Ritardo del linguaggio e di comportamento

Buongiorno Dott.Benedetti,
sono una mamma molto preoccupata di una bimba di 36 mesi, nata con parto naturale alla 37° con difficoltà respiratoria per cordone ombelicale attorcigliato, con indice di Apgar , ma risolto in pochi minuti con indice Agpar 10, la bambina ancora non parla, sta iniziando ora a dire qualche parola, ripete i versi degli animali se sente la canzoncina, canta giro giro tondo, il papà ha iniziato a parlare a 4 anni (se può servire), oltre al linguaggio però la piccola non ascolta e non si concentra, quando la si chiama si gira solo quando vuole lei, si svincola ed è molto iperattiva, imita e parla spesso da sola (nella sua lingua) imitando anche scenette viste dai cartoni animati, questo sia in casa e sia quando la porto fuori. A livello motorio ha iniziato un po’ tardi a camminare a 15 mesi, ma subito e bene (ha gattonato pochissimo). Se le prendono un gioco non dice nulla, ma se lei lo vuole se lo va a prendere tirandolo ad un altro bambino. Per farle degli esempi quando camminiamo se le dico guarda il gatto lo guarda se le dico guarda l’aereo alza la testa, per capire capisce tutto, ma soprattutto in casa cerca sempre la mano per portarmi a prendere per esempio il biscotto e se non lo faccio lo fa da sola, come tutte le cose. Ultimamente è un po’ capricciosa. (sicuramente rispetto a due mesi fa un miglioramento piccolo si è visto a livello visivo.
Ogni tanto capita che di notte si svegli con crisi incontrollabili senza capirne il motivo, non si capisce se sta sognando o se ha paura, non vuole essere toccata poi dopo 10 minuti è come se niente fosse e ricomincia a dormire, questo è successo l'altra notte, ma erano mesi che non succedeva più.
Premetto che viviamo in un paese dove non c’è nulla e in più si è aggiunto il problema che la piccola soffre la macchina quindi spostarci è sempre stato un problema, abbiamo provato con cure omeopatiche, braccialetti, ma nulla fa effetto, per questo diciamo che a livello di socializzazione devo ammettere che non è abituata molto soprattutto a stare con i bambini, per dirle io non riesco nemmeno andare a fare la spesa perché da sola in macchina con lei non posso muovermi.
Inizierà l’asilo a settembre prossimo, per tutti questi tre anni siamo stati h24 insieme, io ho perso il lavoro, l'ho sempre portata al parco a giocare, peccato che come le ho detto prima qui c’è poco e niente soprattutto d’inverno e questo non aiuta nemmeno me.
Presa dall'ansia l’anno scorso ho chiesto al pediatra, ma non sono stata “ascoltata”, ho chiamato un centro logopedico dove mi hanno detto che fino ai 3 anni non si poteva vedere. A questo punto mi sono rivolta ad una logopedista dove ci siamo recati solo io e mio marito portando dei video della bambina e dove ha effettivamente riscontrato un ritardo del linguaggio (solo 30) senza frasi, ma purtroppo lei non poteva prenderla così ci ha consigliato un’altra logopedista, dalla quale mi sono recata solo io e la bimba settimana scorsa. Relazione tutta ribaltata, mi ha detto che devo portarla da un neuropsichiatra per valutare esattamente il percorso idoneo a lei in quanto manca il contatto oculare, che ha imitato la scenetta del cartone in un contesto che non centrava niente, mi ha detto che servirebbe un percorso di 4 volte la settimana a casa nostra e non nello studio (cosa che non possiamo permetterci, ma si sa che per i figli si è disposti a tutto) e che da qui a settembre in ogni caso non risolverei nessun problema (bella prospettiva), mi ha detto che dovrò richiedere una maestra di sostegno … a quel punto sono andata diretta e le ho chiesto, ma scusi mi sta parlando di autismo? Lei mi ha detto che non voleva spaventarmi (immagini se lo avesse fatto), ma che la bambina ha dei sottili lineamenti che potrebbero intendere quello. Questo in 20 minuti che è stata li dove hanno giocato, le ha fatto soffiare le bolle, giocato con il pongo, messo in fila i pezzi di lego (questa è un’altra cosa che fa anche a casa). Poi ha preso il Tablet le ha messo un gioco con le figure dove doveva inserire i colori e li ha fatti tutti giusti quasi meravigliata.
Non le dico come sono uscita da lì. Siamo molti confusi e penso che questa serenità nella mia testa non passerà molto in fretta perché io vorrei capire e subito cosa realmente ha ed eventualmente un percorso serio e adeguato per lei che l’aiuti e che non sia troppo tardi visto che dicono che bisogna muoversi precocemente, ma poi quando lo fai nessuno ti da retta. Le liste d’attesa per una logopedista ASL si parla anche di 3 o 4 anni. Leggendo in vari siti mi sono accorta che quando si parla di autismo ci sono segni che identificano anche lei. Mi chiedo quanti anni dovrò attendere per capire e per cercare di vivere il presente senza pensare al futuro, si vive in una società dove ogni qualsiasi cosa un bambino faccia ha qualche problema ed è tutto uno scarico barile. Essendo h24 con lei ovviamente sono molto concentrata su ogni cosa che fa e molto ansiosa e demoralizzata, a differenza di mio marito che rientra alle 20 dal lavoro e che non vede quello che vedo io, che non la pensa come la penso io, ho fatto fatica a convincerlo ora lui non ha più fiducia e vuole lasciare perdere, dice che se andiamo da una terza esporrà una terza relazione ancora diversa, questo invece non ferma me.
Vorrei un suo consiglio sulle problematiche che le ho esposto se devo preoccuparmi, ma soprattutto cosa e da chi devo andare? Un osteopata può aiutare in questi casi, intendo per il comportamento non per il linguaggio? Inoltre vorrei sapere se lei visita solo a Firenze o anche in altre città.
Grazie mille

