Disturbo del pensiero in bimbo molto piccolo

Buonasera, mio nipote 3 anni dopo un percorso di 5 mesi ha ricevuto diagnosi di disturbo del pensiero....ci informano che trattasi di patologia rarissima a questa età....quindi poche spiegazioni, poche speranze....qui nel sito anche non ho trovato molte informazioni in merito.....avremmo bisogno di confrontarci....O di sapere se in Italia nello specifico ci sono centri specializzati di ricerca e approfondimento......grazie

Se mi date più informazioni ,

Se mi date più informazioni , seguendo magari il questionario indicato nelle colonna qui a sinistra, potrò forse dare un parere e indicazioni utili.
'Disturbo del pensiero' non è una diagnosi usata attualmente, si usava per lo più negli adulti per indicare situazioni psicotiche, deliranti, ma non come diagnosi specifica, solitamente. In un bambino di 3 anni non ho idea di cosa possa indicare una tale formula, non so se di 'patologia rarissima' o 'terminologia rarissima'...
Cordialmente

La storia inizia circa verso

La storia inizia circa verso i due anni di età con frequenza di fobie specifiche secondarie crisi di pianto e agitazione motoria, stereotipie comportamentali manierismi delle mani. Presenza di postura bizzarra permanente.....dopo il percorso durato cinque mesi presso policlinico la diagnosi è la seguente: disturbo del pensiero in soggetto con fenomeni dispercettivi. Anomalie EEG a specifiche potenzialmente epilettogene. caso in osservazione.

Si prescrive terapia neuro psicomotoria trisettimanale

Esami effettuati rm encefalo e tronco encefalico con frequenza angioRM dei vasi arteriosi e venosi in narcosi con risultato negativo.

potrei inviarle direttamente

potrei inviarle direttamente la cartella clinica con anamnesi e diagnosi?

Prima delle relazioni mediche

Prima delle relazioni mediche mi interessano le osservazioni dei genitori, e le notizie del questionario.

Buonasera, allego

Buonasera, allego questionario sperando di aver detto il più possibile....

composizione familiare madre padre non convivente figlio
età del bambino/a 3
problemi in gravidanza no
nascita 38
 Settimana
Parto naturale
 alla nascita : peso, 3250
AllattamentO: materno 2 mesi

svezzamento 6 mesi facile

ritmo sonno veglia, orari regolari


persone che lo accudivano madre nonna padre saltuariamente il primo anno

sviluppo psico-motorio:

seduto da solo 7 mesi

primi passi da solo 12 mesi

capacità motorie attuali....
controllo sfinterico (pipì e popò) a che età.....24 mesi
interesse e curiosità verso le persone scarsa
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi problmatica

figure principali cui è attaccato madre nonna nonno

reazioni alla separazione, cioè al distacco dai genitori problematico

rapporto con le persone, adulti ...... bambini.....problematico

comprensione delle cose e delle richieste
 comunicazione dei suoi bisogni e desideri
sviluppo simbolico
linguaggio: 12 mesi
prime parole mamma nonna

due parole insieme ...24 mesi circa
uso del no e del sì
interesse e curiosità per gli oggetti
uso dei giochi ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ) non gioca
disegno spontaneo inizia ora

scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc inizia adesso
attenzione nelle varie attività e interessi: molto scarsa
comportamento oppostivo 
iperattivo, capriccioso, 
adesione a regole, orari, limiti, difficoltosa

obbedienza agli adulti difficoltosa

reazione a divieti, frustrazioni molto negativa
capricci, bizze frequenti
paure, fissazioni frequenti
scolarizzazione
 asilo nido a 3 anni con immediata richiesta di sostegno
esami fatti e referti (Udito, vista nella norma
Elettroencefalogramma anomalie a specifiche potenzialmente epilettogene
Rmn encefalo e vasi intracranici in sedazione nella norma

Il resto è descritto nei commenti precedenti

Grazie

In effetti le notizie sono

In effetti le notizie sono molto sintetiche e non sufficienti a farsi una quadro. Ciò forse è comprensibile in quanto a rispondere è la nonna e non i genitori.
Comunque la descrizione non è molto diversa da tante altre che può leggere in questi consulti.
Il problema principale sembra del comportamento e dello sviluppo simbolico, con difficoltà di attenzione, concentrazione e quindi di sviluppo e apprendimento. La situazione ambientale sembra essere stata un po' critica, in certi momenti, e bisognerebbe valutare meglio come si è poi organizzata per dare un 'terreno' favorevole alla crescita della 'piantina'-bambino. Spesso in casi simili i problemi sono lì.

