre anni di età, intervento abilitativo di stimolo alla relazione, all’interesse a persone e oggetti e alla comunicazione, (logopedista o educatore formato agli aspetti precoci di relazione e comunicazione). Due sedute alla settimana.

-quando possibile e indicato, una psicoterapia individuale al bambino ad orientamento psicoanalitico secondo il metodo del gruppo di studio sull’autismo della Tavistock Clinic (Alvarez e Reid) , per favorire la maturazione delle competenze nella relazione duale e nell’elaborazione e nel controllo delle emozioni con modalità adeguate all’età. (psicoterapeuta) Una o più sedute alla settimana, se possibile nel settore pubblico altrimenti in collaborazione col settore privato.

Come si vede si tratta di un intervento complesso, variabile ed elastico, che ha di mira sia gli aspetti individuali che interattivi e di apprendimento sociale, comunicativo e cognitivo, che occupa molte ore alla settimana, vede impegnati più operatori ed coinvolge tutti gli aspetti possibili dello sviluppo di un bambino nella sua famiglia nel suo ambiente sociale. Si basa non su indicazioni preformate ma su una conoscenza diretta e approfondita del singolo bambino e della singola famiglia e ambiente sociale.
L’intervento ha caratteristiche di intervento globale con il singolo e con la famiglia e con l'ambiente (scuola), in tutti gli ambiti di vita ed ha lo scopo di individuare eventuali ostacoli allo sviluppo naturale del bambino e delle relazioni familiari per diminuirli e modificarli e di guidare il bambino e la famiglia alla ripresa dello sviluppo, mobilitando le risorse disponibili.

Gianmaria Benedetti
2010