Sull'argomento autismo c'è un

Sull'argomento autismo c'è un po' di confusione, di questi tempi. Io mi sto sempre più convincendo che si tratta di un colossale errore concettuale e che invece che mirare a fare diagnosi di questa forse inesistente malattia bisogna occuparsi di più dello sviluppo dei bambini e delle condizioni che lo favoriscono o lo ostacolano.
Per fare questo mi dovrebbe dare un po' più informazioni, seguendo i punti del questionario indicato nella colonna qui a sinistra. Se poi potesse inviarmi anche qualche video, in allegato email, potrebbe essere utile.
Cordialmente
drGBenedetti

Questionario

Gentile Dott. Benedetti, come da sua richiesta le invio il format compilato del questionario, mentre i file li ho inviati via mail, attendo una sua gentile risposta.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE
problemi in gravidanza non ho avuto grossi problemi, a due mesi dal parto però mi sono gonfiata molto soprattutto i piedi e caviglie, avevo la pressione alta, ma ero sotto controllo (inviavo i valori giornalmente al Dottore che mi seguiva) anche se secondo me col senno di poi forse mi sarei dovuta recare prima in ospedale. Alla 37 settimana mi si sono rotte le acque alle 11,30, la bimba è nata poi alle 21,00 senza induzione.
nascita
a che settimana 37
Parto ( naturale, cesareo, difficoltà) parto naturale, con epidurale (il parto sarebbe durato meno se non l’avessi fatta, è stata fatta troppo tardi,i non sentivo le contrazioni per spingere), hanno usato la ventosa e alla nascita non ha pianto dicendomi che aveva il cordone tutto attorcigliato per questo con una piccola sofferenza respiratoria. Me l’hanno portata via subito seguita da mio marito dove l’hanno messa a testa in giù e con due colpetti ha iniziato a piangere, poi è stata messa per circa un’ora nell’incubatrice, ma per riscaldarla. Dopodiché è stata sempre con me in camera per tutta la permanenza in ospedale. Parto: distocico per applicazione di ventosa.