Se crede potete mandarmi per email (all'email indicata in contatti, nella colonna qui a destra in alto) gli esami fatti, ma inviterei anche a cercare di dare più informazioni descrivendo meno stringatamente la situazione e l'evoluzione nel tempo e, magari se lo facesse la mamma, ed eventualmente a mandarmi anche dei filmati, seguendo le istruzioni nella colonna qui accanto a sinistra.

Ho ricevuto per email la

Ho ricevuto per email la relazione degli accertamenti fatti.

Dai dati riportati non mi è chiara la situazione familiare, su cui servirebbero chiarimenti, genitori piuttosto giovani, 'non conviventi'... Come è organizzata la situazione familiare per il bambino, chi se ne occupa?
Gravidanza, nascita, sviluppo senza particolari difficoltà fino a due anni e mezzo, in cui non è chiaro cosa succede: sembra avere improvvise manifestazione di agitazione, paura, (la terminologia medica 'fobie specifiche,,, secondarie crisi di pianto e agitazione motoria', stereotipie comportamentali ( accendere e spegnere luci, andare nei bagni...), manierismo delle mani.) non aiuta a capire.
Il bambino può avere avuto qualche esperienza traumatica, che l'ha spaventato?

Tre mesi prima c'era stato un episodio di strani movimenti e posizioni delle braccia e delle mani..., sospettata un infezione streptococcica (Corea di Sydenhan)
ma esami medici non hanno accertato niente
L'EEG è abbastanza aspecifico
ndn per il resto

All'osservazione npi di alcuni mesi fa il bimbo mostrava un livello adeguato di sviluppo psicomotorio e simbolico e di contatto e comunicazione e linguaggio ma comportamenti ripetitivi, ecolalia, frasi fuori contesto ( anche qui la descrizione medica non aiuta a capire, troppo generica)
Vengono fatti dei test di adattamento e di livello intellettivo che risultano non patologici ma viene segnalato durante le prove attenzione labile, comportamenti ripetitivi e di controllo.. verbalizzazioni di paura... confabulazioni rassicuranti acontestuali. Idem come sopra non è chiaro che significa, perchè la descrizione non è contestualizzata nè riporta i contenuti espressi dal bambino.
Un altro test risulta positivo in aree di disturbi depressivi, di panico, ossessivo compulsivo...
si conclude quindi con la diagnosi “disturbo del pensiero con sospetti fenomeni dispercettivi” ( cioè delirio e allucinazioni, che sono però essenzialmente dei sintomi, non obbligatoriamente una malattia precisa)

Prima di pensare a disturbi più tipici degli adulti, come sono questi, io cercherei di capire meglio la situazione verso i due anni due anni e mezzo quando sembra essersi improvvisamente interrotto il normale sviluppo del bambino, e fino a adesso e chiederei agli interessati di cercare di ricostruirla e descriverla, di pensare se ci possono essere state situazioni o esperienze traumatiche e se queste magari potrebbero persistere e di descrivere con le loro parole il comportamento del bambino in diverse situazioni. Se credete potete mandarmi dei video, come spiegato nella colonna qui a sinistra.

Le ulteriori informazioni

Le ulteriori informazioni chiariscono alcuni aspetti, ma non convincono molto su diagnosi e indicazioni.
Direi che a questa età e per la situazione ambientale descritta penserei che la componente post-traumatica potrebbe essere superiore a quella costituzionale. Non credo che l'impostazione medica della npi attuale sia di aiuto, così come che la psicomotricità sia un intervento sufficiente. Mi rivolgerei per una valutazione più approfondita a qualche psicoterapeuta infantile, che nella città indicata potete trovare abbastanza facilmente, cercando nei siti che sono linkati in questa pagina. Dovreste poter trovare anche specialisti sia in npi che in psicoterapia e con una certa esperienza, che potrebbero quindi avere più strumenti per conoscere meglio la situazione ed aiutarvi. Probabilmente bisogna trovare una miglior organizzazione e funzionamento ambientale, che forse resta per ora critico, e può aver parte nel peggioramento che viene osservato nel bambino. Vi raccomanderei di fare tutto ciò con urgenza.
Cordialmente

