Dopo due anni

Buongiorno Dott Benedetti. Mi ritrovo dopo due anni a riscrivere di mia figlia, sulla quale avevo accantonato paure e previsioni negative sul suo futuro, ma che oggi mi costringe a pormi di nuovo interrogativi. La bambina frequenta l'ultimo anno di materna senza problemi, dal punto di vista cognitivo è molto intelligente, parla fluentemente e spesso ci stupisce. Ha amiche, è serena a scuola e si relaziona tranquillamente con i compagni e le maestre. Continua ad avere momenti di nervosismo e ad essere chiusa e bloccarsi con gli estranei, parlando poco e sollevando spesso commenti "hai la lingua" "oh che bello sentire la tua voce ogni tanto" e altre carinerie dettate dall'ignoranza di alcuni adulti. A casa confesso che è davvero molto impegnativa, ha una scarsa tolleranza alle frustrazioni ed è molto capricciosa. Ancora mi interrogo su come sia giusto reagire alla sue intemperanze che a volte mi fanno letteralmente saltare i nervi. Notano anche le maestre una mania di perfezione e una certa ansia da prestazione. La bambina frequenta anche una società sportiva da settembre. Lo sport che fa le piace ed è anche molto brava; ma vive male il confronto con le compagne. Ogni tanto si "blocca", non vuole fare le cose, per timore di svagliare. Già la prima lezione, una delle allenatrici, notando che nom parlava con loro e tendeva a stare in disparte, era uscita chiedendomi se era il carattere della bambina oppure ...? (Oppure cosa non si è capito, comunque dopo appena mezzora di lezione mi era parso esagerato ma vabbe'). La bambina era comunque voluta tornare superando il timore iniziale, ha fatto saggi e dovrebbe fare una gara a breve. Però ogni tanto appunto si blocca. L'altro giorno ha fatto un capriccio esagerato perché aveva una maglia diversa dalle altre compagne, rifiutandosi di proseguire la lezione, se non dopo la minaccia della maestra di farla stare seduta durante la lezione. Io non assisto alle lezioni, ho saputo questa cosa perché l'insegnante mi ha chiamato per chiedermi come comportarsi in queste occasioni e se la bambina abbia qualche problema psicologico. Si mangia anche le unghie da qualche settimana, dimenticavo. Ora sono preoccupata e mi sto chiedendo se finirà mai questa storia del trovare in lei qualcosa che "non va"

Purtroppo oggi gli insegnanti

Purtroppo oggi gli insegnanti sono molto psicologizzati e vedono problemi psicologici dappertutto - cosa che è vera, ma fa parte della vita: ogni giorno ha il suo affanno, dice l'adagio. Inoltre tutti in questo periodo vedono fantasmi, cioè 'spettri autistici' in ogni dove. Legga quello che scrivo in proposito in questa pagina, se vuole.
Forse si può dire che è una bimba un po' 'difficile', che si porta dietro dei contrasti nel suo modo di porsi con gli altri. Probabilmente è insicura e si sente non abbastanza brava e per questo teme di non essere adeguata e accettata dagli altri e per difesa si chiude a riccio e mostra le spine. La 'cura' è di accettarla veramente, non a parole, per come è, senza pensare che dovrebbe essere diversa da come è, perchè la bimba lo sente e un po' alla volta se lo sente anche dentro di sè e il contrasto con l'esterno diventa un contrasto con se stessa. Se le cose non migliorano - non alla ricerca della perfezione ma di una vita vivibile - in futuro potrà forse essere utile consultare uno psicoterapeuta (di orientamento psicoanalitico, suggerirei) per aiutarla a stare meglio con se stessa.
Cordialmente

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