alla nascita : peso 2.4, altezza 45,5, circonferenza cranica 31
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...

indice di Apgar ad un minuto 7 a cinque minuti 10, durata del ricovero in ospedale 4 giorni perché non avevo latte ed era calata notevolmente di peso considerando che loro non le davano nulla fino all’ultimo giorno quando finalmente si è pappata un bel biberon di latte.
Primi mesi
allattamento: materno i primi tre mesi artificiale fino al 6 mese
svezzamento a che età 6 mese facile x difficile facile mangiava tutto
ritmo sonno veglia, orari dormiva poco, faceva piccoli riposini da 5/10 minuti, risvegli notturni, si girava e rigirava
eventuali difficoltà nessuno
persone che lo accudivano la mamma
epoca successiva
alimentazione fino ad un anno e mezzo nessun problema, dopo ha iniziato a scegliere e non mi ha più mangiato le verdure, pasta, i suoi preferiti sono il latte ancora adesso, la carne e la frutta.
Sonno: il sonno è stato più regolare, qualche volta risvegli notturni ma si riprende il ciuccio e ricomincia a dormire. Alcuni episodi come le ho detto nella lettera di crisi isterica avvenute poche volte.
orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) fino ai due anni nel suo lettino adesso con noi, si addormenta da sola da sempre, senza essere cullata, gli orari sono che va a letto tardi verso le 23, si sveglia alle 9,00, dorme il pomeriggio un paio di ore (la sera è più attiva)
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) ciuccio solo per andare a letto, biberon mattina e sera.
sviluppo psico-motorio:
seduto da solo a che età a 6 mesi primi passi da solo 15 mesi
capacità motorie attuali normali
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età ho provato l’estate scorsa ma non c’è stato verso, ora riproverò in primavera, mentre il pannolino di notte è stato tolto circa un anno fa.
interesse e curiosità verso le persone se ha un interesse suo si avvicina e cerca di far capire cosa vuole, ma non è molto curiosa
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi a me sembra timida, poi dopo un po’ si lascia andare
figure principali cui è attaccato la mamma
reazioni alla separazione dai genitori piange solo se si allontana o se esce la mamma
rapporto con le persone, adulti ...... bambini..... purtroppo poco e niente
comprensione delle cose e delle richieste dipende dalle volte, non sempre
comunicazione dei suoi bisogni e desideri ci prende la mano e ci port, altrimenti se ci arriva da sola fa per se.
sviluppo simbolico
linguaggio: ad oggi poche parole contate circa una 30
(età di inizio) mamma a 10 mesi
prime parole mamma, pappa, no, dai
due parole insieme ...giro giro tondo,
uso del no e del sì .... il no lo usa, il si mai detto
frase minima (verbo e sostantivo ) nessuna
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo )
gioca con la palla, costruisce torri di lego, a volte li mette in fila per terra,disegna alla lavagna o sui fogli, fa finta di preparare il caffè versando nelle tazzine poi beve e dice gnam gnam, usa le pentole e cucchiai, fa finta di dare da mangiare ai pupazzi (poche volte), si mette i cappelli in testa, gli occhiali, il braccialetto e fa le scenette. Le piacciono le scatoline aprire mettere dentro e poi ricominciare per due o tre volte. Sfoglia i libri, leggendo nella sua lingua, o me lo porta e vuole che glielo legga. Salta, corre, balla riproduce i versi degli animali se ascolta la canzone la vecchia fattoria.
disegno spontaneo
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc Disegna linee e cerchi.
attenzione nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... abbastanza breve
comportamento
(iperattivo, capriccioso, tranquillo, ecc),
adesione a regole, orari, limiti,
obbedienza agli adulti .....
reazione a divieti ....
capricci, bizze
paure, fissazioni....
Il suo comportamento lo definire più iperattivo, sempre in movimento, si arrampica sule sedie, sui mobili, ultimamente è anche capricciosa, le regole se vengono date le osserva non con facilità, ovviamente prima piange, se le dico non salire sulla sedia scende giù e non lo fa più, la reazione è che piange a volte sbatte i piedi o si butta per terra, alcune paure sicuramente le ha magari a volte se vuole entrare in una stanza ed è buia mi viene a prendere la mano, ma adesso ha imparato ad accendere e spegnere le luci quindi fa da sola.
scolarizzazione
asilo nido non è mai andata.
Rapporti sociali, amicizie, attività extrascolastiche purtroppo molto poche, con i bambini quasi niente se non quelli che incontriamo raramente al parco.
Composizione familiare mamma, papà e lei
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) nessuno
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonnni, baby sitter, ecc), sempre con la mamma.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda',- nel senso di 'chi sta ai comandi' ecc .....) sono molto permissiva a volte per sfinimento la faccio fare, va a letto tardi alle 23, mi da l’impressione che comandi lei, a volte va alla lavagna noi scriviamo le lettere e lei prende la bacchetta e ci guarda puntando sulle lettere perché dobbiamo ripeterle noi.
Eventi particolari, cambiamenti, lutti, difficoltà, malattie di familiari, ecc....
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)
Fatta visita oculistica nella norma, fatta visita audiometrica condizionata anche quella nella norma.