Grazie ancora per le sue

Grazie ancora per le sue risposte, il bambino è seguito presso il .. da tre diversi npi.....che tra l'altro fanno capo al primario..., mentre le terapie previste le sta facendo presso neuropsicomotricista privatamente in quanto siamo in lista d'attesa in centri pubblici.....in che senso secondo lei il percorso non è sufficiente? Io vorrei convincere mia sorella a far vedere il nipote a....la diagnosi e l'iter del ... sembra frettoloso ed esageratamente drastica, cosa ne pensa? POssibile che il quadro era talmente chiaro da far subito questo tipo di diagnosi? O esistono altri esami,strumentali per verificare eventuali traumi?
grazie dottore per i suggerimenti che ci sta dando.

Cercherò di essere più

Cercherò di essere più esplicito. Ho l'impressione che la diagnosi sia stata fatta un po' frettolosamente e senza valutare tutte le possibili implicazioni. In un dubbio di quel genere, siamo nell'ambito di una psicosi, la diagnosi spesso si può confermare solo dopo una conoscenza prolungata e approfondita della situazione e di tutti i possibili fattori in gioco, sia 'organici' che ambientali, familiari, ecc. L'intervento in casi simili deve essere rivolto a tutto l'ambiente, in modo da modificare possibili ostacoli e disfunzioni e favorire l'evoluzione del bambino. Una eventuale 'terapia', in bambini così piccoli, deve essere sempre rivolta sia al bambino che all'ambiente, come dicevo. Non sono sufficienti interventi di psicomotricità, sono richieste competenze psicologiche più approfondite.
Gli esami medici, metabolici, genetici, per immagini, eeg, ecc, possono essere utili per avere un quadro completo e per escludere possibili malattie di base, ma le psicosi non hanno una base medica dimostrata, come la gran parte delle malattie 'psichiatriche'.
Ho l'impressione che finora ci si sia occupati solo degli aspetti 'medici', appunto, trascurando quelli psicologici e relazionali, che possono avere un'importanza preponderante. Ma in questo periodo sono trascurati dalla psichiatria ( e npi) dominante, universitaria, che segue la moda oggi prevalente che attribuisce ogni comportamento, più o meno disturbato, ad alterazioni cerebrali, biochimiche, ecc. Da varie parti su questo sito critico questa tendenza.
Per questo vi indicavo di rivolgervi a psicoterapeuti per una valutazione più completa.
Vi sconsiglio caldamente il luogo cui accenna per ulteriori accertamenti.
Ovviamente è solo il mio parere, per di più a distanza...

Grazie....mi scusi,

Grazie....mi scusi, escludendo quindi ... di cui parlavo, esistono altri centri in Italia dove poter rivolgerci? Purtroppo il pediatra ha saputo,solo indicarci quello.....se fosse possibile qualche indirizzo visto la sua esperienza...grazie di cuore.....

Un centro clinico oggi vale

Un centro clinico oggi vale l'altro. Gli esami medici , radiologici, metabolici, genetici li fanno un po' dappertutto. Quindi Palermo Napoli Bari Roma Firenze o Milano ecc cambia solo l'accento della lingua parlata. Il bimbo potrebbe indubbiamente essere tanto sfortunato da avere sia una situazione ambientale atipica, forse con aspetti traumatici e disfunzionali, che magari una malattia neurologica che si manifesta prima con disturbi psichici ( non quella diagnosticata), però solitamente la sfortuna non è così forte..
Direi che gli approfondimenti neurologici potreste farli dove state, mentre io consiglio, fin dall'inizio di questo consulto, un approfondimento psicologico diverso, per cui vi ho dato le indicazioni per trovare dei riferimenti. Credo sia necessario seguire tutt'e due le strade, quella medica per l'approfondimento medico, quella psicologica per l'approfondimento psichico e relazionale.
Cordialmente

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