Ho visto un solo breve video

Ho visto un solo breve video in cui la bambina parlotta fra sè e ripete 'papà' detto dalla mamma, facendo come un discorso con intonazioni di voce normali ma con parole imitate che non si capisono. Probabilmente imita la tv o discorsi sentiti.
Troppo poco per capire di più. Bisognerebbe riprenderla che interagisce con qualcuno, babbo o mamma, come fa di solito.
Dalla storia non si vedono anomalie particolari, a parte un po' di sofferenza alla nascita e forse fine gravidanza, che però sembrano poi non aver lasciato seguiti. Sembra però che ci siano difficoltà nel gestirla forse perchè la mamma è lasciata un po' sola a farlo.
Forse la bimba ha fatto esperienze un po' limitate, con poche persone intorno, quasi solo la mamma, mi par di capire, che in questo momento è un po' in difficoltà. Forse vede molta tv, da cui si possono imparare forse molte parole, ma non si impara a interagire e comunicare.
Credo sia bene aumentare le esperienze di contatto e conoscenza e interazione e comunicazione con altre persone della bimba, in modo che cominci a conoscere il mondo all'esterno del solo rapporto con la mamma. Potrebbe essere utile anche andare gradualmente al nido, per prepararsi alla scuola materna il prossimo anno. Come intervento credo che ci sia da aiutare la mamma a gestire meglio la bimba, mettendo a fuoco gli aspetti critici nell'organizzazione e nell'educazione, un po' come fanno le Tate di SOS TATA, in televisione, non so se conosce la trasmissione.
Mi mandi se vuole qualche altro video, fatto magari con l'aiuto del padre.
Cordialmente

Disturbo relazionale

Gentile Dott. Benedetti,
volevo aggiornarla che venerdì mi sono recata in un nuovo centro di logopedia, trattata sicuramente in modo diverso, ma alla fine mi è stato detto che la bambina più che ritardo del linguaggio secondo lei ha un problema relazionale, per il fatto che non è attenta non ti guarda negli occhi, vive un po' nel suo mondo e ci rientra solo quando ha bisogna di qualcosa, che è indifferente alla persona nuova non è curiosa. Ha una bella bocca morbida quando dice una parola senza pensarci la dice bene mentre se ci deve pensare sembra che si blocchi. Mentre mi ha detto che è molto disinvolta, che si butta. Sicuramente secondo il mio punto di vista la bambina è migliorata negli ultimi mesi in positivo ora mi cerca di più con gli occhi, ma non nego che attirare il suo interesse è difficile, sembra da come si comporta che è lei che comanda la situazione e gli altri devono seguirla. la conclusione è stata che ha bisogno un percorso di due volte la settimana sia di logopedia e sia di psicomotricità che il ritardo nel linguaggio è dettato dal suo comportamento, che sicuramente facendo questo percorso migliorerà, ma non sa quando e per quanto tempo. Vorrei un suo parere in merito e riguardo alla sua precedente risposta in effetti si sono un po' sola e in difficoltà anche per il fatto ce non ci si può muovere, la bambina sta sempre e solo con me, ma è sempre stata portata fuori ai parchi, ma per dirle un esempio tipo al supermercato forse due volte sempre per il fatto che bisogna usare l'auto e che sta male. Quindi diciamo che il mondo esterno ahimè lo conosce davvero poco e non so se questo può influenzare la situazione, la logopedista mi ha detto che può essere un po' ma non del tutto perché fa parte di una congenita. Io vorrei sapere da lei se tutto questo che le ho esposto fa parte dell'autismo? E se fosse sono cose che prese in tempo possono essere risolte? Nessuno mi risponde a questa domanda!
Le rinvio i video che non le sono arrivati. Ce ne sono due di ieri sera, con una coppia di amici e il loro bimbo, prima volta a casa nostra.
La ringrazio come sempre per la sua disponibilità e gentilezza.

Le consiglierei di lasciar

Le consiglierei di lasciar perdere l'autismo: quello che conta sono eventualmente le difficoltà della bambina nel suo sviluppo e gli ostacoli che può trovare e le vie per superarli.
Ho visto i video in dropbox, anche se con qualche difficoltà tecnica, comunque sufficienti per farsi un'idea, anche se sempre con i limiti della distanza. Confermano mi pare le sue descrizioni e anche quelle della logopedista: sembra una bambina intelligente, presente all'ambiente, curiosa e interessata ai giocattoli che usa adeguatamente (come si vede nel video con l'altro bambino, o al tavolino con tazze e piattini, ecc) ma che salvo eccezioni ( come nel girotondo) sembra rifuggire dal contatto e dalla comunicazione con le persone e fa quello che vuole lei.
Sono d'accordo che il linguaggio manca ( o meglio non viene usato per comunicare, perchè sembra conoscerlo, quanto a parole e frasi ripetute da canzoncine o tv...) perchè non c'è l'interesse a comunicare. Direi che quindi la questione è che la bimba sembra aver chiuso questo importante aspetto, cioè fa da sè, non ha bisogno degli altri, o così vuol fare che sia. Come se fosse una fase del 'no' che ha esteso alle persone, e che dura eccessivamente, pretendendo di fare da sè, mentre normalmente nel secondo anno di sviluppo i bambini passano una fase di 'no' e di rifiuti, che però non si estende tanto e non dura così a lungo.
Come le dicevo a mio avviso non è utile, anzi in questo periodo è dannoso, pensare all'autismo come causa di queste difficoltà, perchè in realtà nulla dimostra che esiste una malattia chiamata autismo: in 60 anni non si è trovato nulla.
Esistono certo bambini che trovano difficoltà piccole o grandi nello sviluppo, e a mio avviso bisogna cercare di ovviare a queste difficoltà facendo fare loro esperienze che facilitino di superarle. Non vedo utile metterli tutti nello stesso calderone.
Nel momento che si vede che la difficoltà è a stare insieme a una persona e condividere gli interessi, i giochi e avviare una comunicazione ( e la bambina non è sorda), è giusto cercare di guidarla a fare esperienze di ciò, cercando di superare il suo rifiuto ma cercando anche di capire cos'è che lo mantiene e che cosa probabilmente fa paura alla bambina. Visto che da soli non avete trovato modo di superare queste difficoltà è giusto che qualcuno vi aiuti. Io sarei più perchè qualcuno stia con voi e la bambina insieme, per cercare le strade possibili, in modo che anche voi magari scoprite certi ostacoli e imparate a superarli insieme lla bambina. Serve in qualche modo indurre la bambina a cambiare le abitudini in cui si è un po' rinchiusa, .
Ma quello che per lo più forniscono i servizi oggi (nel pubblico e nel privato) è appunto attività di logopedia e psicomotricità, e a volta attività educative diverse. Anche qui non conta a mio avviso il nome dell'attività, conta che la persona che vi aiuti cerchi di superare gli ostacoli e provi a aprire strade di contatto e comunicazione, insieme a voi. Comunque questo è quello che si può avere: spesso chiedono una diagnosi, fatta con i test attuali che misurano l'autismo anche se non c'è, per così dire. Al massimo misurano le prestazioni, direi di non badarci troppo, come a tante procedure burocratiche.
Ci possono essere malattie che disturbano il linguaggio e lo sviluppo, anche se non mi sembra il caso della vostra bimba. Comunque può essere utile fare un EEG nel sonno, e degli esami per dismetabilismi ( aminoacidi, mucopolisaccaridi) e genetici ( mappa cromosomica e studio per eventuali anomalie strutturali dei cromosomi) per escludere certe malattie che danno disturbo dello sviluppo, insieme però di solito anche a ritardo intellettivo e altri segni.
Non si può predire il futuro. L'importante sarà vedere come evolve la situazione nei prossimi mesi. Fra l'altro se la bimba non va ancora a un'asilo nido o materna, credo che sia il caso un po' alla volta di inserirla, per avere appunto un'esperienza utile con coetanei e adulti: l'atteggiamento verso il bambino nel filmato sembrerebbe incoraggiante.
Cordialmente

Esami e

Dott. Benedetti,
innanzitutto la ringrazio molto dei suoi consigli.
Nel video del girotondo non avevo riscontrato nulla di strano anzi, essendo anche per lei la prima volta con un altro bambino ne sono stata soddisfatta oltretutto dopo è andata a riprendere lei stessa il bambino per mano per rifarlo di nuovo. Per il resto invece non ho capito cosa intende una persona che ci aiuti nel senso una persona che venga a casa e specializzata in cosa? il percorso che mi hanno offerto di logopedia e psicomotricità pensa che potrebbe aiutare a sbloccarsi da questa cosa? Sicuramente andando all'asilo si potrà valutare meglio la situazione anche se all'inizio per lei sarà ovviamente tutto nuovo.
Riguardo agli esami proverò a chiedere alla pediatra, ma la vedo difficile, ho faticato tanto per farle fare l'esame audiometrico. Inoltre volevo dirle che io in gravidanza ho fatto la villocentesi risultando feto sano, non so se già quell'esame è possibile riscontrare dei fattori congeniti o che possono variare alla nascita.
Spero che andando avanti tutto migliori e magari più avanti le farò sapere.
Grazie ancora Dottore.

Dicevo "sembra una bambina

Dicevo "sembra una bambina intelligente, presente all'ambiente, curiosa e interessata ai giocattoli che usa adeguatamente (come si vede nel video con l'altro bambino, o al tavolino con tazze e piattini, ecc) ma che salvo eccezioni ( come nel girotondo) sembra rifuggire dal contatto e dalla comunicazione con le persone e fa quello che vuole lei.", cioè che a parte il girotondo, dove appunto era attirata dal gioco insieme, negli altri video sembrava invece rifiutare il contatto e preferire di stare da sè.
Dicevo prima: "Forse la bimba ha fatto esperienze un po' limitate, con poche persone intorno, quasi solo la mamma, mi par di capire, che in questo momento è un po' in difficoltà. Forse vede molta tv, da cui si possono imparare forse molte parole, ma non si impara a interagire e comunicare."

Se la bambina ha pochi contatti con altre persone e altri bambini, e tende anche a rifiutarsi e stare per conto suo a giocare, non può imparare a stare con loro : mi sembra che sia di fronte a qualche ostacolo nel fare conoscenze (paura? insicurezza? non si sente brava?) e tende quindi a ritirarsi e rifiutare il contatto. Bisognerebbe conoscere meglio la situazione ambientale per dare maggiori indicazioni sul da farsi.
cordialmente

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